Grazie del bellissimo post, cercheò di risponderti con altrettanta valenza linguistica
Con questo passo voglio partire da un punto: la 4° edizione, come hai detto tu, offre moltissimi spunti per creare la propria storia. Certamente questo facilita il lavoro del DM, che può inserire elementi all'ijnterno della sua narrazione per arricchirla e renderla più gustosa per i giocatori.
Ma ne siamo sicuri? Io ho provato una sola volta a fare il DM, e mi ero attenuto quasi maniacalmente al manuale. Il risultato è stato un agglomerato di oggetti sparsi qua e là senza alcun senso.
Sicuramente tu non intndevi questo, che la storia diventi una condensazione di oggetti tanto da soffocare la narrazione.
Ma D&D è bello appunto per questo: la fantasia regna sovrana e comanda tutto. Certo, il manuale serve per dare delle caratteristiche ai mostri, per organizzare gli incontri, ma io ritengo che il suo compito finisca là!
Il DM competente, almeno da come lo vedo io, apre il manuale solo per sapere quanto il suo mostro infligge ai membri della compagnia. Ma come hai detto te
'accordissimo, a patto che la narrazione all'interno dellincontro rimanga. Faccio un esempio: stanza chiusa, primo passo dentro la stanza trappola; secondo passo altra trappola; terzo passo muro illusorio, e così via...
Tirando le somme (le mie somme, voi potete anche non essere d'accordo): 1) la narrazione deve essere puramente affidata alla fantasia, in quanto così tutti i giocatori riescono a immedesimarsi. Ma non parlo di giocatori esperti, che riuscirebbero a immedesimarsi anche in metropolitana, ma di quelli ad esempio che hanno appena iniziato, e che hanno più difficoltà a farlo.
2) per non appesantire la storia non serve inserire elementi esterni, o almeno non troppi (ci sta inserire una trappo la in un luogo inaspettato per valutare l'osservazione dei personaggi ).
3) gli incontri devo si essere un incontro tra sistema e narrazione, ma facendo attenzione che nessuna delle 2 prevalga, in modo da creare un organismoperfetto da gustare sia combattendolo che vivendolo.