Su alcuni punti concordo pienamente con te, su altri un po' meno ^^ E' vero che, nel gruppo, ogni elemento è indispensabile. Il mondo sta nella fantasia del DM, è lui che vuole condividerlo con i PG; questi, d'altro canto, concedono al DM la possibilità di farlo, mettendosi nelle sue mani. E' nell'interesse di tutti essere unanimemente d'accordo (DM compreso) su qualsiasi cosa, quindi è vero che un Master deve essere aperto al dialogo e flessibile, disposto a collaborare con i giocatori. La fantasia però è sua, è libero di creare e modificare qualsiasi cosa, detenendo i pieni diritti sulla propria creazione. I PG possono chiedere al master di ricredersi su qualcosa, se a loro non piace, ma il DM è libero di dire "no", come i PG sono liberi di andare a giocare con qualcun altro. E' compito del DM dire anche "no", a volte, dal momento che potrebbe rendere il gioco troppo facile/scontato, nonché vedere il proprio mondo stuprato e deformato da un PG prepotente. Ho estremizzato i casi, ma spero di aver reso l'idea. Per il resto credo di essere d'accordo su tutto, D&D non è "DM Versus Players"