<<Non vi è alcuna trappola: la nostra nuova prima eletta mi ha chiamato...>> dice voltandosi verso la donna col volto in parte distrutto dalle energie negative. <<Sono giunti da lei i servi del Re, i suoi Uomini in armature dal volto da cherubino...e lei ha chiesto che qualcuno l’aiutasse...ma nessuno è giunto. Nemmeno i servi della mia prima paladina, la nostra...Erede.>> dice con un tono che potrebbe sembrare irato oppure...sdegnato? Invidioso forse.
<<Ci sarà egualmente guerra fra gli dei, noi crediamo: troppo diversi, troppo focalizzati su sciocchezze e sulle differenze, quando almeno abbiamo in comune l’amore per il Creato, anche se per ragioni diverse...>> si sofferma un poco su questa ultima frase, pensieroso.
<<Se noi ce ne andremo per tornare al nostro creato, sarete da soli: non vi sarà speranza e gli Dei giungeranno. Non so se il vostro Aroden abbia visto la salvezza, come abbiamo fatto noi...e se ce ne andremo, porteremo i nostri fedeli che sono qui con noi, affinché possano combattere con noi e fare ciò che più conta. Sarete soli, innanzi all’ombra che si allunga.>>