Zellos

Osymannoch l’Inatteso <<Sarei innanzitutto curioso di sapere se avete distrutto voi il loro mondo…>> disse il lich osservando un attimo il corpo, con un che di quasi curiosità, prima distogliere lo sguardo <<…che se non erro attaccaste voi per prima o mi sbaglio? Ma lasciamo perdere…avete per caso riscontrato strani fenomeni in questo vostro piccolo piano? Tempeste, squarci verso altri piani o simili?>> @master

Gorald Geren d’Carshai <<Direi che è il caso di goderci tutti il “premio” alla vita gentilmente offertoci dal capitano…avremo tempo per discutere animatamente più tardi. Uno studioso dei mercanti corsari…curioso campo di studio: fate parte della Gilda dei Cartografi?>> domando di ritorno dal prendere il cocktail che “mi sono guadagnato”, evidentemente.

Chiaramente miglior albergo/posto ( anche se poi la stanza è spessissimo misteriosamente assente anche dopo che sono rientrato)

Osymannoch l’Inatteso <<Che possono farci? Un esercito di nullità?>> disse facendo spallucce, guardando la vastità di non morti di vario tipo. Sospirò pesantemente. Che vengano! @master

Ealadha Dar Marcades <<I miei genitori sono nobili e mercanti.>> dico facendo spallucce, prima di continuare <<Ed io stesso faccio il mercante ( di armi ad essere precisi): sono tornato in città da pochissimo, per trovare la casa dei miei svaligiata, mia sorella impaurita e nascosta ed i miei genitori portati via. Non ho granché voglia di incontrare il Gran Coltello.>> finisco con una leggera risata.

Il vostro ritorno in città si rivela essere privo di eventi e stranamente anche in città non sembra essere successo alcunché di allarmante…a prima vista almeno. Non si notano di certo incendi od altro. Quando arrivate in città vi viene detto che un ambasciatore del Pitax ha portato gli inviti al matrimonio di Lady Demetrios e del Justicar Erebus, oltre ad alcuni atti ufficiali di qualche tipo ( che si rivelano essere una richiesta di resa incondizionata di Lakeholme ed un lasciapassare per il Pitax e la sua capitale con sigilli magici affinché i padroni di casa non possano fare alcunché contro gli invitati per la durata delle festività ed il seguente ritorno a casa, qualora mantengano decoro e rispetto dell’ospitalità). L’ambasciatore non si è fermato in città preferendo evitare di rimanere “ a farsi percuotere, portando pena”. In compenso, in città è arrivata un gruppo di seguaci di Raghatiel, ed uno dei vertici del culto vorrebbe parlare con l’eptarca Gadriel.

Il gigante inclina la testa, come non capisse bene cosa deve fare. Si avvicina leggermente per guardarvi attentamente. E poi annusa l’aria con la proboscide. <<Voi siete…vivi. Che…strano…>> mormora quasi, prima di spostarsi leggermente dalla “porta”. <<Non so come funzioni il meccanismo. Ma è dentro, vicino al vortice. È come uno specchio che muta di continuo, rotto in vari pezzi che cambiano.>> Dall’interno si sente un grido di gioia che è “umano”, ma carico di malvagità perfettamente udibile.

Ealadha dar Marcades <<Troppo spesso la gente non ripaga il bene, ma spesso è dovuto al fatto che…beh, ne riceve meno di quanto sarebbe giusto.>> faccio un po’ spallucce, prima di sorridere. <<Lo diceva spesso mio padre, prima di chiederci di far del nostro meglio per gli altri, oltre che per noi. Comunque…non verrei dal capo dei Coltelli. Ho un leggero presentimento, una sensazione di freddezza ai polsi ( o ruvidità) che vorrei evitare.>> dico con una risatina, prima di grattarmi la nuca un poco imbarazzato. << Se poi incontrerete invece…il mercante, sarei contento di poter parlare con lui.>>

Osymannoch l’Inatteso <<Non ho granché memoria di costoro…>> disse il lich provando ad “aguzzare la vista” di fronte agli strani nuovi arrivati, cercando di scrutarli il più possibile. Nel senso di guardarli però, non incantesimi. <<Non ho idee su come procedere, se non, in primis, mutare anche il cacciatore in qualcosa di non umano ( per fargli smettere di battere i denti) e di procedere con una bandiera bianca alzata.>> disse guardando gli altri, lisciandosi il mento. Poi si lanciò nuovamente il suo incantesimo preferito. @master

Eh, bella domanda…direi di no. Vado a rispondere

Ajand Fundar <<Altri sopravvissuta della Visnù? Ne sei sicuro?>> domanda Mosis immediatamente, leggermente alzandosi dalla sedia <<Se così fosse, forse non sarebbe più tutto perduto…>> Mentre lui si fa pensieroso, prendo io la parola. <<Come mai le donne valgono meno della vita su Marte? Scusami, forse non sei mai stato li…come mai le donne sono razzistate così tanto?>>

Arthorius Theos Azuj In giro per il boschetto

Ach’eron de Plano Faccio un cenno assentivo col capo alle parole dello skitarii e mi rabbuio un poco a sentire quello dell’eldar. Ti daranno tre risposte ed ognuna di essa sarà peggiore delle precedenti…e neppure avrai fatto la domanda. Così dicono degli Eldar… fossi in un posto del genere senza questa preoccupazione sarei pure contento. <<Procediamo pure e velocemente. Non ho granché intenzione di incrociare altri pelleverde. A lungo.>>

Scheda fatta: ho fatto un livello da Guerriero, ho lo Scouter di Dragon Ball adesso 🤣

Osymannoch l’Inatteso Il viaggio nel villaggio natale di Celeste si rivelerebbe essere spassoso, non fosse…forse triste? Non rispose nemmeno alla illazione di quella che credeva essere la figlia-demone di Celeste. Il giorno dopo, di nuovo nel suo aspetto, sorrise a Gunnar. <<La morale è spesso un punto di vista. Molto spesso.>> disse con espressione seria, mentre guardava dalla finestra della loro “casa”. <<Molto spesso anche fra i migliori campioni del bene può annidarsi il peccato e la stessa cosa vale, all’opposto, nei signori della Rovina. Molti angeli sono decaduti in diavolo, no? Assai più difficilmente è l’opposto. Ma solo perché…il male è assai più comodo. Ti adagia e ti culla. Il bene invece ti strazia, ti forza a scegliere, pretende e pretende. Io stesso ho…scelto il male non per vera affiliazione d’indole, ma per ignavia e menefreghismo. Ma riesco abbastanza a distinguere ciò che é giusto dallo sbagliato.>> Dismessi gli abiti del filosofo, decise di parlare della missione. <<Ho preparato molti incantesimi che potrebbero tornarci utili sia che rimaniate mortali, sia che diventiate di forma non morta. Ho persino concentrato un gran numero di energie positive provenienti dai reami celesti.>> @master @master

Osymannoch l’Inatteso <<Sophia, non potresti usare i tuoi poteri di mutazione per poter cambiare costoro in una forma più…adatta? Anch’io potrei farlo, ma credo sarebbero forze più deboli.>> disse Osymannoch un poco pensieroso <<Divenire non morti è il modo migliore per poter respingere simili effetti, alla fin fine. E credo anche più duraturi. >> Si girò poi verso Celeste <<Suppongo potrei anche venire, anche solo per curiosità. Ma cambierò aspetto per evitare di provocare caos con il mio…naturale. Anche se forse dovrei dire innaturale.>> ridacchiò leggermente. @master

<<L’Araldo del Re vi direbbe che siete voi ad occupare suolo non vostro. O meglio, lo sentireste mentre annegate nel Buio, visto la sua idiosincrasia a parlare con i non degni.>> osserva per lunghi secondi tutti voi, prima di riprendere a parlare. <<Non si può spezzare il ciclo: è l’ultimo trucco del suo che tu un tempo adoravi e della dea che lei…>> indicando Jasmine <<…adora per impedire che tutto ceda al Buio. Non vogliono che giunga l’era prima della nascita di colui che è Uno e Trino, che vi porterà lontano, fra le stelle. Dove il Buio sarà solo uno dei pericoli e non una minaccia assoluta. Come salvarvi? Andatevene. Lontano da qui, lontano da queste terre benedette dal Re e vivete la vostra vita. Mancano ancora molti anni, nessuno di voi sarà vivo quanto inizierà…quanto si fatati, andranno al Giardino. Il luogo dove presto o tardi tutto il Primo Mondo finirà, attratto inesorabilmente dalla gabbia del Prigioniero. Ma vi ho detto fin troppo. Mi farete sembrare qualcosa che non sono, cioè un essere con un cuore…sempre che io non lo stia facendo per spronarvi all’opposto. Addio adesso. Devo andare a portare avanti i miei piani al nord.>>

Osymannoch l’Inatteso Era in procinto di alzare il dito ed iniziare a dirne ben più di quattro a Vesphian, ricordandogli il caos che aveva causato il suo membro perduto dell’ordine…quando Gunnar disse tutto. E con una verve ammirabile. Che gioia! si ritrovò a pensare, senza comunicarlo agli altri. Avrebbe volentieri sghignazzato, ma se lo evitò per non far scoppiare davvero una rissa. <<Più ascolto quel delfino e più mi chiedo se non sia un seguace di Erythnull…>> e qui si lasciò sfuggire una leggera espressione divertita. Una volta che furono nella casa, osservò con attenzione Gunnar. <<Dubito che ti farà piacere sentirlo, ma i miei più sentiti complimenti per come hai risposto a tono a Vesphian.>> con un leggero inchino. @master

Lo faccio pure io? Se si, lo faccio entro martedì. Oggi sono a Modena e non so in che stato sarò stasera xD

Osymannoch L’Inatteso <<Non ho mai avuto grande affetto per le copie rispetto agli originali, quando è possibile avere i secondi rispetto ai primi.>> disse il lich portando la destra al mento e reggendosi con la sinistra il gomito destro in una posa pensosa. <<Anche i tuoi cloni hanno il desiderio spasmodico di uccidere gli originali per sostituirsi a loro? Perché fosse così, l’ultima cosa che farei prima di pensare a dove poterti mandare sarebbe uccidere questi.>> osservò le varie copie, con una leggerissima curiosità. <<Esistono molti piani materiali. Al momento uno perfetto per te lo avrei…se sei pronta a giurare fedeltà ad una regina. Altrimenti ho già in mente un’altra opzione.>> @master

Gorald Geren d’Carshai Di sopra

<<Fortuna vuole che della prima non abbia mai avuto da elargirne perché mai l’ho ricevuta e che il secondo mai mi abbia sfiorato per via del mio sangue, sia figurato che non. Ma non sono qui per tediarvi parlando di me. Sono qui perché sono, appunto, un Saggio. Vi do un consiglio assai prezioso, poiché avete ferito il Ragno e mal gradisco lui ed i suoi simili: lui è al suo posto poiché ha…ereditato il seggio, io ho guadagnato il mio posto fuori dal Tempo. Non prendete davvero quella spada. È una strada senza uscita, una parte in piccolo ( anche se esistono solo piccoli attori e non piccole parti) nello spettacolo della Ninfa e del Mondo. Non riuscireste più ad uscire dal ciclo, condannati come lei a ripetere i vostri errori, le vostre miserie…per sempre. Finché il Buio non sarà sovrano ed il Re governerà una città incancrenita grande come l’universo intero. Ed allora forse vi sceglierà come giullari e danzerete e suonerete finché il vero Caos si sveglierà o se giungeranno gli Altri da fuori. Non un bel destino, sappiatelo, anche se per voi incomprensibile. Finireste per unire il vostro destino ad un piccolo borgo a nord est ed ad altri…non avete già il vostro a pesarvi?>> dice, mentre inizia a far tremare leggermente li strano scudo pieno di campanelle, che iniziano a risuonare cristalline. Il portale sembra iniziare a chiudersi, anche se lentamente. @Ian Morgenvelt

Osymannoch l’Inatteso <<Molto comodo, chiedere di parlare adesso che abbiamo scoperto la debolezza delle tue copie di carne ed ossa, o dei tuoi sciami. >> disse avvicinandosi con calma nel luogo dello scontro, vicino “all’ostaggio”. <<Qualsiasi dialogo per me inizia quando mi avrai lasciato curare il barbaro e lo avrai liberato. Altrimenti sarà un’altra manfrina come quella che hai perpetrato quando ci siamo visti qui.>> Uccidiamola. Non mi fido della sua infingardia. Ha già dimostrato di non rispettare patti o padroni. A meno che… disse nella mente dei suoi compagni. <<Ti va bene anche un qualsiasi piano materiale?>> @master

Osymannoch l’Inatteso L’incantesimo sembrava aver funzionato bene. In compenso le creature potevano essere chiamate nuovamente dalla loro…madre. <<Cercate di uccidere la madre. Sembra essere in grado di ricreare i suoi…figli!>> disse iniziando a mulinellare le braccia per iniziare nuovamente il medesimo incantesimo. @master

Alla lingua dei giganti, la creatura si scuote. Inclina leggermente la testa. Ed inizia ad emettere bassi suoni simili a muggiti. @chi parla il gigante @Geleb @Landar