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elysia

Ordine del Drago
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Messaggi inviato da elysia

  1. Da parte mia ringrazio tutti quelli che hanno risposto a questo topic :)

    Ieri abbiamo giocato un'altra sessione e parlato tra di noi sia riguardo la prova di diplomazia sia riguardo le home rule che usiamo, una delle quali ci ha permesso anche di raggiungere il 53 a diplomazia.

    Abbiamo seguito molti vostri consigli, alcune cose sono state modificate e alla fine abbiamo trovato le nostre "regole" che vanno bene per tutti, soprattutto al master: l'ultimo che decreta ciò che è giusto e ciò che è sbagliato! :)

  2. quale torto? non gli avevate chiesto più soldi e lui vi ha dato più soldi? :sorry:

    scusami, mi sono espressa male :)

    quella frase si riferiva in generale, per spiegare il dubbio che era nato per via del comportamento del vescovo.

    Noi volevamo più soldi e li abbiamo ottenuti. Siamo un gruppo che ci importa molto dell'interpretazione e recitiamo tantissimo. Senza che spiego i particolari, sintetizzo dicendo solo che l'interpretazione tra noi e il mercante ci ha portati a voler comunque dire tutto alla moglie (anche perché siamo proprio dei personaggi, il mio e di kerwyn in particolar modo, che ci piace portare "caos") :)

    tuttavia non era questo l'argomento della discussione. Volevamo solo dei chiarimenti per l'abilità diplomazia e le vostre risposte sono state molto utili :)

  3. Anch'io sono una giocatrice del gruppo e intervengo solo per specificare una cosa ^^

    Il vescovo in realtà è un chierico malvagio che si è infiltrato nella chiesa di helm con lo scopo di distruggerla dall'interno, il fatto quindi che ricatti le persone non seguendo l'allineamento legale del dio è giustificato. Anche il mio personaggio, presente nel momento del dibattito con il mercante, è malvagia e ha ucciso molte persone anche per meno :D

    Ecco spiegato il perché della vendetta contro il mago (il personaggio di world è neutrale). Non è metagame, tendiamo a uccidere e vendicarci dei torti molto facilmente :D

    Per la decisione del master: è giusto ciò che dite. Ciò che il master decide è legge. E' stato aperto questo topic solo perché era nato un dibattito pacifico tra di noi a fine sessione e poiché avevamo tutti dei dubbi volevamo semplicemente confrontarci con altre persone :)

  4. Per distruggere la gemma devi sconfigge il demilich, dato che le gemme sono parte del suo corpo.

    nella precedente campagna che giocavo mi è successa questa cosa, per questo chiedevo :D

    specifico però che per motivi di trama del tutto logici e coerenti con la storia della campagna le gemme del demilich erano separate dal resto del suo corpo.

    Nonostante questo, da inesperta credevo che le gemme potessero comunque venire distrutte per salvare le anime imprigionate, grazie per la spiegazione!

  5. ciao a tutti.

    Ho un piccolo dubbio (una curiosità più che altro) riguardo l'intrappolare l'anima da parte di un demilich.

    Il manuale spiega che se il demilich viene sconfitto prima che l'anima venga divorata, infrangendo la gemma l'anima verrà liberata.

    Che succede se il demilich non viene sconfitto, ma la gemma dove era imprigionata l'anima viene comunque distrutta? Da regolamento dovrebbe comunque essere divorata entro 24 ore, ma senza la gemma come fa a essere ancora intrappolata?

    grazie per la risposta :P

    p.s. la funzione "cerca" non mi funziona, non so il perchè. Mi scuso se già è stata posta questa domanda

  6. Guarda, secondo me possiamo fare quest'altro esempio.

    Prendiamo due persone: una che è stata fino a 30 anni a studiare sui libri, e una che fino a 30 anni è stata in giro per il mondo a fare esperienze sempre nuove. La cultura generale di entrambi non può essere la stessa?

    Entrambi possederanno una cultura generale, ma se si trattasse di una cultura su un singolo campo specifico lo studioso è avvantaggiato. Io posso girare il mondo e apprendere tante cose, ma non saprei comprendere tutte le sfumature de La Divina Commedia, anche avendola letta, come un dottore in lettere.

    Non saprei come gestire pienamente un'impresa come un economista anche se possedessi un negozio.

    Non comprenderei i vari e complicati calcoli matematici come un matematico.

    Eppure non avendo la cultura del letterato, che sarà maggiore rispetto alla mia in questo campo specifico, potrei nascere con un dono che mi permette di scrivere ottimi versi come Dante Alighieri, mentre il letterato ne è capace perchè ha studiato metrica all'università.

    Potrei nascere con un dono che mi permette di scoprire teorie scientifiche che sconvolgono per sempre le leggi della fisica pur non sapendo niente di matematica, mentre il matematico ne è capace dopo aver sudato sui libri per anni e anni (questo esempio l'ho preso spunto da Einstein: un uomo che ha fatto quel che ha fatto pur essendo stato bocciato in matematica :D)

    è anche giusto che chi ha studiato per molti anni un determinato argomento ne sia molto più esperto di chi non l'abbia fatto.

    Riguardo sempre lo stregone: alla fine non ho ragione. Nel senso, è un mio modo di concepirlo e non nè giusto nè sbagliato. Può essere solo uguale o diverso rispetto al pensiero di qualcun altro.

    Ho capito qual'è il tuo modo di concepire lo stregone, purtroppo non coincide con il mio ma nonostante questo mi fa tanto piacere discutere con te e scambiarci le nostre opinioni :-)

    e ringrazio Alaspada per il consiglio, sicuramente andrò a leggere qualcosa su Pathfinder :-)

    Spero si capisca quello che intendo dire e soprattutto di aver scritto bene e in maniera chiara.

  7. io sapevo infatti che il regista voleva proporlo in due film, ma è stata la produzione ad aver spinto in una trilogia (poi non so se è vero, girando questa notizia su internet potrebbe anche essere una bufala).

    la scena di Legolas ne Il Signore degli Anelli è bellissima, tanto è vero che volevo far fare la stessa cosa con la mia arciera nella precedente campagna di d&d :D

    il film mi è molto piaciuto, più leggero e divertente de Il Signore degli Anelli. Non ho letto il libro personalmente, ma ne conosco a grandi linee la trama e ho comunque intenzione di leggerlo a breve. Mi ha fatto piacere la scelta di aver tradotto tutto in italiano e anche la scelta dei doppiatori.

    Spoiler:  
    Lo stesso capo dei goblin per me ha una voce azzeccata: era divertente vedere come una creatura abbastanza orripilante avesse in realtà una voce così soave.

    Non mi sono dispiaciute le scene aggiuntive rispetto al libro. Per motivi commerciali era scontato che mettessero nel film altri personaggi apparsi nella precedente trilogia e quindi più conosciuti alle persone, anche per gli spettatori che non hanno letto il libro. E poi la scena aggiuntiva ci ha donato una delle più belle espressioni di Gandalf alla domanda "i nani sono scappati, tu lo sapevi?" :D sono morta davanti alla sua faccina innocente :D di Gandalf mi dispiace il doppiaggio: Proietti è un ottimo doppiatore, ma non dona al personaggio la stessa epicità, saggezza e importanza che era capace di fare Mussy :(

    Sui nani credo di dovermi lamentare solo su Thorin: troppo alto e bello per essere un nano. E poi ha la stessa voce di Wolverine de Gli X-men, ogni volta che lo sentivo mi veniva in mente Hugh Jackman :D

    ho trovato ottima la qualità 3d del film. In poche parole mi ritengo molto soddisfatta :)

  8. mi riferivo a due classi (quelle citate) del manuale completo delle arti psioniche. l'innato lega la manifestazione dei suoi poteri (non incantesimi, è una roba diversa) alle sue emozioni, lo psion è piu vicino all'altro caso.

    grazie per la spiegazione :-)

    comunque, non intendevo dire che lo stregone è un completo ignorante ma che la sua sapienza magica e arcana è inferiore rispetto a quella di un mago, per come lo concepisco io. Lo stregone può anche mettersi a studiare, ma per diletto personale o per apprendere una particolare conoscenza che non potrebbe ottenere altrimenti, mentre il mago deve obbligatoriamente studiare per possedere la magia quindi tra i due sarà sempre quest'ultimo ad essere più studioso e possederà quindi maggiori conoscenze. Se uno stregone e un mago dovessero imbattersi in un incantesimo visto per la prima volta, è molto probabile che lo stregone non riesca ad identificarlo mentre il mago sì perchè anche non avendolo mai visto lo avrà studiato su un libro. Ovvio che affrontando sempre maggiori avventure lo stregone apprenda i vari incantesimi e scuole esistenti, ma il suo è un'apprendimento più pratico mentre quello del mago più teorico.

    Forse mi sono espressa male nei miei precedenti post, mi scuso! E spero di essere stata chiara in quest'ultimo.

    e ringrazio a tutti per le risposte in questo topic. Non sapete quanto mi siete utili: mi state dando molti spunti per interpretare la mia stregona ^^

    e leggendo opinioni diverse trovo molte teorie interessanti che non avrei pensato da sola :)

    .

  9. Beh, certamente la magia dello stregone è spontanea, però questo non vuol dire che sia analfabeta.

    Uno stregone potrebbe comunque passare del tempo con un altro stregone o un mago per scambiare informazioni o altro sugli incantesimi.

    Sarebbe anche bello, anche se non richiesto dalle regole, che uno stregone impari con il passaggio di livello incantesimi che ha visto fare da altri, magari perfezionandoli, o abbia visto sui libri di altri maghi. Dopotutto sono spontanei nel senso che non studia sui libri, ma comunque provengono da una base della magia arcana che è la stessa per più o meno tutti.

    Per esempio: uno stregone di 5° vuole imparare un incantesimo che faccia danno ad area. Non avendo mai visto una palla di fuoco perché vive in mezzo al nulla dove non esitono i maghi, non avrebbe idea di dove partire. Quindi magari andrà in biblioteca dove troverà informazioni riguardanti un incantesimo che crea un'esplosione di fuoco. Certamente non starà tutto il tempo chino sui libri come farebbe un mago, ma passerà del tempo a "studiare l'incantesimo", nel senso che farà delle prove per riuscire a lanciare l'incantesimo in questione.

    Sfatiamo comunque il mito. Da regole a volte anche lo stregone deve fare il secchione: per sviluppare un nuovo incantesimo come tutti anche lo stregone deve passare settimane a studiare in biblioteca e fare esperimenti.

    questo punto di vista lo utillizzerei riguardo la sapienza magica. Per me infatti uno stregone dovrebbe avere dei punti minori rispetto al mago per questa abilità, anche bassi. Non dico che lo stregone debba essere analfabeta, ma è giusto che uno stregone non riconosca, o gli sia più difficile identificare, un incantesimo che vede per la prima volta o che non possiede. Ed è giusto che le sue conoscenze arcane siano inferiori a quelle di un mago.

    Prendendo il tuo esempio per me uno stregone che vede per la prima volta una palla di fuoco non riuscirà ad identificare tale magia, ma se durante l'evoluzione dei suoi poteri questi lo portano ad essere in grado di lanciare questo incantesimo, anche non avendolo mai visto, ci riuscirà comunque. Al massimo dovrebbe allenarsi nel lanciarlo o potrebbe chiedere consiglio ad un incantatore arcano più esperto.

    Mi piace molto la spiegazione di drimos: uno stregone lancia gli incantesimi in maniera diversa del mago. Mentre quest'ultimo utilizza formule e gesti meccanici ed appresi in maniera artificiale, lo stregone li utilizza in maniera spontanea, quasi personalizzandoli, seguendo ciò che il suo instinto gli dice di fare.

    lo stregone dovrebbe studiare se proprio volesse creare un nuovo incantesimo mai esistito finora o se volesse apprendere un rituale o una nuova conoscenza che gli concedano dei vantaggi.

    Una volta che decidi di creare un personaggio i cui poteri sono innati, gli spunti ruolistici sono tantissimi: un particolare retaggio, una forte emozione, ecc. Il mio stregone ad esempio ha ricevuto i suoi poteri da uno spirito dei ghiacci tant'è che il freddo è il mio elemento e punto il più possibile su quel tipo di incantesimi.

    l'antitesi della mia stregona che invece lancia solo incantesimi di fuoco :D

    un altro mio pensiero è che gli incantesimi dello stregone debbano essere coerenti e abbiano un significato. Mi piace creare uno stregone che abbia dei determinati poteri per un preciso motivo, non che siano di scuole diverse o tipologie diverse senza una ragione valida.

  10. non sei stato fumoso, anzi :)

    alaspada, hai preso proprio la parte del manuale alla quale mi riferivo. Ma prendendo sempre l'esempio del poeta e la teoria del mio compagno anche se il poeta ha una propria ispirazione, se non studiasse la grammatica non potrebbe scrivere versi.

    come già detto ogni interpretazione è giusta, la mia è semplice mera curiosità per sapere cosa ne pensa la maggioranza. Confesso che mi fa piacere vedere che per ora ho trovato risposte positive al mio pensiero ^^

    inoltre così prendo spunto per poter interpretare meglio la mia stregona :)

  11. Tempo fa ho avuto una discussione (pacifica) perchè io e un altro giocatore avevamo due pensieri opposti riguardo l'interpretare lo stregone.

    entrambi accettiamo l'idea che lo stregone è un individuo che è già nato con i poteri solamente essi si manifestano un po' per volta, discordiamo su come questi si manifestino. Per me, basandomi anche dalla descrizione del manuale del giocatore, i poteri dello stregone si manifestano in determinati momenti, senza bisogno di studio. Ad esempio mi piace interpretare che questi poteri appaiono quando lo stregone è in momenti di forte paura, rabbia, pericolo o comunque l'adrenalina sale e il suo organismo, come una sorta di autodifesa, manifesta una parte dei suoi poteri innati per salvarlo. Utilizzo questa teoria anche per poter spiegare per quale ragione lo stregone sale di livello solo combattendo contro i mostri e affrontando le avventure, e non semplicemente standosene seduto davanti ad un libro.

    Per l'altro giocatore invece lo studio è necessario, perchè è vero che i poteri sono innati, ma sono pur sempre incantesimi che non possono essere gestiti non studiando le formule, i gesti ecc... E quindi lo stregone deve anche studiare per lanciare gli incantesimi.

    Entrambe le teorie sono valide e ognuno accetta il pensiero dell'altro. Ho aperto questo topic non per sapere chi ha ragione su chi, ma per conoscere le vostre opinioni, se c'è una maggioranza di persone che la pensa come me o no. Come interpretate questa classe :-)

    non mi sembra ci fossero topic simili (con la funzione cerca ho visto che ci sono molti riguardo alla sua creazione ed ottimizzazione, ma sul dilemma di evoluzione dei poteri a livello interpretativo no), nel caso mi scuso!

  12. Beh secondo me più che un -4 alla forza io direi che potevano mettere un -2 alla forza, perchè comunque muscolarmente parlando l'uomo ha più potenza (non resistenza attenzione), e una leggera penalità alla tempra in quanto più soggette ad ammalarsi.

    Per compensare, però, un bonus alla volontà e al Carisma...perchè in quanto a saggezza spesso ne vedo poche sagge...o belle o intelligenti...ma sagge proprio no perchè farsi certi voli pindarici o compiere certe azioni è magari carisma o intelligenza, ma non calcolare che puoi fare male a qualcuno e venir fuori con la solita "scusa non credevo ti avrei ferito", o surrogati di questa frase, è mancanza di saggezza.

    leggere questa frase dopo essere stata una settimana in contatto con il mio fidanzato che era malato e con la febbre molto alta e non essermi presa (quasi) niente mi fa sorridere :D

    sono la prova vivente che questa frase non può essere una regola fissa per tutte :D

    tornando invece al discorso del gioco credo non sia necessario donare bonus o malus a seconda del sesso del personaggio. I personaggi di d&d che giochiamo sono degli eroi e quindi già di per sè esseri straordinari rispetto alla massa. Un mago di livello uno è già un individuo che possiede un'intelligenza che va al di sopra delle capacità di ogni uomo medio. Una guerriera, una maga, o altro è una donna con capacità superiori al normale, che sia dovuto ad anni di allenamento, di studi o per volere del destino (questo dipende dal background e dall'ambientazione di gioco). Non bisogna ritenerla come una donna come le altre e quindi già di per sè lei riesce a superare i difetti comuni (che poi anche nella realtà non tutte le hanno: le ragazze sagge che non si fanno problemi mentali esistono, così come donne più forti degli uomini).

    Stesso discorso dei personaggi maschili.

    Per il gruppo di giocatori: sinceramente non ho mai avuto problemi di stare in contatto con gli altri giocatori maschi, ma devo anche informare che nel mio gruppo di gioco c'è anche il mio fidanzato e forse questo cambia un po' le cose :D

    però il mio attuale master mi ha vietato di interpretare personaggi maschili perchè mi ha confessato che non riuscirebbe mai e poi mai ad immaginarmi come un uomo (e mi dispiace visto che prima di iniziare l'attuale campagna volevo interpretare un mago, anche se ormai mi sono affezionata alla mia cara stregona!) :-(

  13. Prego, mi fa tanto piacere esserti stata d'aiuto e che ora hai il tuo manuale. Mandarti il messaggio privato mi sembrava il minimo che potessi fare visto che lo scopo del forum è anche aiutarsi a vicenda tra noi utenti! Ora non mi resta che augurarti tante future belle e divertenti sessioni in compagnia del tanto desiderato perfetto arcanista :D

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  14. Una cosa bella del mondo di d&d, o almeno come me lo immagino io, è che possiede una cultura generale che non crea distinzione di ruolo tra i sessi netta e una donna può benissimo aspirare alle stesse posizioni sociali degli uomini così come gli uomini possono dedicarsi senza problemi a faccende femminili senza per questo essere malamente giudicati. A d&d esistono i bardi che cantano con voci soavi e gesti dolci, come donne guerriere rudi e volgari e ciò non crea meraviglia tra la gente. Ed esistono guerrieri uomini rudi e bardi donna di aspetto, voce e gesti delicati. Un personaggio non si comporta in un certo modo perchè è di quello o di quell'altro sesso, ma perchè segue la sua indole. Noi giocatori viviamo in una società in cui per anni sono stati distinti i ruoli, gli interessi e i compiti tra i sessi. Ci viene ad esempio più naturale immaginarsi la donna bisognosa, o la donna materna quando a d&d può benissimo esserci la famiglia dove è il padre ad occuparsi dei figli e la donna è in giro per il mondo o a combattere in una guerra, oppure è il principe a dover essere salvato dalla sua eroina.

    Se mi creo un personaggio femminile materno non lo faccio perchè donna, ma perchè ha quell'indole. Se mi creo il personaggio donna che usa la sua bellezza e il suo corpo per raggiungere i suoi scopi non lo faccio perchè è donna ma sempre perchè è la sua indole. Così se mi creo il personaggio donna forte, volgare, "maschiacchio" è sempre per la sua indole. Così mi posso creare il personaggio uomo che odia la violenza e adora osservare gli uccellini e a scrivere poesia, sempre un uomo si tratta ma con un'indole pacifista che non viene per questo malgiudicato.

    Per creare un personaggio bisogna prima pensare al suo carattere e il resto è secondario, uomo o donna che sia. Per me esiste benissimo il personaggio femminile brutto. Se ho voluto creare una guerriera muscolosa e ho un tiro basso lo metto su carisma e quello alto su forza, se mi creo la stregona sexy faccio l'incontrario.

    Il fatto di immaginarmi un mondo dove uomini e donne sono sullo stesso piano sociale non mi crea problemi a ruolare personaggi maschili o femminili. La cosa fondamentale è il carattere. Ho interpretato un mago umano malvagio che aveva tradito il suo gruppo e per questo ucciso da suoi compagni, ho interpretato una nana gladiatrice, ho interpretato l'elfa arciera, interpreto adesso la stregona, in futuro chissà che razze e che classi interpreterò.

    perchè tutto questo ambaradam direte voi? Per rispondere alla domanda iniziale: no non mi crea problemi ad interpretare personaggi del sesso opposto visto che appunto per ogni personaggio è per prima cosa importante la propria personalità, e tutto il resto è secondario. (forse ho scritto troppo, scusate :D)

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  15. A shalafi avevo già risposto sul topic del ciclo :)

    in poche parole, da giocatrice dico che sono consapevole che d&d è stato creato per un pubblico maschile (non che i creatori fossero maschilisti, ma è pur sempre un gioco fondato negli anni 80 dove immagino fossero gli uomini a mettersi a giocare piuttosto che le donne). Al giorno d'oggi d&d è ormai un gioco per entrambi i generi e le giocatrici aumentano sempre più e io personalmente non noto questa difficoltà di gioco. Nella precedente campagna avevo una guerriera arciera che uccideva senza problemi ed era la classica "dura e forte", adesso interpreto una stregona che usa la sua bellezza e seduce gli uomini per i propri scopi personali, non avrei nessun problema a crearmi un personaggio donna barbara, violenta e magari pure ubriacona. E' anche da considerare che d&d è un gioco dove la distinzione dei ruoli non è molto distinta, una donna può benissimo fare le cose da uomo e viceversa (nel senso un uomo che si prende cura della famiglia mentre la donna è in missione non la vedo come una cosa scandalosa).

  16. sì avevi detto così ma non mi ricordavo che eri tu xD

    ed è vero: d&d fa parte di quel numeroso gruppo di cose che sono state create per un pubblico maschile, ma alla fine anche il pubblico femminile lo ha conquistato come lo dimostra il numero sempre in aumento delle giocatrici. Al giorno d'oggi è ormai un gioco per entrambi i generi con ottimi manuali e ogni lacuna (non solo sulle questioni femminili, dico in generale) può essere risolta grazie alla propria creatività :) (o chiedendo consiglio su un forum :D)

    chiudo qui e ti chiedo: ma che barbatrucco hai usato? :D

    o sei un personaggio sterile o hai creato un incantesimo che ti rende tale fino a che la donna non voglia metter su famiglia e ritorna quindi di nuovo fertile (magari esistesse nella realtà :D)

  17. Poniamola così: il mio PG ha il mal di testa periodicamente. Cosa devo fare? Ogni tanto mi lamento, chiedo di ripetere le cose, mi arrabbio se qualcuno alza troppo la voce. Si decide che ci vuole una regola: ogni giorno c'è il 30% di probabilità che io abbia mal di testa per 1d6 ore nelle quali subisco una penalità di -1 a tutte le prove di caratteristica mentali, ma ho +1 morale al tiro per colpire perché voglio che i combattimenti finiscono in fretta. Bene.

    Il mio PG mangia roba avariata, perché non ha scelta, è bloccato in una palude e il più vicino centro abitato non è per ora raggiungibile. Cosa devo fare? Ogni tanto chiedo di fermarmi per i crampi allo stomaco, bevo spesso dell'acqua per riempirmi la pancia, ho la nausea e ogni tanto devo sforzarmi per non vomitare. Si decide che ci vuole una regola: ogni 1d10 minuti devo fare un tiro salvezza sulla Tempra con CD 12 o essere nauseato per 1d8 round, ma nel contempo sono concentrato sullo stomaco per il dolore e ho un bonus di circostanza +2 ai tiri per resistere all'influenza mentale. Bene.

    In tutto ciò, però, le regole sono davvero necessarie? A parte che, una volta appurato che non ne esistono di ufficiali, e che non è difficile inventarle (queste le ho create sul momento), è inutile continuare a chiederle, non basta la parte ruolistica, come da esempi?

    Il tutto ovviamente IMHO.

    ti quoto visto che è lo stesso concetto che più o meno volevo esporre io, ma tu lo hai fatto in maniera decisamente migliore :D

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  18. provo a dare una risposta anch'io, da giocatrice a giocatrice xD

    avere delle regole fisse non credo sia necessario, alla fine è sottinteso che un personaggio femminile ce l'abbia. Può essere evidenziato qualche volta per questioni di storia, a me personalmente non mi sono mai servite delle regole sotto questo punto di vista nonostante io giochi personaggi femminili. Se ti serve perchè ti piace interpretare un personaggio che in quel periodo del mese è nevrotica, o depressa, o allegra, o altro ancora ogni tanto tiri fuori questa interpretazione, quando vuoi tu senza regole fisse.

    Se hai problemi perchè il tuo personaggio ha rapporti e non sai se rimane incinta prova a tirare un dado e a seconda del tiro vedrai: se puoi comprati un d30, così puoi assegnare ad ogni numero un giorno del mese e dividerli tra giorni fertili, non fertili e ciclo.

    o al massimo fare una prova di riflessi per vedere se riesci ad effetturare con successo il salto della quaglia e problema risolto xD

    o cerca il manuale di slayers (il manga con protagonista Lina Inverse) che lì parla di questo argomento.

    non so che altro consigliarti xD

    senza considerare che, qualche utente me lo scrisse tempo fa, d&d è un gioco che era stato concepito come rivolto principalmente ad un pubblico maschile, per questioni femminili bisogna crearsi delle regole proprie, se proprio le si vuole. E poi l'importante è divertirsi, troppo realismo non è necessario e potrebbe anche non andar bene :)

  19. in questo topic è stata narrata una mia impresa epica ancora prima che mi iscrivessi su questo forum :cool: quando con la mia elfa guerriera arciera ho ucciso al primo round con un tiro 20-20-20 il boss finale di un'avventura durata ben due anni veri di gioco (è a pagina 26 la storia mi pare)

    in questa nuova campagna il mio nuovo personaggio non si smentisce: il nostro gruppo è formato da un mezz'orco barbaro, due chierici, un warlock e la mia stregona di discendenza ignifera (ha la caratteristica di stirpe elementale presa da pathfinder). Per una serie di situazioni ci ritroviamo a camminare per una viuzza malfamata in piena notte della città. Ovviamente un gruppo di ladri composto da 8 persone circa decide di circondarci in mezzo alla via per non lasciarci via di fuga e derubarci. In mezzo a loro c'è anche uno stregone, che scappa all'interno di una casa. Finito il combattimento e dopo aver ucciso tutti i ladri, lo stregone appare da un balcone e sta castando un incantesimo contro di noi. Io e il warlock lo vediamo, io inizio per prima

    Master: tira per colpire

    Io: 20. Tiro per confermare: 20. Tiro per colpo mortale: 20

    Master: Al mago è appena esplosa la testa

    soddisfatta, ci prepariamo ad entrare nella casa per ispezionarla e un altro ladro che era al suo interno spunta dalla finestra, appare dal balcone e tenta di arrampicarsi con la corda fino al tetto per scappare. Di nuovo iniziativa, tocca a me.

    Master: tira per colpire

    Io: 20. Tiro per confermare, critico confermato. Tiro per i danni, ovviamente faccio il punteggio massimo :D

    Master: (alza le braccia esterrefatto) Anche al ladro è esplosa la testa.

    decidiamo di mettere i cadaveri dentro la casa, e io di creare un falso biglietto per dare la colpa degli omicidi ad un altro ladro che mi aveva derubato tempo addietro.

    Master: Tu non tiri questa volta! Faccio io al posto tuo!

    da dietro i quadernoni tira per la prova di falsificare, rimane sconvolto a fissare il dado nascosto per qualche secondo e poi alza il viso indirizzando uno sguardo d'odio verso di me.

    Io: E' uscito 20 vero?:lol:

    Master: Ti odio -.-

  20. Per prima cosa chiedo scusa del mio topic: non avevo trovato questo già aperto, anche se vecchio :(

    inoltre se la domanda crea problemi, la discussione può anche fermarsi qui. Le risposte sono molto chiare e ringrazio tutti quanti. Sono opinioni più che sufficienti per farmi un'idea mia. Avevo aperto questo topic giusto per curiosità: giocando personaggi donna noto sempre come non si sa a livello regolistico come gestire le banali situazioni femminili :D (a qualche sessione mi è successo di creare "disagio" per questi motivi :D)

  21. Ho usato la funzione cerca e mi pare che non vi esistano altri topic simili :)

    ho un piccolo e banale dubbio (spero di essere nella sessione apposita): ma se si resuscita una donna, qualunque incantesimo si usi, che è incinta, ritorna in vita anche il bambino o rimane un feto morto nel suo grembo, e magari servirebbe un ulteriore incantesimo per lui?

    scusate se la domanda possa sembrare sciocca ma è da un po' di tempo che ci penso :D

    ringrazio in anticipo per le risposte :-)

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