Allora, per prima cosa la creazione dei regni: è importante che ogni regno abbia anche solo una storia di nascita ( anche se abbozzata, non di certo una storia capillare) o si può lasciare qualche spazio vuoto ( che può essere riempito dai fatti dei pg stessi o da riempire dopo col tempo)?
I linguaggi: nel europa medioevale ogni nazione aveva pressoché i suoi dialetti è l'unica lingua ufficiale che "unificava" era solo il latino della chiesa....sulla mia ambientazione ogni ondata migratoria di uomini ha portato con se un linguaggio nuovo, dividendo cosi dei regni con un linguaggio di base A e altri con linguaggio di base B ecc...tutti sappiamo che con il mescolarsi delle culture nascono linguaggi nuovi...Bisognerebbe farlo anche per le ambientazione o lasciarlo generalizzato a settori?
Per la moneta lo stesso discorso....ogni regno deve avere la sua moneta o si deve generalizzare per settori? ( es: c'è un impero, questo crolla a causa di ondate di barbari del nord, questi barbari creano il loro regni, è reale che oltre al baratto, loro mezzo di scambio usino anche la precedente moneta imperiale? anche a distanza di diversi anni?)
Il problema è che non so fin quanto mi posso spingere per rendere palpabile il mondo di gioco e allo stesso tempo lasciarlo giocabile....senza parlare di quanto renderlo fantasy...
Per il discorso del fantasy è uguale....bisogna ogni fatto spiegarlo realisticamente o mettere di mezzo magia, mostri, ecc...? e sopratutto in quanta misura? (50/50?)
Mi dispiace se sono contorto a spiegarmi, dovrei farmi meno "pippe mentali" xD
Saluti
Kaserkin