Aspetta Klunk, i tuoi ragionamenti partono dal tuo punto di vista senza tener conto che il tuo non è IL modo di giocare.
Parlo per esperienza diretta: attualmente gioco con NJC in un gruppo volto molto di più al combattimento che alle sessioni dialogiche. Per noi è divertente studiare la strategia tutti insieme e interpretare il combattimento come se fosse quasi una partita a scacchi. Questo, tra l'altro, è una cosa abbastanza "in game", dato che personaggi con intelligenza 30 sono in grado di fare ragionamenti pari/superiori a quelli di noi giocatori.
Nonostante la propensione al combattimento e all'ottimizzazione, questo non ci ha impedito di avere lunghi momenti dialogici e di trama, riuscite per altro molto bene.
Nessuno di noi sente la necessità di dover giustificare in game un livello da assassino, anche perché un ladro che prende un livello da assassino per me è semplicemente un ladro che focalizza la sua abilità sull'utilizzo dei veleni, sullo studio dei punti deboli (colpo mortale) e che impara ad utilizzare la magia arcana rudimentale per essere più furtivo, anzi non capisco perché un qualsiasi ladro dovrebbe entrare in una gilda per forza per approfondire queste conoscenze.
Per me le build con più classi/cdp sono solo un modo del giocatore per dire "ciao, il mio PG si chiama Antonio e sa combattere benissimo con la spada e fermare il tempo allo stesso tempo" piuttosto che "il mio PG si chiama Gianni e si è specializzato nell'utilizzo di armi da lancio puntando sulla precisione". I PG non sono consapevoli di avere dei livelli e la costruzione l'ho sempre e solo vista come il modo che ha il giocatore per dar vita alla sua idea di personaggio.
La penalità ai PE la trovo poi una cosa stupida, perché se non voglio che i miei giocatori multiclassino glielo dico chiaro e tondo e gli spiego che devono fare tutto in game (e a quel punto perché devo dargli penalità), se la cosa non mi interessa non vedo perché dare penalità.
Non penso che il mio sia il punto di vista corretto, è il mio, ma ritengo che ognuno dovrebbe fare un minimo di autocritica, perché nessuno di noi ha la verità. L'unica cosa che penso sia vera è che ognuno deve divertirsi e se ci si diverte, il modo in cui si gioca ha poca importanza.