Secondo me basta attenersi alla descrizione dell'allineamento presente sul Manuale del Giocatore: se qualcuno compie un'azione illegale deve essere punito. Il chierico, essendo buono, potrebbe decidere di punire il ladro semplicemente con una ramanzina e restituendo il bottino al derubato, per poi esortarlo a racimolare il denaro con mezzi leciti. Il ladro poi potrebbe ingannarlo rubando di nuovo, ma dicendo che si è guadagnato quel che ha preso, ma questa è una decisione che spetta al giocatore, a seconda di come ha caratterizzato il personaggio, se con un comportamento ingannevole e amante delle bugie a fin di bene o decidendo di opporsi alla legge del chierico in nome della libertà assoluta. Un chierico poi vuole che il male sia punito, quindi non credo debba avere alcun problema a privare i malvagi dei loro beni come punizione e usare il ricavato come mezzo per diffondere la bontà e la legge. Infine, nel caso in cui egli venga aggredito e gli si venga salvata la vita uccidendo l'aggressore penso che il chierico riterrebbe che era stato il nemico ad intraprendere un'azione malvagia e, se le conseguenze sono state davvero esagerate, potrebbe al massimo dargli una degna sepoltura o decidere per una volta di non espropriarlo dei beni, seppellendoli con lui o dandoli ai parenti dell'ucciso.