Zellos

Kale Arkam <<Ho sempre svolazzato bene, ma è un rischio del mestiere: non vivrò la mia vita anche solo un po’ di meno per paura di perderla...sarebbe sopravvivere e basta...brr>> e faccio cenno di tenermi le braccia come scossò da un gelo terribile. <<Non è vero! Le gazze prendono ogni cosa luccicante e la portano al loro nido, dove accumulano tutto ciò che trovano bello. Poi è vero, partono a cercare altro, ma non dimenticano ciò che lasciano. Ed amano tutto ciò che hanno allo stesso modo.>> dico col sorriso a Naomi.

Kale Arkam <<Non vado al mercato con tutti i miei soldi perché sennò tornerei carico di roba e senza più soldi.>> dico con una risata. <<Ma io faccio poco testo, sono uno spendaccione inverecondo. Ed una gazza ladra: tutto ciò che è bello mi attrae subito.>> e per tre o quattro lunghi, lunghi secondi, guardo Naomi.

Kale Arkam <<No, Snargle. Non c’era spazio per...altro spazio. Il buco segreto dove siamo stati era troppo grande per far spazio a...qualsiasi altra cosa. E poi che fai, tesori e tesorini?>> dico sghignazzando un poco.

L’Azlante fa una lievissima risata ( carica di derisione). <<Questo luogo era una trappola dedicata alla Nostra persona. Una trappola sciocca creata da colui che Ci ha fatto pensare a come sconfiggere il Buio: se un singolo uomo, per quanto brillante, è riuscito a trascendere in modo così assoluto...perché non tutta l’Umanità? Siamo sempre più convinti che sia Pharasma colei che vuole questo eterno ripetersi, la quinta colonna degli dei dell’Arazzo Oscuro. Togliendole la seconda vista abbiamo dato la speranza al mondo, rendendo tutta l’Umanità trascesa, vinceremo!>> dice con tono quasi febbricitante. <<Abbiamo modificato questi obelischi: il nostro avversario presto sarà nostro servo. E dopo tutto ciò avremo la forza di rivelarci di nuovo al mondo e riprendere ciò che è nostro, di diritto. Il principe dovrà abbandonare il Cheliax, nostro trono. Iomedae ed i suoi seguaci comprenderanno bene il loro posto al nostro fianco.>>

Alla richiesta di Valena, vi spostate nel palazzo dell’eptarchia ( dall’altro lato della piazza). Il paggio/scudiero di Valena porta via la ragazza per evitare che gli venga un malanno e voi stessi vi premunite di asciugamani per asciugarvi un poco. Koen non c’è. @Ian Morgenvelt @tutti

@PietroD I ghoul vi osservano con malcelata alterigia, comportamento assai strano per non morti famosi per divorare i cadaveri...ma anche i vivi. Il capo alza una delle oscenamente lunghe braccia e dice qualcosa, sempre senza guardarvi, in una lingua incomprensibile. Uno dei sicofanti ( non lo stesso che ha parlato prima) risponde alle domande. <<Quando...il circolo...avrà fine...? Chi vorrà...>> al nominare l’alabarda, il capo volge leggermente il capo. Di nuovo parla e di nuovo è il sicofante a tradurre <<Le lasciano...i soldati del Re...quando un villaggio attira l’attenzione della...Mano...un suo...alto servo. Il...corvo... è uno dei suoi Saggi.>> @Landar

<<Che io sappia no, anche se mi pare che avesse una corrispondenza con un...>> si ferma come se non si ricordasse il nome <<...un vampiro dal sangue di fata o qualcosa di simile. Non mi viene in mente il nome. Inizia per J, o K mi pare.>> ai neonati presenti, il nome ( o meglio, l’iniziale, non dice niente). In compenso, dalla voce, vi viene il sospetto che non abbia più molta voglia di parlarci e per questo “non ricordi”. @Foge @shadizar

Padre Roife In carrozza Alla Cappella

Ajand Fundar <<Chunder Nayar, Hu Jingtong,Juu Abali, Reyna Tatsumi-Saakadze e Tivra Bagchi...potrebbe essere un’idea, anche se ammetto che preferirei probabilmente due non combattenti e tre combattenti ( di cui uno sappia pilotare magari...)>> dice Mosis pensieroso. Lo guardo. <<Volendo sono disponibile pure io ad andare come guardia del corpo, diciamo...>> <<Se andate te e la signorina Reyna però ci sarebbero troppe...autorità sul posto, diciamo.>>

<<Quello in verità è di facile spiegazione, ma temo di dover essere costretto a spiegare anche le cose semplici: è vero che un rito di Asmodeus deve essere concluso una volta è iniziato a qualsiasi costo, ma è anche vero che il clero di Asmodeus rispetta le autorità qualora esse siano garanti di legge e civiltà. Per questo ho interrotto il rito: due principi si trovavano in conflitto ed ho ritenuto la Legge superiore all’importanza del rito, nonostante tutto.>> risponde Sinistrari, sorridendo prima a Gadriel e poi a Jasmine.

<<Più di uno. Ma non lo conosco davvero. E non conosco neppure voi, quindi non vedo perché dovrei farvi un favore.>> dice lui facendo spallucce, riprendendo in mano la fiamma ossidrica.

Ti osserva un attimo stranito. <<Vi piace molto andarvi a ficcare nei guai eh? Non so molto delle fate, lo ammetto, a parte che ci sono luoghi dove non andare e giorni dove è meglio non usare alcuni incantesimi. È possibile che le abbiate già incontrate in realtà: alcuni Fuggiaschi finiscono per occupare corpi mortali e li abitano finché possono...finché tornano a casa, o li fanno tornare. O finché non fanno abbastanza casino da morirci. Il mio maestro mi raccontò che aveva conosciuto una fata che amava aizzare i Licantropi contro i vampiri, come passatempo. Ora ci manca solo che mi chiediate di spiriti, fantasmi e demoni e quasi finiamo l’elenco.>> dice mentre si liscia il mento

Il vescovo Sinistrari si imporpora mentre Gadriel parla, una vena visibile sulla fronte inizia a pompare il sangue con forza...ma fortunatamente giungono le parole di Juliano a dargli il tempo di calmarsi, inspirare ed espirare più volte. A quel punto sorride. «Eptarca Gadriel, da eptarca della Fede, direi che dovreste parlare facendo più attenzione alle parole: non è compito certo del clero di Asmodeus proteggere le manifestazioni religiose organizzate in città dirigendo e coordinando le guardie. Sono anzi assai contento di come i membri del clero abbiano reagito solertemente all'attacco proteggendo la popolazione dirigendosi immediatamente contro il nemico.» dice in modo un poco teatrale. «Il drow? Mastro Loop è uno dei mastri incaricati alla costruzione della città, che io sappia. E' anche un fedele asmodeussiano. Uomo di ben poche parole, ma il suo aiuto è stato sicuramente notevole.» si volta poi verso la sarenraeita. «Al contrario, sono molto affranto che non siamo riusciti ad impedire il rapimento, ma avete urlato di fermarci. Un rituale in onore di Asmodeus non viene interrotto in alcun caso, qualsiasi sia l'accidente. Quanto a ciò che si è manifestato in cielo, credo il Principe Asmodeus volesse osservare ed agire in questa circostanza. Credo che la cosa non sia...finita qui.» @Ian Morgenvelt Per tutti

«Era il Nostro piano sin dall'inizio...perire per risorgere.» dice con un'espressione quasi disgustata, quasi fosse lapalissiano ciò che sta dicendo. «Anche se credo che questa non sia la Nostra realtà, che le leyline Ci abbiano condotto...» si sofferma a pensare un attimo, curiosamente molto simile a Koen nell'atteggiamento e nell'espressività «...Voi mortali siete limitati, non capireste. L'unica cosa che dovete fare è inchinarvi innanzi a Noi.» vi fissa tutti. «Altrimenti siete un ostacolo alla difesa dell'Umanità e del Mondo contro ciò che aspetta nel Buio.» @tutti

Gorald Geren d’Carshai <<Dovremo fare una ricerca negli archivi dell’Administratum. Non ho assolutamente idea di dove sia il luogo, nonostante il nome. Né cosa sia la EH Service. L’unica fortuna è che almeno potremo andarcene via da questa cloaca.>> intendendo la città ed il pianeta, non il mulino.

<<Tutti noi siamo interessati a Medioevo e classicità. Sono stati i nostri anni d’oro.>> dice con un che di mezza risata, metallica quasi. <<Oh beh, ad un incontro mi era parso così. Di certo non è Cogi.>> sghignazza un poco. <<Il vostro “mago”...>> dice indicando Padre Josef <<...può trovarla facilmente. Non è di certo un posto off limits, ci sarete passati chissà quante volte con auto, a piedi...>>

@Pippomaster92 Il vescovo fa una leggerissima smorfia, prima di rispondere a Gadriel, serio. <<La festività ha come unico scopo l’offerta in sacrificio coloro che si offrono. Il modo, attraverso la pira ed il fuoco, fa parte di una “ritualistica” mondana, per così dire. Quello che conta è la sofferenza del sacrificato, null’altro.>>

Ajand Fundar Beato lui che pensa che siamo potenti... mi ritrovo a pensare quando ascolto Hingtong, un po’ assorto. <<La gente che andrà dovrà essere anche un gruppo per una fuga veloce, direi.>> dico un po’ a tutti ed a nessuno. <<Chi è che di sicuro NON vuole andare?>>

Test di conoscenze Ti fanno tutti un cenno di sì con la testa anche se hanno l’espressione incredibilmente spaesata. La casa sembra molto accogliente e nonostante i gatti vi fissino un po’ non alzano un dito ( o meglio una zampa) per impedirvi alcunché. Quando entrate, lo spazio è molto più grande all’interno che all’esterno. La pignatta che sentivate è un enorme pentolone che ribolle con uno stufato dall’odore appetitoso all’interno. Nella stanza non c’è nessuno se non due giovani: uno, tremendamente bruciato, che sta ricevendo un “esame medico” ed un altro che lo sta facendo. La vostra entrata non sembra minimamente impensierirli. Il “medico” borbotta un buongiorno, senza alzare gli occhi dalle ferite dell’altro ragazzo. Anche la stanza è piena di gatti ( ne intravedete almeno una decina), quattro dei quali vicino al cerusico ed il suo paziente.

Valena, rapidamente, riesce a strappare la ragazza dalle mani dell’invisibile che stava cercando di portarlo via. Ahimè non riesce a fare lo stesso col fratello che, istanti dopo...svanisce nel nulla. Le invocazioni di Jasmine alla fine distolgono il vescovo Sinistrari dalle parole dell’ambasciatore, il quale urla ( dopo qualche istante in cui diventa vieppiù paonazzo) ai suoi di fermarsi. Nel momento in cui i sacerdoti si fermano, non è affatto difficile per i cavalieri scappare, fra fumo e confusione, verso l’esterno della città... Il simbolo di Asmodeus in cielo brilla di potere, prima di disperdersi lentamente, con una sensazione di...essere osservati che permea tutti i presenti. Un ragazzo è stato rapito dai fatati, l’altra invece è stata presa da Valena. Poco dopo che i fatati sono andati via, la tempesta svanisce misteriosamente così come è giunta. Fra l’ambasciatore e Sinistrari ci sono sguardi di puro odio ( quantomeno dal cardinale all’ambasciatore), mentre i sacerdoti incappucciati si ritirano nella cattedrale dell’eptarchia. Sinistrari estrae una pozione e dopo averne letto un foglio legato intorno ( foglio che si premura di buttare nelle fiamme dopo averlo ben strappato ed appallottolato), ne beve il contenuto. Inutile dire che, zuppi e un poco infreddoliti, siete nel centro della piazza, ormai svuotata. Le pire bruciano tremendamente sullo sfondo, un odore leggermente acre. @tutti @Ian Morgenvelt

Nel momento in cui alza il simbolo sacro Valena per attingere energia positiva, sentite un rumore simile ad uno schiocco : forse qualcuno di voi lo avrà già sentito, altri no, simile a dello spesso ghiaccio che si incrina e si schianta. Siete tutti sbalzati a terra, come se una immane esplosione avesse colpito in pieno il terreno. E quando riaprite gli occhi... Sopra di voi si trova lui: identico alle illustrazioni, dipinti, statue ed affreschi dell’ultimo Azlanti, Aroden. L’unica differenza? La metà destra del volto è bruciata e lascia intravedere lo scheletro, così come la mano dello stesso lato del corpo. Vi osserva attentamente, con il suo occhio viola indagatore. Vicino a lui, su un alto edificio appare, con movenze disgustose, una donna che solo Juliano, dopo un attimo, riconosce. È quasi irriconoscibile, ma la metà del volto ancora non corrotto è quello della ragazza sparita nella foresta mesi e mesi prima. <<Un gruppo di...avventurieri? Compagni di colei che entrerà a far parte delle Nostre schiere.>> dice guardando Valena. <<Ed un Nostro nipote, il sangue sporcato da elementali ed i nostri schiavisti...presto Potremo curarti. Come anche tu, sangue di Angelo.>>

<<Se gli ammazzate l’allievo, Adam Kazerski, di sicuro lo trovate.>> dice facendo spallucce. <<Sennò dovreste faticare un po’. Non ho idea di dove stia, sinceramente...forse in una leyline? In Inghilterra ce ne sono tante, negli usa un po’. Una è qui a Miami.>>

<<Alcuni maghi, i più potenti...non riescono più a stare in questo mondo di ciechi. E sono costretti ad andarsene nelle Torri d’Avorio.>> poi fa un cenno. <<Troppo lungo da spiegare: per farla breve: il mondo non ama troppo la magia e più un mago è potente, meno anche lui è amato. Alla fine i più forti sono costretti ad andarsene...od a morire.>>

<<Suppongo tu abbia messo un cartello con scritto “grande e potente vampiro, venire a chiedere”, in modo che chiunque, cacciatori di vampiri inclusi, possano venire a chiederti il permesso di far affari “nel tuo territorio”...>> dice facendo il segno delle virgolette <<...affari tuoi se vuoi andare a disturbare qualcuno che sta per Ascendere. Basta che magari tu lo faccia fuori da Miami. Vorrei evitare terremoti o tsunami.>>

<<Credo che abiti nella zona del distretto centrale di polizia. Non lo conosco bene. Mi pare che sfrutti la sua arte per poter a volte far esperimenti sui criminali. Specialmente quelli di reato federali che si devono trasferire.>> dice facendo sembra mente locale, lisciandosi il mento. <<Che vi frega di Lord Thule?>> dice un po’ stupito. <<È il suo titolo, Thule. Lord, beh, è un lord inglese.>>