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> Persona che crea delle fiamme parlando: tutto tranquillo > Persona che crea fiamme parlando, ma non nello stesso modo due volte di fila: i n c o n c e p i b i l e 👌😂👌
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dnd 5e Pubblicare sulla DMs Guild
The Stroy ha risposto alla discussione di The Stroy in Dungeons & Dragons
Riattivo il topic per qualche domanda conclusiva. Se i miei documenti: Hanno il logo DMs Guild in copertina; RIportano in fondo al documento la parte legale che il gentilissimo @Hicks ha postato qua; Usano solo immagini prese dai set che la WotC ha messo a disposizione come risorse per gli autori DMG; Non usano termini al di fuori dell'SRD... ... dal punto di vista degli obblighi legali dovrei essere a posto, giusto? Poi: la mia idea attualmente era di pubblicare pubblicare su DMG (visto che si tratta di varianti basate sulle regole di 5E) 7 documenti di 3-4 pagine l'uno contenenti ciascuno HR per un qualche ambito del gioco (creazione del PG, combattimento a zone, griglia dei PE, e simili - un po' nello stile del blog, per darvi un'idea) e prezzarli a $1 ciascuno. Le pagine sono poche, ma sono più "importanti" per il gioco rispetto a, per dire, una razza con un paio di sottorazze; in più, gli articoli sconsigliano di prezzare qualcosa al di sotto di $1. A questi aggiungerei un ottavo documento sempre di 3-4 pagine che combina fra loro alcune varianti degli altri, da usare come biglietto da visita e tease, e un bundle a $4.95 con tutti i documenti + un omnibus che contenga tutte le varianti riordinate, in versione printer friendly. Grazie a tutti! -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Una volta che hai scelto se la prova ha successo o meno, il risultato è automatico, questo intendevo. Se il giocatore ti convince, è fatta, altrimenti no. Io ho un grado in più: può sembrarmi plausibile, ma non certo, quindi faccio tirare. Il che, oltre a quanto già detto sopra, mi permette anche di tener conto di quanto il PG è abile a parlare o a suo agio nella situazione in cui si trova (ad esempio uso regole per cui se sei un mago che parla di magia, anche se normalmente non sei una cima a parlare, avrai comunque un vantaggio numerico). E di mandare avanti il gioco più in fretta, visto che non devo passare tempo a riflettere ma solo chiamare un tiro quando sono indeciso. L'atteggiamento del PNG, la bontà dell'argomentazione e tutto il resto naturalmente confluiscono nei bonus e malus al tiro e nella sua difficoltà. Espando l'affermazione riguardante l'attacco di spada. In una prova di diplomazia, tu non ti affidi ai dadi, quindi in pratica quello che succede è che il giocatore ti descrive cosa fa il personaggio, cosa dice, eccetera e tu decidi in base alla situazione e a quanto già stabilito prima se la prova ha successo oppure no. Allo stesso modo, un giocatore potrebbe descriverti un fendente di spada, spiegando come prova ad aggirare le difese del nemico, che tipo di guardia usa, eccetera e tu potresti decidere in base a quello se colpisce o meno. Ad esempio (tieni presente che non so nulla di scherma): Hai descritto un fendente orizzontale da destra, ma come ti avevo detto il nemico ha uno scudo al braccio sinistro, per cui gli è semplice parare: manchi oppure Fai come hai detto: gli blocchi lo scudo con la sinistra e con la destra lo accoltelli dall'alto: colpisci. È un procedimento che si potrebbe tranquillamente effettuare e non è per nulla diverso da come si gestiscono un sacco di cose nel gioco, eppure il combattimento non funziona così: perché? Ci sono numerose ragioni per cui no, e quasi tutte valgono anche per le prove di diplomazia. Ma al di là del discorso fiducia (anch'io gioco da anni con quasi tutti i miei giocatori, loro si fidano di me e io di loro) ci sono altre ragioni per voler tirare invece di decidere tutto nella mia testa. Oltre a tutte quelle già elencate (obiettività, trasparenza, velocità) c'è anche il fatto che ad esempio non sono così presuntuoso da sostenere di conoscere come si comporterebbe chiunque in ogni circostanza. Non sono uno zoologo, un tattico o un politologo, quindi non so esattamente se un orso ferito scapperebbe o attaccherebbe, se un mercenario alle strette si arrenderebbe, fuggirebbe o continuerebbe a combattere, se il re riterrebbe vantaggioso o meno un certo accordo. A volte la soluzione giusta è evidente per motivi in oppure off game (lo scontro con l'orso è durato anche troppo o i PG stanno minacciando i cuccioli, il mercenario punta a infiltrarsi nel gruppo e tradire, o ha informazioni che sarebbe interessante dare ai PG, se il re non accetta l'accordo il gioco si blocca) ma altre volte no, e allora si tira. -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
L'esempio rimane calzante: citare la storia della nazione avrebbe garantito un successo automatico nel tuo caso, nessun bonus particolare nel mio. Se usiamo regole per la Diplomazia, probabilmente avremmo fatto tirare la stessa prova con la stessa CD, ma tu avresti dato vantaggio o +2, io no: due risultati molto più simili fra loro, quindi una minore necessità e spinta a usare l'off game per influenzare l'in game, rompendo l'immersione. Allo stesso modo il DM potrebbe tranquillamente decidere se un colpi di spada va a segno o no, eppure non lo fa e lascia decidere dadi e regole. Perché? Qualsiasi ragione valga per un colpo di spada molto probabilmente vale anche per la fuga/resa di un nemico. -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Zaorn, non so che dirti. La gente che ha progettato e che usa queste centinaia di combinazioni di cui parli dice che non sono sufficienti - né pensate - per consentire alle classi di uscire dal loro ruolo di default. Se poi tu vuoi continuare a credere quello che vuoi, non so cosa farci: buon per te? -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Anche in 4e. Il multiclasse di PF2 è quello di 4e, né più né meno. Avrai anche capito come ragionano i designer e come funzionano le classi senza giocare, ma intanto i designer dicono il contrario di quello che dici tu, e chi le classi le gioca dice il contrario di quello che dici tu. Poi libero di vivere nel tuo mondo. -
azioni Uccidere al di fuori di un combattimento
The Stroy ha risposto alla discussione di stefpeepo in D&D 5e regole
In 5e non esiste. E comunque anche dove c'è non è che "muori e basta". C'è un TS su Tempra o simili, di solito irrisorio se l'attacco è da una creatura debole contro una forte. -
azioni Uccidere al di fuori di un combattimento
The Stroy ha risposto alla discussione di stefpeepo in D&D 5e regole
No, non puoi farlo. I punti ferita non si possono bypassare e consentire di farlo crea numerosi problemi. Ti faccio qualche esempio che usa la stessa logica: Se mentre il tuo PG sta dormendo arriva un goblin e gli taglia la gola, il tuo PG muore e basta. Se un goblin arriva alle spalle del tuo PG, gli ficca un coltello nel cuore e il tuo PG muore e basta. Il mago più potente del mondo può essere ucciso da una vipera: se lo morde e non riceve i soccorsi entro tot, muore e basta. Se il mago, salvatosi dalla vipera, ti inganna e usa porta dimensionale per spararti a 400 m da terra cadi e muori, e basta. Se una mazza o un morso grande quanto te ti colpisce, muori e basta. Puoi capire da questi esempi che bypassare i punti ferita perché "nella realtà una cosa del genere ti uccide subito" crea una quantità allucinante di problemi, rende assurdamente potenti alcune tattiche e trasforma situazioni comunissime nel gioco, come subire un agguato o essere colpiti da una creatura molto grossa, in un letale tritacarne. L'apparente assurdità di queste situazioni non si risolve bypassando i pf e mandando il gioco a ramengo, ma imparando a descrivere il danno in modi diversi da quello più ovvio di sangue e ossa rotte. Ad esempio: Mentre il tuo PG sta dormendo arriva un goblin e gli mette un coltello alla gola. Colpisce e fa danni critici (come da regole). Il PG si sveglia all'ultimo e lo scaglia via, alzandosi con un brutto taglio sul petto. Un goblin arriva alle spalle del tuo PG e prova a ficcargli un coltello nel cuore. Colpisce e fa danni normali: l'armatura del PG ha ammortizzato il colpo. Il mago più potente del mondo viene morso da una vipera, ma la magia nel suo corpo assorbe il danno con solo un piccolo consumo di energia (pf). Il mago ti scaraventa in aria, ma tu rilassi i muscoli e attutisci l'impatto (può succedere ed è successo). La mazza del gigante o il morso del drago ti colpiscono e fanno danni pieni, ma il realtà il PG si è scansato all'ultimo e la perdita di pf rappresenta l'energia che ha sprecato. E così via. -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Se salti il tiro non stai incentivando il ruolo. Stai incentivando, anche inconsciamente, i giocatori a capire quali argomentazioni funzionano meglio su di te e usare sempre quelle. Nell'esempio che fai, dimostri di essere sensibile ai giocatori che fanno sfoggio di conoscere la storia dell'ambientazione, quindi questa è una buona strategia con te. Io invece tendo ad approfondire poco questo aspetto, quindi una declamazione di questo tipo rischierebbe di annoiarmi. Con i dadi si è più imparziali ed è più semplice rimanere nel personaggio (AKA "nel ruolo"). Io il dado lo tiro in caso di dubbio, quindi no, la decisione non è compiuta per nulla, altrimenti non tirerei. In un sistema più rigido si tira quando lo dice il gioco, quindi anche lì nessuna decisione da prendere, semplicemente si applicano i modificatori (che vanno in ambo i sensi, non solo contro la fuga) e si fa quello che dicono i dadi. -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
In 4e funzionava così: sceglievi una classe, ad esempio il Chierico, e all'interno di quella classe c'erano un paio di percorsi fra cui scegliere, nell'esempio il buffer o il combattente in mischia, più una serie di cose che sostanzialmente non potevi evitare, nel nostro caso essere un healbot. Uscire dal ruolo previsto per la classe, magari per fare un chierico blaster o controller come si può in PF1 o 5e, non si poteva, nemmeno con il multiclasse, che al limite serviva per spingere un po' l'ottimizzazione o per avere a disposizione un silver bullet (e cioè un potere da usare in situazioni ben precise). Da quel che dicono tester e designer, PF2 funziona esattamente così, con tutta la pletora di talenti e archetipi che funziona come i poteri e il multiclasse di 4e (e ci tengo a sottolineare che ILAD mesi fa). Per cui un Chierico può scegliere dominio, incantesimi, talenti e archetipi, ma sarà sempre un healbot che può scegliere di fare il buffer o il picchiatore, non altro. Se non vuoi fare una di queste cose, o se vuoi farne un'altra, non fai il Chierico. Se chiedi a me, sinceramente mi piace. Preferisco avere molte classi ben specializzate e con poche opzioni, che poche classi con molte opzioni che consentono a tutti di provare a fare tutto. 13th Age e SotDL mi piacciono anche (il secondo solo) per questo. Che però piaccia ai giocatori di PF è un altro paio di maniche. Pathfinder esiste letteralmente perché ai suoi giocatori non piaceva la 4a edizione e, dato che parliamo di persone che non hanno cambiato gioco negli ultimi 18 anni, mi sembra difficile che abbiano invece cambiato i loro gusti. Se poi a te e al tuo gruppo piacerà son contento, ma se non piace a nessun altro buona fortuna a trovare i manuali d'espansione negli anni futuri. -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Per quanto riguarda i critici, avevo frainteso il tuo parlare di 1 naturale. Per il resto, eri tu che parlavi di risultati assurdi generati dai tiri di dado ("Trovo assurdo che a un’ottima giocata e buone idee possa corrispondere un fallimento a causa di un 1 su un dado e lo stesso vale per il contrario"). Questo problema non dovrebbe esistere se, come dici adesso, non si tira per cose che succedono e basta o non possono avvenire. Non è questione di informazioni, ma di abilità. Se non posso contare sulle abilità del mio PG per convincere un PNG (agendo in game) dovrò per forza di cose convincere io il GM (agendo off game). Pure il fail forward è una regola, anche se non n 3.5. Ma sicuramente è molto più gestibile inserirla che non eliminare l'intera Diplomazia. Poi è innegabile che in 3.5 fosse ingiocabile, ma sarebbe stato meglio fixare modificando le regole il problema, piuttosto che sradicarne l'origine e andare a braccio, per tutte le ragioni di cui sopra: è vero che meglio nessun sistema di diplomazia che uno che non funziona, ma è ancora meglio averne uno che funziona. Io ad esempio non sempre trovo ovvio decidere se dei nemici fuggono o si arrendono, oppure no. In quel caso, invece di decidere a sboccio, chiamo una prova di Intimidire e mi baso sul risultato. Idem per la tortura. -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Prendo atto della tua opinione. Chi il gioco lo ha creato e provato dice diversamente. -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Ogni classe ha un ruolo ben definito e gli archetipi indirizzano su build ben precise, uscire da questi binari è pressoché impossibile. Questo è un effetto dichiaratamente voluto dai designer e riscontrato da chi il playtest, a differenza tua e mia, lo sta giocando. Con rompere il gioco intendo roba tipo finire un Adventure Path pensato per PG mitici usare senza PG mitici, o simili. A me infatti piace, ma a molti giocatori (oserei dire la maggior parte) no. -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
.. e un giocatore persuasivo non dovrebbe poter dumpare Carisma senza conseguenze. Eliminare le meccaniche per le prove di socialità è: 1. sbilanciante, dato che svantaggia le classi che usano il Carisma (a meno di non eliminare del tutto la statistica); 2. potenzialmente problematico, dato che costringe a risolvere un sacco di situazioni in modo del tutto arbitrario (passi per la logica di un'argomentazione o la credibilità di una balla, ma se il PG prova a intimidire o tortura un bersaglio, il GM deve decidere se questo scappa o resta, o parla o tace unicamente in base al proprio giudizio, il che può creare frizioni coi giocatori); 3. limitativo per l'interpretazione, visto che impedisce a chi non è persuasivo nella vita reale di giocare un PG che lo sia, o in alternativa crea scene grottesche e off character; 4. dannoso per l'immersione, perché incoraggia a fare uso di conoscenze e abilità del giocatore invece che del personaggio (che può piacere, ma non è quello che dici di voler incoraggiare). Un metodo decisamente più efficace, semmai, è usare sì le meccaniche per le prove di socialità, ma senza esserne schiavi. Non nel senso di metterle per poi ignorarle, che siamo daccapo, ma di inserire altre meccaniche che limitino l'imprevedibilità del dado, innanzitutto evitando di usare i critici per i tiri di abilità (anche perché non li prevedono e inserirli è una HR), poi evitando di far tirare prove ovvie o impossibili (proprio come non faresti tirare per saltare ltre un fosso di 1 m o viceversa sulla Luna) e infine applicando ad esempio il fail forward (hai fatto un bel discorso e tirato basso? Il tizio accetta la tua proposta, ma chiede un prezzo alto o pone delle condizioni difficili). -
pathfinder 2e A Metà Strada Verso Il Giorno Del Destino
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Da quel che leggo e sento parlando con chi il playtest lo sta seguendo, sembra che il vero obiettivo di questa nuova edizione sia di creare un regolamento estremamente codificato, con le abilità che possono fare esattamente tot cose, le classi ciascuna con il proprio ruolo definito, un ammontare preciso di risorse giornaliere, una matematica esatta e prevedibile, in modo da garantire il massimo controllo a chi dovrà progettare gli Adventure Path e gli scenari di PFS, che poi da quel che so sono le due maggiori fonti di introito per Paizo. Ovviamente nulla di male: il gioco organizzato è uno stile come un altro e Paizo è una casa editrice, non una ONLUS. Mi sembra solo che si finirà per scontentare coloro a cui il gioco organizzato non interessa, ad esempio quanti giocano a PF per (nel bene e nel male) romperlo con l'ottimizzazione, o per usare le cose in modi diversi da quello per cui sono pensate. Il punto 4, in particolare, è stato praticamente il mantra di 4e, da cui questo gioco prende così tanto a piene mani, ed è stato anche una delle principali motivazioni per cui alla fine è andata come è andata. Questo naturalmente sorvolando sulle ormai imbarazzanti dichiarazioni di semplicità e accessibilità, che sembrano sempre più trovate pubblicitarie o pie illusioni di designer dissociati dalla effettiva realtà del loro hobby. -
personaggio Aiuto per indecisione e inesperienza
The Stroy ha risposto alla discussione di Zagalotto in D&D 5e personaggi e mostri
Impugnare un'arma a due mani con due mani è l'unico modo di usarla e non dà bonus di per sé. Le uniche armi i cui danni cambiano se si usano a due mani invece che a una sono quelle con la proprietà Versatile, ad esempio la spada lunga, che usa il d8 se impugnata a una mano e il d10 se impugnata a due. Va detto però che le armi a due mani fanno già più danni di partenza (ad esempio l'ascia bipenne usa il d12) e che hanno accesso a capacità esclusive, come certi stili di combattimento o il talento Great Weapon Fighting, che ne aumentano ulteriormente la potenza rispetto a quelle a una mano (che a loro volta hanno i loro vantaggi, di cui quello base è la possibilità di usare uno scudo). -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Intendi che non usi, da master, Diplomazia sui PG, o che i PG non possono usare Diplomazia sui mostri? Un'alternativa più in linea con le regole da 3e in poi è far tirare Intimidazione a un PG per vedere se riesce a mettere in fuga o costringere alla resa i nemici, ad esempio dopo un'uccisione particolarmente cruenta, influente o di massa. È una cosa che ho visto fare e fatto abbastanza spesso, e ancora una volta è comoda perché permette di risparmiare i round e il tempo reale persi con i turni di "pulizia" del campo di battaglia. Insomma, il morale come K.O. tecnico. -
dnd tutte le edizioni Il Morale nei GdR
The Stroy ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
"Regola d'oro" talmente efficiente che D&D l'ha introdotta in 3a edizione e già in 4a l'aveva fatta sparire. Il design simmetrico crea una quantità di problemi belli grossi (es: metterci sei ore a fare le stat di un PNG che in gioco ne dura due) e i vantaggi che offre sono quasi tutti nella testa del GM. Riguardo al topic, oltre a unirmi alle perplessità di Checco (sapere che il morale era una regola solo per mostri è qualcosa che mi aspetterei da chi sul morale vuole scriverci un articolo, lo so anch'io che di OS conosco tipo sette cose in tutto) io di regole rigide per il morale non ne uso, ma trovo che sia comunque un concetto utile da tenere in mente durante uno scontro: far fuggire o arrendere i nemici permette di creare scene interessanti (uccidere il nemico arreso?), mandare avanti la storia (un avversario interrogato può dare informazioni utili per accelerare il gioco; imprigionare dei nemici crea spunti e difficoltà) e soprattutto di chiudere istantaneamente degli scontri già decisi, invece di perderci uno-due round e dieci minuti IRL. -
ambientazione oggetti magici su richiesta vs oggetti semi casuali
The Stroy ha risposto alla discussione di Disossabovi in Ambientazioni e Avventure
Dopo credo 6 anni che non tocco 3.5 non ricordo se c'è una citazione precisa, ma sicuramente è facilmente deducibile ad esempio dall'esistenza della WBL. Detto in poche parole, se a tot livello i PG devono avere X monete d'oro di oggetti magici, si presuppone che quegli oggetti debbano essere roba utile e non il fondo del barile o quello che passa il convento. Anche perché giunti a certi livelli (AKA quello in cui si ottiene teletrasporto) spostarsi nell'unica magocrazia o megacittà dell'ambientazione per comprare gli oggetti su misura non è più un grosso problema. Con questo non voglio dire che questo sia il modo giusto di giocare, eh, ma solo che il gioco è palesemente pensato per essere giocato così. Poi come dicevo in ogni caso l'equilibrio non esiste, quindi non è che fare diversamente crei problemi (come li creerebbe, per dire, in 4e) per cui se uno preferisce limitare gli oggetti aumentandone la rarità o generandoli casualmente, ben venga. Anzi, se chiedi a me non mi sono mai divertito tanto con gli OM come faccio da quando li genero a caso, trovo che così abbiano molta più personalità e creino molta più storia divertente e trovate intelligenti che non quando li si sceglie a tavolino come pezzi della build. L'importante, e la crux del messaggio era quella, è che siccome il gioco prevederebbe diversamente, quella di cambiare l'assegnazione degli OM o di non permetterne la vendita non sia una decisione unilaterale del GM che agisce come autorità onnisciente e paternalista, ma del gruppo. Per dire, invece di decidere cosa è meglio per i PG e far agire la "mano invisibile", chiedere ai giocatori che OM vogliono e poi lasciare che se lo guadagnino con quest o altro. -
ambientazione oggetti magici su richiesta vs oggetti semi casuali
The Stroy ha risposto alla discussione di Disossabovi in Ambientazioni e Avventure
In 3e di default gli oggetti magici sono una capacità del PG tanto quanto i talenti, solo che si comprano a soldi invece che a slot. Se cambi questo fatto, non stai giocando al gioco per come è progettato... ma tanto in ogni caso il gioco non funziona, quindi come al solito puoi fare un po' come ti pare, l'importante è che i giocatori sappiano come funziona e siano d'accordo. -
ambientazione Cosa comprare per iniziare a giocare a D&D
The Stroy ha risposto alla discussione di Comicsdrawer in Discussioni GdR Generiche
Forse si riferiva alla seconda ristampa del PHB di 5e? -
ambientazione Cosa comprare per iniziare a giocare a D&D
The Stroy ha risposto alla discussione di Comicsdrawer in Discussioni GdR Generiche
Se vuoi giocare in 5E, che personalmente è quello che ti consiglio, ci sono diversi modi possibili per iniziare il gioco. Starter set È la scatola con il drago verde in copertina. Contiene alcune schede già fatte, le regole base e una avventura già fatta abbastanza semplice che dura 3-5 sessioni. Personalmente è il punto d'ingresso che consiglio, perché è pensato apposta da dei designer professionisti, costa poco (15€, se non ricordo male) ti dà tutto il materiale già pronto, sia per giocatori che per il master, e c'è in italiano. Tutti si leggono le regole generali, i giocatori scelgono una scheda, il master legge l'avventura (e rilegge ogni capitolo prima di giocare) e si è pronti, per il resto il materiale vi guida passo-passo. Basic rules Due manualetti, uno per giocatore e uno per master, con le regole base del gioco. Sono ufficiali, legali e gratis e potete usarle al posto dei manuali per provare a creare voi schede e avventure. Non durano a lungo e c'è più roba da leggere rispetto allo Starter Set, ma vanno benissimo per introdurvi alla parte creativa del gioco. Ci sono quattro classi e alcuni mostri. Le trovi qui: http://dnd.wizards.com/articles/features/basicrules SRD Un manuale, sempre ufficiale, legale e gratuito, che in pratica è le Basic Rules ma con più classi, mostri e altro materiale. Ogni classe ha una sola sottoclasse. La trovi qui: http://dnd.wizards.com/articles/features/systems-reference-document-srd E c'è anche in italiano, per quanto con traduzione e formattazione discutibili per scelta dell'autore (così da non danneggiare i prodotti ufficiali): http://www.editorifolli.it/gdr/dnd5/srd5/ Manuali base Ovvero (dal più al meno vitale) Player's Handbook, Monster Manual, Dungeon Master's Guide. Il manuale del giocatore contiene tutte le regole per creare personaggi e giocare, quello dei mostri statistiche dei nemici e quello del master consigli su come gestire il gioco e regole per gli oggetti magici e crearsi il proprio materiale. Esistono in italiano ma costano 50€ l'uno, quindi tutti insieme sforano il budget. Il mio consiglio Alla tua ragazza prendi lo Starter Set e un bel set di dadi. Provate il gioco, magari facendovi voi le schede con l'SRD invece di usare quelle prefatte, e se vi piace più avanti prendete il Player's Handbook, dove ci sono tutte le sottoclassi, poi giocate per un po' usando l'SRD per i mostri. Se continua a piacervi, potete prendere gli altri due manuali base. Se hai dubbi chiedi pure, e buon gioco! -
pathfinder 2e Inviare i Vostri Eroi Verso la Luna Riflessa
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Non l'ho letto approfonditamente, anche perché mi pare lo "migliorino" a ogni patch, ma ho avuto l'impressione che abbiano voluto copiare i TS contro morte usando le condizioni, che non abbia funzionato e che invece di fare tabula rasa e ricominciare da zero con un sistema semplice abbiano continuato ad accumulare nuovi dettagli sperando che pezzassero i problemi esistenti. -
pathfinder 2e Inviare i Vostri Eroi Verso la Luna Riflessa
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Mi viene solo da chiedermi perché fra le numerose alternative possibili, ad esempio fornire qualcosa di simile ai Dadi Vita o mettere un tetto massimo al numero di consumabili che un PG può portare con sé, i designer abbiano proprio scelto due meccanismi contorti e impopolari come la risonanza e l'obbligo di healbot. Non che a me cambi qualcosa, chiaro. -
pathfinder 2e Inviare i Vostri Eroi Verso la Luna Riflessa
The Stroy ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Pathfinder
Questo è in accordo con quanto mi diceva un mio amico che sta facendo il pt, ovvero che gli skill feat / unlock sono sostanzialmente inutili. Se fossero incisivi, avere una differenza di bonus piccola non sarebbe stato un grosso problema. Visto che pare aumentino la rilevanza dei numeri, c'è da sperare che riducano quella dei feat, che, per dove sono rimasto io, mi parevano uno dei problemi maggiori di questa edizione. Domanda successiva: la community come ha preso il fatto che quello del guaritore sia ancora una volta un ruolo obbligatorio? Perché a me non dispiace necessariamente (anche se in PF sì) ma so che di solito non è una posizione molto popolare. Con questo approccio vedo due problemi: 1) Se funziona, sarà in condizioni del tutto artificiali (gruppo precostruito per un singolo scenario) che potrebbero non riflettere adeguatamente il gioco effettivo. 2) Se non funziona, sono con l'acqua alla gola, e allora posticipano tutto o si giocano l'asso facendo uscire una terza iterazione che ha ricevuto solamente playtest interno. Seriamente: cosa aspettano a eliminare la meccanica? Non gli vengono in mente altri modi per evitare lo spam di pozioni e bacchette di basso livello (anche solo: ogni PG ne può portare con sé solamente 3 in tutto) o sono così affezionati / convinti della risonanza da volerla imporre a una fanbase che la rifiuta dal giorno zero? Domanda non del tutto correlata: per chi segue le board "di là", qual è l'umore generale? Come la vedete questa nuova edizione?