Mythrandir

Con una preghiera sulle labbra, Alfhild entra dentro la sala. La stanza è grosso modo rettangolare, con tre lunghi tavoli e sedie, ed un grosso camino lungo la parete meridionale, in cui scoppietta allegramente un fuoco. All’interno della stanza si trovano solo due duergar, seduti ai tavoli ed intenti a finire il loro pasto, mentre la schiava umana che avete notato prima si trova vicina alla porta. Con un gridolino, la donna sobbalza e quasi rovescia in terra i piatti e le stoviglie che porta in mano, prima di scomparire nella cucina in un frusciare di vesti stracciate. I due duergar osservano Alfhild per un istante prima di alzarsi di scatto, le mani sulle armi che portano alla cintura. Per la barba dei miei antenati! Come c’è entrato uno scarto mingherlino come te nella Rocca? - dice uno dei due duergar, rivolto a Alfhild. Quest’ultima non sembra accorgersi delle sue parole, assorta com’è dall’invocare il potere della sua Signora. Bah, poco importa. Mi faro un paio di scarpe nuove con la tua pellaccia, donna! Alfhild Iniziativa Mappa Tutti

Alfhild

Cadfael Llewelyn Menzoberranzan

Bentornato! Acc… spero adesso stiate tutti bene! Comunque, come dice Karsh, non ti preoccupare: vita reale e famiglia vengono sempre prima.

Alfhild Girion

Se vi dirigete verso le due porte, faccio che editare e andare avanti. Ma visto che c’è un’altra porta in una delle stanze che avete scoperto, volevo darvi l’opzione di esplorare ulteriormente.

Entrambe le porte rivelano stanza vuote. A sinistra, vi affacciate su di un lungo dormitorio: oltre a letti e cassapanche, un tavolo e qualche sedia, l’unica altra cose degna di nota è il focolare, in un angolo, in cui diversi ciocchi di legno scoppiettano sotto la danza delle fiamme. Dietro al tavolo, una porta aperta da su un altro locale. L’altra porta presente nel corridoio si apre su una piccola dispensa: carne salata, pesce affumicato, formaggi, pacchi di riso e farina, numerose scatole di legno robusto e vari otri di birra sono accatastati con ordine e perizia. Mappa

Ci siamo arenati? O mi sono perso delle notifiche (ma non credo)?

@twilightwolf non riesco ad accedere al ritratto del tuo pg che hai su myth weavers. Puoi postare l’immagine qui? Grazie.

Cadfael Llewelyn Menzoberranzan

Girion

@Karsh @twilightwolf mi mandate un'immagine del vostro PG così creo il segnalino da usare sulle mappe di combattimento/esplorazione? Grazie.

Krang Scrollando le spalle, Grugno fa cenno a Krand di seguirlo mentre si avvia nuovamente verso la fortezza che avete appena lasciato. Il tozzo nano e lo slanciato mezzorco si allontanano fianco a fianco, una coppia tanto strana quanto buffa a guardarsi. I minuti passano pigramente, ed un silenzo imbarazzato cala fra i tre avventurieri rimasti soli nel corridoio. Infine, la sagoma rotonda di Grugno spunta nuovamente dalla porta a doppi battente che conduce alla forgia, subito seguito dal mezzorco. Krang è vestito con una armatura di pelle che a malapena copre la sua imponente mole, e impugna due imponenti spade. L'arrivo dei due avventurieri rimette in moto l'intero gruppo. Con Girion in avanscoperta alcuni passi più avanti, gli avventurieri giungono ad una intersezione del corridoio. Il cunicolo principale si divide in due, con un altro ramo che sale perpendicolarmente nella direzione del baratro. Davanti al gruppo, una nuova porta a doppio battente sbarra la strada, mentre due porte più piccole si aprono sui muri laterali. Tutte e tre le porte sono chiuse ma una luce dorata e calda filtra da ciascuna di esse. Un'aroma di cibo aleggia nell'aria, assieme all'odore pungente del fumo di diversi bracieri. Mappa

Tra andare a tornare dall'armeria, ci vogliono circa 10 minuti. Girion e Ilikan cosa fanno? Ammesso che Alfhild, Krang e Grugno tornino indietro.

Cadfael Llewelyn Menzoberranzan

@Eru Iluvatar

Gli sforzi congiunti del Goliath e del nano sollevano, in poco tempo, il corpo appeso alle catene. Il fisico possente, la mascella squadrata e la pelle di una tonalità grigiastra non lasciano dubbi sulla sua ascendenza: un mezzorco, nel fiore degli anni, atletico ed allenato. Esanime, ma ancora in grado di respirare flebilmente, lo schiavo torturato sembra ad un passo dalla morte. Presto, prendilo da lì, dai! - Grugno, una mano sotto l’ascella del mezzorco, indica a Ilikan di afferrare l’altra e trascinare il mezzorco, adagiandolo sul pavimento di roccia. Con una delicatezza che sembra fuori posto nelle sue mani da fabbro, Grugno ruota il ferito sul ventre e comincia, lentamente, a rimuovere gli uncini che gli trafiggono la carne della schiena, tenendolo legato alle catene. Una volta che l’ultimo uncino fuoriesce dalle carni dello schiavo con un disgustoso suono di risucchio, il chierico comincia a recitare le sue preghiere. Una lieve luce azzurrina avvolge le sue mani, che si muovono lungo le membra del mezzorco. Dopo alcuni istanti, il respiro di quest’ultimo si fa più regolare, il colorito più salubre. Per ora è tutto quel che posso fare. Aiutami, giriamolo sulla schiena. - dice Grugno, rivolto a Ilikan. Ancora incosciente, il mezzorco rimane per alcuni minuti steso in terra. Poi, di colpo, i suoi occhi si aprono... @Karsh

Esatto. E non hai il tuo equipaggiamento, per adesso…

Cadfael Llewelyn Menzoberranzan

Orrik, Lathandhel e Berrian si accomiatarono dai loro compagni con poche parole di buon auspicio e amicizia. Poi, alla luce del bastone del mago, la triste comitiva - Orrik davanti, Lathandhel e Berrian dietro di lui con l’improvvisata lettiga su cui riposava il corpo di Edreth - si avviò lungo i corridoi oscuri, diretta nuovamente verso la Sala. Una volta soli, Alfhild, Girion e Grugno si riunirono attorno a Ilikan. Il Goliath traccio una rapida e sommaria mappa della fortezza, chiara a sufficienza per dare agli avventurieri un’idea di dove dirigersi successivamente. Dopo una breve discussione, con Girion in avanscoperta, il piccolo gruppo di avviò lungo il corridoio oltre il grosso portone meridionale. Il cunicolo si sviluppava dritto per alcuni metri, prima di piegare decisamente a sud. Finestre chiuse da grate in ferro massiccio interrompevano, ad intervalli irregolari, il muro di pietra, mostrando i ballatoi della fortezza occidentale illuminati in diverse sfumature d’arancione, sospesi sull'oscurità profonda del crepaccio. Circa a metà strada, quando ormai un altro grosso portone si profilava all’orizzonte, Girion notò una cosa curiosa: una finestra priva di grata, salvo due piccoli mozzi di ferro da cui pendevano due spesse catene. Sporgendosi per osservare meglio, l’elfo notò qualcosa attaccato all’altra estremità delle catene, sospeso a mezz’aria sullo strapiombo. Nonostante la scarsa luce, il ranger intuì subito che si trattava di una persona, appesa alle catene da una serie di uncini conficcati nelle carne della sua schiena. Ad una seconda occhiata, l’elfo notò che il petto della vittima di tale barbara tortura sollevarsi lievemente. Nel frattempo, i compagni di Girion avevano raggiunto lo scout e, incuriositi, si sporgevano per osservare quel che aveva catturato l’attenzione del loro compagno. Sui loro volti si dipinse un’espressione di disgusto, mista a incredulità. Per l’eterna barba di Moradin. - esclamò Grugno - Tale barbarie… presto, non possiamo lasciarlo laggiù! Tu, ragazzone, afferra l’altra catena! - disse afferrando uno dei due anelli in ferro battuto. Ilikan