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Zellos

Circolo degli Antichi
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  1. @Fezza e @Pippomaster92
  2. Venite “scortati” nella taverna, dove alcuni avventori sono feriti in modo simile al vostro, ma la maggior parte sembrano star bene, tosse a parte. Olga vi ringrazia infinitamente, come Svetlana, svegliatasi da pochi istanti. Colin in breve opera tutti voi, costringendovi a stringere i denti più volte per il dolore, spiegandovi che le ferite di quella strana arma sembrano siano fatte apposta per provocare emorragie interne. Spacca il gigante era stato seviziato a lungo con quell’arma e solo da poco è fuori pericolo L’unico che viene congedato velocemente da Colin è Beregor. << Uhm...non sembrano esserci emorragie...sei sicuro di essere interamente umano e non un bastardo planare? La tua pelle è insolitamente resistente...>> mormora Colin a mezza bocca, osservandolo dopo averlo scacciato. <<Avete salvato la sorella di mia moglie...non potrò mai ringraziarvi abbastanza.>> dice Oleg con voce quasi rotta dal pianto. Poi vi sorride.
  3. <<Abbiamo due incantatori deputati a simili evenienze: un telepatie in grado di collegare le menti di coloro che glielo consentono, ed un viaggiatore dei sogni. Inutile dire che il secondo necessita che il destinatario dorma. Altrimenti il conte può inviare la sua immagine, parlare e vedere attraverso essa grazie a corvi e pipistrelli.>> dice verso Koen l’imperatore, prima di voltarsi verso Valena. <<Strano che il vostro problema siano gli uomini, a meno che ciò che vi manchi non siano gli architetti ed i capi mastri.>> dice Auge, scambiando una lunga occhiata col Conte prima di ri-iniziare a parlare. <<...altrimenti suppongo che fra i precettati ci fossero anche muratori e scalpellini atti alla bisogna. Volendo possiamo disegnare noi il progetto della vostra città, qualora sappiate già di disporre di ingenti risorse, o dove reperirle.>>
  4. @Pretzel Jack @tutti tranne Chelry ( stanza taverna) @Nyxator
  5. @Plettro Colin si sofferma qualche secondo, immobile. <<Venite tutti e tre, anche il gatto. Se non vi opero al più presto, morirete per le emorragie interne...o peggio.>>
  6. <<Sacerdotessa Valena, per Noi e per tutti noi è un nuovo inizio. Un regno che non è più vincolato da obblighi dalla storia e da noi stessi imposti. Per certi versi persino una liberazione da un destino di sangue. Ma bando ai sentimentalismi ed al rimpiangere il passato. La nostra lotta inizia anche qui, per difendere il nostro popolo. Siamo lieti di conoscervi e non sapessimo della vostra futura condizioni di regnanti vi avrei offerto di rimanere qui, con posizioni di rilievo.>> dice con un serio cenno del capo. <<Perdonate la nostra dimenticanza: costui è il Duca Crios du Leviathan e sua moglie Eveline, figlia di uno dei più grandi eroi del nostro mondo Louis du Leoncoeur, sacerdotessa di Verena. Credo che in questo mondo Iomedae veda con apprezzamento il suo operato poiché le concede poteri di natura magica.>> Osserva poi il conte, che vi ha accompagnato, ma questi fa un cenno negativo col capo. <<Bene, Lily mi pare sia il vostro nome, damigella. Potete chiederci ciò che desiderate ( come anche voi, Sacerdotessa Valena) alleanza a parte. Riteniamo che quantomeno quello sia già scritto col sangue di chi avete ucciso per noi e nella carne ed anima di chi avete salvato.>>
  7. Arthorius Theos Azuj Mi faccio pensieroso. <<Non mi sono ancora informato su milord e su gli altri pretendenti al “trono”. Non sarebbe cosa assai brutta iniziare a preparare un ballo od una festa in onore della giovane figlia, ed iniziare a lodare i di lei pretendenti. L’adulazione senza tornaconto apparente fra i nostri ranghi è spesso apprezzata.>> mi liscio il mento, la leggerissima ricrescita della barba si fa sentire alle mie dita e la ripasso con le unghie. <<Conoscete un bravo pittore? Od un incisore?>>
  8. Il dottore, dopo aver assunto uno dei suoi reagenti, si lancia nella stanza delle mitragliatrici, mentre voi altri prendete la mira. Il dottore viene investito prima da delle scintille, poi da una salva che viene in parte parata dall’armatura....ma non interamente. @Hokuto Vengono rapidamente distrutte le mitragliatrici. “Dopo l’anticamera” con le mitragliatrici, la strada per la sala macchine si restringe in diversi corridoi ( tre) ognuno contrassegnato da un colore. Una veloce lettura vi porta a comprendere che sono tre aree. Motore a Deriva Raffreddamento Impianto Depurazione Scorie e Smaltimento rifiuti ( magazzini)
  9. Oceiros Sfruttando il fatto che Clint e Celeste hanno attirato l'attenzione, si mosse cercando di non farsi vedere, visto l’abilità con le parole del primo.
  10. <<È giunto un mercante, da quello che ci hanno detto vostro conoscente. Per quanto riguarda pozioni ed estratti alchemici ha fornito gran quantità a basso prezzo, vendendo anche le formule per i nostri ingegneri. Prima controllerò personalmente tali medicamenti. I vostri servigi per i feriti della trascorsa battaglia sono sicuramente bene accetti egualmente, ma qualora aveste altro da fare, vi capiremo.>> dice facendo un leggero inchino. <<Seguiteci, credo che abbiano deciso chi sarà il prossimo signore.>> Vi avviate con calma verso un altro edificio, una torre di marmo bianco le cui decorazioni rappresentano festa cavalleresche e diverse battaglie. Quando entrate, non sono pochi i servi che stanno pulendo e cercando di rimettere a posto l’interno sembra essere passato attraverso alcune battaglie. Dopo sei stanze attraversate, giungete in una stanza interamente in marmo nero. È una sala del trono all’interno di una enorme sala da ricevimenti e da ballo. Vi sono tre figure. ( due inginocchiate alla terza) Una è una donna molto bella, bionda e dagli occhi azzurri. Ha un che di angelico ed austero allo stesso tempo, ma stemperato da un che di materno. Al fianco, un uomo leggermente più alto, anche se probabilmente più basso di un metro ed ottanta, capelli rossi ed occhi anch’egli azzurri. Per Koen La terza figura veste con abiti altamente esotici, una tunica bianca ed un mantello scarlatto. L’armatura è incredibilmente particolare, ed il torace sembra fatto a Foggia di un fisico atletico. Porta una corona che ricorda una corona d’alloro geometrizzato. Il volto è coperto da una maschera d’oro. Quando entrate, il mascherato si toglie l’elmo, rivelando una lunga capigliatura nera ed occhi azzurri. <<Benvenuti, Eroi. Siamo lieti di sapere che in questo mondo esistono persone di buon cuore. È cosa assai rara anche qui? Siamo Arturo Auge, nel nostro vecchio mondo eravamo l’imperatore di Remas. L’ultimo impero sopravvissuto, sopravvissuto alla caduta del mondo, per pochi istanti. Il soprannome di Impero Eterno non ha portato troppa fortuna. >> dice avvicinandosi a voi e tendendovi la mano. Ha dei tratti veramente belli del volto, per non parlare di un portamento e di una grazia così studiata e così naturale da sembrare sovrannaturale.
  11. Melkor Vedendo l’arrivo del negromante, mi volgò verso di lui e cerco di raggiungerlo per sferrargli un colpo di spada all’altezza del volto.
  12. Il nobile osserva qualche istante Valena in silenzio, prima di scoppiare a ridere. La risata sembra vera, ma il vi fa quasi preoccupare: sembra “stargli male”, come fosse un uomo non abituato al riso. <<In effetti dubito sinceramente che il castello di nostro padre possa andarsene. Anche se un nostro nipote creò un incanto per trasformare in nave il suo di castello. Facciamo così: voi e la ragazzina andate a richiamare i vostri compagni, mentre il qui presente rimarrà qui a farsi insegnare ciò che potremmo trasmettergli. Sempre non abbiate altri importanti impegni, in qualità di regnanti e futuri possidenti e plenipotenziari.>>
  13. @Plettro Beregor, caduto a terra, ci mette un secondo di troppo per rialzarsi perdendo l’occasione e le aperture che attaccarlo tutto insieme avrebbero potuto portare. Un quadrello di balestra gli si conficca nella spalla, ma non se ne cura, lasciandolo conficcato: pare che da dentro la taverna stiano per arrivare rinforzi. Juliano giunge all'attacco, provando a lanciare una gragnuola di colpi di mazza, che si rivelano in grado di provocare pesanti impatti, ma poca roba, tanto che l’altro sembra deluso. Il pugno però che sferra al volto è così potente che pensavate si sarebbe tolto, ma pare essere forse fuso con il volto del vostro avversario, che mugugna con leggera felicità. <<Sento la tua rabbia uomo! La tua sete di violenza! Incanalala, urla! Digrigna i denti e grida! Oppure i tuoi compagni moriranno tutti oggi!>> grida il colosso verso Juliano pochi istanti prima di essere raggiunto anche dall’attacco congiunto di Rajah e Jasmine: la prima lo colpisce con due rapide zampate quasi “alzandosi in piedi”, colpendolo ai lati del volto e facendolo traballare. Jasmine invece prova una rapida coppia di tagli sotto il bicipite scoperto, facendolo sanguinare. Lui, dal canto suo, osserva tutti voi e si lascia sfuggire un verso simile ad un latrato di gioia. Con un gesto velocissimo, formica su se stesso colpendo tutti con la grossa ascia, aprendo squarci profondi e dolorosi sulle vostre carni, facendoci vacillare e quasi cadere a terra. La più sfortunata è Rajah, che cade a terra, colpita con violenza ad un occhio e sul collo. Sta perdendo molto sangue. <<Su! Fatemi ancora divertire!!! Avanti!>> pronunciate queste parole, viene investito da una colonna di luce e, mentre grida <<No!!! NO!!!>> tendendo la mano verso la testa di Juliano, sparisce alla vista. È a quel l’unto che vedete arrivare Colin insieme ai goblin.
  14. Oceiros Si tolse, con una certa ritrosia è fastidio , il mantello e la tunica. A quel punto, vestito come i prigionieri nordici, si avviò verso quella zona muovendosi circospetto, e provando ad essere il meno visibile possibile, aspettando il caos imminente per muoversi più velocemente.
  15. <<Il duca ed il princeps stanno discutendo sul da farsi, credo che potrebbero metterci qualche ora. I sopravvissuti hanno vari luoghi di provenienza, la guerra ha formato una catena di comando che non è certamente collegata ai giusti rapporti di fedeltà e di vassallaggio. È possibile che uno dei due decida di farsi da parte, adesso che il nostro mondo non li opprime con i suoi vincoli... in tal caso potremmo finire persino noi a governare, finché non nascerà un degno erede.>> l’ultima parte la dice con un che di sospiro di rassegnazione.
  16. <<Crediamo che l’oro sia il minore dei problemi. Fortuna o sfortuna ha voluto che l’ultima ridotta dove abbiamo cercato riparo fosse una delle città più ricche del nostro mondo...per non parlare dello avidi che portarono con sé denaro invece che la forza di cuore e mente per difendere i loro cari od il loro gregge.>> dice con un sorriso malinconico. <<Se è oro ciò che cercate, non vi è alcun problema. Qualora vogliate stipulare una alleanza con noi, se preferirete aspettare di essere tutto il vostro gruppo di “avventurieri”, attenderemo volentieri. Quando vorrete saremo qui ad attendervi.>> Il lord si volge verso Koen, osservandolo. <<La cronomanzia è qualcosa di estremamente difficile insegnamento. Inoltre non so quanto sia a noi stessi connaturata od a qualsivoglia insegnamento noi si possa trasmettere. Ciò non toglie che non sia impossibile provarci. Negli ultimi anni abbiamo avuto allievi ed è stata una esperienza soddisfacente.>>
  17. <<...Qual’é il problema? Non puoi stringere la mano ad un povero mago?>> E Koen strinse la mano di Egil. Vi sono gesti che, una volta solo una compiuti se ne apprezza l’importanza od il peso. Nel momento della stretta di mano, Koen comprese due cose: che Egil doveva avere una febbre terrificante ( visto il calore della stessa, ma anche il fatto che fosse contemporaneamente “gelata”) e che la cosa era bastata a generare un effetto magico. La discussione fra Valena ed i servi in livrea si rilassò quando uno di questi ammise di aver sentito solo che il conte fosse pazzo e molti paroloni incomprensibili. Lily e Baldr danzarono, quest’ultimo volenteroso di farsi insegnare alcuni passi e che decise di non andare ad istinto. In venti minuti tutto si acquietò...in senso lato: nel lago apparvero due navi, una immensa nave fusione fra una quinquiremi ed un galeone, ed una nave dalla linea affusolata ed elegante. La zona arida nei dintorni, dove prima non vi era niente fu letteralmente invasa da quello che era distinguibile come un porto ed un quartiere commerciale, oltre che da alcuni edifici. L’isola che occupava il centro del lago divenne leggermente più grande ed occupata da un immenso ed inquietante castello. Ma la cosa più bella furono le urla di gioia che si sentirono per le persone apparse dal nulla, gli scoppi di applausi ed il boato di pianto. I tre avventurieri vennero portati tutti e tre in uno degli edifici appena apparsi, che era visibilmente una sala delle udienze. Ad attenderli c’era, gli venne detto, il misterioso conte.: un uomo sulla trentina avanzata, vestito con un abito nobiliare nero e rosso. L’incarnato era abbastanza pallido. Nella destra tiene un bastone d’ebano la cui cima culmina in un teschio decorato da ali da pipistrello (legno intagliato ovviamente), mentre al fianco destro porta un fodero di una spada bastarda. <<Salute a voi, avventurieri.>> dice con un comune senza alcun accento, mentre vi fa un profondo inchino. << abbiamo saputo delle vostre azioni, di tutte le vostre azioni e volevamo ringraziarvi.>> Vi indica l’esterno, le manifestazioni di gioia e di giubilo. <<Tutto questo non ci sarebbe. Avete la nostra gratitudine, la gratitudine del Conte Albrecht von Carstein. Qualunque cosa vogliate, cercheremo di esaudirla. Anche se a breve ( con nostro gaudio) non saremo più il Signore di costoro, ma solo un consigliere ( e speriamo non tanto interpellati)>>
  18. @Plettro <<Signore del massacro, dammi la pazienza...>> mormora con voce cavernosa il colosso, mentre Beregor fa una capriola per cercare di arrivargli alle spalle, riuscendoci con facilità.Così come con facilità trova la schiena nuda e la zona dei reni. Peccato che non riesca ad affondare il colpo all’interno della nuda carne. Il colosso sospira. Pochi istanti dopo è l’anno volta di Juliano, che arriva a saltare sfruttando uno dei colpi, per prendere in pieno nell’incavo della spalla il colosso, ferendone la pelle, facendo stillare del sangue ed incrinando la clavicola. Gli occhi del vostro nemico si volgono verso Juliano, mentre l’ascia da terra si appoggia alla spalla ferita. <<Forse mi sono sbagliato, forse qualcuno di interessante c’è.>> Il contatto mentale di Jasmine si stabilisce, trasmettendole una sensazione orrenda, ma garantendogli una miglior difesa contro il suo enorme avversario. Sulle labbra gli si sta formando un avvertimento a Juliano, quando il colosso si volge con velocità inumana verso Beregor, afferrandolo per il torace, prima di girarsi ed usarlo a mo’ di arma improvvisata verso Juliano, prendendolo in pieno. Il rumore dell’urto è etremamente sonoro ed accompagnato dallo schiocco di diverse ossa. Per tutti
  19. Oceiros <<Direi che dovremmo dividerci e provare un atteggiamento furtivo...ma conoscendo alcuni...>> disse facendo una pausa. <<conviene che alcuni di noi provino ad infiltrarsi nella confusione ed altri invece la portino.>> disse iniziando ad osservare ( con un poco di disgusto) il vestiario appeso ed iniziare a metterselo sui propri. Osservò il fuoco fatuo Sharifa <<Potresti distruggere quei due globi di vetro con energia elettrica?>> poi osservò gli altri. <<Il lato dei nordici mi sembra l’unico prendibile per gli adulti...ci vediamo alla stanza in alto?>>
  20. Arthorius Theos Azuj Mi faccio accompagnare in giro da Jean, così ha detto di chiamarsi. Dovrò informarmi sulla sua famiglia penso trattenendo uno sbadiglio mentre ci incamminiamo. <<La famiglia Azuj è una ricca famiglia nobile. Comprendo che non la conosciate come io non conosco la vostra per nome...è da poco che sono giunto in città e non ho ancora avuto occasione di fare la mia “entrata in società” a corte. Speravo di trovare qualcosa di...guardabile.>> sospirò. <<Sentiamo, che idee avreste?>>
  21. Oceiros Peccato. Morto come tutti gli altri e senza che io avessi l’incanto per intrappolarlo. Peccato davvero. <<Inutile sprecare tempo, Trull. Se davvero trasmigra eternamente, è già andato in viaggio per il suo nuovo corpo.>> si spera migliore per quanto riguarda la resistenza alle frecce. Si volse e portò la mano al volto, per coprire una singola risata. <<Venite tutti, tutti qui. È il caso di essere curati. Clint, dammi una mano, usa pure questa...>> passandogli una bacchetta. <<...così faremo prima, non abbiamo tutto il tempo del mondo.>> master
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