Mythrandir

Alfhild, Lathandel, Orrik, Girion, Grugno Berrian

Scusate, ho postato da lavoro ed ho dimenticato di aggiungere la griglia identificativa per righe/colonne alla mappa. Più tardi aggiorno la mappa. @Ian Morgenvelt

Orrik, Girion, Grugno Berrian Alfhild, Lathandel

Cadfael Llewelyn Miei dei... Le escoriazioni, piaghe e ferite delle due donne - ancora svenute - mi lascia senza parole per alcuni istanti. Poi, riscuotendomi, mi inginocchio in mezzo alle due donne. Poggio una mano su ciascuna spalla e, invocando il favore di Torm, lascio che la mia energia vitale fluisca nei due corpi martoriati. Un lieve bagliore giallo-azzurro avvolge le mie mani, mentre la fronte si imperla di sudore. Rimango in questa posizione per alcuni minuti fino a che, esausto, sollevo le mani e le appoggio sulle ginocchia. Facendo cenno a Geralt di aiutarmi, mi alzo e mi sposto di qualche passo, per lasciare spazio a Devon. Grazie. - dico rivolto a Geralt. Sedendomi a gambe incrociate con la schiena contro una delle pareti della grotta, prendo un sorso d’acqua dalla mia borraccia, prima di passarla a Devon indicando le due donne al tempo stesso. Ne avranno bisogno quando si sveglieranno. Ma piccoli sorsi, o avrà l’effetto opposto. Lascio che il chierico si prenda cura delle due donne, sgranocchiando un poco di una delle mie razioni da viaggio e osservando sia Acefer, intento a scavare qualcosa, sia Avadal ed il suo interrogatorio. DM

Lathandel, Alfhild Berrian

Cadfael Llewelyn Disinteressantomi delle sorti dei duergar, mi avvicino a Geralt, per poi inginocchiarmi ed aiutarlo a mobilizzare delicatamente le due donne svenute. Una volta che le due donne sono composte ed i loro volti visibili, le osservo entrambe alla ricerca di un segno di riconoscimento, qualcosa che lasci trapelare la loro identità. DM

@Ian Morgenvelt @Ian Morgenvelt @Derù

Cadfael Llewelyn Con uno sguardo, metabolizzo la situazione. I nani in terra, quelli morti, la larga pozza di sangue. Osservo Alianorah, la mezzorca, poi sposto lo sguardo su Acefer e Avadal man mano che parlano. Una mano si stringe attorno al simbolo di Torm che pende dal mio collo, mentre un’ondata di triste determinazione avvolge la mia anima quando realizzo quel che va fatto per assicurare la sicurezza delle Alianorah. Legarli e lasciarli qui non è molto diverso da ucciderli subito: rallenterebbe solo l’inevitabile, in questo luogo. - replico ad Acefer, abbracciando la caverna e figurativamente l'intero Sottosuolo con uno sguardo ed un gesto della mano. Non possiamo portarli con noi e non possiamo rischiare che raccontino del nostro passaggio a qualcuno. Mi spiace Acefer ma, per quanto moralmente ripugnante, Avadal e Alianorah hanno ragione. Tieni a mente il nostro scopo, quanto dipende da esso, e non lasciare che i tuoi sentimenti offuschino il tuo giudizio.

Cadfael Llewelyn

Lathandhel, Alfhild Girion, Orrik, Grugno

@Drauen siamo in 6: karsh, grunt, girion, ian morgenvelt, derù e ora celebris. L'amico mio e di karsh non s'è più fatto vivo. Per ora 6 giocatori è il massimo che posso gestire, mi spiace

Sono da cellulare per cui non posso controllare le mie note. MA. Vi posso dire per certo che sulle mappe datevi dal drow Rocca Cornuta non è segnalata. Per quanto riguarda il duetgar prigioniero, era piuttosto recalcitrante. Controllo e poi vi dico.

La discussione era stata lunga ed impegnativa, gravosa per gli animi degli avventurieri già provati dai misteri del Labirinto e preoccupati per le sorti dei loro compagni. Stanchi ma ben rifocillati, i sei personaggi si separarono, ciascuno diretto alla propria stanza nella locanda. Alfhild, invece, lasciò la residenza dei Mezzaluna, dirigendosi verso il tempio di Erathis. Il sonno colse Grugno poco dopo essersi coricato, dolce sollievo dall’apprensione per Mishann che attanagliava il petto del coraggioso servo di Moradin. Girion, dal canto suo, seduto a gambe incrociate sul letto, lasciò la sua mente vagare nel tempo e nello spazio, trovando ristoro nella peculiare forma di riposo della sua gente. Orrik, terminato di fumare la sua fida pipa, si coricò rileggendo arcane formule al suo grimorio personale, presto russando sonoramente con il tomo crollatogli, aperto, sul volto. Lathandel, nella sua stanza separata, recitò le sue preghiere serali ad Avandra, implorandone la guida e l’aiuto nella sua missione, prima di lucidare ed oliare finemente l’armatura ed infine coricarsi con in petto più domande che risposte. Edreth provò, invano, a convincere una delle giovani servitrici halfling a seguirlo nella sua camera, desistendo infine sotto il ferreo sguardo di disapprovazione di Erra Mezzaluna, padrona della locanda. Alfhild, ristorata dalla camminata serale fino al tempio, si trattenne ancora qualche minuto con Phaledra, prima di andare a coricarsi. La giovane sacerdotessa della Regina Corvo ebbe un sonno agitato, tormentato da immagini di forge incandescenti nascoste nelle profondità della terra, avvolte in una oscure nube malsana, ed un simbolo che costantemente ritornava: un triangolo nero, tripartito, su un fondo rosso sangue. *** La facciata della Compagnia Commerciale Grimmerzul non aveva un aspetto invitante. Cinta da un imponente bastione di roccia, grigia e scura come la notte, appariva più come una fortezza che come un’istallazione commerciale. L’intera struttura è scavata nella nuda roccia dei muri della Sala. Una singola porta si apriva nel muro, chiusa da massicce travi di legno tenute insieme da pesanti chiodi di ferro nero. Sopra di essa, un’insegna mostrava un simbolo formato da un martello ed un paio di manette. Gli avventurieri si erano trovati circa mezz’ora prima alla locanda dei Mezzaluna, concordi nel voler andare fino in fondo nell’accertare i legami dei duergar del clan Grimmerzul con il traffico di schiavi che girava attorno alla Sala ed al Labirinto. Non causate problemi all’interno della Sala. - le parole di Orontor, il mago di stanza alla Casa dei Dazi, echeggiarono nella memoria di Grugno, Orrik, Girion ed Edreth, mentre contemplavano assieme a Lathandel e Alfhild come approcciare la situazione. Tutti

Corretto @celebris ottima scelta per la classe, ora dovremo inventarci un buon motivo per farti arrivare hehe

Concordo con quanto detto da @Ian Morgenvelt. Al gruppo serve un combattente da prima linea, per questo nel topic di reclutamento ti proponevo i due guerrieri orfani di giocatore.

Ciao @celebris! Volentieri! Se non vuoi perderti troppo nel cercare una combinazione razza/classe che ti piace, ci sono già 2 personaggi pronti da giocare che sono rimasti orfani di giocatore. Sono entrambi guerrieri ma di stampo molto diverso. Mishann è una nobile guerriera dragonide, una leale compagna e solida difesa contro orde di nemici, che tiene a bada con ascia e scudo. È sorella adottiva del nano del gruppo, Grugno, chierico di Moradin. In termini di gioco, è un classico guerriero difensivo e forse il PG più semplice da giocare a livello meccanico. L'essere una dragonide le concede un potente attacco ad area che le permette di essere efficace sia contro i "boss" sia contro orde di avversari più debolucci. Edreth, d'altro canto, è un umano mercenario, al soldo del miglior offerente e affatto preoccupato dal doversi sporcar le mani per ottenere quel che vuole. In battaglia, preferisce concentrarsi su un nemico alla volta, facendogli scoprire nuove vette di dolore con le sue esotiche catene chiodate. In termini di gioco, è un guerriero improntato verso i danni e (credo) potenzialmente più complesso da usare in combattimento. È anche l'unico, nel gruppo, in grado di disarmare trappole e quant'altro. Fammi sapere se uno di questi due ti stuzzica! Intanto, puoi presentarti nel topic di servizio. Benvenuto a bordo!

Scusate la lungaggine nel rispondere. Per domattina (vostra) dovreste avere il nuovo post

La ricerca di un sostituto per uno dei due PG guerrieri menzionati nell'OP è ancora attiva. Venghino signori veghino, che quando vi ricapita di giocare una campagna di 4e?

Cadfael Llewelyn Annuisco alle parole di Avadal, lasciando però che il suo disfattismo scivoli su di me come acqua sulle rocce. Affrontare questi nemici senza speranza equivale ad aver già perso. C’è troppo in ballo per assumere tale prospettiva. Mentre Devon invoca Kelemvor, io rivolgo una breve preghiera a Torm, risanando le ferite più gravi. D’accordo, vediamo di uscire da questo posto. Acefer e Daedhelon mi sembrano abbastanza lontani da poterli seguire senza farli scoprire. Andiamo? DM

Per il momento lo controllo io da PNG. Nel frattempo, upperò il post di reclutamento per vedere se c’è qualcuno di interessato.

@Karsh @Grunt @Eru Iluvatar Considerato quanto è cambiato il party con l’aggiunta di Alfhild e Lathandel, se volete potete spendere il prossimo riposo esteso (quando sarà) per riaddestrare poteri e/o abilità. @Ian Morgenvelt e @Derù spero capirete perché questa opportunità non è disponibile per voi, dato che avete appena creato i vostri PG.

Scusate per il ritardo nel rispondere, giornate pesanti al lavoro. Stasera dovrei farcela (ma considerate che sono 4.5 ore indietro rispetto all’Italia).

Mai visti in vita mia. - bofonchia Edreth - Mi hanno solo sorpreso… L’uomo, cercando di darsi un tono, si mette a sedere scomposto, una gamba penzoloni su uno dei braccioli della panca, senza però perdere di vista i nuovi arrivati. Phaledra, intanto, si alza in piedi rispondendo all’inchino di Lathandel con un veloce riverenza. Il piacere è mio, messere. Vi ringrazio della vostra offerta ma credo che i feriti necessitino principalmente di riposo e tranquillità piuttosto che dell’intervento della vostra Signora. La sacerdotessa rivolge poi un caloroso sorriso ad Alfhild. Oh, non fate caso ai toni plumbei di Alfhild. In realtà è molto simpatica, ed estremamente capace. - scherza, rivolgendosi ai tre quattro avventurieri. Bene, sembra che abbiate molto di cui discutere fra voi… ed io sono quasi in ritardo per i riti di mezzodì. Che lo sguardo di Erathis vi accompagni. Phaledra si congeda con un cenno del capo a ciascuno di voi, prima di avviarsi lungo la navata verso il fondo del tempio. Alzandosi dai banchi, i quattro avventurieri seguirono i due nuovi arrivati, dirigendosi dalla parte opposta, verso il portone dell’edificio. **** Giunti alla locanda dei Mezzaluna, dopo esservi appropriati di un tavolo, alcuni boccali di birra scura ed avere piazzato un ordine per il pranzo ad una delle cameriere, vi trovate ad osservarvi da sopra i boccali. Varie ombre ammantano le occhiate che attraversano il tavolo: sospetto, curiosità, interesse, controllo. Infine, Edreth rompe il silenzio, poggiando rumorosamente il boccale sul tavolo. Allora, vogliamo parlare d’affari o cosa? - chiede, con tono rude e sguardo insolente, prima di continuare rivolto ad Alfhild - Perché non cominci a spiegarci un po’ meglio perché dovremmo fidarci di te e messer viso pallido, eh, dolcezza? E lascia perdere tutte quei paroloni su profezie e segni dal cielo. Aria fritta...