Vind Nulend

Brando "Lily continui a confondere un ramo con l'albero intero. Non c'era bisogno di dirci che era uno di quelli, ma non dovevate nasconderci che era un alleato." L'espressione si fa poi più dolce "Lo so che per te il comune non è naturale, ma volevo farti capire l'impressione che puoi dare. Così come pensare che non ce l'avremmo fatta durante il combattimento può voler dire che dentro di te non ti fidi di noi. Delle nostre capacità. Io non ho dubitato neanche un attimo che avremmo avuto la meglio degli hobgoblin e che nessuno di noi sarebbe morto. Tu invece hai pensato che non ce l'avremmo fatta. Forse bisogna aggiungere una terza domanda a questo punto: ti fidi veramente di noi o solo a parole. Hai pensato che potessimo morire tutti e hai pensato che io potessi farti del male. Sei davvero sicura che ti fidi completamente di me come dici?" Appoggio poi una mano sulla spalla di Flambie "Non ti preoccupare, certo che siamo amici. Capita che tra amici ci siano incomprensioni ma si superano. Elaethan ha capito il perché del nostro dispiacere e non c'è altro da aggiungere. Lily ci deve ancora arrivare." Mi alzo poi e comincio ad incamminarmi verso l'uscita della tenda. "Credo che per stasera ci siamo detti tutto. E' necessario che le parole sedimentino, vuol dire che devono depositarsi dentro di noi perché siano capite del tutto. Lily rifletti sulle tre domande e poi ne riparleremo."

Brando Rimango deluso dalla risposta di Elaethan, si può leggere sul mio volto tale delusione. Le mie spalle si incurvano e il cucchiaio si abbassa fino a toccare quasi il terreno. Il discorso di Lily invece mi spiazza. Credo che non abbia capito per nulla quale sia il problema e non so se riuscirò a farglielo capire: "Il discorso non è chiuso. I discorsi non si possono chiudere in maniera unilaterale. Il punto qui non è che noi non ci siano fidati di voi. Siete voi che non vi siete fidati di noi. Noi ci conosciamo appena. Siamo assieme perché qualcuno di cui abbiamo fiducia ci ha detto che ci possiamo fidare l'uno dell'altro. Ma questo arriva solo fino ad un certo punto. La fiducia reciproca va costruita giorno per giorno. Non dirci che avevamo un alleato non aiuta a costruire questa fiducia. Così come parlare in elfico davanti a noi quando sapete bene che non lo capiamo. Sembra che ci vogliate escludere. Ora, io so che non è così, so che l'errore è stato fatto in buona fede ma devi capire" il mio sguardo si sposta anche su Elaethan in quanto il discorso è rivolto anche a lui "che d'ora in poi come potremo noi non chiederci se ci nascondete ancora qualcosa? Il fatto che tu sia scappata di casa non vedo poi cosa c'entri, tutti noi abbiamo avuto un'infanzia difficile. Chi più e chi meno. Questo non deve impedirci di essere le persone migliori che potremmo essere. Per quanto riguarda il fatto di aver detto tutto durante il combattimento... potrebbe essere considerato di nuovo una mancanza di fiducia verso di noi. Ma credo fermamente che sia stato solo lo shock del momento. E' stato anche per me il combattimento più terribile che abbia vissuto. Non ti biasimo per quello ma per quanto è successo prima dovete capirlo che siamo feriti e amareggiati e che non sarà una ferita che si chiuderà in una sola notte." Dalla mia voce traspare molta amarezza per quanto è successo. "Per quanto riguarda i morti sbagli. Sbagli tantissimo. Come più non potresti. Il sangue di chi è morto nell'attacco non è sulle tue mani, così come non lo è neanche quello di Achreny e delle sue guardie. Non avresti potuto impedire l'attacco, così come non potrai impedire i prossimi attacchi. Ti assicuro che ce ne saranno e che purtroppo potrebbero morire altre persone. Il motivo per cui ci sono tante guardie in questa carovana e sono ben pagate è perché in queste terra la gente muore. Se non ci avessero attaccato ieri lo avrebbero fatto oggi, oppure domani. E il motivo per cui Achreny è morto è perché i cultisti sono malvagi e senza scrupoli. Ma non credere che siano stupidi. Lui è morto perché andava punito, lo credo anche io" Dico rivolto a Elaethan a conferma della sua ipotesi "ma non uccideranno nessun altro. Gli serve che questa carovana arrivi fino alla fine e più si accorcia più rischiano anche loro." Lascio andare un lungo sospiro perché devo chiudere il discorso e la chiusura non le piacerà di sicuro. "Adesso se vuoi andare fai pure ma ti chiedo di riflettere su due cose e la prossima volta che ci troveremo tutti assieme vorrei sapere i tuoi pensieri. Primo vorrei che tu capissi perché io e Flambie ci siamo sentiti traditi, pensaci bene. La seconda è ancora più difficile, vorrei che tu riflettessi sulla possibilità che non ci sia altra scelta che lasciar morire qualcuno per portare a termine la nostra missione. Non rispondermi ora, pensaci con calma e poi ne riparleremo." Se Flambie non ha nulla da aggiungere mi alzo e torno al carro dopo aver salutato sbrigativamente e aver fatto i complimenti a Flambie per la promozione.

Brando La giornata passa molto velocemente. C'è tanto da fare, soprattutto dopo l'attacco subito il giorno prima. Tra i feriti, i carri da sistemare e le guardie da organizzare non c'è un attimo libero. Per fortuna il nostro carro non sembra aver subito danni e le mie guardie se la sono cavata senza ferite gravi. Quando la sera si avvicina arriva con lei la pioggia. Montiamo velocemente anche le tende e poi finalmente possiamo prenderci un attimo di riposo. Ci sistemiamo tutti assieme in una tenda per cenare quando all'improvviso arrivano i due fratelli elfi. L'elfo ciarliero, con meno parole del solito, ci dice che sanno tutto e che non dobbiamo preoccuparci. Rimango esterrefatto con il cucchiaio a metà strada tra la ciotola e la bocca. Ci lasciano un diario ed escono lasciandoci nuovamente soli. Come sono usciti mi riprendo e puntando il cucchiaio con fare accusatorio verso Elaethan chiedo, con un tono decisamente meno cordiali del solito: "Cosa diamine sanno? E perché lo sanno?"

Bradley "Dannazione!" Grido alle armi quando quelle si agitano nuovamente. "Vediamo se nelle zone che non sono più allagate c'è qualcosa di utile per calmare queste stupide armi"

Mi dispiace, mi ero già affezionato a Bones ed è sempre un piacere averti come giocatore nei gruppi.

Makoto "Trappole non saprei proprio come fare. Ma posso aiutare a spostare qualche pietra per fare dei muretti. Almeno saremo un poco più riparati."

Scania Quando anche il capo arriva a terra gli ordini sono chiari. Uccidere tutti gli umani tranne il loro capo che vuole tenere vivo. Per quanto mi dispiaccia non prendere parte all'uccisione degli umani mi diverto con il loro capo. Il poveretto cerca di fregarmi l'arma quando capisce cosa sta succedendo ma per sua sfortuna io non ne ho bisogno. Prova quindi ad aggredirmi ma è come un cucciolo. I suoi pugni non fanno male, la sua tecnica è debole. Mi diverto un poco a fargli capire che non ha possibilità prima di stenderlo con un paio di rapidi diretti al viso seguiti da un montante che lo mette a sedere. Quando tutto si calma Arkail è lesto a fare la domanda più interessante: cosa ne facciamo del grosso guscio e del suo carico esplosivo.

Brando Scendo con esasperata calma dall'altura e mi dirigo verso il nostro carro. Guardandomi attorno vedo gli altri miei compagni darsi da fare per curare e aiutare. Il nostro carro non pare aver subito danni, Samartag e le guardie sono vive. Il nostro lavoro è stato fatto, anche se il prezzo pagato dagli altri è stato alto. Passo a controllare come sta la nana sergente. Quel giavellotto avrebbe potuto essere indirizzato a me se fossi stato più avanti di lei. Giunge voce poi che lo stolto mercante adesso è morto. Un'altra vittima di questo attacco. Le sue guardie sono messe male e non sappiamo se passeranno la notte. Non posso evitare di chiedermi se siano stati gli hobgolin oppure una punizione da parte dei cultisti per averci fatto perdere tempo o aver visto troppo. Per fortuna i miei pensieri anche se arrivano come smorfie sul mio viso non sono visti da nessuno in quanto mi sono dimenticato di togliere l'elmo. Faccio un profondo respiro per calmarmi prima di toglierlo. La situazione è già abbastanza drammatica senza avere un energumeno con un elmo dagli occhi fiammanti rossi che si aggira tra i mercanti spaventati. Mi avvicino poi a Samartag per consigliare: "Credo sia meglio riportare in centro il carro di Achnery ed affidarlo per il viaggio a Lai visto che non ne ha più uno. Altrimenti avremmo due carri in meno e un nano affranto e senza uno scopo. Almeno così si può tenere impegnato"

Bradley "Che ne dite se proviamo a tornare all'armeria e vediamo se le armi hanno ancora voglia di ucciderci?"

Bradley "Bene, siamo stati bravi a far girare le palle." Commento dopo il lampo. "Adesso dobbiamo solo sperare che la cosa sia buona e non sia un qualche sistema pensato per distruggere tutto nel caso gente come noi invadesse il loro prezioso tempo pitturato come un bordello."

Brando Il mio martello trova il fianco destro del guerriero nemico. Una luce si sprigiona dal martello nel momento in cui colpisce e oltre al rumore del metallo che impatta sento chiaramente anche lo schiocco prodotto da una o più costole che si sono rotte. La mia impressione è confermata dal fatto che la faccia dell'hobgoblin si deforma dal dolore e la sua mano si porta al fianco ferito. Il suo orgoglio però gli impone di continuare. Tenta un altro colpo ma non ha più la forza nelle braccia a causa delle costole rotte. Paro con abbastanza facilità il suo colpo e colpisco di rimando spezzandogli il braccio. Ormai non può più combattere. Ma non ho il tempo per decidere se calare il mio martello ancora una volta e porre fine alla sua vita che uno dei due fratelli elfi lancia un potente incantesimo, il nemico di fronte a me così come quello di Nicodemo vengono fatti a pezzi da delle poderose sferzate di vento taglienti come enormi lame. Rimango in piedi sopra il corpo del mio nemico per un paio di secondi prima di girarmi verso la carovana e sollevando il mio martello al cielo lancio un urlo senza parole. La battaglia e vinta anche se a caro prezzo.

Anche perché non credo che i villaggi si aspettino la loro nave piena di orchi

Brando Ormai non è più il momento di nascondersi. Flambie è stato colpito, forse a morte, dal comandante nemico. Il mio scudo emana una luce per me rassicurante ma penso molto meno per il mio nemico. Soprattutto quando uso per parare i suoi colpi. La creaturina che emana un dolce potere rigenerante deve essere opera di Lily, anche se potrebbe sembrare qualcosa di mio. Sento e poi vedo Nicodemo comparire dietro il generale nemico e dei raggi di fuoco partire da lui contro il nemico. Spero che questo distragga il mio avversario quel tanto che basta per penetrare la sua difesa. "Che il mondo sia purificato dal male che portate" ancora una volta richiamo il potere nel mio martello che se già prima scintillava di suo adesso diventa incandescente.

Non avevo pensato al sacrificio. Sono un orco laico

Brando Mentre sto scalando le rocce cercando di arrivare il prima possibile il comandante nemico decide che è meglio ucciderci tutti il prima possibile. Evoca quindi una tempesta di grandine addosso a noi. Non posso fare altro che resistere al freddo e alla grandine e cercare di andare avanti. Fa un male cane e tutto diventa più scivoloso. Riesco appena a vedere la nana raggiungere la cima per essere presa in pieno da un giavellotto e scagliata di sotto. Mi rialzo e a fatica mi sposto in cima alla rupe. Non posso cedere ora, "Non mi hai piegato dannato!" Gli urlo mentre richiamo tutto il potere mistico che riesco per sanare le mie ferite il più possibile. "Vieni a prendermi mezza tacca o sei in grado solo di guardare mentre il tuo compagnuccio fa tutto il lavoro?". Nonostante tutto il potere che ho richiamato sento il corpo dolente un po' ovunque. "Dei, datemi la forza di resistere" lancio una preghiera agli dei nella speranza che qualcuno mi ascolti mentre aspetto di vedere se l'hobgoblin decide di accettare la sfida o verrò fulminato sul posto da un altro incantesimo.

Vincent "Se non vedete il dannato mezzo-gigante prendete a mazzate le serrature. Di solito funziona. Se vedete il mezzo-gigante ditemelo che prendo a mazzate lui!" Rispondo mentre mi sforzo di tenere bloccata la porta. Potremmo esserci infilati in un vicolo cieco.

Mi chiedevo infatti perché non potessi uccidere il capo. Sarà il caso di farlo sapere a Scania che non può ucciderlo quando mandi alla carica i cavalieri

Brando Il mio lancio si rivela più accurato di quanto sperassi, sicuramente più accurato di quanto sperasse l'hobgoblin che ne rimane impalato. Continuo la mia corsa senza fermarmi per cercare di arrivare al comandante nemico visto che mi ha invitato a raggiungerlo. Forse è rimasto colpito dal mio elmo, vedremo se lo sarà anche dal mio martello. Di fianco a me altre guardie seguono il mio esempio e un po' più avanti la nana sergente dei fratelli elfi si muove con una velocità inaspettata ed è già in cima alla rupe. Non posso rallegrarmi della situazione che sembra volgere a nostro favore perché dalla mia destra arriva il rumore di un'esplosione. Posso solo sperare che non sia forte come il rumore abbia fatto presagire. Temo che non sarà possibile uscire da questo scontro senza mostrare almeno una parte dei miei poteri. Dobbiamo sperare che i cultisti siano altrettanto impegnati e non si accorgano di noi.

Makoto La risalita è più semplice della discesa. Suppongo sia anche perché non dobbiamo preoccuparci di imboscate o trappole. Per quanto non possiamo dirci felici visto quello che è successo al lupo siamo comunque un po' più tranquilli. Aiuto come posso Alexander cercando di lasciargli comunque il suo spazio. Non credo che potrei essere molto utile nella scelta del luogo in cui accamparci quindi cerco di aiutare come posso gli altri.

Brando Non mi piace fare la parte del bersaglio. Se rimango qui non posso far altro che quello però. Lancio uno sguardo veloce a Nicodemo in cima al carro intento a tirare contro quelli dall'altro lato. "Coprimi" Dico alla guardia di fianco a me mentre scatto verso le rocce e gli hobgoblin sopra di esse. A metà del tragitto scaglio il giavellotto che avevo in mano contro quello già ferito in precedenza. Con un po' di fortuna questo renderà la mia scalata più semplice.

Brando Dopo la scoperta di Eleathan i carri si riorganizzano per una migliore protezione. Protezione che si rende presto necessaria in quanto dalle alture ai due lati della strada cominciano a piovere frecce. Un attacco ben organizzato, hanno preso posizione e tirano da entrambi i lati. Quelli alla nostra sinistra sono più vicini ai carri di fronte a noi mentre quelli sulla destra hanno noi come bersaglio più vicino. Mi sposto quindi sull'altro lato del carro a protezione dei nostri tiratori. Scudo alzato e pronto. "Riempiteli di frecce! Chi non può tirare si metta a copertura degli arcieri!". Nel mentre cerco di liberare i giavellotti in attesa che siano a portata di martello.

Vincent Non posso che concordare con Lexander nel passare oltre la porta. Dobbiamo anche sperare che ci sia un'altra via d'uscita o saremo dei topi in trappola.

Scania A terra

Brando DM e Alabaster Annuisco alle parole di Samartag e mi sollevo sul carro per individuare la nana sergente dei fratelli elfi. Cerco di attirare la sua attenzione e coordinarmi con lei e gli altri carri per una miglior difesa. Vedo che il carro di Tobun si sta organizzando con un arciere in posizione sopraelevata. Mi sembra una buona idea e la seguo anche io. Mi sposto poi sul lato del carro rivolto verso la possibile minaccia. Spero che sia un falso allarme e che non ci siano problemi ma è meglio che siamo pronti a tutto. Per la prima volta da quando sono arrivato a Elturel indosso l'elmo. Fa parte della mia eredità ma non mi ci trovo molto a mio agio. Non tanto per l'ingombro o la visuale quando per l'effetto inquietante che fa alle persone. Ma meglio non correre rischi. Quindi dopo aver indossato l'elmo imbraccio anche lo scudo e libero il martello. Dovesse presentarsi una minaccia sono pronto.

Makoto "Si, meglio andare" mi incammino assieme agli altri. Il fatto che sarebbe potuto finire tutto senza spargimento di sangue mi rende molto triste.