DarkSight

ci manca il leader che prende le decisioni e ha abbastanza hp da fare lo spavaldo davanti siamo un pò un entaconsulta ci vuole tempo

Per me si può andare avanti cosi nel caso ci compreremo 20 bacchette

Angelo "Quindi scendiamo? chi va davanti?"

Angelo Risalgo sul cavallo, un pò pensoso, senza però aggiungere parola. Seguo gli altri, poi mi affianco a John, "Ma che stavano facendo?"

si si presente!

Bartolomeo pff.. Lucius è in ritardo è qua l'atmosfera si sta scaldando.. non mi piace affatto.. irrequieto mi accarezzo la schiena.. saggiando la posizione della mia creatura. Lo sguardo vaga di persona in persona fino a scorgere qualcuno che si approffitta della confusione. ..Ecco ovviamente... meglio a lei che a me, ma potrei recuperare quell'oro.. Cerco quindi di seguire il borseggiatore, cercando di non farmi notare ne fargli capire che lo sto inseguendo.

Deara Resto in guardia, in fondo al gruppo, rimanendo lontano 5/6 metri dalla porta. La luce rischiara in modo da permettermi una visuale migliore. ...Se non mi servissero gli occhi e la luce sarei una talpa... Non mi intrometto sulle valutazioni tecniche e architettoniche. Attendo paziente il da farsi.

Mirddin Fawkes classe: Wizard razza: elf tratto background: love lost widowed Mirddin non è natio di Korvosa. Nelle foreste di Mierani sono radicate le sue origini, dove talentuosamente imparò l'arte della magia dalla Madre, Dorotheal. La sua vita era tranquilla, negli agi della foresta, sicuro e protetto, potè crescere nell'arte, senza sopportare fardelli più grandi di quelli che avrebbe potuto. Purtroppo raggiunta l'età matura (120anni ?) nel pieno della sua giovinezza, decise di voler esplorare di più il mondo, vedere posti nuovi, affascinarsi di tutte le creature e le razze che aveva fino ad adesso visto solo e studiato nei libri della grande biblioteca familiare. Ad incoraggiare questa decisione, fu sicuramente l'improvvisa sparizione della madre e le sue cure, che lo tenevano al sicuro da intrighi politici e quanto altro la sua famiglia era invischiata, caddero come un castello di carte. Problemi, sussurri, e buone maniere presero il posto di lettura, cultura, arte e spontaneità. La scelta più semplice, raggiungere il padre nell'ambasciata a Korvosa. Nel suo pensiero, c'era ancora l'idea che il genitore avrebbe potuto fornire la protezione da quello che è il mondo reale. Non fu, propriamente così. Inizialmente sì.. anche li vi erano biblioteche importanti, luoghi in cui continuare lo studio della magia, benchè ci fosse sempre questo sguardo misto fra stupore meraviglia e sdegno. Accadde così per caso, l'incontro con Laurane, una donna splendida, amabile cordiale,in una locanda. Fu fulmine a ciel sereno, amore a prima vista. Nel fuoco tipico della passione umana, si lasciò andare completamente calandosi nella gioia e nel calore che quella donna accendeva in lui. Furono forse i momenti più felici, da quando aveva lasciato la foresta. Poteva contare ad ogni modo nel supporto del Padre, che era parte dello staff dell'ambasciata. La scomparsa della madre, non lo aveva lasciato sorpreso e Mirdinn non capiva, ma al momento non si preoccupava di ciò. Aveva delegato quella preoccupazione, come normalmente succedeva con i problemi, al padre. Qualche soldino, derivante dall'insegnamento delle arti magiche riusciva a guadagnarlo, quelli che bastavano per sopravvivere.. Tutta la sua felicità venne interrotta bruscamente alla morte di Laurane, fu come una doccia gelida che lo porto nella cruda realtà. Desideroso di scoprire cosa come e perchè decise di indagare... le sue indagini lo portarono a Gaedren Lamm. In questo tumulto, non di meno, venne anche la necessità di scoprire di più riguardo a sua madre. la sua giovialità in qualche maniera si spense, non totalmente, ma si incupì diventando molto più chiuso e grigio. La sua anima reclamava Vendetta.

Angelo Resto accanto ad Ardan, seguendolo nei movimenti senza aggiungere altre parole.

@Rock_77Ho io un incantesimo luce attivo. e sono in ultima posizione rispetto agli altri

Deara Senza esprimere ulteriori pareri mi preparo per salire la corda e ritornare nel tunnel superiore. Angradd, guidami sussurro. una volta salita, indosso l'armatura e imbraccio l'arma. Pronta a ripartire.

Bartolomeo "Non so voi.. ma non voglio trovarmi nella mischia qualora dovesse diventare violenta questa protesta con me in mezzo." cerco di guardarmi un pò intorno per vedere se fra i sobillatori possa esserci qualcuno dei Silver Ravens Cerco di tenermi defilato in modo da non essere individuato dalle guardie

Bud Resto alle spalle del gruppo, almeno a 3 metri dalla porta. "Su su, non tergiversiamo! Di sotto non c'era niente di niente."

Deara "La scritta riporta "in memoria della dama Elbereth per le sue opere e il suo contributo …" potrebbe essere qualche genere di tomba? o di monumento commemorativo. Non mi sembra un nome nanico." dico un pò pensosa. " Heolstor, non corrugare troppo la fronte sennò sembri ancora più vecchio. Per me nessun problema se ti metti a capo della spedizione." Guardo i nani, per notare se sono feriti o meno. "Mi raccomando, non fate gli odiosi... se siete feriti o avete qualche dubbio riguardo la salute, ditemelo." Squadro poi Thord, "Ben arrivato anche a te.. Gli Dei operano sicuramente in maniera imperscrutabile.. Che le membra di Tigan possano trovare pace nella terra. Che L'anima Guerriera possa trovare il meritato riposo nelle terre dei Padri e degli Dei"

Ecco la nostra roccia!! pronta guarigione:D sei stoicissimo ben tornato

altra cosa... scrivete il vostro nome pg come incipit del topic

Angelo "come.. avete potuto notare, è un pò diverso il mio modo di accedere agli incantesimi. Non ho un grimorio... ma Martina è il mio grimorio." dico abbassando il tono di voce. Guardando il gesto dell'aasimar, torno ad essere un pò più pragmatico. "Se volete riposare posso curare le vostre ferite, in modo che il recupero sia più rapido. Altrimenti.. possiamo procedere"

Deara "Maledette bestie.. " dico sommessamente, "Pare che la terra abbia reclamato il nostro capo e guida.. Bisogna decidere chi sarà il nostro capo." Recito una breve preghiera ad Angradd, perchè accolga a braccia aperte Tigan nelle terre degli antenati nani. Mi rialzo, e guardando poi intorno vedo la statua e quelle strane scritte. Prego Angradd, "donami la comprensione". e mi concentro sulle scritte nella targa della statua.

Angelo "Per me è sufficiente che sia chiaro, chi sta davanti e si interpone. Tutti possiam tirare pugni, ma non è detto che siano efficaci. Questo alone di mistero in cui vi state avvolgendo mi infastidisce... Anche perchè non ne capisco la ragione." poi respiro profondamente... il tono si era un pò alzato, ritorno poi con voce pacata, " Ad ogni modo, chi va avanti ?"

Angelo Guardo un pò stranito, "Fino a che sono di aiuto, possono essere anche i demoni degli abissi più profondi..." commento secco. "Ci saremmo già estinti se fossimo di mentalità così chiusa... " e inizio a ridere accorgendomi della sottile ironia..

Angelo "Per me possiamo anche ridiscendere... ma cerchiamo di chiarire meglio in cosa siamo capaci e come agiamo.. altrimenti è una gran frittata. Io solitamente uso le magie di fuoco e Martina per sbarazzarmi dei miei nemici.. Sandor mi sembra sia esperto di evocazioni ... Koli mena fendenti con l'ascia mentre Morinehtar sembra anche lui a suo agio con le evocazioni... " faccio una breve pausa, per respirare, riflettere e poi continuare "se, in caso di nemici, evocate i vari gingilli abbiamo campo libero per sbizzarrici direi.. no?"

Bartolomeo Beretta Mi guardo attorno, che bel giorno..chissà se sarò anche fortunato.. Mi guardo intorno cercando di notare se c'è qualche vessillo o qualche capogruppo del movimento. Quando vedo Vassio, non più di tanto sorpreso visto le parole che ci si è scambiati fra una birra e l'altra. Con un gesto rapido della mano lo saluto, e mi avvicino. "Buongiorno Mio Signore, la sua altezza è in qualche maniera inequivocabile." Strizzando l'occhio. il tono è sarcastico e bonario, quella confidenza da anni di sventura passati insieme.

Deara Digrigno i denti mentre con baldanza scatto verso la creatura, roteando l'ascia per cercare di impattare con forza su quella che sembra la sua faccia. "Zanne malefiche, assaggiate il mio acciaio!"

Angelo Resto pronto al fianco di Ardan. La spada è già sguainata e la imbraccio davanti a me pronto a difendermi nel caso di aggressione. La tensione è palpabile, quasi come la nebbia. Il respiro è già meno regolare, come se già mi stessi preparando ad un imminente attacco. Tendo le orecchie per percepire tutto ciò che gli occhi non riescono. ... davvero non sta davvero mai zitto...

Deara "Bestie schifose.. tornerete nei vostri abissi". Avanzo imbracciando l'ascia,i passi sono studiati con cura per cercare di capitare nuovamente in parti poco solide. Lancio poi una magia. Protego Vengo avvolta da una luce per poi riassorbirsi attorno al corpo in una materia traslucente e fluida ma allo stesso tempo solida che mi copre la maggior parte del corpo similmente ad un'armatura di piastre.