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Zellos

Circolo degli Antichi
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  1. @ajand Il prigioniero sbatte la testa leggermente contro il muro, ma non proferisce parola. In compenso, inizia a perdere sangue dal braccio sinistro, lentamente. Prima rosso, poi inizia a diventare nerastro e più denso. Dopo una trentina di secondi, gli cascano le unghie della mano e poi la pelle a tratti, rivelando un guanto d’arme sotto la pelle. Per come si sta comportando il fuggitivo, sembra rassegnato. Poi sembra riprendersi un secondo ed intinge il guanto d’arme nel sangue. Se mi trasformo, non uccidetemi. Sareste maledetti anche voi.
  2. Ditemi voi. Non avendo praticità col gioco non so se sia “necessario” giocare in quattro e quindi ti romperemmo gli zebedei a cambiare mostri e cose degli incontri.
  3. Lord Nihilius si alza e ti fa un cenno per farti smettere di inchinare, poi di seguirlo. I golem ( che noti ora in realtà respirare, quindi saranno soldati) si muovono immediatamente per seguirlo. <<Fate sapere a Sahaal che sto arrivando nella sua cella. Non vorrei fosse impresentabile.>> dice prima che le porte si aprano di nuovo con lo sbuffo di vapore ed il martellare del metallo. Questa volta non fare grandi giri o simili. Sembra che al passaggio del lord la gente semplicemente sparisca per non farsi vedere. Ci mettereste venti minuti, ad arrivare da Sahaal e se vuoi parlare puoi benissimo farlo. Giungete poi davanti ad una porta piena di sigilli di purezza e scritture appese alla porta: ceralacche rosse, scritte rosse col sangue fatte con un pennino assai fine. La porta si apre poco prima che bussiate. L’interno della stanza è tremendamente spartano: una brandina per dormire, una scrivania ed un leggio per pregare. L’interno della stanza ha un numero impressionante di pergamene attaccate in ogni parte, tranne il pavimento. Ci sono due grossi sacchi in un angolo. Sacchi Inginocchiato al leggio c’è un uomo...enorme. Alto poco più di due metri è tremendamente muscolare, per te quasi ipertrofico nella sua muscolatura: capelli bianchi abbastanza lunghi, una carnagione bianca come la neve. Veste dei pantaloni neri ed una larga camicia bianca, che rivela alcune bullonature, quando si volge per guardarti. Il volto non è brutto, ma è estremamente severo ed austero. Gli occhi sono due pizze d’oro. Quando si alza e ti guarda, ti fa sentire incredibilmente piccolo. Parla qualche istante con Nihilius, in una lingua che non capisci. <<Perdonatemi...>> mormora con voce estremamente bassa e cavernosa. <<...ma volevo essere sicuro che lord Nihilius non “interferisse” con questo nostro scambio di parole: ha il piglio dell’ambasciatore non voluto. Il mio nome è Tso Sahaal, Atramentar e Kyroptera, membro degli Unguis Raptus. Per te saranno nomi senza senso, ma sappi questo. Sono un uomo nato in un mondo marcio, salvato da un uomo e mostro che lo ha portato via dalle tenebre eterne. Vivo una vita di penitenza e di vendetta per i morti, poiché i deboli che sono uccisi dai potenti sono ancor più senza voce.>>
  4. Dopo la riunione, la Eptarca della diplomazia parte per il suo viaggio verso Daggermark. Il corpo dell’eptarca Beregor, conservato con metodo magico, viene riconsegnato all’eptarchia e portato alla clinica dell’eptarca della medicina per i dovuti controlli.
  5. Vi avviate, nella notte, nei dintorni della cattedrale in costruzione. Al momento, l’area sembra completamente vuota, nessuno sembra star lavorando, come di norma. I sacchi di terra che normalmente era assai troppi rispetto a quanto dovrebbero, sono invece molti meno, così Silfer nota subito a colpo d’occhio. Vi acquattate in silenzio, in attesa, non troppo distanti fra di voi ( una decina di metri) ed ad una decina di metri dall’ingresso della cattedrale. Passate in silenzio un’oretta di appostamento, senza alcun movimento o simili, tanto che iniziate a pensare che non ci sia attività stanotte, quando ad un certo punto, qualche movimento c’è. Dalla cattedrale vedete uscire alcuni uomini. Armature di cuoio scuro, mantelli neri con cappuccio. Sono anche armati con mazze e manganelli. Poi, dopo di loro, tre uomini vestiti da lavoro, con grossi camici da macellai, portano a mano delle grosse ampolle ( probabilmente cinque litri di liquido), all’incirca. <<Ma allora stasera è il grande giorno?>> mormora uno dei tre, con tono euforico è quasi febbricitante, uno degli uomini vestiti di scuro gli fa cenno di abbassare la voce. <<Si, stasera é il giorno. La vera luna sarà riflessa nel lago e la rivelazione giungerà alle masse grazie all’acqua.>> risponde un altro dei tre.
  6. Al Covo @il distretto
  7. Goran Gerald d’Carshai <<Meno male che qualcuno di noi ha ottenuto qualcosa che non sia un mal di testa ed un desiderio di inquisizione violenta.>> dico con un leggerissimo sorrisetto. <<Probabilmente dovremmo partire dal secondo. Mi sembra più logico.>>
  8. Arthorius Theos Azuj
  9. Ajand Fundar Il dolce risveglio in realtà è un gran casino. Veramente grosso. Spintono col piede per aprire la capsula e, a quanto sembra, sono fortunato: alcuni sono sicuramente morti ed altri lo saranno fra poco. Ca**o, caz**, ca**o me**a! penso veloce, mentre il fischio si fa sentire e, completamente nudo ancora, mi avvicino ad una delle due “tombe chiuse”. Ho il terrore di guardare a quelle schiantate, la paura di vedere se siano di persone con cui sono venuto. Ormai considero un amico persino quel vampiro senza cuore di Mosis. Nonostante il freddo, porto entrambe le mani all’apertura del “sarcofago” per aprirla. <<Benvenuti su Kepler un ca**o!>> @master
  10. <<Ci proverò a convincerlo, ma non assicuro cose che non posso in alcun modo garantire. Se volete, posso offrirvi una compensazione e farvi parlare col colpevole. Magari riuscirete a convincerlo a desistere. Ne dubito, ma tentar non nuoce.>> dice con un che di non curanza che, ancor più del nome, ti fa capire che è di nobile nascita. Alla tua ultima domanda, all’inizio non risponde, come se la considerasse retorica. Poi in realtà si sente in dovere di rispondere. <<Sarei d’accordo con voi, abbiamo lottato duramente per ottenere tutto ciò...ma Sahaal viene da un luogo dove la legge è stata garantita con la violenza e l’esempio. Ed è stato addestrato a perseguirla in tal modo. “Focus attraverso la paura” è il motto della sua legione e non credo lo abbandonerà con l’arrivo qui.>>
  11. <<Temo di ben sapere chi si sia stato in questa questione.>> dice lui con un leggerissimo sospiro, come di qualcuno che una simile questione la ha dovuta trattare una marea di volte. <<È uno di coloro che sono su questa nave. Un tempo nostro nemico, anche se adesso che siamo sfortunatamente capitati su questo pianeta...>> un nuovo sospiro. <<Siamo finiti qui durante una battaglia, un arrembaggio se possiamo dirlo. Una volta finiti qui abbiamo concordato di interrompere le ostilità, sopratutto perché il capo degli arrembanti ( permettetemi il neologismo) è morto nello schianto. Il soldato in questione é un uomo dotato di varie doti prodigiose. Sfortunatamente la sua...estrazione sociale, la sua infanzia lo sprona ad atti come quello che avete sicuramente visto. Difficilmente gli riuscirete a far cambiare modo di agire. Continuerà ad essere giudice, giuria e boia. È semplicemente fatto così. Posso però dirvi che non sbaglia mai: ha un talento soprannaturale per fiutare i colpevoli. Poi il suo sistema di risolvere i problemi tendono ad essere...teatrali.>>
  12. Zarastrikaran assottiglia gli occhi. <<Quindi ti sei unito a quelli per servire Lakeholm? Non perché ti era rimasto nel gozzo non essere il Duca di Lakeshrine? Perché ricordo molto bene quella conversazione.>>
  13. Ti viene dato uno strano oggetto e ti viene spiegato di metterlo in testa per coprirti le orecchie. La cosa sembra far ridere uno dei soldati, mentre te le metti ed un altro te le sistema. Vieni accompagnato all’interno della struttura metallica, il relitto. Le cuffie ti proteggono da un rumore martellante di ferro che echeggia all’interno, rieccheggiante e rimbombante come tuoni. Il giro è incredibilmente lungo, e noti che in realtà più volte fate cambi e svolte ripassando a volte per punti che hai già visto ( o quantomeno così credi). Dopo probabilmente una mezz’ora, arrivi davanti un portone decorato che potrebbe benissimo stare all’ingresso di una cattedrale, raffigurante un uomo con una aureola che sconfigge una orrenda creatura serpentina con volto umano, anche se orrendo. Le porte si aprono con uno sbuffo di vapore e quando entri, poco dopo si richiudono con uno schianto. Ti viene fatto cenno di toglierti le cuffie: lì dentro non si sente nessun rumore dall’esterno. La stanza è una zona enorme, estremamente spaziosa ed un lato da su una enorme vetrata che mostra il paesaggio circostante, alberi a perdita d’occhio ed il cielo azzurro. Ci sono tre troni, uno pieno di strani cavi. L’intera zona è piena di strani tavoli pieni di luci che sembrano accendersi e spegnersi, spostarsi ed emettere rumori. All’interno ci sono quelli che credi siano due golem d’oro, alti sui due metri e mezzo, con in mano delle lunghe alabarde con delle canne di fucile alla fine. Seduto sul più grande dei troni, si trova un giovane uomo, probabilmente un trentenne. Lunghi capelli neri, abiti nobiliari di una foggia che ti ricorda Ustalav ed il Cheliax, ma anche il Taldor, carnagione chiara. Il braccio destro porta un guanto d’armatura, no: è una protesi meccanica che si comporta come un normale braccio. L’occhio destro è coperto da un elaborato monocolo che è probabilmente attaccato al volto, in metallo preziosi, osso e vetro. È seduto in mezzo ai due golem d’oro i quali immoti rimangono. Una delle guardie ti urla di inginocchiarti, ma l’uomo seduto sul trono alza il braccio. <<Non ce n’è bisogno. Il paladino Gadriel della Dea Iomedae, vero? Un “sangue di angelo” o, come lo chiamano, un aasimar, è corretto?Il mio nome è Nihilius IV von Krieger e sono il signore di questo gruppo di sopravvissuti. Perché siete venuti qui?>>
  14. Parti nuovamente verso il piccolo angolo di Stranieri a nord del tuo villaggio. C’è sempre molta attività, ma meno del giorno precedente. Come sempre ti guardano un poco in cagnesco. Le guardie del giorno prima, quelle con le armature di ossidiana, ti vengono incontro in cinque. Uno di loro, con la voce ovattata dall’elmo e da uno strano effetto aspirato, ti chiede di seguirlo e di consegnargli le armi.
  15. Eccomi! Per il sistema cercherò di informarmi al più presto ( ed infastidirò Ian, che tanto è abituato xD)
  16. @Organo84 @Nilyn
  17. Arthorius Theos Azuj Festa Festosa
  18. Ajand Fundar (aka l’uomo dietro la maschera dietro da pedo-zio rattuso) Ricevuto il messaggio di assegnazione, gli do una occhiata veloce. Poi mando un messaggio veloce a Glitch per fare una ricerca su chi sia nella sezione tre ( oltre a chiedergli se siamo tutti nella tre). <<Siamo tutti nella tre choomba, se ci sei anche tu, ovvio. Il problema è che c’è anche la gilf...>> mi dice al comunicatore Glitch, a cui rispondo con un sì scritto per iscritto. <<Oh beh, che fortuna. Con la nipote in sezione...>> dico con una mezza risatina, avvicinandomi a Mosis il quale è già in attesa per parlare con il capo sezione. @master
  19. Arthorius Theos Azuj Coi Cacciatori
  20. <<Sembra che io sia l’unico a trovare strano una vendetta che prevede allearsi ad un gruppo di mercenari assassini e schiavisti con l’intento di rovesciare morte e caos su una città retta di sicuro non dal più probo degli uomini...per poi trovare un modo di ammazzare chissà quanta altra gente nel tentativo di ammazzare quei mostri? Solo a me sembra un piano folle o comunque... ben oltre la decenza?>> dice lo pseudo drago mettendosi sullo sgabello rialzato e gesticolando molto. <<Per gli dei, la cosa è delirante...>>
  21. Per un secondo, come se una pesante nuvola temporalesca passasse sul sole, la zona viene investita dalla penombra. L’uomo viene coperto in parte dall’oscurità porta la sua mano sinistra dietro la schiena, prima di alzarla. Nel buio ha dei riflessi come fosse un guantata, di metallo. Sentite un vagito, il pianto di un neonato. Il buio, come è giunto, svanisce: proprio una nuvola passeggera od almeno è quello che vi augurate. L’uomo sembra improvvisamente guarito del tutto ed il bambino è vicino a lui. Velocemente, si allontana di molti passi, mentre la pelle inizia di nuovo a macchiarsi, la carne sembra marcire ed alcune ciocche di capelli gli cambiano di colore. <<Arrivederci e grazie dell’informazione. Spero di non incontrarvi più e di non incontrare più nessuno. Addio...>> dice mentre si volge per andarsene nella direzione indicatagli da Koen fintanto che può vedere. Il neonato ha la pelle veramente bianca ed è avvolto in una pelle di pecora o di una bestia simile di un color grigio chiaro. La cosa curiosa è che a parte i capelli biondi quasi bianchi ha due grosse rigature dal pianto nere, color dell’inchiostro.
  22. Il ragazzo torna dopo un giorno, avendo dormito “dagli stranieri”. Ti dice che è possibile per te andare a trovarli.
  23. Nel Covo Al distretto di polizia
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