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MadLuke

Circolo degli Antichi
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  1. Assolutamente no. Hitler e tutti i suoi gerarchi, fino al più infimo caporale, erano perfettamente consci di star facendo del male. Ti consiglio di leggere "La banalità del male" di Hannah Arendt (impossibile descriverlo in poche righe, ma mi sembra di capire avrebbe parecchio da darti) e o anche solo "Il processo di Norimberga". Ma basterebbe chiedersi, se erano così ingenui come tu sembri voler far credere, perché all'arrivo degli alleati, presero a bruciare tutti i documenti, rinnegarono l'appartenenza alle SS, le operazioni di rastrellamento cui avevano partecipato... Se "non avevano fatto nulla di male"? Il fatto è solo che loro decisero di anteporre il giuramento di fedeltà al furher e al partito, perfino alla loro coscienza. Quello che invece pensa "credo senza un braccio saresti più attraente" non è malvagio, è malato dove si pettina, come accennavo nel post sopra. Il chierico di Baphomet si starà comportando bene per i dettami del suo credo malvagio, così come un sicario che ammazza un'altra persona avrà fatto "bene" il suo lavoro. Ma tra "fare bene" e "fare del bene" c'è un mare in mezzo. Ciao, MadLuke.
  2. MadLuke

    Cavalieri dello Zodiaco

    Curiosità: hanno mai creato giochi di ruolo (e/o da tavolo e/o di carte) che si basassero sulla serie dei cartoni animati in oggetto? Ciao, MadLuke.
  3. Certo. Io do per sottinteso che stiamo parlando di giocatori adulti, onesti, non che pur sapendo di star facendo una cosa malvagia, si inventano una bugia, solo per ingannare il chierico di Lathander con metagioco. E, nel caso tu ci stessi pensando, se intepreti un personaggio che uccide perché convinto che "sente le voci nella testa" non è cattivo infatti. E' suonato. :-S Ovvio, ma di nuovo: se stiamo parlando di giocatori maturi, si suppone nessuno cercherà di fare "Raggirare al DM". Certamente, esatto. Nota culturale a lato: nella tassonomia buddista esistono 3 tipi di azioni ("Karma"): - materiali: gesti concreti, fatti - verbali: lodi, rimproveri, complimenti, dichiarazioni d'affetto, minacce, ecc. - mentali: desiderare il bene ovvero il male di qualcuno, augurare il bene ovvero il male di qualcuno, ecc. E contrariamente a quanto potrebbe venire intuitivo pensare, proprio le azioni mentali sono quelle più importanti, perché condizionano maggiormente lo stato mentale di base. Ciao, MadLuke.
  4. Non esiste un'azione buona o malvagia in assoluto, ma esiste uno stato d'animo, un'intenzionalità, con cui la compi. Ed è tutto ciò che conta. Se poi la vecchietta cui hai appena salvato la vita, adesso può tornare o ordire un rituale demoniaco, non è cosa che ti riguardi. Anche uccidere un tiranno, può essere fatto con senso di giustizia ovvero di vendetta, tu (e il DM) sai quale dei due, e quindi regolare il funzionamento dell'incantesimo. Ciao, MadLuke.
  5. Una riflessione fondamentalmente gratuita, ma che in realtà implica una non irrilevante modifica alle magie che permettono le divinazioni in oggetto. In D&D, tramite l'allineamento, le persone vengono definite buone o malvage. Ma nella realtà non funziona così, ci sono solo le persone, che fanno più frequentemente azioni di un tipo o dell'altro (ontologicamente la differenza è abissale). Allora io dico che un personaggio definito di allineamento malvagio, malvagio perché trucida chiunque osi anche solo insultare suo marito o moglie, è effettivamente da considerare malvagio, ma se una sera è a casa sua è sta amorevolmente preparando due uova al tegamino per sua moglie, appunto, in quel momento non sta facendo nulla di malvagio, per cui l'individuazione del male non dovrebbe rilevare nulla (semmai Individuazione del bene...). Allo stesso modo un nano buono (caotico) cui gli capiti sottomano un orchetto magari colto disarmato, appartenente a una banda che ha appena ucciso membri del suo clan, potrebbe farsi prendere un po' la mano e invece di tradurlo in una regolare prigione nanica, fargli qualche tortura. Anche se lui è buono questo sarebbe un gesto malvagio. Ergo: le divinazioni in oggetto dovrebbero essere intese in modo completamente diverso, per cui rivelano solo chi in quel momento sta effettivamente compiendo qualcosa di buono o malvagio, o sta cogitando di fare qualcosa buono o malvagio (es. "stanotte mi introdurrò nel castello e ucciderò il conte..."), ma non semplicemente un personaggio, dotato dell'allineamento che vi pare, che sta solo dormendo in branda o è seduto sul gabinetto. Lo stesso per le armi allineate, infliggono danni a chi le impugna nel momento in cui davvero si accinge a fare qualcosa di "sbagliato", non solo perché di allineamento "sbagliato". E a parte la meccanica in sé, credo questa nuova gestione degli allineamenti, favorirebbe: 1) una gestione più "matura", più profonda, della psicologia dei personaggi e di tutta la campagna 2) un gradevole aumento della complessità delle trame della campagna, giacché per beccare un infiltrato all'interno di un gruppo, non è più sufficiente fare un'individuazione di allineamento, bensì sarà necessario riuscire a coglierlo "con le mani nella marmellata", anche solo a livello psicologico intendo. Controindicazioni o difficoltà eventuali? Ciao, MadLuke.
  6. MadLuke

    Inferno di Luce

    Mi ricorda "Il demone di Dio" di Wayne Barlowe. Ciao, MadLuke.
  7. Sto realizzando una nuova funzionalità per il mio sito Dungeon PeEM per cui in un luogo/mappa è possibile specificare la quantità di luce "base" intesa come illuminazione a prescindere dalle torce o lampade dei personaggi. Di fatto questa "quantità di luce" regola il gradiente di opacità della mappa visualizzata ("filter:opacity", per gli esperti di html). A monte: vi chiedo se tali linee guida vi sembrino corrette: Situazione: grado di oscuramento ambiente chiuso senza aperture da cui possa entrare luce: 100% notte senza luna: 90% notte con luna piena: 80% alba/tramonto: 50% campo aperto con giornata di sole: 0% Spero di essermi spiegato sufficientemente, se non vi ritrovate con le % oppure credete si possa dettagliare meglio, sono tutto orecchie. Ciao e grazie, MadLuke.
  8. Non capisco dove stia la sensazionalità. Io so di avere un ottimo DM, e l'ha dimostrato l'ultima volta un paio di settimane fa, quando dopo essere usciti da una miniera, accampatici all'aperto per la notte, ha detto: "adesso fate voi un po' di conversazione attorno al fuoco e fatemi sapere cosa volete fare". Io parlando in gioco con i compagni ho rievocato le parole di un tizio incontrato casualmente un paio di mesi prima che parlava di una maga, e ho detto "io voglio andare a trovare quella maga perché bla bla bla...", i miei compagni erano d'accordo, il DM informato... "bene, vi svegliate la mattina vi rimettete in marcia alla volta di...". Ciao, MadLuke.
  9. Io ho detto uccidere ma può essere qualunque altra cosa. Una volta che la spia si è infilata nell'organico del castello può cercare di convincere la vittima a fare ovvero non fare una certa cosa che tutti si aspettano (vedi Inception in cui fanno vendere la multinazionale a pezzi) perché, di nuovo, uno charme lo beccherebbero al volo con individuazione del magico. Allora la spia deve sottrarre o introdurre dei documenti (falsi?) che spingano ad agire in una certa maniera. Oppure deve sabotare un meccanismo (se è un geniere è l'ideale) in modo che a prima vista comunque sembri funzionante e poi quando serve davvero... Per questo potrebbe dover sudare per conquistarsi il tempo di agire indisturbato, mandando le guardie a caccia di farfalla, o uccidendone qualcuna e nascondendo i cadaveri. Sempre tutto con circospezione, altrimenti la prima preoccupaizione di tutti sarebbe "andate a controllare che l'attrezzo sia ancora integro al suo posto ". Ciao, MadLuke.
  10. Nulla, solo voleva farci sapere che ha visto Inception. :-S Ciao, MadLuke.
  11. Spoiler: Secondo me bisogna capire quanto "spessore" vuoi dare a questo "viaggio". Se lo vuoi trattare alla stregua di un qualunque viaggio extra-planare, allora qualunque cosa va bene e neanche ha senso stare a dare consigli (giacché le possibilità sono infinite e non è possibile fare una graduatoria, almeno per noi che non conosciamo il resto del vostro cinema). Se invece deve essere un viaggio davvero nel mondo dei sogni, con quello che ciò significa, allora devi giocare sui simboli. Es. 1: se i PG si apprestano ad affrontare una prova (di qualunque tipo) nel sogno potrebbero affrontare una sfinge che gli pone un quesito (che in qualche modo ricorda la prova del mondo reale) così da spaventarli e/o dargli un viatico per la prova nel mondo reale. Es. 2: se un PG nel mondo reale è combattuto tra lottare al fianco di un suo amico/moglie e adempiere al suo dovere (potrebbe essere il dilemma di un legale), nel sogno il PG deve sfuggire/inseguire a una grande massa d'acqua (l'emotività) per inseguire/sfuggire al rifugio sulla terra ferma (il lavoro duro), rinunciando a qualcosa. Anche qui come DM potresti metterci qualcosa di rivelatorio su a cosa andrà incontro quando farà la scelta vera nel mondo reale. Anche di questi si possono fare mille esempi, ma fare proposte senza sapere nulla di fondo della situazione a me sembra un inutile sparare a caso. Ciao, MadLuke.
  12. Spoiler: Hai letto Magia e Mostri nella terra dei sogni del manuale "Eroi dell'Orrore"? Ciao, MadLuke.
  13. Qualcuno mi spiega cosa rappresenta (dubito sia un richiamo alla funzione "radice quadrata", anche se pare proprio quello)? Ciao, MadLuke.
  14. Sulla falsa riga de "L'ala del Drago", un governante assolda una spia per uccidere... il suo stesso giovane figliastro, erede al trono, in modo da favorire il figlio legittimo che essendo ulteriormente giovane non avrebbe diritto. Chiaramente deve essere un lavoro fatto ad arte, che sembri un incidente, non che il primo divinatore che passa dal castello faccia un Parlare con i morti e scopre che è stato assassinato, e allora fare 2+2 diventerebbe automatico. Ciao, MadLuke.
  15. Il talento Requiem, al costo di uno slot in più, permette che la musica bardica influenzi anche i non-morti. Sul Perfetto Arcanista ci sono diversi talenti per potenziare la musica bardica. Per il resto, più che mettere un punteggio alto di Carisma, non so che potrebbe o vorrebbe fare. Ciao, MadLuke.
  16. Se la mettiamo in termini di "un amico di mio cugino una volta ha fatto..." non se ne esce più. Io a 9 anni avevo la cameretta invasa dai Transformers e Lego spazio (0 Lego medioevo), ma le storielle per bambini sono ambientate nei boschi o sulle montagne, mica su Marte. E c'è il lupo cattivo (crudele?), mica Darth Vader. Di più: ci si arrampicava e si faceva la casa sull'albero, non si usava il fascio antigravitazionale come fosse l'ascensore. Rispetto a tutti questi innumerevoli esempi, aver avuto per qualche mese la pistola laser di capitan Futuro non regge molto il confronto. Ciao, Maduke.
  17. Comincio dall'ultimo paragrafo: credo che con "funziona meglio" intendesse a livello commerciale, che se ne vendono di più, perché appunto è giocato di più, per i motivi detti sopra. Che poi una persona come forse sei tu, un po' per cultura, un po' per il buon DM riesca benissimo, non stento a crederci, mica dico che per giocare sci-fi serva una laurea in ingegneria aerospaziale. Io credo sia una questione di significati che si attribuiscono alle circostanze in virtù delle esperienze passate: il fantasy rappresenta il ritorno al mondo delle fiabe, quelle che ci raccontavano da piccoli, e per questo pervade il lettore e giocatore con un senso di sicurezza, di ritorno al passato, alle cose che si conoscono, a quando si viveva nella felicità incondizionata (magari invece ora perduta). La fantascienza (a parte che sfido a trovare il ragazzo cresciuto con la nonna che gli raccontava dei Jedi per farlo addormentare) invece apre allo spazio siderale, l'universo infinito e quanto di più ignoto possa esistere. Per questo pone (a livello più o meno consapevole, a seconda della cultura e sensibilità del lettore/giocatore) delle domande a cui magari non si ha voglia di pensare nel momento in cui invece ci si vorrebbe solo divertire, perché fanno "paura". Che poi a livello tecnico si possa fare un buon regolamento, e immaginarsi un bell'inseguimento tra X-Wing e Tie-Fighter, ne più ne meno, di un inseguimento a cavallo non lo metto in discussione, ma a chi vuoi che freghi qualcosa (al fine del piacere di gioco)? E' il significato profondo che una o l'altra cosa sottendono, l'unica cosa che conti. Ciao, MadLuke.
  18. Lo è eccome invece. Sei solo tu che in virtù di un ragionamento rigorosamente logico (nulla da dire a riguardo) pretendi che il piacere di giocare con un fantasy tradizionale sia lo stesso di un sci-fi, come se tale piacere, le emozioni, il cuore, fosse questione di logica. Ma la constatazione iniziale, ed è un dato di fatto, con qui è stata aperta la discussione ti fa capire quanto tutta la tua ragione sia perfettamente inutile. Ciao, MadLuke.
  19. E' vero: Star Trek e Star Wars sono più bene/male di Tolkien, (Star Wars almeno) ma infatti quelle le scarto per via dei motivi secondari, non per quello principale (come invece farei per Blade Runner & co.). E poi io ho scritto le mie motivazioni personali, mica volevo dire che il fantasy tradizionale è meglio della fantascienza tout-court. E certo che è soggettivo, l'ho scritto io prima! E poi io manco ci sono mai stato a Tokyo (ma manco gratis ci andrei) o nel Sahara... Al contrario ogni volta che leggo di fantasy tradizionale vedo i luoghi dei parchi e montagne dove tantissime volte ho fatto escursioni. Di più: ogni volta che faccio un escursione in montagna penso: anche Tanis & co. hanno camminato su una strada simile a questa, patendo il freddo e facendo colazione al sacco. Ciò premesso: che vuoi che freghi A ME di esplorare una galassia con una nave spaziale che va a Warp 9? Ciao, MadLuke.
  20. Elric non lo conosco, Conan non sarà buono ma certo è quello che voglio che "vinca". In Gattaca, Inception (questo si è un film "sacro" ) o Blade Runner chi è che vuoi che vinca? Vinca cosa poi? Non c'è neanche un drago da uccidere o un tesoro da scoprire..! Ciao, MadLuke.
  21. Se utile, dico le mie motivazioni, che sono le stesse che più persone hanno citato: - bene o male so come è fatto un castello (ci sono stato in gita da piccolo), su una navicella spaziale invece no, non so neanche dove starebbe il volante (e lo stesso dicasi per le armi). - anche dal punto di vista meccaniche di gioco e regole: una spada taglia come chiunque può immaginarsi, come ci si senta se colpiti da un catalizzatore di neutrini laser, invece non ne ho idea. - i paesaggi fantasy medievali, mi riportano alla natura e ai miei ricordi di fanciullezza, c'è parecchio romanticismo per me quindi. I paesaggi di Star Trek, Blade Runner e Star Wars invece non mi riportano a nulla (e ho citato 3 produzioni cinematografiche che mi piacciono). La motivazione più importante: - nel fantasy c'è sempre un'idea di fondo di bene vs. male (a prescindere dagli intrighi e dalle personalità ambigue), la sci-fi invece mi trasmette a pelle l'idea di un mondo amorale, do la disputa non è tra bene e male bensì tra vita e non vita, tra esistenza naturale e artificiosa. E a me non va (mentre gioco e in teoria mi svago) mettere in discussione i principi cardine della mia vita. Se devo parlare di "Questo è il sogno o la realtà?", "Esistiamo davvero o solo lo crediamo noi?", ecc. allora aspetta che ripasso un po' i miei testi "sacri" (non in senso religioso) e poi affrontiamo tutte le discussioni filosofiche che ti pare. Ciao, MadLuke.
  22. In Dragon magazine #312 c'è la CdP Replacement Killer, meglio di così... Ciao, MadLuke.
  23. Se vogliamo buttarla in shadows, sono anche stato parecchio tentato di fare il Child of the Night, ma mal si sarebbe conciliato con lo spirito del bardo passionale del Calimshan, per cui niente ombre. Gli stivali rimangono l'opzione migliore ad oggi. Ciao e grazie comunque, MadLuke.
  24. Ciao, ho un personaggio originario del Calimshan con Forza 8 e attitudini furtive che va in giro per il nord. Bene. Talvolta ho difficoltà perché l'equipaggiamento pesa un poco, in particolare solo l'abbigliamento invernale sono (3,5 Kg), e poi mi devo portare dietro le coperte per il giaciglio (1 Kg.), per cui passo nel carico medio e mi becco -3 di penalità alle abilità che sapete. Per ragioni che non vi sto a spiegare, il DM mi concede un presidio contro il freddo (così potrò viaggiare più leggero). Io sono indeciso tra Stivali dell'inverno e ricevere l'incantesimo Mantle of Icy Soul (Frostburn). L'incantesimo ha il vantaggio che non me lo possono levare più, mentre gli stivali me li possono fregare, e poi offre una resistenza maggiore ai danni magici da freddo. Gli stivali però non hanno alcun effetto collaterale, con l'incantesimo invece se a qualcuno dovesse venire in mente di tirarmi una palla di fuoco... Oddio sto male! L'incantesimo ha inoltre certo un po' di flavor in più (quando mi ricapita un PG col subtype Freddo?), ma il fatto che sono del Calimshan stride o aggiunge fascino? Che ne pensate. Avete in mente alternative a questi presidi (in caso di oggetti magici, il valore deve essere simile a quello degli stivali)? Ciao, MadLuke.
  25. Scrivimi in privato il tuo indirizzo di posta e ti mando un Excel che fa questo ed altro. Ciao, MadLuke.
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