Riscuotendosi dall'assalto del duergar, Girion saltella fuori dalla portata del maglio del nemico, incoccando due frecce. Il duergar frena la sua avanzata sotto i colpi dell'elfo: una freccia trova facilmente un'apertura fra gli anelli dell'armatura già danneggiata, provocando un rantolo di dolore, mentre la seconda viene deflessa dalla cotta di maglia. Prima che Il nemico possa riprendersi, Orrik pronuncia una parola magica ed un nuovo raggio di energia colpisce il nano grigo, facendolo ulteriormente arretrare.
Infine, roteando le catene chiodate come un ossesso, Edreth cala sul nemico disorientato. Le armi del mercenario si avviluppano al corpo del duergar seguendo i movimenti imposti dal loro padrone, stringendo e tirando. Il nano si porta le mani alla gola, stretta da una delle catene, lasciando cadere il martello in terra. I muscoli delle braccia e del collo si tendono per lo sforzo, costringendo Edreth a piantare saldamente i piedi in terra e usare tutto il proprio peso per impedirgli di liberarsi.
La lotta va avanti per alcuni, tesi, istanti. Infine, strambuzzando gli occhi, il duergar crolla al suolo. Nonostante le gravi ferite riportate, la schiena della creatura si alza e si abbassa seguendo un ritmo che, per quanto debole, non vi fa comunque temere per la sua vita.
Un precario silenzio cala sul Tempio di Torog.
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