@Ian Morgenvelt
Il drow ti accoglie con una riverenza. È vestito in modo diverso: un paio di pantaloni dove il piede possa toccare con dita, una protezione alla pancia ed uno strano spallaccio. Ai fianchi porta due foderi da spade e, quando Lilly si prepara a dovere, accordando il liuto e schiarendosi la voce, lui estrae le due spade. Lunghe, sottili ma flessibili, risplendono di uno strano colore scuro e sono percorse da fori di vario tipo.
Le doti canore di Lilly sono encomiabili, e l’accompagnamento del liuto perfetto alla sua voce intonata. Forse la cosa che fa volgere un poco verso il basso la performance è l’evidente stanchezza della giovane ragazza.
Il drow dal canto suo manifesta la sua bravura in una maniera totalmente diversa da quella che vi sareste aspettati: il suo spettacolo di danza con le due lame in verità è una composizione musicale, i fori delle spade lasciano infatti passare l’aria in modo diverso a seconda dell’inclinazione o del tipo di colpo sferzato. Quando sudato si ferma, per tutti è abbastanza chiaro che il vincitore della contesa è il drow, che una volta rinfoderato si avvicina alla ragazzina.
<<Avrei preferito sentirti cantare con voce più chiara stamattina: è successo qualcosa?>> ti domanda con un misto di preoccupazione, ma anche di scocciatura.
Comunque, tutti i presenti scoppiano in una ovazione ed in applausi sentito verso il duo di bardi.
Oleg è uno dei più rumorosi, accanto a Koen, a cui da una sonora pacca alla schiena.