Salve, è la prima volta che comincio una discussione in questa sezione, direi, e sono un po' emozionato. Dunque.
Ho un problema da GM. In un gioco di ruolo home made che sto masterando un giocatore mi ha chiesto di poter utilizzare strumenti di tortura e di poter investire parte delle sue capacità in un bonus a tutte le prove per torturare. Dato che stavo lasciando la massima libertà di scelta ai PG non mi sembrava giusto limitarlo, tantopiù che nella campagna precedente, con un altro GM, aveva già utilizzato queste cose (gli piace fare personaggi agghiaccianti e cattivi, sempre).
Il problema è sorto quando mi ha chiesto quanto costassero questi strumenti e ha cominciato ad elencarli: mi è subito salito il disgusto sentendo le descrizioni, quindi gli ho detto solo "va bene, va bene, per 9 pezzi d'oro hai tutto" per tagliare corto. Io non sono facilmente impressionabile riguardo a queste cose, di solito, ma il giocatore in questione è veramente un patito del far soffrire i PNG quando fa un cattivo e il modo in cui le dice mi dà i brividi (un libro non mi fa questo effetto). Non riesco proprio a sopportare il fatto che a lui piaccia descrivere nei minimi dettagli la sofferenza che infligge. Ripensandoci anche nella campagna precedente, in cui il mio personaggio era neutrale, mi ero separato dal resto del gruppo per non partecipare alla tortura.
Qualcuno di vi ha qualche consiglio su come farmi passare questo blocco mentale e non farmi tagliare corto quando deciderà di torturare davvero un PNG? Trucchetti, idee per rendermi la cosa meno gravosa e altro sono ben accetti. Datemi anche del fifone, se vi va. Grazie in anticipo.