Ghiè. Premetto che gioco da D&D da non molto tempo, e tra l'altro sto masterando da davvero poco. Il mio "problema", se così lo si può chiamare, è che amo moltissimo gli intrecci di storie e le interpretazioni più che il combattimento, a cui do importanza nella misura tale da soddisfare i giocatori che amano il pvp o il pvm. Ora, sto iniziando una campagna alla cui storia tengo molto - ed è la principale attrazione per i miei giocatori, tutti in fibrillazione per questa trama fantastica che mi è uscita - ma sto avendo delle perplessità; nel team ci sono giocatori scarsi - nel senso che sono a malapena capaci ad usare le abilità dei propri pg, quasi assenti nelle interpretazioni - ed un paio che invece sono bravi in quasi tutto.
I due bravi hanno sfornato due build interessanti che devo ancora esaminare a fondo - un orco guerriero orso con voto di povertà e un bardo con qualità Car impressionante - ma che risultano essere talmente ottimizzate da rendere i loro pg estramamente competitivi.
Masterando un combattimento contro un geomante png, è accaduto che mi sono trovato di fronte ad una scelta: sfruttare al meglio le capacità del png per tenere testa a questi due pg forti (mandando agli alberi pizzuti gli altri meno bravi, perché mancanti di tattica e quindi vicini alla morte), oppure giocare con medie possibilità per evitare di uccidere 3/4 di team.
Mi chiedo: è corretto da parte del master fare in modo che un png combatta al meglio delle sue possibilità - sono un team livello 10 - anche se ciò comporta la morte di quasi tutti i giocatori?