La cosa importanteè l'esperienza che il DM ha con i giocatori. Per esempio io una volta ho fatto un dungeon molto grande e i PG hanno affrontato una decina di mostri senza un dialogo, in quell'occasione mi sono accorto che si stavano annoiando e quindi da allora non ho fatto + una cosa del genere. è bello giocare con giocatori con gusti molto differenti, così si possono fare avventure molto varie accontentando tutti.
Personalmente masterizzo con un gruppo di 3 elementi e nessuno mi crea problemi e quando c'è da ruttare si rutta ma non stiamo 2/3 della sessione a fare una sfida di flautolenze. Il DM non dovrebbe perdersi troppo in descrizioni o a pensare a cosa far fare a mostri e PNG. Descrizioni sì ma non troppo dettagliate. Personalmente io non imbroglio mai sui dadi e se i PG muoiono, pazienza. I PG non devono mai pensare "Tanto il DM non mi farà morire", non imbroglio neanche per condurre la storia dove voglio, se succede qualcosa che non ho previsto, cerco di inventare sul posto le conseguenze (senza pensare troppo). Do anche occasionalmente premi in PE per l'interpretazione del PG e per il completamento delle missioni per incitare i giocatori a fare del proprio meglio. I miei PG hanno imparato che è sempre meglio seguire la storia per il proprio bene. Una volta ad esempio un PG era distratto e gli avevo detto che i suoi oggetti erano stati rubati da un mostro e si è scordato di andarli a riprendere, così al primo combattimento è morto. Dopo le sessioni cerco di vedere se ho sbagliato qualcosa e se è successo cerco di rimediare. Tutto fa xp