La suddivisione in tipi delle creature è talmente arbitraria che, di base, dire apertamente "tira Religione" o "tira Arcana" non dovrebbe causare alcun problema. Anche se il giocatore così scopre che si tratta di un non morto o di una bestia magica, che potrà mai succedere?
Nel caso in cui la conoscenza del tipo di creatura potrebbe fornire un qualche tipo di vantaggio (magari il personaggio ha un incantesimo che fa danni raddoppiati contro le aberrazioni), bisogna solo decidere apertamente con il giocatore come stabilire quando il personaggio dovrebbe essere consapevole del tipo del mostro che si trova davanti:
- se la creatura è un grosso polipo pieno di tentacoli che sputa buchi neri, magari potrà sospettare che si tratti di un'aberrazione anche fallendo la prova di conoscenze;
- se la creatura è un gatto senza segni particolari, magari non dovrebbe usare l'informazione ottenuta tramite il "tira Dungeon" per capire che si tratta di un'aberrazione (o una melma o una caverna, per quel che vale).
Se il giocatore decide lo stesso di utilizzare informazioni di questo tipo a suo vantaggio, molto probabilmente nel gruppo non c'è ancora chiarezza su quale sia lo stile di gioco che si vuole adottare. L'ideale è parlarne per capire come si vuole giocare: se si decide di non sfruttare la conoscenza del giocatore a vantaggio del personaggio, basterà dire "wè, no, non sai che è un'aberrazione" (o, se per i giocatori è proprio possibile resistere, il master si dovrà segnare tutti i bonus di tutte le abilità problematiche e chiedere ai giocatori un semplice tiro, ma gestirla così è volersi male); se si decide di sfruttare conoscenze esterne, va benissimo lo stesso.
Se si decide di accettare il metagame pesante da parte dei giocatori, ci si può affidare all'eterna saggezza di Curmudgeon (link) :