Vind Nulend

Bradley "E quanto intendi pagare?"

Bradley "Questa cosa comincia a stufarmi. Sapete da quanto tempo non picchio qualcuno? Eh no, le risse da taverna non valgono." Ormai ho lucidato lo scudo talmente tanto che mi ci posso specchiare. "E se proviamo a chiedere a quei tizi da cui siamo andati per farmi perdere la mia meravigliosa forza da gigante? Magari loro ne capiscono qualcosa?"

Anche a me è piaciuta molto questa campagna. Non sono del gruppo originale perché ho iniziato ben 20 giorni dopo ma è stata comunque una delle campagne più durature a cui abbia partecipato. Grazie per la giocata 😄

Torann "Concordo, più ne sappiamo e meglio potremo affrontarlo."

Scusate ma ho avuto qualche difficoltà a collegarmi nei giorni scorsi. In quanti saremmo per continuare la campagna? A me dispiacerebbe chiuderla così senza una fine gloriosa

Torann "Una volta che sa di averti in pugno le sue richieste saranno sempre più pesanti. Ed ad ogni richiesta che esaudirai dovrai fare del male a qualcuno e nel farlo perderai una parte di te stesso. E con il tempo ti perderai del tutto senza che loro abbiano mai lasciato la presa su tuo figlio. E se anche lo liberassero una volta che tu hai finito di uccidere tutti come potresti abbracciarlo di nuovo quando le tue braccia saranno ricoperte di sangue innocente fino alle spalle? C'è una cosa che non puoi sacrificare per riavere tuo figlio, ed è il tuo cuore, oppure l'avrai perso comunque."

Scusate ma ho avuto qualche difficoltà a collegarmi nei giorni scorsi.

Bradley Sto ancora cercando di decidere se è meglio fare subito o spostarci in locanda quando le mani di Stir si trasformano in due chele da scorpione. Rimango a fissarle per qualche secondo prima di riuscire a commentare "Ah, io li in mezzo non ci metto..." per poi fermarmi a metà della frase. Ho avuto una idea. Non avrò la soddisfazione che speravo ma almeno anche lei avrà di che lagnarsi. Mi volto verso Aurora che sghignazza in un angolo "Vai a chiedere che mi portino un paio di chili di noci per favore. Vediamo quanto bene funzionano queste chele..."

Scusate ma ho avuto qualche difficoltà a collegarmi nei giorni scorsi.

Torann "Quello che il mio amico nano vuole dire con il suo garbo da nano è che abbiamo saputo che sei stato ricattato e costretto ad attaccare gli altri giganti. Noi crediamo che non sia tua intenzione partecipare a questa guerra ma che ti abbiano fatto coercizione sotto minaccia. Più precisamente hanno in pugno la vita di tuo figlio e quindi sei obbligato a seguire i loro ordini. Nostra intenzione è liberarti da questo peso. Un po' perché non vogliamo avere un nemico in più di quelli che già abbiamo e un po' perché non possiamo tollerare un simile ricatto neanche ai danni di un nemico. Purtroppo non siamo riusciti ad ottenere informazioni dirette su dove sia il tuo ricattatore altrimenti saremmo andati prima da lui a spaccargli il deretano e poi saremmo venuti qui. Ma se tu accettassi il nostro aiuto e ci dicessi dove trovarlo saremmo ben lieti di ucciderlo e di riportarti tuo figlio vivo e vegeto. Oh, ovviamente in cambio dovresti smettere di appoggiare la parte a noi avversa."

Scania non vuole la morte di Tania ma non intende mettersi contro Arkail adesso visto che è l'unico di cui si fida e su cui può contare in questo momento. Se riesce cercherà di darle il tempo di scappare ma non andrà fisicamente contro l'altro orco

Bradley "Tienilo tu, in onore al tuo Sacrificio per me" Rispondo sogghignano a Stir e calcando bene la parola sacrificio.

Torann "Beh, questo si che si chiama bussare" Commento sorpreso dall'impeto del nano. "Chissà se ha un maggiordomo o delle cameriere"

Scania Le parole di Arkail mi colpiscono. Spero che Tania si salvi ma soprattutto non capisco cosa è la creatura che hanno fatto uscire dal sottosuolo. Lo guardo che se ne sta tranquillo mentre tutto attorno regna il caos e capisco la paura che vedo negli occhi di Arkail. "Non ti fermerò per quanto riguarda la donna. Ma a essere sincero spero che fugga, quella donna mi fa pensare che le cose avrebbero potuto andare diversamente tra noi e gli umani" Mi gratto la testa ma una risposta alla domanda del grosso orco non la trovo. "Non lo so cosa faremo. Per ora possiamo mettere tutti all'opera perché sistemino il casino e diano sepoltura ai morti. Poi dovremo costringere il capo, no Wurrzag, a contattare l'orda. Dobbiamo unirci a loro. Di quello invece" faccio un cenno del capo verso il non umano "non lo so cosa farne"

Torann Guardo le porte immense "Sai che non lo so mica se ci sentono se bussiamo su questa porta. Non mi sono mai sentito così piccolo in vita mia."

Scania Mi guardo attorno e dopo la morte dell'orco dei lupi sembra non esserci nessuno che abbia intenzione di farsi avanti. Non vedo da nessuna parte Tayyip o il Colosso. Del primo non sono sorpreso, del Colosso già di più. Vedo però Wurrzag seduto su un barile che sorseggia da un boccale come se nulla di tutto questo fosse opera sua. Stringo la presa sullo stendardo e mi dirigo verso di lui per picchiarglielo in testa. Non può pensare di uscire illeso da tutto questo.

Bradley "Beh, meglio di nulla. Di solito riuscivamo ad avere un'idea ma stavolta non abbiamo alcun indizio."

Torann "Concordo, dobbiamo avvicinarci di più per capire meglio come sia la situazione. Magari ha dei servitori con cui possiamo interfacciarci e che possono aiutarci"

Bradley "Che io vi aspetto in locanda se lo volete fare oggi. Ho bisogno di un bagno caldo e di birra"

Torann "Se sapessimo dove si trova questo gigante mortifero potremmo andare da lui prima ma non vedo come potremmo fare a trovarlo senza chiedere al gigante tempestante. Se sappiamo dove trovare il gigante tempestoso possiamo andare da lui e convincerlo che possiamo aiutarlo"

Bradley Il rituale procede finché ad un certo punto dal mio corpo comincia ad uscire una cosa nera che diventa una palla come quella nella galleria. Prima di svanire la cosa trova la forza di insultarmi "Vai a farti #######" le rispondo prima di vederla dissolversi in una bolla d'acqua. Il mio sorriso alla vista della cosa che scompare svanisce subito dopo sostituito da un conato di vomito. Riesco a malapena ad evitare la pozza di vomito mentre mi accascio a terra. "Voglio anche un nuovo oggetto magico" Sbiascico in direzione di Stir

Torann "Non avevo neanche mai sentito parlare dei giganti della morte. Questa cosa sembra molto brutta. Ma se troviamo il modo di salvare il piccolo gigante avremo dalla nostra il gigante gigante." Mi rivolgo direttamente a Balrog "Quello che ricatta il nostro tempestoso gigante non è detto che gliele abbia suonate, basta che abbia rapito il piccolo gigante e il gigantesco gigante si è trovato alla sua mercé. Troviamo il ricattatore, lo pesti di brutto e poi salviamo la città"

Bradley La mattina mi sveglio in un letto, e già questo mi sembra un'ottimo inizio. Non so che letto sia e la testa mi fa troppo male per cercare di capirlo. MI alzo, mi vesto con i vestiti che trovo che suppongo essere mio e prendo tutto quello che trovo in giro, in ogni caso mi appartiene visto che qua non c'è nessun altro. Me la svigno dalla camera e vado in cerca di Stir e Aurora. Per mia fortuna sono facili da trovare anche se sono sempre troppo loquaci. Una delle due comunque. Ogni sua parola è come un piccolo pugnale che si infila nelle mie tempie. Dopo un po' non deve esserci stato più spazio per i pugnali perché non sento più. Oppure ha smesso di parlare, non sono sicuro. Siamo anche arrivati al luogo del rituale. I sacerdoti affermano di non avere birra da darmi, secondo me mentono. Mi fanno piazzare in mezzo ad un cerchio disegnato per terra e cominciano a salmodiare. E ricominciano i piccoli pugnali nelle tempie...

Possiamo saltare, tanto Bradley non si ricorderà nulla della notte

Bradley Rabbrividisco alle parole di Stir ed istintivamente mi porto una mano al pacco, come per controllare che sia tutto in ordine. "Va bene, va bene. Facciamo che stanotte ci penso e poi domani vi do la mia risposta definitiva." O meglio, stanotte mi sbronzo e faccio casino con la mia superforza e domani procediamo con questo rituale che non sopporto più queste due che mi assillano.