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Non cambia la sostanza. Puoi sempre trovarmi qualcosa in un manuale che non ha a che fare con il titolo del manuale, ma questo non cambia il fatto dell'argomento stesso del manuale, spiegato inoltre a chiare lettere nei capitoli introduttivi. L'exalted paladin ? Guarda che il concetto vale lo stesso per l'exalted Lawful good. Se tu citi un manuale, che, per definizione, esce dai canoni standard di D&D, citando la sua versione di allineamento, e, a volte, di "paladino", scusa, ma io non l'accetto come "standard". Cosa c'è di cosi strano ? Ripeto, se prendi queste parole alla LETTERA, come quello che stai facendo, allora ogni paladino perderebbe il suo status. Anche quello "perfetto". Perchè "deviare", a questo punto, prende una tutt'altra connotazione. Io mi soffermerei anche su un altra parola: "in linea". Non c'è scritto "che è quello cosmico e universale" / "puramente" / ecc". C'è scritto "in linea". Il che, per definizione, implica una certa "generalità". Ci possono essere diversi codici di condottà, basta che seguano, in linea generale, la legaltà e la bontà. E fin qui... E neanche del "BENE e della LEGGE (cosmica)" come dicevi precedentemente. La "parentesi" che hai aggiunto, l'hai aggiunta tu. è valida quanto "e non della legge e del bene" [il che implica chiaramente che non è la legge ad essere prima del bene, ma il contrario"] Insomma, è una tua personale interpretazione. Infatti io non ho problemi con questa definizione. Non per questo però considero il Paladino un Angelo Cosmico che rappresenta perfettamente la LEGGE e il BENE. L'ho letto questo paragrafo. Rispettare non significa "ubidire ceccamente". Ci sono tanti casi di gente che, pur "rispettando l'autorità leggitima", agisce contro. Questo non mi ricordavo di averlo letto. Ma è comunque chiaro, e limpido. Il Paladino mica prende le sue magie da Nerull. E neanche da la Torre dei maghi qui accanto. Questa spero che non l'hai presa dal capitolo "allineamento", vero ? Mi sembra proprio di si... E se è il caso, non vale niente, per la definizione di un paladino, visto che si tratta di ALLINEAMENTO (e non di verità pura). Cmq, anche se non ho visto questo scritto nel paragrafo paladino, faccio finta che ci sia: Io mantengo la parola data, e pure ti assicuro che non faccio giuramenti solenni... Anche l'altra tua parentesi è faziosa. Senza le parentesi, non ci vedo niente di strano. C'è ancora il termine "rispettare" (e non ubbidire ceccamente), il fatto che sono comunque di buona parola (ma niente giuramenti), e che possono esprimere giudizi (ma non per questo per forza di condanna). Tralasciando la parentesi, sono d'accordo con il quote.
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Bel post Magnifico SIRE.
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Grazie Samirah!
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Potresti dirmi dove hai visto scritto questa cosa ? Nel MdG non ho visto niente di tutto questo.
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dnd 3e Bilanciamento e potenze delle classi.
Elayne ha risposto alla discussione di Elayne in Dungeons & Dragons
@ Lopippo: Non sto parlando delle cose che possono darmi fastidio, o di come bilanciare una campagna. Non sto nemmeno parlando del fatto che il master può cambiare le cose che non gli piacciono. Ripeto, il mio punto è: Quando la gente si lamenta di una classe/potere sgravata, secondo voi, perchè lo fa ? Qual'è il limite in cui una classe da "non sgravata" diventa "sgravata" ? Il mio parere sull'argomento l'ho dato (cioè, quando la morte diventa "inevitabile"), mi piacerebbe sapere il vostro. E finora, nessuno ha risposto a tale domanda. Stessa risposta che a Lopippo. Io non sto discutendo che eventuali squilibri rendano D&D un brutto gioco di ruolo. Per me D&D rimane, comunque, un bel gioco di ruolo. C'è chi lo gioca con modifiche, chi (quasi) senza, e chi senza (e quindi con pun-pun). Il fatto che ognuno abbia il suo parere sull'argomento è ininfluente. Perchè è dovuto ad una visione PERSONALE di D&D e del "divertimento in D&D". Io chiedo tutt'altra cosa. Per non ripetermi, rileggi la risposta che ho dato a Lopippo. -
dnd 3e Psion 3.5 Troppo forte?
Elayne ha risposto alla discussione di Gilgamesh Selfeiron in Dungeons & Dragons
Scusate l'OT, ma secondo me il mio post (riaperto, tra l'altro), parla di un altra cosa. Il bilanciamento, e "quando si può considerare una classe sbilanciata / sgrava" in generale. Non vorrei focalizzarmi sullo psion. Sono argomenti simili, ma secondo me diversi. Fine OT. -
dnd 3e Bilanciamento e potenze delle classi.
Elayne ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
La discussione su "Psion 3.5 ? Troppo forte ?" (http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=8348), leggendola per la prima volta, mi ha fatto gridare all'errore. Io masterizzo da tanto, veramente tantissimo tempo. E se riesco ora a continuare la stessa campagna, a livelli oltre l'epico (30°), dopo 18 anni, non è perchè sono un master PP o perchè i miei giocatori lo sono, ma tutto il contrario. Cioè, sia la mia campagna che i miei giocatori sono il perfetto esempio di come si dovrebbe giocare, ed è perfettamente bilanciata (se non lo fosse, ci si stancherebbe). Quindi, a livello bilanciamento, vorrei spendere una parola, e quindi, questo topic. La 3.5 non scappa dall'amara logica della 2ed, e di D&D in generale: a livello di potenza, le classi non sono bilanciate. Non lo sono mai state. è chiaro che uno dovrebbe giocare una classe per il suo ruolo, e quindi, "che sia meno o più potente di un altra, chissenefrega". Ma qui stiamo parlando di potenza, e bilanciamento. E come ho detto, una campagna può continuare solo se è bilanciata. Io so che esistono delle combo, anche di maghi e chierici, e non solo Psion, che potrebbero fare storcere il naso a molti. Ma 2 ragionamenti, imho, sono sbagliati, e su questo si basano troppi discorsi: 1) la classe A può fare XXX danni / esplodere il mondo / ecc ? Si, ma la classe B può fare altrettanto se non peggio. 2) la classe A può fare XXX danni / esplodere il mondo / ecc ? Si, ma fa solo questo, o fa poco altro (i.e. non ha molta versatilità) Il punto 1) assomiglia molto alle dispute bambinesche che si sentono ahimè anche ai notiziari per gli adulti ("lui mi ha fatto male allora gliene faccio anch'io!!!" / "perchè dovrei pagare le tasse se i ricchoni non le pagano ???" / ecc.) Non è perchè qualcuno fa qualcosa di "peggio" che si è giustificati a fare "solo male". Perchè a questo punto, a puntare il dito, siamo tutti bravi. E non si farebbe mai avanzare il discorso. Il punto 2) è più D&Desco. E va considerato nell'ottica del GIOCO, e del divertimento. I giocatori giocano a D&D per divertirsi. Di solito, questo implica anche "non farsi ammazzare il PG" (perchè è il mezzo che usano per divertirsi). Certo, ci saranno sempre situazioni di rischio. Magari un mago lancia disintegrazione... Ma ogni volta, ci dovrebbe sempre essere, per il giocatore, la possibilità di salvarsi. Nel caso di Disintegrazione, c'è il TS, per esempio (notare comunque che non tutti amano questo tipo di poteri, i quali ballano su un singolo tiro di dado, e quindi, di fortuna). Ma pochi, direi anche nessuno, amerebbe sentirsi dire "ti colpisce un raggio, sei morto". (senza alcun TS o altro) Cioè, la classica situazione di "morte inevitabile". Quando il gioco arriva ad una situazione tale dove un PG, o PNG, può realisticamente uccidere un altro PG/PNG solo facendo un azione, senza che il bersaglio possa realisticamente salvarsi, allora siamo in un caso, dove, imho, siamo oltre la soglia limite del "bilanciamento". Quindi, dire "si, posso fare 130D6, ma lo faccio solo 2-3 volte a giorno" non è sintomo di bilanciamento. Perchè se no, con la stessa logica, uno potrebbe farsi creare dal master una classe X che uccide sempre con un colpo, ma che fa solo questo (no può fare nient'altro, ne usare corde, ne mazzi di carte, ecc). In sintesi, l'assioma "tolgo versatilità per aggiungere potenza su alcune cose" non è una legge funzionale in tutti i casi. Va bene, secondo me, finché non si supera un limite. E il limite, appunto, è per me quello della "morte inevitabile". Perchè su questo si basa il nostro gioco. Ora, certo, anche maghi e chierici hanno combo di morte "inevitabile". Ne sono certo. Infatti anche questi, secondo me, sono "sgravati". Non giustifichiamo però poteri esagerati (perchè uccidono sempre) con frasi già fatte "lo può fare anche mio nonno". Rendetevi conto di dove sta il limite accettabile. Finora, in tutte le discussioni che ho visto, non ho mai visto coloro che difendevano una classe (in questo caso, lo Psion), definire tale limite. Se non lo definite, allora i vostri argomenti non hanno, per definizione, molto peso. Scusate il lungo post. -
Non voglio scrivere un papiro, ma vorrei comunque spiegare perchè, secondo me, un Paladino, anche “ideale”, è sempre ruolabile. 1) se uno si attiene strettamente alle regole, fa a volte confusione, in quanto tra tutti i materiali / manuali disponibili, alcuni articoli dicono il contrario di altri. Bisogna quindi ben delineare il contesto, averlo chiaro a livello di regole e di interpretazione, non solo per il DM, ma per il giocatore. 2) Un Paladino è un umano (o, comunque, mortale). Il paladino ideale segue l’ideale del bene e della legge. Ma a parte concetti chiari come “Individuazione del Bene” e “la legge 90.A”, ci sono molte aeree grigie dove il Bene e la Legge non sono proprio chiari. Si può quindi giudicare facilmente il Paladino su aspetti CHIARI della Legge e del Bene, ma non sul resto. E il resto è un buon 60% delle situazioni. Soprattutto per il “bene”. Ciò che è bene per me non lo è per forza per te. E via dicendo. Insomma, su molti punti, è a discrezione dell’onesta morale del Paladino. 3) Un Paladino, essendo umano, può sbagliare. Non è che al primo errore, pufff, perde lo status. Un Paladino perde lo status magari al primo errore voluto (dipende dai DM), ma non se non lo fa apposta. Un Paladino può pensare di fare il Bene e sbagliare, e fare in realtà il Male (o impedire il Bene di compiersi). In questo caso, potete dire che il Paladino ha agito male ? Si. Potete dire che il Paladino ha agito in modo diverso che quello di fare trionfare il Bene e perseguirlo sempre ? No. Assolutamente no. Tutto il contrario. Infatti essendo umano, il Paladino non è un principio divino di giustizia. Incarna anche l’errore umano, ma qualcuno che comunque cercherà sempre, con tutto se stesso, di fare il bene. E se si rende conto di fare il male, per un suo errore non voluto, farà di tutto per ricuperare i danni. Finché un Paladino si comporta cosi, e fa di tutto per investire tutto se stesso in questo campo, agisce, e ruola, perfettamente. Infatti, per ampliare questo ultimo punto, mi auto quoto, di un post su un altro forum… Nel seguire un percorso da EROE, e per eroe si definisce qualcuno sempre PER il Bene (un pò come un Paladino), non viene esaminata la dimensione personale, dell'eroe stesso, che è secondo me fondamentale. Mi spiego meglio: la definizione di eroe parte dal presupposto che l’eroe difenderà, e sarà un campione preso da esempio, per quanto riguarda il bene, sempre. Infatti parlano di talenti eroici. Ma in questa frase, c’è da capire che per riuscire nell’intento, l’eroe stesso prenderà delle decisioni proprio per proseguire, e seguire sempre, la via dell’Eroe. Nel manuale, si parla sempre delle azioni, e se queste sono giuste (bene) o sbagliate (male), ma MAI della psiche dell’eroe stesso, dei suoi pensieri, e della loro influenza sulle sue azioni. Infatti, secondo me, l’aspetto interiore dell’eroe è la chiave di lettura primaria e fondamentale, perché è lui che vaglia ogni sua decisione: un eroe potrebbe decidere di fare un viaggio sulle montagne per trovare un erba per salvare un malato, mentre un altro potrebbe decidere di andare in città per comprarla da un erboristeria. Chi ha ragione ? In questo caso entrambe le soluzioni sembrano valide. Ma prendiamo il caso dove in realtà, l’eroe non è del posto e non conosce molto la città (proviene appunto dalle montagne). Lui sa che in montagna c’è l’erba, ma ci metterà una settimana per ricuperarla (il che crea qualche rischio per il malato). In città lui sa che c’è un erboristeria, e ci metterà 3 giorni a raggiungerla (il che salva il malato di sicuro). Però, lui, non essendo della città, non sa che in realtà quest’erba è illegale per legge, e quindi non la troverà. Mentre in altre città dov’è stato, non ha mai avuto problemi a trovarla in erboristerie varie. Molto probabilmente, l’eroe andrà in città, sicuro di trovare l’erba… e non la troverà. Partirà dunque per le montagne, ma avrà perso almeno 3 giorni, e guarda a caso, per il malato questi 3 giorni sono stati importanti, perché al ritorno, è troppo tardi per salvarlo. L’eroe è in colpa ? Sicuramente si sentirà in colpa, perché non aveva la matematica certezza di trovare l’erba in città (ma anche se fosse stata in una città di sua conoscenza dove l’erba è in vendita, non c’è mai la matematica certezza, giusto ? in fondo, magari l’erba avrebbe potuto essere terminata per vari motivi…), e perché una sua decisione ha causato la morte di un poveretto. Ma l’eroe ha fatto un azione malvagia ? Sicuramente no: l’eroe ha cercato di salvare, al meglio, il malato, e ha scelto la città perché 3 giorni erano un tempo che dava sicurezza sulla salute del malato (una settimana implicava alcuni rischi), e perché in ogni città dov’è andato, ha sempre trovato l’erba, quindi non pensava che avrebbe avuto problemi sotto questo punto. Quindi l’eroe ha fallito (a salvare il malato), ma non si può dire che abbia fatto un azione malvagia. Ora però considerate lo stesso eroe, solo leggermente più cauto, o, se volete, paranoico… L’eroe prima di partire per la città si rende conto che magari, per sfiga, potrebbe essere che l’erboristeria non abbia l’erba, e chiede alla gente di un villaggio (sulla strada per la città) se in città potrà trovare l’erba. E lì scopre l’amara verità: l’erba è fuori legge. A questo punto, l’eroe cambia rotta e va verso le montagne, non perdendo quindi tempo prezioso e salvando il malato. In quest’ultimo caso, l’eroe è lo stesso, solo che il fatto di pensare un po’ di più gli ha permesso di seguire un'altra strada. Ma il fatto di “pensare” non rende qualcuno “buono” o “malvagio”. Ed è questo il punto al quale voglio arrivare: secondo me, più una persona è intelligente, e quindi più si pone delle domande, più le variabili che influenzeranno una sua determinata scelta saranno numerose, e quindi, più difficile sarà per lui fare la scelta giusta e “per il bene”, in quanto è anche probabile che tali variabili finiscano per contraddirsi a vicenda. Porsi troppe domande non ha mai aiutato nel fare scelte, e quindi, per un eroe, sembra più puro quello che SA cosa fare (magari perché è ignorante, e quindi ad ogni problema ci sono poche opzioni praticabili) che uno che magari per cautela e per non sbagliare vaglia attentamente ogni situazione, ponendosi mille domande e dubbi. L’eroe stupido finirà con fare degli sbagli, ma sarà sempre considerando un eroe. Quello intelligente magari a volte si strapperà i cappelli non trovando LA soluzione, e spesso si allontanerà della strada semplice dell’eroe stupido, perché “il dilemma è molto più complesso di quanto sembri”. Magari creando anche una situazione di stallo, dove l’indecisione potrebbe essere fatale. E a questo punto l’eroe intelligente DOVRA’ scegliere, ma con un fardello pesante, anzi, pesantissimo: quello di sapere che la strada che ha deciso di percorrere non è quella giusta: è quella “meno sbagliata”. Quindi la mia domanda è la seguente: come la mettiamo, il discorso dell’eroicità (o del paladinato), in questa nuova ottica ? È secondo me una bella domanda, e prima di continuare, mi piacerebbe avere vostre opinioni al riguardo. P.S: notare che nell’esempio del malato e delle erbe, l’eroe intelligente potrebbe essere stato sviato da un contadino malvagio (che gli mente dandogli l’informazione, che può essere “si, l’erba c’è”, o il contrario), e che l’eroe magari se ne sarebbe potuto accorgere (magari con un percepire intenzioni) SE ci avesse pensato. Insomma, la situazione può sempre essere più complessa di quello che sembra
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Ok, non essendo d'accordo sulla prima (secondo me, infatti, è possibile ruolare un Paladino), non posso rispondere alla seconda. Lascio rispondere altri, a questo punto.
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Nel PbF che masterizzo, come ho appena scritto via mail al giocatore, funzionerà solamente sulla propria scuola (per me è una questione di logica, ambientazione, e regole dell'ambientazione). Ma il quesito rimane, quindi, sono curioso anch'io.
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Infatti non è chiaro. Non ho capito se la domanda è: Oppure
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Antidoto per pg sovversivi
Elayne ha risposto alla discussione di plisis in Ambientazioni e Avventure
vista la situazione, sembra chiaro che tu abbia l'appoggio degli altri giocatori. Non sarai quindi da sola. Il discorso dovrebbe quindi passare piuttosto liscio (o questi 2 se ne andranno). Ricorda però a TUTTI che lo scopo non è "giocare il proprio PG, e avere gli altri giocatori di contorno", ma "divertirci tutti insieme". Quindi il discorso "io voglio tenere il mio PG" = discorso egoista. Che non risolve la situazione. -
Possiamo allora aspettare i professionisti delle regole, allora (Mad Master e Dedalo). In chat, Mad Master mi ha detto che a priori (non confermato al 100%) dovrebbe funzionare su tutto (visto come è scritto). Ma aspettiamo pareri ufficiali sull'argomento (mi sa che sta verificando).
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Antidoto per pg sovversivi
Elayne ha risposto alla discussione di plisis in Ambientazioni e Avventure
Un altra soluzione (da aggiungere), è mostrare questo topic (magari lo stampi), a TUTTI i tuoi giocatori. Visto che noi non siamo di parte (anche se chiaramente sentiamo solo la tua opinione), magari qualcuno comincia a cambiare atteggiamento. Il tuo master, T., è in realtà un master alle prime armi, come te. (di solito perchè il Master fa il Master ma avrebbe voluto essere un giocatore) L'errore che sta facendo lo fanno spesso altri master, alle loro prime esperienze, e a volte si va avanti anche anni cosi. Insomma, non è da demonizzare, ma è chiaro, limpido, che sta sbagliando. Se ne deve solo rendere conto. Se non se ne vuole rendere conto, ne con le buone (discussioni), ne con le cattive ("nessuno vuole giocare con il tuo super PNG"), allora ahimè ci sarà solo la soluzione definitiva: giocare senza di lui. E se magari viene a giocare con un PG "normale", ma fa lo str****, perchè in realtà vorrebbe giocare con il PNG, cacciatelo dal gruppo. Il Master è il master. Se un master diventa un giocatore, allora non è più un master. E deve adeguarsi. -
Antidoto per pg sovversivi
Elayne ha risposto alla discussione di plisis in Ambientazioni e Avventure
Ho avuto situazione dove ho dovuto dire "STOP", e uscire dal gioco, per discuterne fuori gioco. Ma non a questi livelli. I miei giocatori hanno cominciato con me a giocare, per la maggior parte. C'è anche stato un momento dove ha masterizzato un altro, ma lui ha imparato da me, quindi no. Qui si tratta di fare, TUTTI, un passo indietro. Non credo che non ci sia nemmeno bisogno di trovare soluzioni in gioco per ribilanciare il tutto. Sono stati fatti errori, sia dal precedente master, sia da te. Basta dirlo, e decidere di ripartire da una base sana. Quindi gli oggetti esagerati ? --> Via. Non esistono semplicemente più. I poteri esagerati ? --> Idem. Varie soluzioni possibili: a) si riparte tutti con NUOVI PG. Al livello 1. si tengono i PG attuali, ma si eliminano tutti i poteri fuori dai manuali, e tutti gli oggetti magici (di TUTTI). -
Antidoto per pg sovversivi
Elayne ha risposto alla discussione di plisis in Ambientazioni e Avventure
Organizzate una cena. Prima di giocare insieme, magari, o in altra sede. E si discute del tutto come persone civili. è secondo me la migliore e unica soluzione. Non puoi risolvere IN GIOCO una problematica che è nata FUORI GIOCO. -
dnd 3e Ipotetiche reazioni a risultati estremi
Elayne ha risposto alla discussione di Mantorok in Dungeons & Dragons
Geniale, semplicemente geniale. Vedo che hanno ruolato molto bene! Una lezione per il mago, suppongo. -
dnd 3e Questioni di allineamento...
Elayne ha risposto alla discussione di Senrix in Dungeons & Dragons
Considerando che c'è un chierico massimizzato, senza preparazione, ecc. suppongo che questo sia il minore dei problemi. -
Nuovo gioco di carte italiano: Medievalia
Elayne ha risposto alla discussione di micheleq in Altri Giochi di carte collezionabili
sto ancora leggendo. Sembra da provare. Facci sapere quando sarà realmente in vendita, che probabilmente lo compro per natale per fare piccole partite prima delle sedute! -
dnd 3e Questioni di allineamento...
Elayne ha risposto alla discussione di Senrix in Dungeons & Dragons
A prima vista infatti, gli unici 2 incantesimi interessanti sono Rune Esplosive e Scolpire la Pietra. Per il resto, manchi cruelmente di magie tattiche (tranne invisibilità e simili). Nessuna magia di Illusione o di Ammaliamento. Hmmmm... Oggetti magici ? Sia tuoi sia del gruppo ? Potrebbero essere fondamentali. -
dnd 3e Questioni di allineamento...
Elayne ha risposto alla discussione di Senrix in Dungeons & Dragons
Questa idea mi piace molto. Voto a favore. Ti assicuro che NON avranno scampo. heheheh -
dnd 3e Questioni di allineamento...
Elayne ha risposto alla discussione di Senrix in Dungeons & Dragons
Allora se la sono cercata, e di brutto. Per il resto, tutto ok. Secondo me hai ruolato benissimo. E secondo me, dovresti anche fare in modo che non ne escano vivi. -
Guarda, io ti direi al 99% si. Anche perchè i primi 2 numeri non mi sono mai veramente piaciuti. Ma il problema è che li ho letti DOPO, quindi non posso essere certo del mio parrere. Al limite, compra il terzo, e leggilo. Cosi ti fai un idea. In generale, comunque, i primi 2 volumi sono a scala "locale". Dal terzo in poi i personaggio cominciano ad essere "quelli che sono destinati, malgrado loro, a diventare", e diventa tutto molto più globale (e quindi grandioso).
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Hmmm.... beh, io avevo cominciato dal terzo, per poi leggere il quarto e il quinto.. solo dopo ho trovato il primo e il secondo. Ormai aspetto solo che sua moglie finisca l'ultimo numero. Per i primi numeri, c'è da considerare che i personaggi, a questo momento, sono "semplici contadini di un villaggio sperduto". e quindi, per definizione, piuttosto semplici.
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La traduzione italiana di WoT è un orrore, infatti. Leggerlo in inglese è tutt'altra storia, e, infatti, considero che questa serie si noti appunto per la caratterizzazione geniale dei personaggi. Strano.