Ehilà!
Tra poco finirà la campagna che mi vede come DM e ne comincerà un'altra in cui sarò giocatore. Subito ho voluto chiedere al DM di utilizzare un PG che tenevo nel cassetto da molto tempo, con l'intenzione di costruirlo seguendo il background che avevo pensato per lui. E qui sono sorti i problemi. I miei futuri compagni di squadra, infatti, sono più per "costruisco il PG e poi ci faccio il BG, all'occorrenza giustificando alcune costruzioni". Li ho già come PG e so che non resisteranno nell'ottimizzare i loro personaggi rendendo così uno che ha scelto per background un mago 3/chierico 3/teurgo mistico 1 (si parte dal 7) meno forte rispetto ad un potenziale, chessò, bardo X/sacerdote-ur X/accordo sublime X. Mi sono sentito addirittura dire che un giocatore che non ha ancora scelto il suo ruolo potrebbe fare "il mago utile". Quindi si pone il problema: la scelta di talenti, degli incantesimi, delle varianti può rendere "utile" il mio personaggio (preventivando che al DM tutto ciò che faccio puzza di PP, ho dovuto prendere due difetti in cambio del mago di dominio che volevo da BG)? Dovrei focalizzarmi sull'interpretazione fregandomene del combattimento? O castare di 2° al 7° livello del personaggio è troppo squilibrato rispetto agli altri (un combattente con due armi dal ToB, un ladro arciere/vendicatore, uno stregone debuffer con CdP che sceglierà e l'incognita del "mago utile") e dovrei cambiare personaggio facendo direttamente un chierico?