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the cultist

Ordine del Drago
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  1. Record of Lodoss War appartiene al genere "re-play" in cui vengono riscritte avventure a cui si é giocato. Molto carino, considerando che recentemente lo stanno ristampando. É composto da vari cicli. Il più bello e famoso é il ciclo della "strega grigia". Purtroppo o per fortuna, gli elementi tipici di D&D sono ben mascherati. Consigliatissima.
  2. Rispondendo a magoselvaggio io credo che in linea di massima la risposta sia no. Non ho manuali a portata di mano quindi spero di venir perdonato per eventuali oscenità, ma ragionando così "a naso" non aumenti dadi vita razziali, quindi non aumenti il potere/capacitá, ciò non toglie che, a seconda della natura del mostro e dei suoi poteri, potrebbe essere plausibile ipotizzare che -per esempio- in base alla natura arcana dei poteri del mostro questi poteri aumentino facendo salire il mostro d a incantatore arcano. Ma é ovviamente una decisione da ponderare attentamente. Ci sono poi mostri giocabili come PG che hanno il livello di incantatore per le capacità spell-like (non mi ricordo come si chiamano in italiano) pari al livello di classe, ma in quei casi é riportato stesso sul manuale.
  3. Hai dannatamente ragione! Non sono un attore di teatro, però ho un'esperienza diretta: un mio amico, che fa spesso il DM per campagne di forgotten realms a d&d3.5, é -praticamente- la star della sua compagnia di teatro (passatemi il termine "star"), eppure non si nota un particolare miglioramento del suo (già di alto livello) stile di gioco (considerato che lo conosco e ho giocato con lui da ben molto prima che si interessasse al calcare le scene). Senza contare che predilige far esprimere i suoi PNG attraverso un discorso indiretto la maggior parte delle volte. D&D del resto "gira sulla più potente GPU del mondo: la mente umana" (come direbbe Sheldon in tBBT), quindi é sbagliato affidarsi a superflui "trucchi di scena" che non facilitano il processo di immaginazione, bensì lo condizionano. Così, almeno, la vedo io. Persino a d&d4, quando tocca a me masterizzare, dove le miniature sono praticamente la regola, preferisco pezzi di scacchi alle decoratissime miniature ufficiali, disprezzo i tiles e preferisco che i PG mi dichiarino le proprie intenzioni prima di provare a recitare le frasi che direbbe il personaggio. Del resto:
  4. Se sei in cerca di shonen usa-e-getta allora vai pure su naruto one pièce e simili (ma io ti consigliere un Hunter x Hunter, che ha almeno una trama più articolata e profonda) , se cerchi storie più impegnate o complesse puoi puntare sui capolavori come magari Pluto (9 numeri, un capolavoro) o Monster (dovrebbe essere in stampa una riedizione) o Akira (il formato dei 6numeri é un po` grosso). Se vuoi sperimentare un genere diverso, uno shoujo con tinte più adulte ti consiglio Mars, ES(eternal sabbath), Cesare di Furumi Soryo (mi pare, ora non mi ricordo come si scrive il nome) di cui forse puoi cercare anche i one shot o i volumi che raccolgono le storie brevi. Se gradisci la Sci-fiction allora la prima scelta é Gundam Origini (e a seguire tutti gli altri tranne wing), seguita dal pesantuccio ma ottimo Ghost in the Shell, Gantz (che peró è un po' ecchi/erotico), Eden, o il già citato Akira. Per il fantasy ti sconsiglio di imbarcarti subito sul blasonato Berserk a causa del numero di numeri usciti(e ancora a venire), per iniziare ti consiglio Guin Saga (quella della Panini) o claymore che negli ultimi numeri caccia fuori una trama godibilissima intervallata da scene d'azione. Se poi vuoi sperimentare di brutto prova Crossing Midnight un volume unico (un po' costoso) di millar, che è un po' la risposta alla domanda "come sarebbe un fumetto occidentale se fosse ispirato alla tradizione giapponese?"
  5. Sinceramente quello che mi attira di più è la possibilità di creare una storia in evoluzione, che si adatti ai personaggi e -soprattutto- ai giocatori. Almeno questo è il mio stile di gioco. Quando poi vedi che quell'avventura un po` squallidina si é trasformata in campagna e talvolta ambientazione è una sensazione meravigliosa. Provi contemporaneamente orgoglio per esser riuscito a creare sfide all'altezza dei tuoi pg, tali che non si annoiassero (tutt'altro) e per aver animato o creato un mondo che sembra vivo, proprio perché è modificato dalle azioni dei pg. Certo, può essere (anzi è) stancante a tratti, per questo ci alterniamo nel mio gruppo, portando avanti due tre campagne alla volta, ispirandoci e contaminandoci a vicenda. Mi rendo conto che molti dm tendono invece ad avere una storia molto meno flessibile delle mie (che sono prevalentemente canovacci che aggiorno in fieri), quindi sono curioso di sentire altre risposte a questo topic.
  6. Chiedo venia. Al momento ero andato a memoria. Se non erro, però nella 3.0 il talento eliminava anche il malus.
  7. Credo che su complete warrior ci dovrebbe essere la ristampa aggiornata di un vecchio talento 3.0 "presa della scimmia" che può esser utilizzato per questi scopi. Ti conviene controllare.
  8. Una soluzione, che però può essere di difficile attuazione data la tua relativa inesperienza (relativa, perché basandomi sulla tua descrizione delle giocate sollevi dei buoni punti), sarebbe quella di "crearsi il gioco da sé". Mi spiego. A te non viene mai permesso di far niente, c'è solo una gilda buona in città e tutti si adeguano, è sempre il turno delle ragazze? Ed allora tu fai casino, del resto sei un barbaro mezz'orco con INT 10 (che significa intelligenza normale, più che adeguata per scazzarsi ed esser frustrato), ovviamente rigorosamente in game. Ad esempio puoi andare in osteria e scatenare una rissa, del resto lamenti proprio la mancanza di menar le mani, oppure puoi ubriacare il tuo PG e farlo andare in piazza ad inveire contro la gilda o, meglio ancora, inveire contro gli altri PG, accusandoli di esser incoerenti e/o provando a sputtanarli davanti a tutti. Oppure ancora puoi iscriverti alla gilda e sabotare le missioni che ti sembrano troppo buone. Questo perché, nella mia esperienza come DM e giocatore, il gioco subisce migliori evoluzioni se è bottom-up, dal basso, dai giocatori (senza contare, che è anche più divertente per il master, adattare, magari un'avventura/riempitivo alle scelte atipiche dei PG, e vedere cosa succede), ma bisogna avere (il DM) una certa flessibilità di pensiero e (tutto il gruppo) un feeling temprato. Sarebbero cose da esser concordate con il master, che deve gestire le situazioni e le reazioni dei png in maniera magistrale ed equa per non far né uccidere il tuo pg né stravolgere la trama che ha in mente (sempre che ce l'abbia, stando a quanto dici). Se il DM è valido ed all'altezza, dopo un paio di "*******" del tuo PG ti inserisce nel gioco, magari integrando i tuoi raid all'osteria come un intermezzo tra un'avventura ed un'altra, se ti fa uccidere da un PNG o ti impedisce in modo forzato il gioco, sarebbe il caso -con calma, mi raccomando- di chiarire con lui e tutto il gruppo, se effettivamente è in cerca di patata (in quel caso credo sia una delle cose più squallide che abbia mai visto), e magari di affiggere un avviso "cerco gruppo" nella bacheca di questo ritrovo, altrimenti: O magari se non te la senti fallo fare a qualche tuo amico
  9. Rettifica: le riviste sono accessibili con l'abbonamento D&D Insider, ma non so dirti di più, dato che non ne faccio uso.
  10. Non credo esista, dato che la versione di Dragon & Dungeon italiana ha smesso di uscire tempo fa. Negli USA escono Dragon, dedicata a master e -prevalentemente- PG, con consigli su come far evolvere il proprio personaggio e nuove opzioni di gioco e anticipazioni dei manuali in uscita, e Dungeon, una rivista relativamente nuova, ad uso esclusivo dei master, con Mini-Avventure, Side-Quest per avventure pubblicate e approfondimenti su tecniche di gioco e di narrazione. Non sono sicuro che in Italia siano coperte da copyright, caso in cui potresti (pseudo)legalmente scaricarla da internet. Oppure puoi ordinarne dei numeri su qualche sito di e-shop, magari un bel blocco, approfittando del cambio (€/$). Ovviamente se non sei abbastanza anglofono rinuncia, al limite attendi che qualche persona di cuore si metta e realizzi una versione italiana (cosa di cui dubito, dato lo scarso mercato che avrebbe).
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