Vi inoltrate ancora nel deserto, alla ricerca del fantomatico luogo che ricercate: l’oasi della nebbia della strega della nebbia.
Non proprio originalissimo. Anzi.
Ci mettete una mezza giornata, prima di intravedere la nebbia e sentire la temperatura scendere drasticamente, un sottile strato di brina scende leggero per più sciogliersi sulla sabbia generando rose del deserto e nebbia.
Una volta arrivati, vi fermate, osservando in giro. Al centro di una piccola oasi si trova una fonte abbastanza grande, un laghetto d’acque cristalline. Al centro dell’atollo un piccolo pinnacolo di terra alto un sei metri, sopra di esso si trova una figura in meditazione: probabilmente una donna, il capo coperto da una pelliccia di alce, il palco di corna imponenti, i lunghissimi capelli bianchi giungono a comporre una spirale nell’acqua, intorno ad essi cristalli di ghiaccio. È probabilmente umana, la pelle così scura da essere “cotta” dal sole. È probabilmente più bassa di te, un poco tracagnotta, sembra stia osservando il cielo, forse il sole. Oppure medita. Gli animali dell’oasi sembrano camminare “in punta di piedi” per non disturbarla, non per paura ma per rispetto.