I 10 punti di Klunk sono ottimi, in ottica generica. Non potrei dirlo meglio.
Ovviamente, ho idee leggermente diverse su alcune cose, e forse, seguendole, si ottiene un miglior risultato, ma non è per tutti i gruppi, quindi in generale, concordo con la lista di Klunk.
La mia avrebbe le seguenti differenze:
Le 10 Verità del Master
Non importa quante possibilità di agire mettiate in conto nel creare un'avventura. I PG riusciranno sempre a pensare a qualcosa a cui non avevate pensato, e a quel punto dovrete improvvisare.
Prendere spunto da personaggi di film,cartoni,libri,persone reali, non è "copiare". Anzi prendere ispirazione da altri personaggi rende migliore l'interpretazione dei PNG e la loro costruzione. Attenzione però a non esagerare, va bene mettere un PG che è la trasposizione di un personaggio se coerente, ma se cominciate a mettere Aragorn, Ghimli e Legolas la cosa diventa ridicola.
L'avventura è fatta per i PG. Il mondo non è fatto su misura per i PG. Non mettetegli davanti un dragone rosso al 1° livello, ma non permettegli nemmeno di uccidere il megacattivo solo perché decidono di andare ad affrotanrlo.
Se i PG sbagliano qualcosa, sottovalutando un nemico, non bastonateli a sangue, ma graziateli. Se i PG si comportano in modo stupido dicendo "tanto le sfide sono tutte alla nostra portata e sono fatte per essere vinte" allora non fatevi problemi. Se si accorgeranno dell'errore prima di crepare tutti magari qualcuno si salverà.
La strada dell'avventura è ricca di bivi e di avventure secondarie non obbligatorie. Non rendete la campagna un'unica strada senza alternative, ma lasciate libera scelta ai giocatori.
Allo stesso tempo, ricordate che un gioco di ruolo è “immersione”. Per i giocatori, e per voi. I vostri giocatori sono gli eroi di tale storia, questo è vero, ma la storia deve avere comunque la maggior parvenza di realtà possibile. Per questo, evitate di instradare i giocatori, anche se è per salvare una vostra storia. Nessuno dei giocatori userà più le magie Save or Die al primo round contro il “boss finale”, se capiscono che, per esigenze di storia o pathos, costui non fallisce mai il Tiro Salvezza. Fare capire ai vostri giocatori che non sono “attori” in una storia “già scritta” è fondamentale per dare coerenza e spessore al mondo in cui vivono. Forse alcune volte si perderà in pathos, ma alla lunga, ne guadagnerete tutti.
Il nemico (o amico) che ritorna, fa sempre un bell'effetto, soprattutto sui lunghi periodi. Ma come sempre, non esagerate.
Il numero di PG migliore è 5. 4 o 6 giocatori vanno ancora bene, ma pensateci non due ma tre volte prima di giocare con 7 giocatori o più. Un numero di PG inferiore a 4 può essere adatto invece ad avventure brevi.
Questo dipende dall'ambientazione e potrebbe sembrare scontato, ma ricordate che nel mondo non ci sono solo buoni e cattivi rispettivamente alleati e nemici dei PG. Potrebbero esserci anche dei buoni che per qualche motivo vanno contro lo scopo dei PG, e dei cattivi che si ritrovano dalla parte dei PG (o perlomeno contro il loro stesso nemico)
Fate sognare i vostri giocatori. Ognuno sogna in maniera diversa. Per riuscire, fateli immergere come PG nel mondo, e coinvolgeteli.