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Zellos

Circolo degli Antichi
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  1. @Ghal Maraz e @Ian Morgenvelt
  2. La taverniera osserva un secondo Riki, inarcando un attimo il sopracciglio al suo parlare di se in terza persona. Rimane soltanto un secondo in silenzio e suona un campanello. Da una finestra sulla cucina appare un mezzelfo e si scambiano pochi gesti. Lui si mette subito a lavorare, è abbastanza evidente che è il cuoco. Il cibo per il nopon arriva abbastanza velocemente, mentre deve aspettare un poco di più di Gadriel, perché Agata parla con lo Straniero. «Questa città non ha molto da offrire, se siete uno Straniero. Ma l'artigianato di queste parti è molto buono: alcuni dei nostri lo facevano per vivere nel Brelav prima di andarsene alla caduta della vecchia casata reale. A quasi nessuno qui stanno simpatici i Sultova. Per il resto, abbiamo buoni prodotti caseari e buoni prociutti...ma niente che una corte cercherebbe, certamente.» risponde Agata al nopon prima di prendere un vassoio e spostarsi al tavolo con Gadriel, Cut e Tranin. Cut sembra molto contento di poter dare una mano a Lakeshrine, Tranin abbastanza neutro e Agata relativamente contraria «Non vedo perché dovremmo aiutare la città di Lakeshrine. Siamo un piccolo villaggio, le nostre risorse sono importanti e preziose: col legno potremmo costruire un terrapiano e provare a costruire una palizzata degna di questo nome a difesa del villaggio, ad esempio.» dice la donna, prima che prenda la parola il frate «Ogni persona che ha bisogno di aiuto dovrebbe riceverlo: se fossimo noi in cerca di aiuto non vorremmo forse che qualcuno ci riservasse benevolenza?» Agata a quel punto rimane in silenzio e non risponde altro che facendo una smorfia, come se fosse un discorso sicuramente già stato fatto più volte. A quel punto, è Tranin che ti guarda. «Sono l'unico ad averne visti due, a parte alcuni giovani del villaggio. Dopo la luce nel cielo e l'immane boato, sono andato a vedere immediatamente. Cut era fuori città e sono andato a vedere io...fossi morto, un povero vecchio non sarebbe stato un gran problema.» sia Cut che Agata lo guardano male, ma siete abituati a frasi simili «Ho incrociato uno strano mezz'elfo, vestito da una armatura di foggia esotica. Quando lo ho visto, ha messo via il suo mantello e si è avvicinato. Mi ha impedito di vederlo, lo ho notato bene. Era...inquietante: aveva delle movenze...non so come descriverle. Troppo armoniose? Troppo perfette? Non saprei dirvi. Anche la sua voce mi imponeva di correre. Mi ha detto che lui ed i suoi compagni erano finiti lì con un incidente...se fossimo stati fortunati, sarebbero andati via presto. Altrimenti, avremmo avuto dei vicini di casa molto reclusi.» A quel punto inizia a parlare Cut «Io ho incontrato invece un altro di loro. Un giovane, credo...o una giovane. Non so dirlo. E' venuto in città ed ha iniziato a parlare con alcuni dei giovani del villaggio...ha chiesto molto della nostra religione. A parlato molto anche con me, di Ioemedae. Sembra che sia un teologo di qualche tipo però, non sono pochi coloro che hanno parlato con lui e sono venuti a farmi domande sulle divinità dopo. »
  3. @Ian Morgenvelt e @Ghal Maraz
  4. @Nilyn @Ian Morgenvelt
  5. <<Non troppo in realtà: Irovetti si è avvicinato ad una setta di adoratori dei Kyton, il cui scopo è quella di portare prigionieri e vittime ai loro signori planari. Il loro capo è adesso la ma o destra di Irovetti, lord Vespro. Alcuni miei bravacci in zona dicono che da tempo si faccia vedere solo fasciato o mascherato da capo a piedi: probabilmente i suoi signori lo stanno mutando...o è morto.>> dice facendo spallucce, prima di riprendere <<Tartuccio, la mano sinistra, sta diventando sempre più estremo e pare cerchi oggetti magici per conto del suo “padrone” con metodi molto coercitivi...più violenti. Ultimamente ha fatto uccidere i membri di una cappella di seguaci di Iomedae, non si sa perché.>> Si avvicina ad una scrivania, stendendo una mappa: estrae un carboncino ed inizia a segnare alcune cose. <<Se volessimo attaccare il Pitax, ci sono due modi: provare a radere al suolo il palazzo reale nella capitale, tagliando la testa al serpente e sperando che le famiglie nobili abbiano paura del nostro potere, oppure possiamo partire dalle campagne e “guidare una insurrezione”. Dipende da quanto tempo vogliamo impiegare e quanto sangue vogliamo versare prima o dopo.>>
  6. @tag La luce del mattino giunge con l’alba nel piccolo villaggio di Bullmar. Nonostante l’ora, il villaggio è già vivo: i contadini si dirigono ai campi, gli allevatori ed i pastori si dedicano alle bestie. Al momento gli unici che ancora dormono sono gli artigiani ed i pochi mercanti della città. Il paese si è leggermente espanso nelle ultimissime settimane, grazie all’arrivo di alcuni fuggitivi ( come spesso accade nelle Terre Rubate), ma anche di un gruppo di Stranieri. In verità il gruppo di stranieri “in città” sono due, ma come sanno l’anziano del villaggio ed il sacerdote locale di Iomedae, il vecchio Tranin e frate Cut ( così soprannominato per la profonda cicatrice che gli parte dal sopracciglio Destro e gli arriva sino alla gola), sembra che uno dei gruppi non sia intenzionato ad entrare davvero in città. Descrizioni Png in città
  7. Alcune persone ti seguono, mentre gli altri se ne vanno col quartetto/quintetto. La strada per Bullmar si rivela essere assai libera e facile. Incontro Terminato
  8. I quattro si guardano un secondo. <<Per noi non è un piacere, lattina dell’erede. Puoi vedere di darti una mossa ed andartene?>> dice il piromante, prima che quello fluttuante gli faccia un cenno. Il piromante fa una smorfia. <<Non è uso delle terre rubate dire il proprio nome così facilmente, non lo sapete?>> dice una quinta voce ( femminile) dallo spazio intorno a voi. <<Andatevene, paladino. Sempre che non vogliate abbandonare l’armatura e la prigionia degli dei.>>
  9. Le guardie si uccidono, alcune in modo veloce, altre in modo particolarmente doloroso, colpendo si il ventre e rigirandosi ie spade nella pancia. Le belve distorcenti irradiano una aura malvagia e due degli “incantatori” su quattro emanano un’aura malvagia ( il piromante e quello vestito di nero). Nessuna delle guardie era malvagia.
  10. <<Qui non si incendia mai nessuno eh...>> dice con tono deluso il piromante, con un <<Bah!!!>> di evidente frustrazione. Gli schiavi sul momento sembrano combattuti. Se da un lato sei carismatico e rincuoranti, sembra che siano rimasti “scottati” da qualcosa o qualcuno in passato ( probabilmente iomediano). La parte umana degli schiavi si avvicina, i “non umani” si allontanano. Il ragazzo fluttuante sorride. <<Oh beh, avrete anche una guida. Se volete andare, andate. Su, su.>> la gente effettivamente ti si avvicina. Dalle ombre intorno a te, nei cespugli, alcune cose si smuovono e vanno ad avvicinarsi all’uomo nascosto dalle frasche. Sono pantere senza pelo, la pelle violacea perfetta per camuffarsi nella notte. Tornano sui loro passi anche delle guardie. <<Direi, cari amici, che è il momento di separarsi...>> dice quello in parte nascosto ed attorniato dalle belve alle guardie. <<È il momento di combattere il nemico...>> le guardie estraggono le spade <<...ed il vero nemico è dentro di voi...>> Le guardie iniziano a voltare le spade per colpirsi da soli.
  11. Ti inizi ad avvicinare al crinale, camminando il più silenziosamente possibile...e non ti riesce per niente. Spezzi rametti, quasi inciampi nel sottobosco ed inoltre sei più costretto a rallentare appoggiandoti ai rami od agli alberi. La conversazione termina a sentire tutto quel rumore. Si sente uno sssshhhh!!! Arrivi comunque al crinale, per vedere chi hai davanti: c’è una cinquantina di schiavi ( vestiti quasi di stracci, mal nutriti ed un poco pesti) di varie razze ( specialmente tiefling); due leoni dalla criniera nera e dalle grosse spine ossee sul corpo. Probabilmente c’è altro, ma nel buio non riesci a ben vedere. Di fronte a questi c’è un quartetto. Il bagliore, come comprensibile, è il piromante. <<Complimenti, lattina! Fossi stato in te avrei suonato anche una tromba!!! Vediamo se ti cucino al cartoccio?!>> dice intimidatorio.
  12. @Ian Morgenvelt e @Ghal Maraz
  13. Kale Arkham @PietroD <<Bimbo, la tua vita è finita: se speri di tornare a casa in breve, fai prima a trovarla sul fondo di tante, tante bottiglie!>> dico sorridendo forse in modo un poco strafottente <<Capo, allora siamo fortunati che io ami accompagnare Naomi ovunque, almeno vedrò che non la ammazzi: un dottore con le mani rotte o gli occhi pesti non serve a granché...ed a me avere qualcuno che mi rattoppi quando sono bucato o tagliato non mi dispiace.>> dico verso Vance, mentre metto il braccio sulla spalla di Ivan, in pratica abbracciandolo. <<Su, su: raccontaci un poco com’è la vita di bordo: magari la prossima volta che siamo catturati potrà servirci!>>
  14. Krella o’Briar: ambasciatrice di Daggermark, mezza sangue fra un uomo di Daggermark ( morto da tempo) ed una barbara di Numeria. Spicciola, estremamente volgare, è stata scelta dalla città come rappresentante perché apertamente spiazzante. Pegottela e Comaro Garretti: bardi ed insegnati dell’Accademia delle Arti del Pitax, oltre che ed avventurieri appartenenti alla Loggia dei Cercatori. Athasar-Kul, Triarca della Quinta Cerchia: Il vecchio incantatore-archeologo porta il “cognome” del Tiranno di Numeria. Probabilmente fa parte della sua tribù ed essendo così anziano probabilmente è molto in vista in essa, nonostante sia un membro della Lega: è il triarca ( comandante) della 5 cerchia, cioè il terzo gruppo più importante dei membri della Lega, maghi ed archeologi. Lady Ysabella Yscar: ambasciatrice della città di First Gate, è rinomata per essere una banchiera ed una fedele del clero di Abadar. Da quello che si sa, ha studiato legge ed economia nelle prestigiose università di Egorian, nel Cheliax, per poi terminare il suo percorso nelle universitas di Absalom. Ceinwyn di Linnorm’s Mouth: Ambasciatrice nana di Linnorm’s Mouth, è una seguace di Nethys ed una alchimista. Sposata con un nano ex pirata della zona dei Ceppi.
  15. Inizi a seguire le tracce nel bosco, dovendo andare a passo non veloce a causa del dover seguire le tracce... Almeno così credi, ma così non è visto la immane quantità di impronte che trovi. Si addentrano nel bosco, deviando poi verso nord est rispetto al tuo villaggio. Decidi di procedere col tuo cavallo. Sei abbastanza dell’idea, dal percorso che stai facendo, che chiunque siano queste persone sappiano perfettamente dove stiamo andando, perché non mostrano nemmeno per un attimo un momento di indecisione. Alla fine, al calar della sera, inizi a sentire voci. <<Adesso, signori, qui possiamo separarci. Chi di voi vuole andarsene, prendendo da qui a sinistra in un po’ di ore, potrete arrivare ad un villaggio, si chiama Bullmar...se non ricordo, eh. È un buco di paese con qualche Straniero...alcuni sembrano uova paffute e pelose...gli Stranieri sono viandanti di altri mondi. Si, si...roba normale ormai.>> <<Su, fuori dalle pa**e: chi non vuole venire a Leng può andarsene a fan**lo!>> dice una voce diversa da quella precedente, interrompendola. C’è qualche gridolino spaventato, ed un bagliore, ma nulla di più. Diresti che siano poco più avanti, una ventina di metri, più in basso, per questo al momento non li vedi.
  16. L’uomo si riammette le braghe arrossendo, poi nota il fazzoletto ed imprecando Sarenrae si toglie il legaccio. <<Oh beh, portavamo alcune fiere assai pericolose: belve distorcenti ed altre bestie simili, oltre che forza lavoro acquistata dal Barone di First Gate. Ringrazio di aver pagato la costosissima assicurazione di quella vipera del loro Tesoriere, altrimenti adesso sarei nei guai e toccherebbe a me finire a lavorare. Grazie al cielo.>> dice asciugandosi il volto con un evidente moti di fredda paura. <<Un albero era crollato davanti alla carovana e ci siamo fermati per toglierlo...le guardie si sono fermate, altre si sono rivoltate contro di noi...un gruppetto di maghi apparsi dal nulla, credo. Uno di loro, un piromane, mi minacciava e stava per farmi fuori...non ricordo altro a parte voi con il mio medaglione ed io in terra a braghe calate.>>
  17. Appena toglie il medaglione all'uomo, quest'ultimo si "sveglia", cascando all'indietro a causa delle braghe calate (e di un fazzoletto legato ai calzari che non hai notato). Urla con il che del terrore, ma quando poi nota che non sta succedendo ciò che stesse succedendo....passa ancora qualche istante a tremare, poi si toglie le mani fa davanti il volto. «Non...non sono...morto? Ehi! Mi hanno derubato, mi hanno derubato! Il mio medaglione! Guardie! Guardie!!!» urla, prima di vederti, con il medaglione in mano. Poi nota il simbolo dell'erede e fa una visibile smorfia di fastidio. «Ehi! Ridatemelo! Serve a controllare il carico! E' mio! Mio!!! Lo ho pagato una gran cifra!!!»
  18. Non c'è nessuna aura maligna di alcun tipo in giro, tranne il medaglione che porta un mercante: quest'ultimo è immobilizzato con le braghe calate e nella posa di potreggersi il volto nel terrore. L'aura maligna è abbastanza potente. Il mercante probabilmente è il capo dell'intera spedizione, visto gli abiti ricchi ed il trucco sul volto.
  19. @Ian Morgenvelt e @Ghal Maraz
  20. Hai viaggiato serenamente per almeno due giorni, superando il luogo che un tempo era la città del Saggio del Ragno. Come se il tempo si fosse improvvisamente sbloccato, la città ormai è invecchiata in maniera terrificante: soltanto rovine ne rimangono, a parte quelle della misteriosa "casa" dove avete affrontato il Saggio e le sue misteriose (e terribili) ombre. Li spira un vento freddo, che sembra provenire davvero dalla casa. Sembra che vi sia ancora qualcosa su cui indagare, evidentemente. Continui ad avanzare nella strada, quando trovi una serie di carri fermi, sul calare della sera. Quando ti avvicini, per richiamare l'attenzione dei membri di quel gruppo di mercanti, li trovi completamente immobili. Da più vicino li scopri completamente immobilizzati. Grazie al tuo occhio attento noti che alcune delle guardie della carovana sembrano mancare. E' alquanto evidente, inoltre, che mancano alcuni dei tesori della carovana: sono evidentemente stati rapinati. Ci sono anche alcune gabbie aperte, alcune da bestie, ma molte altre...probabilmente da "umani". @Cronos89
  21. Lo sceriffo, senza dire una parola, si sposta lasciandovi a parlare con Victoria ed il Sinedei. «Mio caro...» dice la Tremere, guardando il Sinedei, che si volge leggermente per guardarla «...considerando i nostri trascorsi (e sperando tu conosce i miei)...» il Sinedei acconsente leggermente, facendo sorridere la Primogenita «...direi che coloro che non debbano essere impiegati in questioni prettamente militari possano essere da te usati, mentre gli altri, più violenti, siano dati alla mia cura.» il Sinedei sembra farsi pensieroso a tale proposta. «Sono quasi d'accordo, Primogenita. Però credo di poter necessitare di qualche "braccio", oltre a molte menti.» dice priama di voltarsi agli "infanti" innanzi a lui. «La cosa per me è molto semplice: abbisogno di persone che abbiano contatti nella polizia e nei giornali per coprire il più possibile quanto stia succedento. Una questione assai importante, necessaria per interrompere qualsiasi infrazione della Masquerade. Qualora tali tentativi generosi non si dovessero compiere al meglio, avrò bisogno di maniere forti per convincere i non collaborativi. Di solito per simili cose basta corrompere poliziotti già portati alla corruzione...ma a volte può necessitare un approccio più...martellante.» Victoria sorride specialmente al "martellante". «Io invece, per ripensare agli anni ruggenti, ho bisogno di squadristi, in assenza di veri soldati. Ci sono cose che i ghoul non possono compiere, ahimé.» @tutti @shadizar, @Ian Morgenvelt, @Cronos89 e @Plettro
  22. Arthorius Theos Azuj La mattina
  23. La mattina dopo la riunione. @Cronos89 @tutti gli eptarchi
  24. Goran Gerald d’Carshai
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