Zellos

Koen nota che la magia proviene con una aura assai potente dalla casa, un vortice in cui tutte le scuole si dipanano con violenza. Rimasti a parlare un poco sul muro, venite però notati dal costrutto, che si volge, rivelando l’aspetto descritto a tutti. Sul volto porta una maschera di porcellana, rappresentante un angelico volto maschile. Capelli neri carbone escono dalla testa. <<Ospiti...intrusi.>> dice con voce quasi atona, avvicinandosi verso il ragazzo. <<Che volete? Cosa fate qui?>>

<<Io in verità preferirei rimanere qui. Ma se uccidi il vecchio potrei premere per una alleanza...per unirci a voi.>> ti guarda la mano un secondo. <<Farò volentieri un patto di servitù a Lakeholm...col sangue del vecchio. Se dovessi essere esiliato, verrò a Lakeshrine.>>

<<Alcuni chiederebbero il miglior idromele possibile, altri farebbero finta di esser nonostante tutto tristi. A tutti farebbe piacere se il vecchio bastardo tirasse le cuoia, tranne ai suoi barbari dementi seguaci succhiatori di nespole.>> dice con espressione sempre più disgustata. <<Pazienza. Lo voglio morto. In caso me ne andrò a fare il fabbro da qualche parte... a First Gate magari. Sembra paghino bene chi sa forgiare...inoltre è strapiena di mercenari.>>

Alucard Borealis <<Sono ancora vivi!>> gridò con infinita gioia, mentre correva velocemente, seguendo gli altri nella carica verso gli avversari. I suoi occhio vagarono suon giganti e sull’annis, con fare indagatore. Nella mente ricercava decine di informazioni, ed una volta trovate, sorrise. Estrasse un sacchetto dalla tasca, per lanciarsi un incantesimo protettivo addosso. Una sottile polvere di diamanti lo avvolse un secondo, mentre la pelle rossastra si induriva come pietra. <<Non li toccherete, vili! Se volete chiedere pietà, c’è ancora tempo!> Altrimenti raccogliete ciò che avete seminato!> Scheda

<<Il fatto che un cheliaxiano sia l’eptarca della giustizia già dice molto, poi basta guardarvi in faccia, eptarca.>> dice, mentre estrae un po’ di armi, che inizia a mettere in un sacco. Sembra star pensando a qualcosa. <<È un sacerdote di lamashtu. Ed è un licantropo. Vi basta?>> dice alzandosi, per darvi un sacco. È pieno di armi d’argento. <<I guanti d’arme sono particolari: puoi inserirci pozioni alchemiche ed infliggere danni come se le armi fossero incantate col medesimo elemento...in cambio di un poco di dolore.>>

Ci vuole un poco prima di arrivare al suo laboratorio personale. Inizia a rufolare in uno scrigno, dandoti le spalle. <<Siete venuto davvero qui ad indagare? Pensavo foste venuto a “chiederci” di annetterci a Lakeholm.>> si volge un attimo. <<Io mi offrirò volentieri come artiere vostro, come fabbro personale...ma voglio il sacerdote morto. Il vecchio bastardo deve morire. Se avete un soldato zoppo, oppure un cittadino che vi sta sul cazz*, fatelo girare la notte qui vicino. Lo troverete di sicuro morto domani!>>

Più o meno tutti riuscite velocemente a salire sul terrapieno. Vedete l’interno della zona fortificata: è una fortezza sventrata, interamente in pietra nera. Vi da una brutta sensazione. I pavimenti sono completamente bianchi dai fili di ragnatela. Nel “giardino” innanzi alla fortezza si trova una figura incappucciata, che voi vedete di spalle, ad una ventina di metri da uno strano macchinario: una sorta di enorme clavicembalo al cui interno si notano delle gabbie con alcuni prigionieri feriti. Un ragazzo a fianco del pianoforte canta, mentre un uomo in armatura in parte sbrindellata suona il pianoforte. il ragazzo @Ghal Maraz Le tre figure sono al centro del giardino, ad almeno quaranta metri da voi. Sembrano non avervi visto. Di ragni, apparentemente, neppure l’ombra.

Gerald Goran d’Carshai <<Curioso come tutta l'umanità si muova spesso nella medesima direzione qualora non sia molto indirizzata. Predisposizione naturale. Comunque, per essere un mondo medievale, qui si sono molto ben adattati alla tecnologia, mi pare...>> dico seguendo l’arbitres.

C’è un lungo momento di silenzio ed un evidente muro di omertà. <<Per alcuni omicidi, c’erano solo vittime...il carnefice è stato punito nell’unico modo che si poteva.>> dice Galan, ma Hernan stronfia visibilmente. Per un secondo si lanciano degli sguardi quasi bestiali ed secondo distoglie lo sguardo. <<Seguitemi eptarca. Non credo che avrete risposta voluta più chiara di così.>>

C’è un lungo, lunghissimo momento di silenzio. <<Non succederà più. E per quanto non si possa che ringraziarvi per il vostro aiuto, non ce n’è alcun bisogno. Uno dei motivi per cui adesso i vecchi non comandano più è anche per questo.>> ti dice Galan, voce carismatica, osservando tutti gli altri. Tutti annuiscono, anche se Hernan ha lo sguardo duro ed una espressione quasi furente. <<Soprattutto per questo.>> dice Ghisel stringendosi come avesse d’improvviso un gran freddo. Poco dopo cade un silenzio che è Hernan a sciogliere. <<Vorrà dire che, per non farvi perdere tempo, potrei farvi un regalo. Mi sembrate uomo di guerra, eptarca, ed io sono quello che ama più le armi. Mio padre era fabbro, prima di diventare un carpentiere...>> dice verso Hernan, che sospira un poco.

Ghisel rimane un attimo silenziosa, mentre Annatar ti fa un leggero inchino, prima di andarsene. Con un poco di passa parola, siete pronti in dieci minuti. <<Ci siamo quasi tutti, ma quelli che mancano non possono venire, esperimenti in corso.>> dice Galan, il giovane pilota del veicolo che hai visto, col braccio meccanico ed i capelli bianchi. Il biondo in armatura media, che si chiama Hernan, assume una espressione indagatrice. << Come mai siete giunto qui, eptarca? Questo è un villaggio che quasi nessuno conosce...>>

Alucard Borealis <<È probabile che lo abbia ucciso Dorian invece. Quanto alla mutilazione ai genitali...non so perché l’abbia fatta, ma una cosa è certa: il gigante non lo hanno ucciso i puzzi, ma qualcuno della nostra grandezza...più o meno.>> Estrasse una bacchetta dalla tasca, per lanciarsi un incantesimo protettivo addosso. Una sottile aura magica protettiva. <<Se qualcuno ha bisogno, potete usarla, la avevo comprata prima di partire... può essere usata un’altra volta.>> dico con un sorriso, facendo per passarla agli altri. Si avvicinò poi a Kat e Astrid. <<State attente...e salvate Shayla. Siete fortissime, c’è la farete!>> disse con un sorrisone alle due, passandogli due pozioni di invisibilità. <<Se trovate un posto nascosto potete nascondervi e berle e fargliela sotto il naso. Se Luna viene con voi ho la terza...>> Si concentrò poi, chiudendo gli occhi ed ampliando le braccia, facendo poi un cerchio con le mani. Lentamente, dallo scomodo fodero che portava alla schiena, i frammenti della sua lunga spada di cristallo e ferro verde si alzarono. Pareva più una cosa di scorpione pronta a sferrare un colpo che una spada, la mano sinistra “legata” da una catenella dello stesso materiale della spada. <<Se dobbiamo combattere, sono più o meno pronto...per quanto lo si possa essere davvero.>> Scheda Tag

L’halfling vi dona una corda, prima che ve ne andiate, però senza rampino. @Cronos89 Dopo un poco che vi incamminate, c’è una stecca nel canto maschile e le urla di coro peggiorano sensibilmente. La voce maschile riprende a cantare, ma è evidente che pianga nel farlo. Adesso che siete vicini notate le rovine della magione fortificata. Senza sapere come sia l’interno della zona cinta da mura un posto vale l’altro è ne scegliere uno appartato sul retro. Le urla aumentano in intensità e sentite un’altra voce. <<Canta, canta ancora! Più forte, più forte!>> dice con voce rauca e “sussurrata”, nonostante il volume.

<<Non è stato ancora deciso, anche se auto-carrozza è abbastanza gettonato.>> dice, mentre altro veicoli sfrecciano sul tracciato. Così come è iniziato, l’esperimento dopo poco si conclude. <<Comunque, sono complicate da usarsi solo all’inizio. Poi è quasi naturale utilizzarle.>> Finita la “gara”, in cui vince il veicolo di cui sopra per velocità, escono i piloti dalle auto-carrozze. Da un veicolo più grosso, ma comunque veloce, esce un ragazzo biondo, vestito con una armatura media. Si appoggia ad un bastone di legno con una strana ( e mostruosa) decorazione. Mentre dal veicolo vincitore esce un altro giovane, questo dai capelli bianchi e dal fisico prestante. Mentre parlate, venite raggiunti dal torreggiante straniero. <<Abbiamo un ospite straniero, noto. Annatar Mairon, per servirvi. Alcuni mi chiamavano il Sapiente, ed è un soprannome che mi piace ancora, per quanto sia molto poco umile.>> dice facendo un elaborato inchino. Noti ora che porta un elaborato mantello di filato d’oro. l’occhio brilla di un rosso/arancione magmatico

Arthorius Theos Azuj Operazione

<<Glielo abbiamo chiesto mille volte, ma si è sempre negato o la coppia di re che serviva sarebbe venuta a riprenderlo per le orecchie.>> dice, mentre ti inizia s far strada. Superate la porta aperta e sul retro si trova una zona di terreno sterrato grande più di un ippodromo. Ai lati di questo enorme spazio si trovano forge e fornaci, ma lo “spettacolo” è al centro. Strani carri senza cavalli sono ad una linea di partenza e rombano con un rumore di tuono. ed all’improvviso partono con maggior velocità e sprint di un cavallo da corsa. Quasi non ti accorgi, in mezzo allo spettacolo, di chi ti indica Colin: fra le figure sedute a bordo pista c’è un mezzelfo alto probabilmente più di tre metri! Biondo rossastro ( ma sarebbe meglio dire oro e rame) sono i suoi capelli, e gli abiti sono assai curiosi, in parte armatura ed in parte pelle nera. Le mani sono piene di anelli ed a colpo d’occhio noti che gli manca l’anulare sinistro (infatti porta uno strano guanto). Porta anche una elaborata benda di seta nera a coprire l’occhio sinistro. Sta applaudendo.

In lontananza si inizia a sentir cantare. Una voce maschile, ma assai alta, ed un coro di...urla? La voce è portata dal vento, ma direste venga dalla casa in alto.

Alucard Borealis Non ti azzardare a chiedergli nulla, non se lo meriti, cuocia nel suo brodo. Si, quell’idiota si merita solo di cadere da cavallo e battere una culata. Culata ih ih ih ih... Chissà se il suo retaggio rende la sua pelle ed il suo sangue valevole per composti arcani e pozioni. E chissà che sapore hanno i suoi occhi... !!!!!! <<Efraym, ma ti senti male?>> disse avvicinandosi verso il lucertoloide appena salito a cavallo. <<Sei sicuro di non aver, chessò, la febbre alta? Sembra tu stia peggio del solito.>>

<<Sta nel palazzo qui accanto, di solito, anche se credo stia osservando l’esperimento adesso.>> dice lei con un sorriso ed un leggero arrossamento delle gite. <<No, non è stato lui. Abbiamo ripreso le ricerche di mastro Yuri, un artefice morto sei mesi fa in questa casa. Anche se soltanto la presenta di Grande An rende ogni cosa migliore e stimola la mente.>>

Kale Arkam <<Più che obiezioni, preghiere. >> mi guardo un poco intorno. <<Sala macchine difficilmente sarà vuota...tutto il contrario. Più che il motore, dovremmo trovare un modo di sabotargli l’altimetro. Magari possiamo fare una bomba improvvisata, ma occorre farla a tempo.>> mi faccio pensieroso. <<Ma andiamo in armeria ed in magazzino, magari ci scappa qualcosa di luccicante!>>

Lei ti guarda con espressione sempre più interrogativa, poi guarda Colin e si gratta la nuca. <<D’accordo...ma fare sembrare come se il nostro villaggio fosse il Pitax.>> dice con una mezza risata, come a cercare di sdrammatizzare. Si guarda un attimo intorno. <<Si chiama...non conosco l’elfico, quindi non saprei rimettervi il nome. Lo chiamiamo An o Grande An ( i più piccoli): è un artiere ed artigiano incredibile. Un mostro di bravura. E non è umano, ma...di un altro mondo!>> ti dice col tono di chi si aspetta di non essere creduta.

Alucard Borealis <<Erythnull. Massacro, invidia...uno dei divini più malvagi, Efraym. E la loro è una cultura criminale e malvagia, un poco come quella dei drow o quelle di mortali nell'abisso. >> disse facendo spallucce, rispondendogli un poco atono. <<Andiamocene, è meglio...rischiamo grosso qui.>> feci per allontanarmi velocemente. <<Secondo voi sarà stato Dorian?>> pensò, mentre osservava il corpo, controllandone le ferite. @master

<<Maestro d’armi? Beh, ne hanno per addestramento, lord Ir’tyran se gliela potrete bene potrebbe farlo gratis.>> dice Thorn facendo spallucce. il rettore sorride. <<Potremmo fare una cosa più “pirotecnica” se volete, piuttosto che usare la bacchetta.>> La drow interviene, accavallando le gambe. <<Secondo me, rettore, potreste aiutare a costruire gli edifici del porto in cambio di una scuola qui. E per scuola intendo...>> <<Una normale scuola?>> gli risponde lui.

Ghisel ti guarda con una espressione un poco perplessa, mentre ritrae la mano. <<Questioni urgenti? Di che genere? Comunque per parlare con il “capo del consiglio” basterà aspettare la fine della corsa dell’ultimo collaudo.>> dice mentre guarda un attimo ad una porta che conduce all’esterno. <<Non ci vorrà molto, pochi minuti. Quanto alla direzione del villaggio...non la ha in realtà. È che il sacerdote di Erastil si faceva forte della sua anzianità e voleva quasi essere adorato. Gli abbiamo detto che in ci interessava per niente, anche perché non era certo il capovillaggio od altro. Da quel momento il “capo” del nostro gruppo è diventato il capovillaggio per la maggior parte della gente. I vecchi invece si sono fissati sul fatto che prima le cose si avessero in altro modo ed hanno accusato il vecchio artiere, morto mesi fa di “averci corrotti”, come lo straniero venuto qui un mesetto fa. Il capovillaggio ha fatto una figura così barbina con quello, si è inchinato addirittura. Avrebbe sbranato qualcuno poi...>> dice lei ridacchiando un poco, ma smette velocemente. <<...comunque, che volete?>>

Alucard Borealis <<Ci penso io Ragnar...se vuoi parti pure, che se va anche Efraym gli altri avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile.>> disse scendendo da cavallo, l’aria un poco scocciata, verso Ragnar. <<E tu, com’è che pacifista e pieno di te come sei non hai studiato nulla dell’arte dei cerusici? Evidentemente è solo per assassini, no?>> disse al lucertoloide, mentre si avviò alla tendopoli con la borsa da guaritore in mano. @tendopoli