Colpisci in pieno la creatura, che stilla un sangue nero e senso e dice qualcosa che ti scuote profondamente in una lingua che non comprendi. Gorgoglia di dolore, pesantemente.
Poi, all’improvviso, qualcuno ti colpisce con violenza alle spalle. Sfruttando le giunture, ti ha raggiunto un colpo di stocco alla schiena.
Quando ti volti, nella penombra della sera, c’è una figura non troppo alta e magra, con in mano uno stocco ed una mantella a coprirgli l’altra metà del corpo. Il volto è indistinguibile nella sera.
L’attaccante dice qualcosa, ma non lo capisci: parla nella lingua del mostro.
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