Zellos

Ajand Fundar <<Bene signori, adesso che abbiamo la decisione, possiamo procedere. In primis, direi che è il caso di verificare se la nostra sezione riuscirà a raggiungere quantomeno la costa…>> dice con un sorriso Mosis, prima di continuare <<Prepariamo per tutti le divise, per darci un minimo di presentabilità e chi vuole potrà personalizzarsele prima di un eventuale atterraggio. Sarei più propenso ad un eventuale accordo stretto nella città costiera, piuttosto che alla capitale, ma non credo ci sarà concesso…qualcuno avrebbe preferenze per i terreni? La zona della capitale sarà sicuramente più protetta, ma l’accesso al mare potrebbe essere utile qualora volessimo tornare dove ci siamo “svegliati” e verificare come stiano i nativi nella zona.>>

Arthorius Theos Azuj Alla Pugna!

Osymannoch l’Inatteso Alla Trenodia

Osymannoch l’Inatteso con Sophia

@Plettro, @Ian Morgenvelt, @Pippomaster92, @Cronos89 e @Ghal Maraz

Ach’eron de Plano <<Perdonami, qual’è il tuo nome?>> Dico riguardando l’elenco in cui avevo segnato i nomi di tutti. <<Quanto al resto, potresti aver ragione, come no. In ogni caso, per quanto apprezzi il tentativo di non farmi perdere tempo, sono io a pensare a come sfruttare il mio.>> mi tolgo l’elmo dell’armatura, per poter sorridere al mio interlocutore, anche se rimango guardingo. Il cenno del “buon eldar” mi ha messo sul chi vive. <<Eri un soldato prima? Non farti remore: non mi interessa saperlo per altro che le tue competenze.>>

Jasmine ha ricevuto nella notte un messaggio da uno dei suoi informatori più strani. Un messaggio riguardante il sogno di una ninfa morente, un ultimo messaggio che potrebbe salvare molti e condannare altri. Il pifferaio magico lo ha lasciato nel posto dove, con Jasmine, era rimasto d’accordo. Il messaggio Come tutte le volte che qualcuno ha parlato col ragazzo, ben poco si capisce di quanto dica. Come sempre, sembra latore di sventure.

Partite il giorno dopo. Riprendete la fida chiatta dell’uomo che vi aveva già accompagnato alla vostra ultima e ben riuscita scampagnata, questa volta soltanto in tre. Avete con voi i vostri fidi zaini, razioni varie, pergamena ed alcuni attrezzi per la pesca. Partite di buon mattino ed iniziate a scivolare lungo il fiume. Il viaggio verso sud si rivela essere, per un giorno abbondante, privo di qualsivoglia evento. Noioso quasi. È poco quattro del mattino che vi sveglia il nocchiero, con una leggera preoccupazione nella voce. L’apertura del lago un poco paludoso vi rivela, in un colpo d’occhio, la san Juria La nave in questione si trova piantata in parte in acqua, in parte sulla terraferma, in parte su tre alberi, appoggiata come se qualcuno la avesse scagliata lì con la forza. In lontananza, nella notte, notate il profilo della città di First Gate, con le sue spesse mura e le luci ancora accese, anche se poche, come la città dormisse. Dando un occhio a ciò che si può vedere sulla nave, sembra leggermente incatramata. La parte in acqua, ( più o meno metà nave), è discretamente sotto il livello dell’acqua e non sapete se imbarchi acqua. Sicuramente la nave non è in buone condizioni. Se proseguite alla velocità di crociera, arriverete fra una mezz’ora al vostro bersaglio.

Arthorius Theos Azuj A corte

Osymannoch l’Inatteso <<Oh beh, a questo punto direi che non disdegnerei di curiosare un poco dalla trenodia. Chissà se sono ancora qui… almeno con qualche difesa. Qualcuno vuole accompagnarmi in questa mia…missione di controllo, per così dire?>> disse prima di alzarsi, per uscire dalla casa che aveva in parte modellato, dirigendosi innanzi alla casa della tre odia in velluto , fortunatamente non aiutato dall’olfatto per le droghe, vomito ed alcool che di sicuro sarebbero stati facilmente annusabili a miglia e contorcendo. Arrivato in loco, lanciò velocemente un incantesimo che fece apparire alcuni occhi dall’apparenza umana, per iniziare a parlargli: fortunatamente per lui erano in grado di vedere oltre le menzogne e le illusioni. <<Tornate quando avrete controllato ogni angolo, cercate in cassetti, luoghi nascosti e protetti, specialmente pergamene e messaggi.>> @master

Insieme a: per un ultimo goccio? XD

Osymannoch l’Inatteso <<Sono abbastanza dell’idea che, in questo luogo, non sappiano granché dei terremoti: ne hanno visto gli effetti, ma i mercane hanno subito cercato di insabbiare tutto. E ci sono riusciti egregiamente. Suppongo che la cosa cambierà ed i mercane si faranno più…flessibili quando un terremoto colpirà più vicino e qualcuno morirà. Magari qualcuno dei loro.>> il tono di totale menefreghismo è perfettamente udibile nelle sue parole, camuffante, forse, un tocco di sadismo, specialmente all’ultima frase. <<Personalmente, per me qui ed adesso, perdiamo solo tempo utilizzabile in modo più prezioso in altri luoghi.>> @master

Osymannoch l’Inatteso Col druido fuori dalla presidenza

Sono scemo: ciò che ho scritto era inteso come un “andiamo dove vuoi basta che ci muoviamo” xD

La serata passa tranquilla. Alla fine vi manca soltanto da decidere cosa scegliere per l’ordine cavalleresco. Ma forse è più questione da riunione, no? Un fulmine si vide in lontananza, a ciel sereno.

Ealadha dar Marcades <<Andiamo allora! Non sono così sicuro che quei topi abbiano così tanta voglia di ascoltarmi.>> dico voltandomi un attimo per osservare lo sciame di belve inferocite che ancora si avvicinano. Se rimanessimo li, proverei a fare qualche timido squittio e poi qualche gesto “distensivo”.

Osymannoch l’Inatteso in presidenza

Ach’eron de Plano <<Buon uomo, avremo tempo e luogo di parlare con tutti. La ragazza non sottrarrà tempo ad alcuno. Sorella, parlateci pure. Io sono curioso di parlare con il medico qui presente: dove avete studiato di amnesie? Dal Mechanus oppure ad una scuola planetaria?>> domando all’uomo in modo sempre più freddo.

Kale Arkam Inarco un sopracciglio alle parole di Naomi, alle ultime almeno. <<Ehi, ha organizzato tutto Snargle! Io, stranamente, non centro niente questa volta! Sono solo una spalla!>> le rispondo con una mezza risata.

Osymannoch l’Inatteso Col druido

Stasera comunque rispondo u.u

@sezione 3

Osymannoch l’Inatteso <<Io non mi camufferò da fanciulla per entrare a quella festa. A questo punto credo che andrò a discutere con i mercane per quanto riguarda questi fantomatici problemi ai portali ( già risolti a loro dire) dando qualche informazione io a loro sul terremoto planare. Non troppo però. Dubito che siano corresponsabili di una simile confusione, ma non si può mai dire. Usufruirò in caso della mia natura senza riposo per girare anche a tarda notte. Chissà che non si possa scoprire qualcosa mentre molto dormono.>> dico facendo un cenno a spaziare verso l’intera zona.

Kale Arkam Vance non mi delude per niente. Anzi. Ed anche Snargle dice ciò che anche io stesso penso: sembra strano, ma siamo tutti pazzi sulla stessa lunghezza d’onda. Sono un narsi fortunato. Non ho bisogno di sprecarmi in parole ( anche se un po’ mi dispiace, e nemmeno troppo poco) e quindi sorrido ai miei due amici. Guardo incuriosito Ivan, non so davvero quale sarà la sua scelta. In realtà la cosa un poco mi interessa: bisogna insegnarli a stare al mondo, ora che il suo sta per esplodere. Non letteralmente, ma figurativamente…forse. <<Gozzovigliare in un porto e perdermi tutto questo gran casi*o e riparare e fare chissà quante armi? Per chi mi hai preso, per uno che ha abbandonato lo spirito delle Tradizioni. E poi senza di me non ricorderesti neppure dove metti gli occhiali da lettura…>> mi esce una risata, prima di guardarmi intorno. <<…Ma un goccetto per il re e la regina, non dovremmo berlo? Per benedizione no!>> Mi avvicino solo dopo tutta la cagnara che scoppierà a Naomi. <<Sembra che dovrai sopportarmi un altro po, guerriera. Contenta che il gufo rimanga al fianco tuo e della tua…amica?>> mi azzardo a dire. @l’ultima cena

Gorald Geren d’Carshai Al tavolo