La statua ha una fattura simile alle rovine circostanti, ad una attenta analisi sembrano in misto di architetture fuse assieme, si riconoscono i classici elementi architettonici nanici, squadrati, precisi e simmetrici, intrecciati con essi si possono desumere almeno altri 3 stili: uno flessuoso con curve morbide e delicate che, nonostante il materiale pesante in cui sono impresse, dà un senso di leggerezza. Un altro in contrapposizione, rozzo, duro, che però ben si fonde con gli altri. E l’ultimo stile un misto di curve e rette, regolare e ben definito. Sul piedistallo della statua c’è una scritta su una tavoletta di marmo bianco, la stessa è andata parzialmente distrutta e ve ne rimane solo una parte :
“Ail taestysia os si jhadia Elbereth thys caes shys eil caes tylorderol … “
il resto della targa è andato perso o distrutto. La stanza non ha altre aperture o passaggi utilizzabili, le frane e il tempo l'hanno probabilmente divisa da un complesso ben più grande che sembra però che per il momento dovrà rimanere inesplorato. Unica traccia del passaggio di Tigan è il suo scudo, caduto un po' distante dal corpo, quindi salvato dal famelico verme. Non vi trovate altre scritte o rune che possano darvi tracce o informazioni su chi possa aver abitato questi luoghi.
@Dmitrij