Un mago 19/guerriero 1 sarà un combattente più esperto e più potente rispetto a un guerriero 1/mago 9; avranno pari conoscenza nei fondamentali (dadi maestria e quello che un tempo sarebbe stato il BAB dato dal guerriero, non complessivo) ma non in tutte le cose appena vicine ai fondamentali. Il primo personaggio si sarà addestrato a usare trucchetti, mentre il secondo avrà imparato come impugnare un'arma in più o indossare un'armatura diversa.
Il primo, pur essendo nel complesso un guerriero migliore -più BAB, più dadi maestria e soprattutto più pf- sarà peggio per quanto riguarda alcune cose che non ha avuto il tempo di imparare, visto che si è fatto per strada, per così dire, e non aveva certo il modo o l'interesse di mettersi a imparare come si usa una giusarma, visto che tanto ha sempre usato lo spadone.
Dall'altra parte un guerriero 1/mago 9 dovrebbe essere appena più forte di un mago 9, per questioni di bilanciamento, ma avere meno conoscenze chessoio dei trucchetti, per la stessa ragione. Cosa se ne fa di conoscere tutti i trucchetti se poi tanto intende usare solo luce? Un mago 1 li ha imparati come parte del suo corso di studi per diventare mago 1, un guerriero 1 che impara certe cose all'avventura non ne ha tempo, voglia e bisogno.
Sarebbe sensato se mettessero un talento per ottenere il "livello 0" in una classe in cui si è multiclassato, rappresentando la possibilità di recuperare i fondamentali.
Aspe', qui la domanda mi sembra slegata dal quote.
Quello che io dicevo è che viene ridotta l'insensatezza del fatto che fai 19 livelli in una classe in meno tempo di quanto ne impieghi a farne uno. Ridotta, non annullata. Perché, per questioni di giocabilità, non si può pretendere che ogni livello duri quattro anni in game. Spiegando, almeno in parte, perché il 1° livello sia così lungo, oltre che riducendo il gap di potere fra i livelli -così che situazioni come quella di un tizio che sei mesi fa era l'ultima delle schiappe, e che ora rade al suolo città con lo sguardo non si verifichino più- la mancanza di senso della curva di potere viene ridotta.
Poi credo che nessuno si divertirebbe a giocare campagne in cui questa curva è sensata e ci vogliono trentanni per arrivare al livello massimo: il cinque. Almeno non in D&D.
Riguardo la tua domanda, se ho capito bene e chiedi perché, giocando un guerriero puro, ma decidendo poi di multiclassare mago, dovrei essere svantaggiato rispetto a un guerriero cavaliere mistico che poi multiclassi mago, la risposta credo sia ovvia: in game, è logico che una persona che si prepara per anni a fondere guerra e magia poi riesca a farlo meglio rispetto a una che invece lo decide in itinere. È come uno che dopo il liceo scientifico decida di andare a studiare Lingue Classiche, è ovvio che rispetto a un classicista sia svantaggiato.
Anche qua, se inserissero un talento o qualche altro modo per riaddestrarsi, in modo che chi prende certe decisioni per ragioni di trama -e non perché ha iniziato a giocare senza leggere i manuali e poi si sia pentito delle proprie scelte- possa alterare certe meccaniche del proprio PG senza perderci nulla, questo sarebbe carino.
Ah, qua purtroppo non ci resta che affidarci alle inaffidabili mani della Wizards, che ci deludono spesso non ci hanno mai deluso e su cui né io né te abbiamo voce in capitolo.