Aroden fa un cenno come a scacciare le parole di Koen. <<Cosa ne può sapere un mortale della ciclicità, dell’eterno ritorno ed estremo tentativo di non finire.>> dice con un sospiro, prima di guardarvi tutti. <<In verità la fede è non sapere. E l’ubbidienza cieca non è un gran male, in questo frangente e nel mondo che verrà.>> un lieve sorriso gli si apre sulle labbra.
<<Ma indulgeremo nel parlare dei nostri piani così come fece il Tiranno sussurrante a suo tempo...giusto per diletto. Questo luogo è un coacervo di energie negative, un luogo dove il piano da cui esso si genera è vicino, molto vicino. Con le sue conoscenze il Tiranno ha scoperto che morire per mano divina gli avrebbe permesso di trascendere la morte e divenire qualcosa di più di un semplice lich. Su questa falsariga...andammo da Pharasma e gli dissi di privarci della nostra scintilla divina e di ucciderci. La profezia di Pharasma sul mio ritorno infranta, il destino ineluttabile di trionfo del Buio non più certo...ma non riuscirete a trionfare ugualmente. Ecco perché...preparammo questo. Il nostro ritorno!>> spalanca le braccia con una espressione di trionfo sulle labbra tirate e secche. <<Se quasi tutti trascenderete, se ogni mezzo sangue venisse purificato, l’Umanità combatterà e vincerà questa lotta: non ci sarà più la follia di cui tener conto, non ci sarà più bisogno di riposo, mai più. Una battaglia che durerà forse secoli, ma potrà essere vinta!>>
Per tutti