Chi nuotando, chi volando, vi dirigete all'isola puntata dal paladino. La nuotata è lunga e noisoo, non fate incontri in acqua o in aria, neanche il più piccolo pesciolino, anche il secondo dei soli tramonta sull'acqua verde. Non siete più molto lontani dall'isola (circa 700 metri) quando notate che sulla costa c'è una grossa città, in alcuni punti della stessa si innalzano pinnacoli di fumo, troppo grandi per esser prodotti da semplici camini, sembra si tratti più di incendi. Avvicinandovi sentite crescere in voi una rabbia smodata a causa di ciò che vi è capitato dall'incontro di quella Kayal. Esser spediti su un altro piano, dover nuotare in quel misto tra gelatina e acqua, l'ironia della Custode e le critiche alle vostre capacità vi fanno montare un nervoso e una rabbia mai provata. Anche quelli che normalmente sono più lucidi e pacati sembrano sull'orlo di scoppiare. Accellerate, per quanto possibile il movimento, anche il terzo sole si avvicina al mare e volete evitare di incontrare questi Guardiani di cui parlava la Custode. Finalmente toccate terra, la sera è ormai scesa. Approdate alla banchina di un porto senza navi. Vi si presenta di fronte una città che doveva essere spettacolare, ora versa in uno stato disastroso, piccoli incendi si alternano per tutta la città e un senso di distruzione e trascuratezza vi colpisce. Per le strade gira gente cupa con lo sguardo di fuoco e i pugni stretti, in alcuni angoli non è raro vedere gente intenta a bisticciare se non proprio vere e proprie risse.
@Tutti