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simone_pg

Circolo degli Antichi
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  1. Ma quello che intendevo dire io è un'altra cosa. Lo so che comunque nessuna regola o descrizione deve essere per forza usata e per assurdo il master potrebbe anche strappare la parte del manuale base dove vengono descritte le razze. Però io intedevo dire che se non esistessero le descrizioni delle razze nel manuale base...i vari DM non avendo materiale su cui basarsi --> dovrebbero inventare qualcosa di loro --> incentivo ad usare di più la fantasia (e lo stesso per gli scrittori di ambientazioni). Lo so che nessuno obbliga a seguire nessuna regola ma era solo una considerazione sopra le righe.
  2. E secondo te ha senso che un giocatore si compri 3 manuali + come minimo quello base per scegliere quale razza usare?????
  3. Io non conosco warhammer fantasy gdr, avevo solo iniziato a leggerlo ma vedendo tutti quei manuali sulle razze ho lasciato perdere quindi non mi sento di dare una mio opinione su quel gioco. Dico solo che tra quelli che conosco D&D (e mi riferisco alle ambientazioni di D&D) sia quello più completo come ambientazioni in quanto queste ultime forniscono tutti gli elementi caraterizzanti delle regioni, stati, città e quant'altro. Non mi riferisco nello specifico ai FR ma più in generale alle ambientazioni per D&D (quindi anche Eberron, Dragonlance, Dark Sun ed altre). L'unico vero paragone che ho fatto è stato con Vampiri (e non Warhammer fantasy gdr) dove sì c'è una bella descrizione dei vampiri e della loro psicologia ma c'è una grande carenza per quanto riguarda la descrizione di specifici paesi, città e luoghi. Poi come ho già detto non conosco Warhammer fantantasy gdr ma mi sembra che nella ambientazioni di D&D ci siano numerosi elementi tipo leggende, psicologia dei regni, tradizioni, eccetera.
  4. Non è che con milioni intendevo veramente milioni. Intendevo semplicemente che sono molte. E la mia critica non era neppure riferita al fatti che sono tante o poche...tutto quello che ho detto è che non mi è piaciuto il fatto che tante razze (come gli Skaven) avessero un manuale tutto loro. E non critico neanche il fatto di per se ma dico solo che uno se vuole utilizzare tutte le razze deve acquistare un manuale per ogni razza e giù soldi...neanche D&D per quanto commerciale ha mai utilizzato questa tecnica...
  5. Ovviamente non posso dir nulla sulle ambientazioni dei giochi che non conosco. Tuttavia ti dico che tra quelli che conosco (H.A.R.P., mutant chronicles, mondo di tenebra, vampiri, lupi mannari, Project HOPE, Call of Cthulhu, cyberpunk, Mythos, sine requie, i supereroi della Marvel ed altri che ora non mi vengono in mente) secondo me le relative ambientazioni non sono a livello di quelle scritte per D&D. Più che altro le ambientazioni per D&D sono così curate e descrivono il mondo in maniera così accurata che difficilmente ho visto un qualcosa del genere in altri giochi. In pochi giochi ho visto una descrizione coinvolgente di paesi e delle relative città. Dimmi per esempio nel gioco di vampiri una città ed un paese che vengono descritte così bene come per esempio il mare della luna nei FR e le relative città.
  6. Io ho fatto a lungo il druido ed è sempre stata la mia classe preferita. Allora, parliamo di una classe che è sempre bene non biclassare. Un druido per essere veramente forte ha bisogno di tutte le sue magie, i suoi poteri ed il resto. Biclassarlo significa spesso tagliargli le gambe. Poi secondo me per quanto lo potenzi un druido non sarà mai così bravo negli attacchi corpo a corpo. Io quindi consiglio di potenziarlo nelle magie (magari nelle evocazioni) ed utilizzare le trasformazioni solo per le utili capacità che danno (come per esempio volare, respirare sott'acqua o scavare). Io una volta per esempio gli ho potenziato le evocazioni con dei talenti e poi ho fatto una sorta di controincantatore...
  7. Dovrebbe venire fuori sotto il tasto "rispondi citando" comunque è chiarissimo anche così come hai fatto...alla fine mi perdo anche io alle volte quando devo fare risposta a più citazioni La mia critica a vampiri in realtà è un'altra: loro hanno descritto un mondo (il nostro in varie epoche) aggiungendoci appunto l'elemento vampiro. Hanno poi descritto le varie famiglie di vampiri e quant'altro: come si comportano, come si relazionano tra di loro eccetera. Il tutto fatto molto bene. La mia critica è che non compare una sola singola città descritta bene fin nei particolari in modo da poter dare l'esempio. In D&D (anche se il genere è diverso) le città vengono descritte eccome! La quarta edizione da quanto so io è piuttosto diversa dalla terza. Ha delle basi in comune ma poi è stata rielaborata a tal punto che comunque il regolamento va "ristudiato". Personalmente non mi piace D&D quarta edizione. Tutto gira intorno a dei poteri e non esiste più una vera differenziazione delle classi. Infatti pathfinder sta vendendo molto di più rispetto a D&D quarta edizione.
  8. Io di base per giocare uso il manuale del giocatore + il manuale del master (che nel caso di pathfinder sono raggruppati in un unico tomo) + quello dei mostri e quello dell'ambientazione. Diciamo che quello dell'ambientazione non per forza deve essere un manuale commerciale (tipo Eberron, Forgotten Realms o quant'altro): va bene anche una sorta di appunti del master. A questo punto quello che mi chiedo è: ma se nel manuale del giocatore / master non ci fossero le descrizioni fisiche e psicologiche delle razze (e delle classi)...il tutto non si tradurrebbe in una maggiore libertà da parte di DM e scrittori di ambientazioni? Non sarebbe un incentivo ad inventare di più e a differenziare maggiormente le ambientazioni in assenza di linee guida??
  9. L'altro giorno riflettevo con un mio amico su di una cosa. Parto dal presupposto che in D&D l'interpretazione sia fondamentale quanto i combattimenti. Poi discutevamo sui manuali e su quanto sia importante che questi descrivano per esempio i tratti psicologici delle varie razze. Poi alla fine è venuto fuori un discorso in apparenza strano ma forse vero: e se nei manuali base delle regole non venisse riportato nulla sul profilo psicologico e fisico delle varie razze e delle varie classi ed il tutto fosse lasciato alle ambientazioni? Mi spiego: che senso ha che nel manuale base per esempio mi descrivano gli elfi quando poi me li ritrovo descritti magari cambiati nella ambientazioni? L'idea di trovare nei manuali base solo le regole di gioco e lasciare tutta la parte descrittiva di razze e classi alle ambientazioni secondo voi sarebbe una buona cosa?
  10. Quello che dite (Killerbee e Ithiliond) sui FR è sicuramente vero nel senso che io effettivamente non ho mai visto una sessione interrompersi per più di qualche minuto anche quando i Pg hanno iniziato a girare il mondo in maniera del tutto casuale. La mia era solo una "profonda riflessione" nel voler evidenziare un problema dei FR sicuramente risolvibile in mille modi, tutti e mille efficaci ma comunque potenzialmente presente. La mia "cattiveria" nel giudicare i FR sta poi nel fatto che sembra quasi che tale problema non sia stato affrontato dagli autori, per niente. Eberron che comunque è piena di elementi caratterizzati non presenta questo problema, per niente. Allora io dico: visto che la cosa è risolvibile e visto che i FR sono per definizione l'ambientazione di D&D terza edizione, non era forse il caso di sistemare questa ambientazione validissima e poi ristamparla? La mia non è una critica all'ambientazione di per se (che è molto molto valida sotto tutti i punti di vista) ma agli autori che non mi spiego come possono essere così bravi a realizzare un'opera così imponente e poi non sistemare una cosa così ovvia. Poi Killerbee è vero che sono situazioni più uniche che rare: hai perfettamente ragione ma è un problema comunque potenzialmente presente. Ithiliond, per quanto riguarda Dragonlance la tua è comunque una critica giusta. La descrizione delle razze è vero che impone numerosi paletti se presa alla lettera. A questo punto penso che non ci sia un giuduzio giusto ed uno sbagliato...forse il tutto dipende da chi gioca e da come interpreta la cosa. Qualcuno potrebbe sentirsi limitato da queste razze troppo "tutti uguali e stereotipate" mentre qualcun altro potrebbe vederlo come una base da cui partire e sulla quale applicare tante varianti su questa personalità base.
  11. Poi per quanto riguarda il regolamento secondo me è flessbile e snello non nel senso del regolamento in se ma quando si gioca. Mi spiego meglio: il regolamento probabilmente non è semplicissimo da imparare però quando lo si conosce e si gioca ogni azione viene risolta in brevissimo tempo e la maggior parte delle volte con un solo tiro di dadi e da quanto so io non tutti i gdr possono vantare un vantaggio del genere! Altra cosa: il regolamento per come è strutturato permette di fare di tutto. Cioè ci si può inventare talenti, magie, oggetti, classi, razze ed abilità con estrema facilità. Io da master vedo che per esempio se voglio creare un nuovo mostro D&D sembra fatto apposta per questo. In una frase: "al master basta usare la fantasy, poi D&D mette a disposizione tutti gli strumenti per realizzarla" ed il tutto è meraviglioso!
  12. Eh eh lo so infatti mi sono rifiutato di provare warhammer fantasy gdr quando ho visto che le varie razze erano distribuite in milioni di manuali e ci sono manuali che descrivono una sola razza!
  13. un po' lo conosco e mi sembra che le varie razze siano comunque in continua lotta fra noi....ma cmq ammetto di non conoscerlo molto quindi può essere che mi sbagli...
  14. Warhammer meglio di un'ambientazione di D&D? Tutto incentrato sulla guerra come è???
  15. OK allora ti propongo una sfida Escludendo Rokugan, fammi un esempio di una qualsiasi ambientazione di un gioco che non sia D&D / Pathfinder con un'ambientazione superiore ad una qualsiasi di D&D che non sia Rokugan.
  16. Verissimo! Qua vorrei aggiungere una cosa: D&D può piacere o no però secondo me le sue ambientazioni con tutti i pro ed i contro sono le migliori in assoluto! Cioè anche confrontandole con quelle di altri giochi di ruolo fantasy e non...direi che sono certamente ad un livello superiore. Non ho mai avuto il piacere di leggere ambientazioni così ben fatte, curate, dettagliate ed illustrate come quelle per D&D. Valutandolo solo dal punto di vista delle ambientazioni per me D&D si prende 10 e lode! Poi D&D si prende pure il merito di avere creato ambientazioni quasi da zero: certo, la mitologia di nani, elfi e simili esisteva già però i mondi delle ambientazioni di D&D sono prodotti che nascono dalla pura e semplice fantasia di chi li scrive mentre, magari influenzati da varie mitologie (come quella nordica e greca) mentre tanti altri giochi presentano mondi che sono semplicemente rielaborazioni del nostro. Qua forse aprirò un dibattito infinito ma lo stesso vampiri a livello di ambientazione è qualitativamente inferiore a D&D.
  17. Ma lo so che c'è anche l'altro manuale in inglese ben più grosso e ti dico che è pure bello però quel manuale ufficialmente è per la seconda edizione, non per la terza: è per questo che non l'ho considerato. Poi hai perfettamente ragione che è bello e che ha fatto la storia! Tu hai certamente ragione quando citi i FR e dici...OK leggiti le cose fondamentali dei vari stati, basati su quello e gestisci l'avventura. L'ho già fatto io da master e l'ho visto fare varie volte ed il tutto funziona alla grande. Il discorso è che se poi vado a valutare un'ambientazione devo valutarla nella sua completezza. I FR hanno 129 pagine sulla geografia e 27 sulle divinità. La magior parte delle zone è descritta nel dettaglio magari con molti riferimenti a personalità, divinità, organizzazioni, altri paesi e quant'altro che vanno comunque conosciuti. Ora se io voglio gestire una campagan sui FR "alla leggera" certo mi limito a leggere le informazioni fondamentali su ogni posto e vado via dritto anche se i PG improvvisamente vanno in un posto da me non previsto. Se però voglio gestire I FR nella loro interezza (ed è su questo che mi baso nella recensione) ed un PG mi va in un posto a me non noto devo leggermi al momento qualche pagine sulla geografia della zona + connessioni con eventuali organizzazioni + personalità + cercare di capire come il posto si relazione con il resto del mondo....minimo 30 minuti vanno via così. Certo un master sano di mente non lo farebbe mai nel senso che al massimo da una lettura veloce e si basa su quello che riesce a recepire (cosa giustissima) però nel dare un giudizio non si può dire "I FR non sono incasinati, basta non considerare tutto quello che viene riportato". Se bisogna dare un giudizio complessivo bisogna tenere presnete questo ed anche il fatto che le informazioni sono così tante che difficilmente un master o un giocatore riuscirà a ricordarsi sempre tutto. Poi voglio spezzare una lancia a fovore dei FR in quanto ci ho giocato per moltissimi anni: come idee, diversità dei luoghi ed originalità probabilmente non teme confronto...Eberron, Dragonlance, Dark Sun, Midnight o qualsiasi altra non ha un così ampio, variegato ed originale contenuto. La cosa che limita i FR è che con tutte queste idee originali ci si perde e per forza a ragion veduta tante volte si è costretti a considerare i luoghi solo nello loro caratteristiche generali senza entrare nel dettaglio. Ambientazioni come Eberron hanno il vantaggio che, secondo me, gestiscono meglio il loro contenuto più limitato. E' ovvio che poi, tornando ai FR, il master deve metterci molto di su per far risultare interessante un'avventura ma nel valutare un'ambientazione queste cose vanno tenute presenti. Per quanto riguarda dragonlance credo che la descrizione delle razze dia una stereotipo della razza (è vero) su come si presenta l'individuo comune ma non che per forza siano tutti uguali. Gli stessi gnomi che tu citi vengono a volte scacciati quando ritenuti pazzi ovvero non conformi alla loro società tanto per dimostrare che non tutti sono uguali. Le razze sono state descritte in maniera molto coinvolgente più di altre ambientazini, anche meglio dei FR ed è chiaro che in questo bisognava presentare uno "gnomo tipico" o un "kender tipico" il quale rappresenta l'elemento tipico. Elemento tipico dal quale un esemplare di quella razza può discostarsi di molto. Cioè faccio un esempio stupido: se qualcuno dovesse scrivere un manuale sul tipico italiano...vuoi forse dirmi che dopo tutti gli italiani sarebbero riconducibili a quella descrizione???? Vuoi un kender diverso da Tas? Immaginati un kender che in giovane età dopo aver visto un suo grande amico (già debole di cuore) morire d'infarto dopo che un altro kender scherzando gli aveva rubato un oggetto molto importante, rimane scioccato da questa esperienza e decide quindi che scherzi e furti non fanno per lui e preferisce intraprendere una vita più conforme alla legalità diventando guardia cittadina. O ancora uno gnome che si sentiva depresso in quanto nessuno vedeva di buon occhio le sue invenzioni in quanto "troppo rumorose". Ecco che quindi si allontana dalla sua città, conosce un mago e scopre che la sua vera vocazione è per la magia grazie alla quale riesce a fare le stesse cose (o perfino di meglio) senza tutto quel trambusco provocato dalla parte meccanica delle sue invenzioni.
  18. Sarà anche vero ma a me piange il cuore vedere certe immagini in bianco o nero
  19. E' proprio questo il punto: se modifichi il GS puoi prendere mostri deboli e renderli comunque adatti ai PG potenziandoli ed allo stesso modo mostri troppo potenti renderli affrontabili dai PG depotenziandoli: in questo modo hai un margine di manovra che va ben oltre il grado di sfida del singolo mostro! Non lo so, magari hai ragione...magari non è nella top 3 ma personalmente mi si spezzerbbe il cuore a vedere un manuale come quello dei mostri senza illustrazioni Sarà anche vero ma a me piange il cuore vedere certe immagini in bianco o nero
  20. Beh su questo siamo d'accordo: pure io quando faccio il master lascio usare il manuale base di pathfinder + ambientazione, nient'altro Ovviamente io come master poi uso una serie di manuali dei mostri però i giocatori solo quei due. Usare altri manuali sarebbe dispersivo e controproducente. Anche perchè poi per esempio per creare un nuovo personaggio dover consultare mille manuali per vedere mille nuovi talenti, abilità e incantesimi...i più inutili sarebbe solo una perdita di tempo!
  21. Qualcuno di voi ha visto i film di saw l'enigmista? Se la risposta è sì già sapete che tipo di pazzo psicotico sia l'enigmista. Provate a pensare di inserirlo in un mondo fantasy come quello di D&D magari nel ruolo di un qualche mago abbastanza potente (intorno al 10° livello) specializzato in magie di scuola ammaliamento / illusione....secondo me verrebbe fuori un'avventurona incredibile e beato chi si salva da quel tipo aiutato pure dalla magia...come se senza non fosse già abbastanza pericoloso che ne dite?
  22. L'ambiente in cui vive sicuramente è da tener presente però per il GS vedo la cosa meno problematica...certo non è che puoi far trovare un mostro di primo livello a dei personaggi di ventesimo però magari con il sistema di avanzamento dei mostri, aggiungendo eventualmente livelli personaggio, modificando il numero dei mostri e con i gregari di solito riesco ad utilizzare quasi qualsiasi mostro indipendentemente dal livello. Una volta ho persino creato un gigante bambino, facendo un deavanzamento del mostro e rendendolo affrontabile dai PG ed è venuta fuori un'avventura memorabile so che alla fine abbiamo anche riso tanto perchè togliendo due taglie al gigante ne è venuto fuori che il tipo di mostro era "gigante piccolo"
  23. Io aggiungo solo una cosa: per un master è molto più comodo quando deve scegliere che mostro mettere semplicemente guardare le immagini (a patto che conosca i mostri) invece che andare a leggere una ad una le descrizioni. Anche perchè poi dalle immagini anche se non si conosce il mostro grosso modo si capisce cosa fa (per esempio vedendo una fenice anche non sapendo nulla di lei si capisce subito che in qualche modo è legata a dei poteri di fuoco) e questo fa risparmiare tempo. Poi certo viva l'immaginazione però vedere con i propri occhi fa entrare ancora di più nel mondo fantasy!
  24. Per quanto riguarda l'ambientazione ufficiale ho letto the Innser Sea dal manuale in inglese. L'ho letta anche più volte ma non mi piace. Sono convinto che se uscirà tanto materiale ci sarà anche tanta spazzatura ma allo stesso tempo anche delle cose interessanti ed io è su quelle che punto quando dico speriamo di sì. Altrimenti se così non fosse non vedo il motivo per cui è stato pubblicato il Pathfinder reference document. Quello che a te è successo con i gatti a me è successo col cane quando è caduto del prosecco a terra Beh pure io sto scrivendo una mia piccola ambientazione...per pathfinder ma poichè non faccio riferimento ad alcuna regola può essere utilizzata su qualsiasi gioco a sfondo fantasy. Comunque dai anche guardando al passato, su tutto il materiale che è uscito per D&D non tutto è da buttare...nel senso ce ne sono di cose interessanti, no?! Nota - %2$s Per aggiungere informazioni ad un messaggio lasciato entro 24 ore utilizzate l'apposita funzione Modifica messaggio. Doppi post e Up alle discussioni sono vietati dal punto 2.23 del Regolamento.
  25. La fantasy di pensare quello che fa il mostro e tutto quello che può succedere Cioè tipo quando tu vedi per esempio un licantropo non pensi subito a un essere così cosa potrebbe volere o che obiettivi ha?
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