Grazie delle risposte, direi allora che la cosa fondamentale è individuare i precetti cui il pg legale neutrale si uniforma, e da lì partire.
Mi sembra di capire, poi, che ognuno alla fine dia il suo tocco personale all'allineamento, la mia domanda era per capire se agendo ciecamente e magari compiendo atti certamente non buoni si potesse scivolare nel legale malvagio, ma direi che per quello mi pare necessaria una certa dose di compiacimento nel compierli.
Dall'altro lato poi direi che si possa fare un parallelo con lo stato attuale delle cose: anche ai giorni nostri è concesso non eseguire un ordine quando questo è manifestamente contrario alla legge, senza rischiare di diventare legali-buoni, anzi rimanendo neutrali utilizzando come faro guida la legge in se e per se e non la personificazione nei superiori.
Ah, chiaramente per legge intendo le particolari regole di un pg legale-neutrale, non necessariamente la legge intesa come sistema normativo di uno stato!