Zellos

<< Ben più preoccupanti le notizie dal Pitax che dal Cheliax: l’Impero è molto lontano ed al massimo adesso potrebbero chiederci di essere loro occhi ed orecchie nella zona. Un buon modo di ottenere risorse sul momento, magari un poco di confusione dopo..>>dice Zarastrikaran con un che di sghignazzante. <<Vengono chiaramente ad offenderci per poi chiedere compensazione.>>

Oceiros DM

@Ian Morgenvelt

<<Laaaargoooooo a sua eccellenzaaaaa!!!!Laaaaargooooo al grande Tartuccio!!!!>> si ode in lontananza urlare, mentre la delegazione si avvicina. Delegazione preannunciata da messi che, quando si presentano però non sono del solo Pitax, ma bensì rappresentanti del Consiglio Fuorilegge. Le delegazioni si fermano fuori dai confini cittadini ( in quanto avvisare dal primo ministro Tartuccio dell’impossibilità dopotutto di essere supportati in una città ancora in costruzione) a sud est, vicino alla spiaggia. Più che una delegazione sembra un circo itinerante: “nobili” pirati del Marchesato Nero sono venuti con volto incipriati e parrucche voluminose, abiti e merletti così volanti e gonfi da ricordare vele; gli uomini del Pitax, per quanto truci, sono circondato da bardi ed acrobati; gli uomini di Daggermark paiono più bravacci inviati da una Gilda di ladri. Ed è proprio l’ambasciatrice di Daggermark l’unica a far il suo ingresso in città. <<Perdonate il serraglio, ma l’idiota in viola voleva per forza tutta ‘sta gran cagnara. Krella o’Briar a vostra disposizione, ambasciatrice di Daggermark. Si, mio padre era della città e mia madre di Numera. Si, a letto doveva scalarla: almeno diceva così mia madre per burlarsi di me in Numeria e mio padre non so perché gli ho spaccato il cranio per averci abbandonate. Ora che sapete un poco di pettegolezzi, questa sfida? Tartuccio la checca ( e mi scusino le checche) ha un campione, voi Valena?>> dice togliendosi il cappuccio e rivelando capelli nero pece ed occhi azzurro chiaro un poco inquietanti. Sarà alta poco meno del metro e novanta.

@Nyxator

@Pretzel Jack @Taverna

Si dice che lord Selline della città di Mivon sia morto ucciso dal suo secondo in un agguato dove il traditore abbia usato trucchi magici e poteri di origine sconosciuta. La città pare essere sprofondata del caos, alcuni sospettano lo zampino di alcuni sciamani lucertoloidi, visti spesso nella città in quei giorni e tremendamente impazienti ( e poi furenti) con il (ora defunto) lord Selline. Due incantatori sembra che si siano trasferiti da tempo nella foresta a nord della città degli oligarchi: uno, Bartholomew Delgado, pare sia a cinque giorni di cammino a nord ovest, mentre l’altro si dice sia ad una settimana e passa a nord est. Di costui non si conosce neppure il nome, solo il soprannome: Scaglianera. Un villaggio nella foresta è stato trovato completamente deserto da sette fratelli taglialegna. Sembra che a parte per una donna siano tutti morti, costei si è sposata col più vecchio dei fratelli e sembra non ricordare nulla di quanto successo nel suo villaggio. Si sa soltanto che un gruppo di avventurieri ha riferito che innanzi alla ragazza i poteri divini svaniscono come neve al sole. Un gruppo di mercanti sta giungendo nelle terre rubate per aprire una sede di una Gilda o forse per trasferirsi. Si sa che vi sono fra di loro individui peculiari ( alcuni unitisi alla carovana quando la taverna di Oleg a chiuso i battenti), ma sopratutto si sussurra di una strana setta di Groetus che venera l’investimento totale del denaro in affari di ogni genere poiché del domani non vi è alcuna certezza. Sembra che dopo il viaggio effettuato quasi otto mesi fa, stiano per tornare i vari mercanti. Nel loro lungo viaggio si sono uniti alla carovana nuovi mercanti, alcuni pare ancora più strani! Si dice che nelle notti di luna nuova sia possibile vedere, nella vecchia torre di guardia abbandonata ( tre giorni di cammino a nord est) si trovi qualcuno I qualcosa in cerca del tesoro del luogo: si narra che tre sorelle guerriere abbiano difeso a lungo un tesoro innanzi ad un barbaro e che egli, dopo averle sconfitte, stuprate ed uccise, se ne sia andato senza toccare affatto ciò che proteggevano. La vecchia torre di guardia è svanita, sostituita da un enorme castello di proprietà del maestro di magia di Seedrachenrose. Si dice si un luogo impervio ed impossibile da conquistare, anche se veramente in pochi hanno avuto l'onore di poter entrare in quelle antiche ed inquietanti mura.

Dalla fatidica sera in cui vi siete riuniti a discutere dell’oligarchia che avreste creato, è passato tempo, almeno cinque mesi, forse qualcosa di più. Vi sembra siano passati almeno degli anni. Scartoffie, lavoro manuale, richieste più o meno folli si sono susseguite senza soluzione di continuità. Ci sono stati grossi problemi, come l’attacco di un gruppo di sette cavalli crudeli alla città, giunti dalla foresta affamati di carne umana, oppure lo scherzo da parte di alcune sirene ai vostri cittadini per poi lasciare gli ammaliati su alcuni scogli a prendere il sole nudi. Tutto comunque va per il meglio. Da poco i costruttori nanici se ne sono andati dalla città dopo aver diretto con piglio quasi dittatoriale i lavori ai muratori: inizialmente temevate che qualcuno potesse persino prendersela, ma in realtà avete scoperto che buona parte dei vostri cittadini hanno passato la notte del loro addio a bere con loro la loro pesantissima birra. Inutile dire che dove prima c’erano muratori alle prime armi e taglialegna senza arte, adesso c’erano artigiani e mastri assai ferrati. È ormai novembre, un insolitamente caldo novembre, quando alcuni squilli di trombe raggiungono la città: all’orizzonte, stendardi di Cheliax, l’ordine dei cavalieri infernali del Chiodo e della chiesa di Asmodeus garriscono al vento. Una delegazione proveniente dalla medesima direzione, ma meno appariscente è quella del clero di Abadar, che procede alla stessa altezza di quella del clero di Asmodeus. Sembra che un’altra delegazione stia arrivando, ma non sapreste dire. Curiosità assai strana è invece l'apparizione di una delegazione di uomini a cavallo provenienti da Pitax: è questa la prima ad arrivare e, dopo essersi accampati nella piazza cittadina ancora in costruzione innanzi al palazzo degli oligarchi, un messo con la puzza sotto il naso ordina agli oligarchi di prepararsi all’arrivo ( quando avrà voglia) dell’inviato di sua divina maestà Irovetti, il Mastro d’Incanti Tartuccio che li raggiungerà “in chissà quale stalla chiamano sala delle udienze”. @Plettro, @Ghal Maraz, @Ian Morgenvelt, @Pippomaster92, @ToGrowTheGame, @Nilyn

Dopo aver scelto la posizione ( cioè quella suggerita dalla lady che ormai ben sei mesi fa vi ha fatto imbarcare in questa avventura) sul lago Acquazanna, con alle spalle le fitte foreste, avete iniziato a lavorare duramente. La popolazione delle terre rubate ha preso la notizia della vostra “baronia senza Barone”, cioè della vostra oligarchia con una curiosità positiva. Non sono pochi coloro che anche soltanto guidati dal pensiero di poter essere governati non da un gruppo di esaltati i pazzoidi ( come Razmiriani o Pitaxiani) hanno deciso di unirsi ai vostri sforzi. L’aiuto chiesto ai profughi è stato provvidenziale: non solo vi hanno fornito manodopera specializzata di cui avevate disperato bisogno, ma anche manodopera vera e propria. Il progetto creatovi dal principe Auge è al momento troppo, TROPPO ambizioso per le vostre tasche, ma i mastri nani e i genieri hanno lavorato alacremente costringendovi tutti a fare il massimo. ( La città guadagna gratuitamente Difese livello C ed un fattore di Tecnologia di 3/5) La scelta di Zarastrikaran come Mastro del Conio ha portato molti benefici e qualche lamentela: non soltanto alcuni eruditi ed alcuni saggi di Absolom si sono voluti trasferire nella neonata città per fornire assistenza ed aiuto, ma la chiesa di Abadar ed il clero di Erastil hanno volto il loro occhio in modo più benevolo verso la città. Sfortuna vuole che Zarastrikaran sia alquanto testardo nella riscossione delle tasse e dei tributi, cosa che ha portato qualche borbottio fra i popolani. Non che egli abbia preteso troppo o violentemente, è che ai cittadini delle terre rubate proprio non sembra entrar in testa di dover pagare le tasse. Le azioni di Beregor, Jasmine, Colin e Juliano hanno portato ad una scelta clamorosa: Oleg ha deciso di vendere la sua taverna ad un ricco conestabile di Restov per trasferirsi nella vostra città. Insieme al suo nutrito gruppo di amici, popolani, goblin ed un gigante, ha portato baracca e burattini nella vostra cittadina, creando il secondo edificio più importante della piazza centrale, cioè la sua taverna. Il nome della taverna è ancora in forse, anche se la “Il pugno, la scimitarra e la spada” sembra il più probabile. @Ian Morgenvelt, @Plettro, @Ghal Maraz, @Nilyn, @Organo84, @Pippomaster92, @ToGrowTheGame

Gli alleati aldilà del fiume: La città di Seedrachenrose è alquanto peculiare: in sei mesi non è ancora stata terminata, ma già adessoè stata celermente preparata, grazie ad artigiani nanici ed elfici, oltre che da muratori che si dice lavorino giorno e notte senza tregua o requie. La città ha già molte leggende che circolano su di essa: apparsa dal nulla, composta da stranieri apparsi da un altro mondo... si sa che i suoi abitanti hanno già stipulato un patto con la famiglia nobiliare dei Restov, anche se non si sa per quale motivo. La città stato è retta da un Princeps ( figura autoritaria simile e un re od un imperatore), coadiuvato da un consiglio ristretto e da due camere, una nobiliare ed una di comuni. Per quanto in verità la figura del princeps sia dotata di poteri illimitati, sembra che Auge sfrutti molto gli organi consultori nella sua attività di governo. Si sa che la città non accetta stranieri se non con permessi della durata di tre o sei ore all’interno della sui “vero suolo”, ma un quartiere per stranieri con porto annesso è già stato costruito. Princeps Arturo Auge: alto sul metro ed ottantacinque, è un giovane uomo dai capelli neri e gli occhi azzurri con qualche sfumatura violacea. Il princeps è la massima autorità della città ed a buona ragione sembra: impegnato ventiquattro ore su ventiquattro, questo factotum sembra non avere mai requie in nessun momento. Conte Krios du Levyathan Membro del consiglio ristretto e membro della camera dei lord, è uno dei più ferventi sostenitori della integrazione della volontà popolare nel governo della città: è il Conciliatore di Auge, oltre che il suo tramite con la neonata gilda dei commercianti, la Confraternita del Gallo. La creazione di una nobiltà elettiva con proprietà dei territori del porto costruito sul lago è di sua invenzione. La giovane moglie Eveline è invece la tenutaria del tribunale legale della città. Conte Albrecht von Carstein Figura misteriosa, il nobiluomo è il tenutario di Castello del Drago, la imponente ed inquietante struttura al centro del lago Acquazanna che ha distrutto l’isola di Candlemere. Il castello emana per miglia un’aura magica estremamente forte ( dovuta anche alla leyline su cui poggia) ma anche una pesante aura malvagia visibile soltanto la notte. Il conte è il responsabile delle ricerche magiche della città.

Arthorius Theos Azuj Con Mantonero

<<In verità questo luogo ha una TREMENDA attrattiva.>> dice Zarastrikaran facendo una mappa della zona. <<Sarebbe il blocco di ogni commercio con il Brevoy. Tassi doganali sarebbero molto oro alle casse della città. E per il resto... beh, se a tutti sta bene, potrei effettivamente farvi da tesoriere finché qualcuno di sopportabile non appaia. Migliore è impossibile dopotutto. E lo farò gratis, pasti inclusi però. Ed un comodo letto in monete, grazie. >>

Oceiros Tutti tranne Celeste

<<Avete mai svolto incarichi da generali o di comando di truppe? O di milizie?>> domanda Colin a Valena e Juliano, completamente atono. Zarastrikaran alle parole di Koen quasi si strozza con il fumo della pipa. <<Credo che vi renderei uno zimbello, ahimè. Non sono certo immenso. Sono solo splendido ahimè. Ah, a proposito: per la città non sarebbe male relativamente dirimpettaia ai profughi extraplanari...o qui, anche se si tratterebbe di cercare subito rissa visto la posizione.>>

Oceiros Innanzi alla feccia orientale ma soprattutto col Faraone

Arthorius Theos Azuj <<No, non è vero. Sai chi te lo ha chiesto. Quindi parla, finzione di un essere umano.>> dico a denti stretti e leggermente irato.

Zarastrikaran trae una profonda boccata di fumo, prima di fare alcuni anelli. <<Il nano amico dell’eroina è un servo di Groetus. Se lo “sfratterai” provocherai un bel po’ di mal contento...>> dice facendo una freccia che colpisce il centro dei vari anelli fatti prima. <<Inoltre hai detto bene, Valena: qualunque cosa tu intenda per reggenza sembra proprio la figura del Barone, ma senza il suo nome. Ed avete detto di non volerlo, un Barone...>> PER TUTTI @Ghal Maraz, @ToGrowTheGame, @Ian Morgenvelt, @Nilyn, @Pippomaster92 E @Plettro

<<Di logica un generale non dovrebbe avere mai potere sulle guardie cittadine, se non si premedita un disastro...>> dice estraendo una piccola pipa Zarastrikaran. <<Sarei curioso di sapere in compenso che cleri vorreste proibire. A parte logicamente Lamashtu ed i demoni, o il Tiranno Bisbigliante.>> Colin termina di bere qualcosa che si era messo nel bicchiere da una fiaschetta personale. Sembra rinfrancato nello spirito dal sospiro che fa.

Oceiros Insieme a molti altri

@Nyxator

Arthorius Theos Azuj Nel vicolo con Jean

Ilyas A passo tranquillo mi dirigo verso la forgia. <<Se mi sentite urlare sono nei guai.>> dico cercando di smorzare leggermente la tensione dovuta al luogo funesto dove siamo capitati.

<<Come siamo scontrosi, Koen. Forse il tuo parlamento ti sta così a cuore da lanciar occhiate funeste anche a chi ti ha supportato. >> dice con un tono piatto che forse nasconde più derisione di quanto le parole lascino pensare, specialmente quando la maschera si sofferma su Lily. <<A parte alcuni di noi più sedentari, tipo me, che trovo la mia maggior utilità nella ricerca scientifica e nel curare gli ammalati ed i derelitti, non so quanto sarà possibile trovarci...spesso: senza esercito o milizia, siamo la prima linea di difesa contro quanto le terre rubate vomiteranno addosso ai nostri sudditi. Forse però ho trovato un aiuto: due maghi, ricercatori dell’arcano, hanno i loro laboratori nella foresta e vogliono incontrarci. Da quanto ho saputo da Oleg prima di...incresciosi eventi, anche un anziano lucertoloide ci cerca, per salvare la sua gente.>> dice pensieroso quasi Colin. Zarastrikaran fa cenno di voler parlare anche lui, ma che attenderà un poco. Alle ultime parole di Valena sulle fedi, pero sin fa avanti. <<Il mio buon amico Arx mi ha detto che i suoi informatori hanno visto varcare i confini delle terre fluviali già molte delegazioni. Pare che si sia vicini alla nascita anche delle altre baronie. Una delegazione molto nutrita è cheliaxiana, mentre due ( una più grande ed una più piccola) sono di Abadar.>>

Oceiros

<<L’imperatrice Abrogail III, prima del suo nome è la signora del tre volte salvifico casato di Thrune, prescelta del lungimirante Asmodeus il Benedetto, no? Certo che ci vuole estetica!>> dice con tono da maestro che corregge per una sciocchezza l’allievo Zarastrikaran, andandosi a far coccolare da Lily. <<Ora però sono curioso delle lame che verranno estratte per le aree di competenza.>> sghignazza Colin.