Zellos

<<Perché mai dovrei andarmene?>> dice facendo spallucce <<Questo luogo è mio. Mio di diritto...da millenni. Sempre che non mi offriate...altro. Dove dovrei andarmene, secondo voi?>> Si sposta di nuovo avanti ed indietro, avanti ed indietro. Forse non cammina, visto il movimento del tessuto in cui è avvolto. <<Volete forse aizzarmi contro un vostro nemico?>>

<<Non ho capito nulla.>> risponde il prigioniero. <<Pastore del ferro sono io, o è un termine con cui chiami lui?>> dice indicando il paladino.

Arthorius Theos Azuj @Plettro

<<Sono quasi scontenta...>> dice con un sorriso <<Temo quasi che dovrò davvero far lasciar vivere le due ragazze. Dovrò cancellare la memoria ad entrambe qui...che spreco di tempo...>> dice, mentre si allontana un attimo, aprendo la porta di un armadio. <<...Mio caro, temo che tu stia per morire. Ma è un passo naturale, per risorgere. Il mio unico dispiacere è che, ahimè, non sei del sangue adatto al mio nutrimento. Quindi dovremo procedere in maniera più...violenta.>> Dal telefono si sente la voce di prima parlare. Torna indietro con una sopra veste di plastica, un coltello da filettatura ed una mannaia. Poggia tutto su un vassoio. Borbotta qualcosa di cui capisci solo “ghoul”. <<Mia cara, se non fai attenzione, gli rimarranno cicatrici permanenti. Lo sai come funzionano queste cose.>> lei fa una espressione corrucciata <<Buon Dio, no! Lo ho scelto anche per il suo aspetto!>> <<Direi che posso pensarci io. Sarai ospite nel mio dominio, la cosa sarà ahimè un poco lunga.>>

Si mette una mano alla fronte, facendo un falso sospiro. <<Oh bontà divina.>> guarda intorno, apre le braccia, come ad indicare tutto ciò che c’è intorno. <<Davvero credi di potermi dare anche soltanto qualcosa che non equivalga alle mance che do alle famiglie delle mie domestiche quando le uccido per i loro errori...>> Rimane ad osservarti fisso, avvicinandosi sempre di più, fintanto che non ti prende il mento e le guance fra le dita. <<Vediamo un poco. Se fai funzionare il tuo cervello, lascerò in vita entrambe. Altrimenti ne farò uccidere a caso una delle due donne. Cosa può averti portato qui, proprio oggi. E perché oggi, quando magari avrei potuto farti rapire o fingere il tuo suicidio alla tua sconfitta elettorale. Su, su...>>

Si, ma mi pare che è siano un po’ a caso i tag che ha segnato xD

Prendi la chiave, recuperi la moto e te ne vai proprio quando il telefono ti manda uno squillo di ricordo dell’appuntamento. Giustamente ignori il suono e procedi ad andare in moto verso casa tua. Ti mancano tre isolati quando vieni superato dalla macchina d’epoca che avevo già visto...ma questa volta al volante c’è il nero che hai visto di fronte a casa Sinedei. Il momento di stupore ti fa perdere di vista il suv che ti prende in pieno. Fai un volo di diversi metri, prima di schiantarti al suolo e prima che la moto ti raggiunga, fortunatamente piano. Non riesci a reggerti bene in piedi, quando si ferma un furgone vicino a te, si apre una portiera ed una donna sulla cinquantina andante, in carne, ti vola letteralmente nel furgone. Tutto diventa nero... Ti svegli in una stanza da letto scura, con una forte emicrania e col sapore di sangue in bocca. Sei legato per una caviglia, senti il ferro sulla pelle, e sei sdraiato su un letto comodo. <<Tutto questo gran casino, per un fratello! Bello!>> dice una voce che ti martella la testa, mentre si apre la porta della camera <<Ehi amico, ti sei svegliato?>> È il nero che hai visto prima alla guida della macchina d’epoca e prima ancora vicino a casa Sinedei <<Puoi chiamarmi Mac amico. Big Mac per gli amici!>> È abbastanza magro, un poco allampanato ed alto probabilmente sul metro ed ottantacinque.

L’uomo in realtà non si presenta e nessuno fa una piega, mentre procedete. In compenso, noti che l’auto supera una centrale di polizia per andare ad un vicino parcheggio sotterraneo. Uscire tutti e noti che ad attendervi nel parcheggio c’è un’altra auto, da cui scende la tua ragazza, April. Stai per raggiungerla quando le vedi mettere le mani allo stomaco, come si sentisse male... Poi senti un colpo al rene. Fai per girarti, “l’uomo in nero” ti ha sparato...un dardo? Tutto diventa nero, finché non ti risvegli in un salotto buono, seduto su una sedia a cui in realtà sei bloccato per gambe, braccia e torace. <<Ben svegliato.>> dice una voce femminile alle tue spalle, prima di farsi vedere da te. Poggia la borsa su un bel tavolino: la stanza in cui ti sei svegliato è una asettica stanza in bianco e nero, bellissima ed estremamente alla moda. Ci sono varie opere di arte moderne messe ovunque. <<Era da un poco che avevo i miei occhi puntati su di te. Pensa che fortuna, quando ho scoperto che quella sciacquetta per cui lavori ha voluto farti indagare su qualcosa che ti avrebbe fatto uccidere.>> Si sente suonare un telefono, lei vi si avvicina, muovendosi con una grazia innaturale. Accende il viva voce. <<Elizabeth, mia cara, questo aggeggio infernale funziona? Spero che tu sia soddisfatta: a Christopher non è stato fatto alcun male, come avevi richiesto. Il favore che ti dovevo è stato espunto dal Libro.>> dice una voce maschile molto calma, al punto di essere quasi atona. <<Mio caro Alberto, hai fatto un lavoro splendido. Delle due sciacquette, che hai fatto?>> La donna si volta per guardarti, con un sorriso che rompe l’illusione della sua bellezza, rivelante due canini troppo affilati per essere umani. Hai un moto di paura viscerale. La voce dall’altra parte risponde. <<Il suo ex capo e la sua fidanzata? Sono entrambe innanzi a me, attendevo di sentire da te cosa dovessi farne...O per sentirlo dal tuo futuro figlio.>>

Mary-Anne sorride alle tue ultime parole. <<Oh cielo, ma l’organo manca delle basi! Qualora vorrai, giovanotto, ti potrò dare delle lezioni di etichetta. Sempre meglio me che le risate delle arpie...>> dice lei ridacchiando un poco <<...nella Camarilla l’apparenza vale quanto la sostanza!>> Il Sinedei fa una espressione di chiaro fastidio ( evidentemente la paresi dell’espressività è valida solo per quelle positive)<<È per questo che spesso è inadatta a fronteggiare i nemici esterni, come il Sabbat o la sua parte ancor più militarizzata, la Mano Nera.>> Vanessa ti sussurra all’orecchio <<Per il Sinedei dovremmo essere più attivi e meno reattivi contro i badilatori...>>

Arthorius Theos Azuj @master @Plettro

Vanessa su Freak Sinedei sembra starti osservando attentamente. Noti solo ora un dettaglio snervante nel suo sguardo, la piccolezza delle sue pupille, più piccole di quelle di un essere umano. Unito agli occhi di un celeste chiaro sono abbastanza innaturali. <<Conoscevo il suo sire, prima che venisse ucciso dai licantropi. È il motivo per cui sono venuto a Miami.>> dice lui mentre ti tende la mano. Porta un bastone curioso, il pomo in argento, decorato come un lupo balzante, mentre il resto è di un curioso avorio metallizzato. La nera fa una espressione dispiaciuta, prima di sorridere e fare cenno a Vanessa. <<Ho gia saputo che è il tuo nuovo figlio, Vanessa! Sono contenta per te! Riuscissi ad attirare qualche anarchico dalla parte giusta avresti un clan come si deve!>> Vanessa sembrerebbe ringhiare quasi, ma si trattiene. <<Cosa sai fare, giovane Dave? E fossi in te, mi procurerei dei guanti come i miei al più presto.>> dice Sinedei, con Mary-Anne che si mette a ridere <<Scusalo, è paranoico per i tremere!>> dice come fosse normale. A Sinedei arriva un messaggio ad un cellulare ( dall’aspetto particolare, antiurto e dai colori giallo e verde militare) impiega qualche secondo di troppo a leggerlo ( non riuscendo a farlo sembra) e poi dopo aver letto ha un leggero tremolio nell’espressione, che per un istante si indurisce ancora di più. Rimette poi il cellulare in tasca, riappoggia la mano al bastone e si riappoggia ad esso e si scusa con voi per la maleducazione.

Il pilota ( in divisa da poliziotto a differenza del detective) fa una risata. <<E non avete visto la mustang del detective Murphy!>> dice sghignazzando un poco. Il detective gli da un’occhiataccia. Iniziate ad andarvene da casa, iniziando a procedere per strada. Pochi minuti dopo, la macchina si ferma ed una persona, vestita alla men in black, entra all’interno dell’auto mettendosi al tuo fianco. Continuate ad andare in macchina , girando per la trafficata Miami. Fai qualcosa?

Se puoi, edita il post del tuo ordine u.u

@PietroD ti evoco! Se puoi darmi un dado mi faresti un favore xD

In realtà non ti ci vuole molto prima di trovare April e parlare con lei. Ovviamente si preoccupa a morte e ti dice che arriverà presto. Il detective si fa pensieroso, ti guarda. <<Ditegli di andare alla Centrale del Settimo Distretto. Preferisco la sua incolumità al sapere al più presto cosa possano aver preso.>> dice lui. Quando lo fai, il detective mette in tasca il taccuino e ti dice. <<Seguiteci, vi portò in centrale.>> e ti fa cenno di seguirlo su una volante ( in realtà un bel suv con i vetri oscurati), dove ti fa cenno di metterti al posto dietro.

<<Oh beh, un po’ di gente c’è.>> dice lei pensierosa, sulle prime. <<Ti potrei presentare alcune persone utili. Il Sinedei ad esempio, che è uno dei cainiti più importanti qui, nonostante non abbia nessuna carica. Oppure ci sarebbe An-1... poi dovrei vedere se ci sono alcuni tipi poco raccomandabili, come Abdul, oppure Abu-Jalaal.>> dice lei prima di alzarsi e farti cenno. <<Chi ha tempo non aspetti tempo: primo insegnamento da sire che ti darò.>> Uscite dal privet che noti subito alcune persone: un uomo che sta parlando con JJ. <<Quello è suo fratello, Fritz...o come lo chiamano quasi tutti, quando JJ non c’è, ovvio, è Freak.>> <<Invece li puoi vedere il nostro mancato Ventrue, Alberto Sinedei. Si, quello che parla con la negrita chiattona la in fondo. Se prendi i soldi di quel Toto loco malkavo e quelli di quella Toreador la, si comprano mezza Miami.>> Il Sinedei sembra accorgersi di voi e fa cenno a Vanessa come di raggiungerlo. Lei ti fa cenno di seguirla. <<Il vampiro giunto qui con Sticky, suppongo. Alberto Sinedei, ancilla malkava, otto genitori mi separano da Caino. La qui presente Mary-Anne Winslow è invece un ancilla Toreador e la sperarono da Caino nove genitori. Con abbiamo il piacere di interloquire?>>

Ti avvicini silenziosamente al posto della mail. È una casa sfitta, come molte delle case del circondario ( per non dire quasi tutte quelle delle via). Manca poco al momento dell’appuntamento e ti arriva un sms da un numero inesistente ( pieno di lettere e caratteri random, oltre che numeri). Passa un poco di gente e c’è un gran via vai di giovani, di auto e moto.

Alucard Borealis @Pyros88 e @Organo84 e @Plettro

C’è quello che nemmeno possiamo definire un alterco. Ma Kale cerca subito di disinnescarlo facendo un poco il pirla xD

Hai mica un dado da prestarmi buon goblin meccanico? EDIT: volevo dire @PietroD xD

Dicevo ( prima di far la cavolata di pigiare modifica xD), posso aggiungere qualche dado per sicurezza?

Kale Arkham «Se avete voglia di discutere di cose simili, vuol dire che non state facendo qualcosa di più utile. Su, su! Di questa cosa è meglio parlarne quando saremo a bordo del Gufo, lontano da qui e con questa nave senza nessun'arma funzionante...e magari mentre non gli funziona il motore o il timone...» dico nemmeno guardandoli. Essù, Cyrus! Come se si possa dir no al Re dei Pirati!!!

Arthorius Theos Azuj <<Perché dovremmo andarcene Velikii? Adesso che inizia davvero nostro viaggio?!>> dico mentre mi pulisco dal sangue spillato e dallo sporco vario che mi ha sicuramente insozzato per via di ciò che abbiamo fatto. <<Ah, che bella idea la vostra! Io sto cercando di aizzare i cacciatori contro gli orchi per spingerli a divenire...qualcosa di più, uno strumento utile, sfruttando il dolore della morte dell’idiota che abbiamo trovato l’altro giorno. Occorre però che gli orchi si facciano leggermente furbi, o gli avventurieri in città potrebbero di nuovo interessarsene...dobbiamo occuparci anche di loro. Si, si...>>

Kale Arkam <<Se ne scopre sempre una nuova ogni giorno che passa: non pensavo fossi su quella sponda del Grande Fiume, Cyrus.>> dico sghignazzando, mentre mi inizio a guardare un attimo intorno. <<Oh beh, sperando il generatore non sia lo stesso per tutta la nave e siano stati abbastanza furbi da distinguere le emissioni...controllo.>> @Ian Morgenvelt

Nelle vicinanze di casa Sinedei ( e del luogo dell’appuntamento) vedi che si trova un ragazzo di colore che sta ascoltando la musica. Per il resto, nella strada non passa granché gente perché sono tutte case( la maggior parte sfitte in verità)