Il mingherlino si concentra e con un gesto rotatorio della mano, tra lo stupore dei compagni, si teletrasporta a cinque metri di distanza.
Il piano che il gruppo ha progettato dunque comincia a prendere vita: i vecchietti portano di corsa prima il mingherlino a cinque km di distanza, poi fanno lo stesso con l'atletico e infine aspettano l'arrivo dei due possenti compagni in sella alla moto fiammante.
E così via di cinque km in cinque km fino a raggiungere le pendici della montagna rocciosa.
Giunti fin qui il vecchietto originale però parte in solitaria fino sulla cima del monte a controllare che non vi siano presenze ostili.
Dopo pochi secondi torna indietro ed informa i compagni che non vi sono nemici in vista.
Così i sei orientali salgono sulla cima del monte, chi col vecchietto e chi in moto con l'impeccabile guida dell'energumeno.
Giunti sulla sommità rocciosa ci si gode di un bel panorama sul lago:
L'atletico indica con la mano prima la penisola sabbiosa a sud, che si affaccia sullo specchio d'acqua, in cui al suo termine vi è la casa del vecchio con la tigre.
Nell'angolo a sud est poi, vi è la cittadina di Ulgii da dove è fuggito l'atletico.
Tutti gli orientali sgranano gli occhi alla ricerca di movimenti sospetti a valle, la penisola dalla montagna dista circa 5 km in linea d'aria mentre Ulgii dista circa 8 km.
Dei cacciatori che inseguivano l'atletico non vi è traccia.
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Solo Soggetto 3 S @1701E