Mautoa

Radagast il Verde "Pensi sia il caso di dividerci in questo momento?? Cerchiamo di fare il punto della situazione. Probabilmente al momento siamo diventati carne da macello. Non ci proteggerà nessuno. Potremmo addirittura essere giustiziati. Ma per quanto mi riguarda, la visione della bambina-ragno, ha posto in me una convinzione degna dei vostri peggiori inquisitori. Qui non deve salvarsi nessuno. Sono tutti più o meno colpevoli. Tutti, chi più, chi meno, hanno avuto ed hanno adesso a che fare col chaos. Forse con volontà o forse no. Ma qui, tutto questo strazio e questo dolore ha raggiunto e superato di molto il limite del buon senso. Tutto questo deve finire. Tutto. Sospetto molto che la causa di tutto sia questa pietra del chaos. Il fatto è, tu, sapresti distruggerla? O quanto meno, sapresti togliergli la sua pericolosità? Io no, e non ho mai sentito di nessuno che lo abbia fatto o visto fare, neanche nella foresta più nera...Tu e il tuo gruppo, la sapreste trattare??"

Radagast il Verde Alla richiesta di Olf, il Druido si fermò per farsi curare, ma con lo sguardo sognante guardava Wil con il suo martellone che sfondava il petto della bestia. "Caro Olf, sono le azioni che ci descrivono e fanno di noi persone migliori o peggiori. E' il Barone che ha scelto per se stesso la propria fine. Con le proprie azioni e le proprie decisioni. Il Chaos va lottato con tutte le nostre forze. Ne va della salute di tutto il vecchio mondo. La corruzione va sempre eliminata. E' come una gamba cancrenosa. Va tagliata altrimenti ne va della vita dell'intero corpo. Will, ti amo..."

Grigory Il Chierico si alzò decisamente ristorato. Non poté dare torto ad Ivan ed al suo ragionamento. Per cui fece un cenno di assenso e lo salutò. Era sera, aveva fame. Prima di fare un bel pasto Grigory si mise fuori e si inginocchiò in un cantuccio a guardare il tramonto e si mise in silenzio a pregare. Nella speranza di avere un'oretta tutta per se.

Radagast il Verde Il Druido era già per le scale quando sentì Wil che caricava il Barone Allora tornò frettolosamente sui suoi passi con uno sguardo speranzoso e felice "Wil lo hai sfasciato? E'?? Lo hai sfasciato???"

Grigory Una volta acceso il fuocherello, anche il chierico si accovacciò in un angolo. Aveva assolutamente bisogno di dormire. Cadde addormentato come un sasso.

Radagast il Verde "Ah ok, beh, buona notte Barone. Ci stia bene!!" Il Druido fece per andarsene per la strada indicata dal Barone

Grigory Il Chierico sbuffò sonoramente ma si alzò e seguì il gruppo

Radagast il Verde "Barone, le chiedo scusa se ho parlato con avventatezza! L'ho sicuramente giudicata male. Le chiedo ancora scusa. Ma posso giustificarmi, dicendole che quello che ho visto, quello che sta accadendo in questo momento a quei poverazzi che vivono nel vostro villaggio, non è degno di essere chiamato vita. Non è normale vivere così. Le persone sono sotto il livello di vita dei vermi blu del fango marroncino. Una cosa agghiacciante. La prego, faccia qualcosa. Intervenga!! O quanto meno ci dia a noi la possibilità di fare qualcosa...ci dia un mandato baronale!"

Grigory "Umpf...bene...sono stanco" Il Chierico, stanco e ferito, raccolse le frecce in giro, anche dal corpo dei grifoni. Poi andò ad appoggiarsi a terra vicino ad un muretto del ponte. In una parte sicura e più vicina alla terra solida. Era stanco, indolenzito ed anche un po' sconsolato.

Radagast il Verde "Cioè? Vi rifiutate di salvare il vostro popolo? Bisogna accettare il destino? Che pusillanime..."

Grigory Il Chierico incoccò una nuova freccia, prese la mira e la lasciò partire verso l'ultimo grifone rimasto

Radagast il Verde "Barone, mi perdoni se le parlo con impudenza ma, in questo modo, rifugiandosi qui, lei sta abdicando ai suoi doveri. Sua moglie e i suoi figli, come dire... non sono all'altezza del compito. Tutt'altro. La sua gente sta soffrendo. La sua popolazione non ce la fa più. Il villaggio è diventato una baraccopoli di castori. Si stanno facendo tane anziché case. Vivono di espedienti, alla giornata, rubando e ammazzandosi per un tozzo di pane. Barone, forse è il caso, il serio caso, che lei riprenda in mano le redini della gestione. Se ne infischi del suo aspetto, si abitueranno alla sua vista. Ma la fame e il degrado che ci sono in villaggio, a quello non ci si abitua mai."

Radagast il Verde Il Druido si lasciò medicare da Olf "Si in effetti, l'idea di allontanare la stella cadente forse è la più sensata..."

Grigory "Taccitui, e moriiii..." Il Chierico ringalluzzito dal colpo andato a segno, si piegò su un ginocchio per prendere la mira e scagliare un'altra freccia

Grigory "Tacci tui..." Grigory subì una profonda artigliata. Il Chierico cercò di divincolarsi dal Grifone facendo qualche passo indietro e poter scagliare una nuova freccia.

Radagast il Verde "Piacere Barone, io sono Radagast e vengo da un bosco ben lontano. E più che la vostra storia, probabilmente dovremmo essere noi a raccontarle che nel suo villaggio accadono cose disgustose. Ben più disgustose, non me ne voglia, di quello che è capitato a lei. In breve, qualcuno, e noi sospettiamo fortemente chi, sta attentando alla salute della sua gente. Del suo popolo. Dei suoi protetti. Con gravi scempi, compiuti in nome di non si sa chi..." Poi si azzittì in attesa delle risposte del Barone.

Radagast il Verde "Uuuuuuuuuh ma voi, voi siete uno scarafaggio mannaro?? Oppureee uno Scaramano? Un Umanaggio?? Che belloooo, non ne avevo mai incontrato uno prima. Dovrò sicuramente raccontarlo a Berto!! Quante risate si farà, quel bieco zannuto... Messere...allora, ci ha mandato a chiamare...per dirci??"

Grigory "Ragazzi, o la va o la spacca!" Il Chierico mise un ginocchio a terra per prendere meglio la mira ed iniziò a scagliare frecce contro i grifoni

Radagast il Verde "Uuuuuh che belloooo, un po' di bel cantooo" Il Druido si diresse alla porta sul fondo per salire al piano di sopra. Mentre si muoveva, iniziò a fare passi di danza e piroette seguendo la musica. Passando sotto i quadri iniziò a ridacchiare "Chissà se parlano anche questi...bietoloni!!" E intanto volteggiava verso la porta.

Grigory "Epporca di quella busona..." Il Chierico subito imbracciò l'arco e incoccò una freccia, attendendo di capire le intenzioni dei Grifoni. Al primo segno di attacco, li avrebbe bersagliati

Radagast il Verde "Un'altra scala... un'altra porta... che pizze!!" Arrivato alla nuova porta, bussò e la spalancò

Grigory "Se volete vado io!" E prese una corda ed iniziò a legarsela strettamente alla vita.

Radagast il Verde "huahuahuahuahuhaa usciteee uscite dalle mie pudendaaaa ahahahahahahaahhaa mi fate il solleticoooo ahahahahahahahahahahahaha eddaaaiiiiiiiiiiiiiii" Il Druido iniziò a ridere e a saltellare e facendo così si diresse verso la porta che dava alle scale. "EDDAAIIIIIII AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA UHUHUHUHUHUHUHUHUHUHUHU HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA DISGRAZIATI AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA" E così ridendo e saltellando aprì la porta.

Grigory Il Chierico osservò le corde "Se facciamo una cordata ben stretta e sicura, anche chi va avanti si salva perché rimarrebbe appeso tirato da tutti gli altri. Che ne dite?"

Radagast il Verde "Accidenti, una gran bella collezione di scarabocchi!" Il Druido entrò con passo sicuro. Erano tanti, è vero, ma tranquilli. Si avvicinò alla vasca per vedere cosa conteneva e nel frattempo "EHIIIIIII NOI SIAMO QUIIIIII SIGNORE CHE CI VOLEVA PARLAAAAREEEEEEEEEEE"