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Zellos

Circolo degli Antichi
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  1. Ajand Fundar (finalmente senza inutili tute comprimitive od elmi simula pederasti) Mi viene un poco da ridere per la scena di Reyna. Non è un palo in culo, quando non chiacchiera con l’adorabile zietto. Evito commenti sul seno o sulle magliette, anche se apprezzo la scelta della seconda. <<Il mio nome invece me lo sono scelto da solo. Le fortune di essere orfano. >> dico sorridendo ad Akai il Rosso Che ca**o di nome figo!!! Più di quello che usa ora, chissà perché. Sono davvero contento di incontrare altri combattenti, magari persone con cui fare sparring. Potrebbe essere divertente. <<Non un evento di cui vado così fiero, in realtà. La gente ne parla come se io avessi “scacciato un grande male”...>> dico facendo le virgolette con entrambe le mani <<...ma alla fine ho semplicemente deciso di rendere il posto una scuola di combattimento per davvero e non una pseudo-hipster farloccata. Adesso sono tutti ( chi più, chi meno) bushi, shinobi o samurai. Mi piace pensare che oltre alla violenza di insegnare anche qualche valore ai mie kyōdai. In confronto al tuo dojo però farò una figura del feth: alcuni dei miei me ne hanno parlato, quando hanno capito di potersi fidare e...wow!!!>> dico guardandolo e sbirciando le katane. <<Ci vuole un sacco di coraggio a combattere su Marte ma utilizzare una katana NORMALE? Siete DAVVERO samurai, l’anima la vera forza della lama!>> faccio alcuni movimenti, come a simulare di impugnare la katana. I movimenti sono fluidi, la forma sicuramente no. <<Io non ho mai avuto la fortuna di imparare ad usare una katana: o le pistole o il corpo. Sono più bravo con il secondo che col primo, anche se me la cavicchio.>> prendo qualcosa da mangiare e lo addento, dopo averlo messo prima in qualche salsa strana. <<Mi sembra di esser l’unico che mangia.>>
  2. @al covo Al Distretto
  3. Arthorius Theos Azuj Col Roxpaget e con Jean
  4. Ajand Funda (finalmente senza inutili tute comprimitive od elmi simula pederasti) Aspetto Dopo essermi finalmente rivestito, mi schiocco il collo. «Vi faccio portare il cibo in camera, gemellini. Cercate di non fare danni.» Una volta uscito, mi rimetto la musica nelle orecchie abbastanza alta, almeno per il cammino fino alla sala da pranzo, per ritornare dagli altri. Uhm, un poco di musica weeboo adesso sarebbe l'ideale... mi ritrovo a pensare prima di scegliere questa dall'elenco in shuffle. Ventunesimo secolo, quanta bella me**a hai creato!Yeah! Mentre mi avvio in realtà passo un poco di tempo a canticchiare ed a "ballare a ritmo di musica", prima di farmi leggermente più serio quando rientro nella stanza, curiosando quanti altri cromatici possano esserci, o quante persone strane possano stare in giro. Fra chi è clorofilliano o chi è un serpente, non so da chi partire per prima, ma vado a fare la mia parte in questa sceneggiata (che si spera che nel nuovo mondo possa poi essere abbandonata o quantomeno ridotta, grazie ad un nuovo monastero dove il pederasta possa morire da solo ed abbandonato). «Mosis-sama...» dico avvicinandomi e facendo un leggero inchino, prima di mettergli la destra sulla spalla e stringere forse un pochino troppo. Ma un po' se lo merita. L'ouch che segue mi fa sorridere leggermente e mi ripaga un poco della caterva di offese subite prima, quando avevo l'elmo. Gli do una pacca sulla spalla per fargli capire che va tutto bene e faccio per mettermi ad un altro posto a tavola, per mangiucchiare qualcosa, carne e fritti principalmente. Se trovo dei bastoncini di pesce da immergere in della crema dolce lo faccio immediatamente. «Ajand Fundar. Primo Aniki del Tempio Yamabushi dell'Illuminazione di Mittsu-no Orochi. » dico poggiando il cibo sul tavolo prima di alzarmi e fare un inchino a tutti e nessuno, anche se mi concentro leggermente di più verso il proclamato samurai ed il guerriero. Non sono per niente una persona colta, tutt'altro, ma insieme a Mosis ho studiato un bel po' di roba cino-giappa per la mia parte di culto e fra film di yakuza, anime e chissà quanta altra roba ci ho messo anche il troiaio dei cinque anelli di quello spadaccino famoso! @chiunque sia marziano e per il master (in caso mi corregga) @tag vari
  5. Goran Gerald d’Carshai Collina col poliziotto buono e con quello metallico
  6. Arthorius Theos Azuj
  7. Alcune delle “guardie” sono costrette ad uscire, in preda ai conati. Alla fine è una vecchia ostetrica e Cut a mettersi a pulire. Trovi la stanza Agata perfettamente in ordine, ma ci sono il suo libro mastro ed il suo diario personale adagiati in bella mostra su un tavolo, vicino agli occhi ed alla lingua. Le pagine strappate sono del libro mastro e del diario che sembrano effettivamente di proprietà di Agata.
  8. Torni al villaggio nella notte, andando a riposare. Una giornata di camminata con una armatura completa non è assolutamente una "passeggiata" Il giorno dopo, la pace di Bullmar viene interrotta da delle urla. Agata è stata trovata morta, legata per le braccia ad una delle colonne della sua taverna, senza occhi e lingua, con la cassa toracica esposta e gli organi adagiati ordinariamente sul bancone. La cosa più strana sono i fogli sotto ognuno degli organi: dopo una veloce analisi, sembra che le donne mandate da Agata a lavorare a Daggermark o a Pitax in realtà siano state vendute come prostitute nel Cheliax!!!
  9. I soldati (specialmente quelli di Sygin) ti guardano in cagnesco (cosa che con il pelo irsuto che hanno adesso è sicuramente più che pertinente), ma alla fine acconsentono alla tua richiesta (anche se disarmano tutti e legano strettamente tutti). Dopo qualche minuto, un trio di soldati giunge velocemente per avvisarvi di tirare la leva. Dopo qualche prova, essa riesce a smuoversi e sentite l'imponente portale aprirsi. Vi dirigete in gruppo verso la zona, superando l'immenso portone sotto il fuoco di alcuni balestrieri che vengono fatti tacere con violenza dagli uomini di Gruber. Arrivate innanzi ad una seconda porta, solo che questa volta dovete sfondarla. Nei minuti che ci vogliono (visto che il tuo drago non si sporca le unghie) per farlo, venite raggiunti da alcuni nuovi soldati di Gruber...che sono chiaramente i servi ed i soldati che hai lasciato nell'altra stanza. Il portone viene sfondato con fragore dagli uomini di Sygin. Davanti a te ti trovi un gruppo di soldati fusi fra di loro, seguaci di Vespro in parte d'ombra ed in parte umani, il cadavere di Tartuccio tenuto come marionetta per i legamenti da una ombra oscura dietro di lui (una figura demoniaca) e lo stesso Vespro, la cui forma è distinguibile nonostante i mostruosi cambiamenti. Al centro del gruppo di mostri, soldati dagli elmi chiusi ed esterni, si trova in tutto il suo splendore Re Irovetti. Il vostro avversario. «Un gruppo di pezzenti nel mio palazzo. Normalmente cercherei di dominare le menti di persone così importanti, ma avete visto troppo e fatto troppo. Siete soltanto degli idioti. Morite adesso!!!» Descrivi che approccio usi al combattimento (non intendo incantesimi precisi oppure attacchi precisi, semplicemente come affronti questo combattimento, sapendo che hai il vantaggio numerico dalla tua parte e che più tempo passa, più è possibile che arrivino rinforzi, ma non sai di chi.)
  10. @Organo84 @Ghal Maraz ed @Ian Morgenvelt @Redik
  11. Inclina leggermente la testa «Santa Iomedea ha una serie di dogmi di fede che si avvicinano molto al comune sentire religioso della maggior parte dei membri del...nostro gruppo, se così vogliamo chiamarlo.» Ti fa un cenno all'uscita, mentre fa nuovamente un applauso, spronando quindi tutte a rientrare all'interno. L'addestramento sembra iniziare nuovamente. «Sono abbastanza contento di questa vostra visita. Qualora vogliate tornare, sarete il benvenuto, Crociato Gadriel.»
  12. <<Per essere un comandante servono truppe. Voi direi che siete più il capo di una milizia.>> il sorriso si fa leggermente derisorio o forse è una tua impressione. <<Santa Iomedae punirà coloro che la offendono come meglio l’aggrada e premierà coloro che sono i suoi, no?>> dice alzandosi con una certa indolenza, facendoti segno di seguirlo. <<Tenete questi...>> si avvicina ad uno scrigno, tirandone fuori una quindicina di diamanti <<...e rendete grandiosa la vostra chiesa. Santa Iomedae vi illuminerà presto, indicandovi la via.>>
  13. «Avete proprio detto bene. Non siete la persona più adatta per parlare di teologia. Quello lo fanno i sacerdoti, non i crociati. A voi la spada, ad altri la fede e la disquisizione su di essa.» dice di nuovo bevendo un poco, poco dopo fa un solo applauso. In nemmeno un minuto la zona si svuota velocemente. «Non capisco come non vediate l'occasione sottesa a tutto questo. Il monoteismo aiuta la lotta ed il buon governo. E' una occasione da prendere immediatamente per ampliare il gregge.» il sorriso non gli abbandona mai la faccia.
  14. Se vuoi ti si da una mano u.u
  15. <<Se volete parlarne col rettore Na’terim ho dentro un congegno per poter parlare direttamente con l’Universitas.>> dice il tiefling o mezzo immondo mentre si fa aprire la porta da uno dei piccoli servi meccanici. <<Tecnicamente il congegno permette anche, una volta al giorno, un trasporto magico andata e ritorno per cinque persone verso l’Universitas, oltre che permettere lo stesso a loro una volta al giorno.>>
  16. Kuronaga Tatsumi Saakadze (i vecchi vanno a letto presto) Terminato la “leggera schermaglia”, sono pronto per poter andarmene e poi ritornare. <<Signori, mi dispiace molto, ma la mia età impone degli orari ben studiati di riposo.>> dico verso tutti e nessuno in particolare, dando una leggera pacca sulla spalla di Mosis, prima di fare un profondo inchino, uno in particolar modo per “mia nipote”, prima di iniziare ad andarmene, seguito a ruota dai due gemelli che, canticchiando leggermente, mi seguono al mio stesso passo. Viva l’inquietudine. Il gusto da cinema... Arrivato nelle mie stanze, finalmente posso liberarmi di tutto. Chiudo intanto la porta, in maniera da non avere possibili “incontri casuali”. Mi tolgo l’elmo, la tuta compremitiva ( con una cerca soddisfazione) e mi metto comodo, pa**e all’aria per qualche istante, prima di fare un grugnito e mettermi un vestito di quelli comprati da Mosis. Mi fermo però, quando il fischio è troppo irritante, per mettermi immediatamente le cuffie all’orecchio un po’ di metal. Mi getto sul letto qualche istante, seguito velocemente dagli altri due, con delle risate infantili. <<Ragazzi, un po’ di privacy sarebbe ganza...>> ma i due da quell’orecchio non ci sentono peggio di me. <<Va bene, va bene. Glitch, non starai mica guardando un porno, vero?>> <<No, no. Quello me lo tengo per la sera. Hai bisogno di un baby sitter?>> <<Si, grazie. Tienili un po’ d’occhio e mi raccomando, se ho bisogno di qualcosa, rispondimi. Niente Grand Legasy, niente Underwatch o roba simile. Nemmeno Mortal Kombat 20. Quando torno ti spacco il cu** a quello però, ho voglia di menar le mani!Ti porto qualcosa da mangiare o ti sbafi ancora i nutricosi dentro la cyber-bara?>> A quel punto mi vado a dare una sciacquata alla testa ed un po’ di gel, prima di uscire.
  17. <<Non sapete che vi perdete, davvero. Costa probabilmente più di questo...di questa regione.>> dice sorridendoti, prima di farselo prima versare e poi di berlo dalla coppa tenuta da una delle donne. Poi si fa dare alcuni chicchi d’uva. <<Oh beh, e perché dovrei? È evidente che le altre divinità...non sono tali. Suvvia, in questo mondo viene adorato un mostro quale Asmodeus e vi pare normale?>> dice scuotendo il capo leggermente, con una risatina.
  18. @Ian Morgenvelt
  19. L’uomo con ogni evidenza è un nobile, visto il cipiglio che ha. Ti guarda peraltro con lo sguardo di qualcuno che ha calpestato qualcosa con gli stivali. <<Ah, si il villaggio a sud di qui. Si...>> dice col tono di qualcuno che non ha grande desiderio di parlarti. <<Aurelius Horace Degrande.>> dice col tono di chi lo fa perché solo l’etichetta lo impone. I soldati non abbassano le armi. <<Sua eccellenza...Dair è al momento impegnato. Ma se volete attenderlo...anzi no. Non credo sia impegnato granché e prima parlate, prima ve ne andrete, meglio sarà per tutti.>> dice indicandoti la strada, verso un’edificio che sembra essere in legno. A sentire dall’interno, pare una caserma o simili. Quando ti dirigi all’interno, quella che potrebbe apparire una fusione fra una cultista di Calistria ed una di nocticula ( pelle nera incredibilmente aderente con sul volto un cappuccio da boia) sta addestrando alcune delle donne di Iomedae che sono lì, anche se sostanzialmente le prendono e basta. Intanto, Dair è sdraiato in mezzo ad una trentina di cuscini a farsi imboccare da alcune donne abbastanza discinte. <<Ah sir Gadriel, venite, venite! Non dovreste essere qui, ma la cosa mi interessa il giusto. Al massimo convincerete milord ad...aprirci al mondo.>> dice facendoti cenno di andare da lui e metterti a sedere fra i cuscini. <<Amasec? È un liquore delle mie parti, abbastanza forte. Incredibilmente costoso, questo.>> dice indicando la caraffa tenuta da una bella brunetta.
  20. Le donne ti guardano sempre più in cagnesco man mano che entri all’interno del “villaggio” se così si può definire, finché non ti si avvicina un uomo in una divisa che pare una fusione fra quelle andoriane e quelle cheliaxiane, solo verde bottiglia. Del metallo gli fuoriesce dalla testa in alcuni strani rasta che gli vanno dietro. Al suo fianco arrivano due soldati in armature complete di quello che sembra vetro nero. Portano armi da fuoco con la canna assai corta. <<Uno straniero, ma non di quelli autorizzati, visto che non sei donna. Chi sei, cosa ti porta qui?>> ti mormora mentre i due ti puntano i fucili addosso.
  21. Il viaggio verso il luogo da dove Dair provenga è un poco problematico, visto che non sai da dove venga. Provi ad andare nella zona dove hai visto più volte smuoversi gli alberi al rombo che si sente in maniera irregolare da quando sei tornato. Lungo la strada noti i segni di un grosso assembramento: carri e bestie da soma, ma anche una moltitudine di piedi ed un po’ di cavalli. Dopo un poco ( saranno passate sette ore di cammino, per te) inizi a vedere i segni di vegetazione distrutta e bruciata, ma anche tagliata di fresco. Un grosso gruppo di donne al momento sta lavorando alacremente, tagliando legname e preparando mattoni. La maggior parte di loro è con cicatrici ed apparentemente sono molte mezzosangue, qualche elfa e molte umane. Quando ti vedono ti guardano vistosamente in cagnesco, ma notando i simboli di Iomedae fanno un saluto da fedeli ( anche se controvoglia, sembra). Loro stesse portano simboli di Iomedae in bella vista. Ma la cosa che ti lascia stupita è un’altra: schiantata in un avvallamento del terreno c’è un mostruoso relitto di metallo particolarmente grande. La sua massa si spande veramente per molto, nel bosco, ma sembra che la natura stia già riprendendosi gli spazi distrutti e bruciati.
  22. @Pippomaster92
  23. Scegli la strada a sinistra, non mandando nessuno a destra. La zona è incredibilmente silenziosa, all'inizio. Due dei seguaci di Vespro sono li a pregare e cantilenare, mentre insieme cuciono la bocca ad alcuni dei servi o dei soldati. «Gioite, invasori!!! Vi mostreremo alcuni frammenti della VERITA'!!!» tuonano, prima di iniziare a danzare in maniera strana, i movimenti troppo lenti o troppo veloci, avvolti nell'oscurità che promana dai loro corpi. La battaglia che ne segue è caotica, confusionaria ed estremamente problematica: cala l'oscurità sulla sala, il pavimento è pieno di triboli ed i servi e soldati che vi si scagliano contro sono fasciati con filo spinato e fruste piene di chiodi. Quando la situazione si quieta però scopri che non è successo granché alle vostre forze: sia gli uomini di Gruber, che di Sygin che di Salazar vedevano al buio. Risolto il problema, vedete che c'è una grossa leva da tirare...ma non riesce a tirarsi. Probabilmente fa parte di un meccanismo da tirare contemporaneamente ad un altro. Il tuo drago ti guarda. «Lasciami alcuni soldati e vado dall'altro lato. Probabilmente ci sarà da tirare contemporaneamente un'altra leva.» Acconsenti?
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