Che è un po' diverso. Poi, se fossi un popolano, credo che i miei pochi PA li investirei in un paio di professioni, tanto per campare, più che nel braccio di ferro.
Meglio mettere un espediente meccanico, qualcosa come un braccio di legno con una molla rinforzata: chi vi "combatte" paga un tot, ma se riesce a piegarlo vince qualcosa. In questo modo, il braccio può avere più o meno il numero che desideri.
Idem per le freccette, meglio una gara a "devi totalizzare un tot di punti, più fai più vinci", rispetto alla sfida con un avversario.
Anche perché un +9, sia pure in un'abilità, significa 5 gradi, ovvero addestramento oltre il limite massimo dell'uomo medio, e +4 di caratteristica, cioè l'uomo più dotato in quel campo che abbia mai calcato la storia. Sarebbe più di un Mozart delle freccette.
In realtà una partita di poker è basata sull'ingannare l'avversario, che è leale, non sul barare, che è irregolare. Puoi stabilire che, se l'avversario bara, ritiri uno dei suoi dadi, o ne stabilisci direttamente il risultato, ma il personaggio può sgamarlo con una prova di Osservare o Percepire Intenzioni. Potresti anche provare a barare tu, e vedere se il giocatore se ne accorge, dato che si tratta di un minigioco non credo rovinerebbe il realismo del mondo di gioco e l'interpretazione, ma servirebbe a rendere semplicemente più appassionante per il giocatore quello che potrebbe essere uno semplice tiro di dadi (i b4 rolenazi).
PE e tesori? Offri loro un giro di birra, gin o donnacce a seconda del grado della sfida, e magari un posto sulla bacheca d'onore della locanda se vincono tutti i giochi, vedrai che saranno soddisfatti! Lo scopo dei minigiochi non è certo quello di ricavare qualcosa di concreto.