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Ermenegildo2

Circolo degli Antichi
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  1. C'è un terzo modo che ha particolare senso in AD&D visto i requisiti di caratteristica minimi per le classi. Crei degli array di caratteristiche per ogni classe e poi scegli casualmente con un dado. Visto che non si può multiclassare o quasi in AD&D puoi dare più punti alle classi che hanno problemi di MAD e non sono in altro modo protette, per esempio da capacità di classe molto più forti delle altre. Se non ricordo male questo metodo era presentato nel libro compleate paladin's handbook e credo fosse presente anche in altri libri della serie.
  2. In corrispondenza della rana è dove la mia sospensione dell'incredulità si ferma ed inizia a urlare. Cioè a questo punto ho bisogno di una spiegazione per il resto, può anche essere "è la magia, nel mondo di pincopanco il dio sempronio premia coloro che si conquistano la ricchezza con l'audacia con poteri superiori" però ho bisogno di una spiegazione se no il mio cervello inizia a dire "sai cosa farebbe più senso che le abilità crescessero con l'uso tipo Oblivion o Skyrim" e a quel punto poi osserva "Vedi Runequest faceva così, forse dovresti giocare a quello". Cioè se mi dici che cono spende i soldi così perchè è la motivazione per cui si infila nelle avventure ci credo e ha senso. Se mi dici che lo fà per aumentare di livello perchè di fatto i desideri del giocatore (diventare più forte) e del personaggio (godersi la vita) non sono allineati e serve qualcosa che premi il giocatore per fare quello che vorrebbe il personaggio allora rispondo che non sono un grande fan di questo tipo di "premi" e preferisco qualcosa di più legato al giocatore più che al personaggio, tipo meta-valute e affini.
  3. Il gioco è molto narrativo quando subisci un "danno" lo segni come stress, ogni personaggio ha un vizio e per accellerare il recupero dello stress nel downtime può indulgere nel suo vizio per ridurre lo stress. Mi sembra ci sia la possibilità che il vizio porti effetti negativi a lungo termine appropriati. L'effetto finale è che più conduci una vita al limite (il gioco base riguarda una banda di ladri, io ho il regolamento per una versione cyberpunk con un focus un pò più ampio) più accumuli stress e questo ti costringe o a indulgere nel tuo vizio con tutte le conseguenze del caso solitamente a lungo termine o accumulare stress con rischi a breve termine (se accumuli troppo stress succedono cose brutte di vario tipo) oppure rallenti e a quel punto perdi l'iniziativa e succedono cose a livello di storia. In pratica il ciclo di gioco spinge il giocatore a vivere una vita al limite come di solito fà chi effettivamente vive una vita al limite. Spinge a prendere scelte autodistruttive nel lungo periodo perchè è più semplice che affrontare i problemi nel breve. Penso che sia meglio di quanto proposto perchè invece di creare uno strano principio per cui più bevi e organizzi orge più diventi bravo con la spada mentre il secondo crea un racconto più credibile, cioè più combatti e rischi la vita più diventi bravo ma questo ti porta a soffrire e cerchi di sublimare questa sofferenza con alcol e donne. Il primo è un'approccio molto da gioco da tavola in cui il giocatore cerca di bilanciare i benefici matematici dell'equipaggiamento con quelli del guadagnare livelli, mentre il secondo cerca di costruire una storia sul come il personaggio tira a campare in mezzo a morte dolore e violenza.
  4. Giusto meglio tenersi gli ZINGARIcherubanobambini tanto quelli non danno noia a nessuno (d'importante s'intende).sads Momento Pippomaster92 👏 Le 👏Parole 👏 Sono 👏 Importanti nello specifico se rileggi la mia frase spiego che anche il popolano razzista deve essere scritto come personaggio completo e non solo come popolano razzista. E poi il popolano razzista non è un stereotipo è semplicemente un aggettivo attaccato ad un nome. Se tutti i popolani sono razzisti non hanno altra caratteristica che essere razzisti allora sì che diventa uno stereotipo. Se no sono solo personaggi scritti male perchè privi di complessità. Quindi sì mettere un popolano razzista non è un problema, mettere letteralmente gli ZINGARIcherubanobambini è un problema. I cattivi possono essere cattivi non c'è problema basta che non siano un'intera etnia tutta uguale e, soprattutto, tutta uguale ad uno stereotipo del mondo reale, ripedo la barra è bassa. Vuoi i girovaghi malvagi che rapiscono le fanciulle per venderle come schiave sessuali, ok basta che: 1) Non tutti i girovaghi facciano questo 2) Non siano lettaralmente gli ZINGARIcherubanobambini 3) Se riusciamo anche a renderli vagamente diversi tra di loro non sarebbe male. 4) Punti bonus se riusciamo ad inserirli organicamente nella società circostante senza che siano automaticamente "L'ALTRO" Oppure pure questo è il mondo orsetto? I cattivi possono essere depravati e malvagi quanto vuoi basta che non siano letteralmente la validazione di uno stereotipo del mondo reale.
  5. Ehm no, hai letto che proprio critico quel passaggio dell'articolo iniziale? Puoi avere tutta la violenza e la malvagità che vuoi nel mondo, basta che non prendi uno stereotipo del mondo reale e lo trasformi in una verità oggettiva nel gioco. Voi creare un gioco in cui sei un nazista che eseguiva gli ordini, uno in cui sei un ricco paterfamilia romano con migliaia di schiavi e diritto di vita e di morte sui tuoi familiari, uno in cui sei uno spartano che deve affrontare l'intera agoghe con tutta la violenza (anche sessuale probabilmente) che ne consegue sia come soggetto attivo che passivo, per me va tutto bene basta che tu lo faccia con rispetto nei confronti del tema e dei giocatori (vedi i libri dedicati al tema del consenso nei GDR). Oppure puoi affrontare temi adulti come fa This War of Mine https://en.wikipedia.org/wiki/This_War_of_Mine Vuoi gente razzista, no problem basta che non ci siano rappresentazioni razziste. Cioè è questa la differenza quando il narratore onniscente ti dice che quelli sono gli ZINGARIcherubanobambini no, se invece ci sono dei popolani razzisti che pensano che quelli siano ZINGARIcherubanobambini, ma che in realtà sono delle persone complete e reali tanto quanto il popolano razzista. Prendere uno stereotipo reale positivo e trasformalo in un gioco è potenzialmente offensivo nei confronti delle persone colpite perchè danneggia la loro identità (fai un gioco in cui se sei di ascendenze asiatiche sei automaticamente un mastro di arti marziali). Prendere uno stereotipo negativo e renderlo una realtà oggettiva è potenzialmente dannoso. La barra è dannatamente bassa ma la fuori c'è gente che ha preso la cosa come un campionato di limbo...
  6. Se un giocatore sa perfettamente come funziona la magia, cosa è reale e cosa no, è molto difficile creare una sensazione di superstizione. Fare piccoli riti serve? Quali sono le tecniche di divinazione che funzionano? L'aglio scaccia i vampiri? I non-morti incorporei hanno una mente? Cioè vorrei capire se qualche gioco ha costruito su questo tentativo di rendere il soprannaturale, inteso come lo intende l'umanità nel corso della storia, in un mondo in cui la magia è un effetto reale e tangibile.
  7. Sembra l'idea alla base dei vizi in blades in the dark ma fatta molto peggio.
  8. Sì ma gli ZINGARIcherubanobambini non sono una popolazione reale, sono uno stereotipo xenofobo. Bastava non copiare uno stereotipo xenofobo. Dai non è difficile, se no al prossimo giro rischiamo i NEGRIchestupranoleNOSTREdonne. Cioè è proprio quello il punto se copi uno stereotipo xenofobo lo diffondi. Non è questione di offendere qualcuno ma di non propagandare in maniera più o meno inconsapevole l'odio nei confronti di qualcuno. Questo è proprio il minimo. Davvero non pensi che sarebbe meglio evitare di avere gli ZINGARIcherubanobambini? Ehm non vorrei sembrare banale ma i nuovi libri sono il nuovo materiale, cioè stanno facendo quello che dici te, stanno facendo uscire nuovo materiale per allargare la rappresentatività dello stesso e coprire anche i giocatori sottorappresentati dal vecchio materiale (cioè i vecchi libri). E poi stiamo parlando di fuffa non meccaniche, fino a che fare il personaggio LGBTQ+ non massimizza gli incatesimi con prismatico nel nome non c'è da adattare molto meccanicamente se vengono introdotti personaggi omosessuali o di varie minoranze etniche. Ma esattamente che materiale non sta producendo la Wizzard, mi fai qualche esempio. Cosa ci sia nella testa dell'autore non lo sò, però guarda caso proprio quello è andato a pescare. Poteva fare mille esempi e dire mille cose eh però è finito con un commento sul mondo LGBTQ+, che è solitamente uno dei temi più comuni di chi attacca il woke.
  9. "Perché non abolire il consumo di alcol, il sangue, il sesso e tutti gli altri “elementi disturbanti” che non piacciono a certe élite radical, dal sapore vagamente orwelliano? Ve li immaginate elfi e nani che si recano amabilmente alla capanna dell’halfling gender fluid per fare shopping? E che dire di mamma orco che accompagna il suo piccolo nella classe inclusiva dove creaturine diverse coesistono in dolce armonia? Tanto varrebbe chiamarlo Daisies&Donuts. " Se c'è l'halfling gender fluid non è più Dungeons & Dragons ma Daisies&Donuts.
  10. Il problema dei Vistani è che sono letteralmente lo stereotipo dello ZINGAROcherubaibambini che normalmente è associato alle popolazioni sinti ma trasformato in una verità fattuale. Sta roba non va bene perchè tutt'ora le popolazioni sinti sono oggetto di odio per via di questi stereotipi. Cosa farei io? Eviterei di aver bisogno degli ZINGARIcherubanobambini nella mia ambientazione anche a costo di modificare la storia. Eviterei di scimmiottare culture esistenti soprattutto se attualmente vittima di odio per via di detti stereotipi. Se ho bisogno di popolazioni nomadi posso prendere spunto da quelle reali ma non ne copio arbitrariamente pezzi di cultura per fare figo. E di nuovo cerco di evitare di trasformare le culture negli steriotipi su di essa ma almeno mi sforzo di capirla e di rappresentarla nella sua interezza. Davvero non posso avere Ravenloft senza gli ZINGARIcherubanoibambini? La seconda domanda è davvero non posso avere Ravenloft senza una popolazione simil Sinti? Se la risposta ad entrambe la domanda è sì allora evito proprio di metterceli e bon, non è che il mondo di tenebra ne sia uscito a pezzi dopo che hanno ritirato il libro "World of Darkness: Gypsies". Se servonoproprio le popolazioni sinti allora provo a metterci qualcosa che sia sensato sul tema magari convolgendo degli esperti su queste culture. In inglese ci sono dei buoni spunti sulla questione tipo: 1) Elenco dei problemi della loro prima apparizzione in 5ed 2) Storia dei problemi legati alla rappresentazione delle popolazioni sinti in un articolo accademico sul tema https://czasopisma.marszalek.com.pl/pl/10-15804/edukacja-miedzykulturowa/1397-em2024/13387-em2024412 3) Possibile proposta per fare ravenloft senza gli ZINGARIcherubanobambini https://douglasunderhill.wordpress.com/2019/11/01/curse-of-strahd-non-racist-vistani/ 4) Questo è un'articolo su come alcuni dei punti siano passati indenni dall'ultima revisione https://screenrant.com/dungeons-dragons-vistani-race-romani-offensive-dnd/ Non dico che non debbano esistere culture malvagie però di fare attenzione quando si creano intere razze automaticamente malvagie (soprattutto se sono palesemente antropomorfe nessuno si pone mai il problema degli Aboleth o dei MindFlyer). Se in quel caso qualcuno alza la mano e dice perchè non gli piace l'idea uno lo ascolta e cerca di capire se ha davanti qualcuno con qualcosa da dire di sensato oppure se è fuori di testa (ci saranno sempre dei fuori di testa nel lato sinistro del mondo intellettuale impegnati a combattere una battaglia sulla purezza ideologica dei puri, perchè loro sono i più puri dei purissimi ed i puri sono peggio dei fascisti perchè sono di sinistra ma non abbastanza puri🙄😕). Oh e comunque visto il grado di xenofobia tra gli esseri umani starei sicuro che i rapporti interspecie non sarebbero mai idilliaci. No non dovresti cancellare i nazisti ma chiederti perchè sono diventati un simbolo di quel tipo. Cioè perchè sono così prevalenti rispetto ad altre opzioni? Idem per gli orchi, non è importante l'esempio specifico ma lo sconfinamento del fantastico nelle tensioni conflitti reali. Visto che succede se qualcuno ti dice di tenerne in conto non urlargli contro come se fosse pazzo, magari lo è e sta dicendo una boiata magari ha fatto attenzione a qualcosa che esce dal tuo quotidiano. Stesso discorso per il Signore degli Anelli, non è un'esempio di letteratura fascista ma questo non ha impedito al neofascismo di strumentalizzarlo. Non saprei manco se lui fosse misogeno, i personaggi femminili non sono male. Per essere più precisi NON è importante il fatto che il Signore degli Anelli sia di una specifica collocazione ideologica ne quale fosse l'opinione dell'autore, in questo discorso è importate il fatto che UNA COSA FINTA SIA DIVENTATA PARTE DEL SIMBOLISMO USATO PER INTERPRETARE E RAPPRESENTARE DELLE COSE VERE è questo il meccanismo che spinge la gente a "rompere" sui temi della rappresentazione l'inclusione e affini, nessun pezzo di cultura è mai solo un pezzo di cultura fino a che la gente lo usa come supporto per prendere decisioni nella vita reale o per descrivere parte della vita reale. Cioè uno può anche ignorare il fenomeno dicendo che sono tutti stolti gli altri, però di solito questo non risolve il problema perchè gli altri continuano a fare le loro cose indisturbate Scusa sono stato poco chiaro il discorso sul permettere ad altri di avere i proprio simboli era riferito più alla questione dei personaggi LGBTQ+ tirata in mezzo dall'autore dell'articolo che non alla questione delle razze malvage. Concordo con te che darksun sarebbe un'ambientazione interessante ma richiederebbe di darla in mano ad un gruppo di sviluppo che ci lavorasse parecchio per essere sicuro che i temi vengano affrontati con il rispetto che meritano, penso soprattutto alla questione della schiavitù. Ok ma il tuo mondo di gioco è il tuo, non viene la famosa polizia dei GDR ad impedire di giocarci anche perchè di fatto hai già il materiale che ti serve. L'obbiezione naturale è che d'altra parte possono crearsi la roba "loro" senza rovinare il tuo modno. Però non è esattamente la stessa cosa perchè la situazione è asimmetrica. Cioè te hai già una caterva di materiale che soddisfa i tuoi gusti loro no. A continuare nello status quo tu hai un vantaggio marginale (hai già caterve di materiale sul tema) loro non hanno beneficio. A cambiare e produrre nuovo materiale, tu hai nella peggiore delle ipotesi niente (nessuno viene a bruciare i tuoi libri) e nella migliore qualche limitato beneficio (su 200 pagine di libro ne trovi una 20-ina interessanti), loro hanno finalmente un libro che lì rappresenta. Di nuovo non parlo di orchi buoni o cattivi parlo delle tematiche di rappresentazine, tipo introduzione di personaggi LGBTQ+ e minoranze varie. Se la presenza di personaggi LGBTQ+ o di minoranze per te non è un problema, ottimo. Se la loro introduzione non ti sembra automaticamente forzata e inappropriata, meraviglioso. Però l'autore dell'articolo sembra avere dei problemi con l'esistenza di personaggi gender fluid da cui il mio commento in merito.
  11. Entrambi e come interagiscono. Cioè sembra qualcosa che funziona meglio se c'è supporto meccanico.
  12. Ok ma cosa si fà con i Vistani che erano chiaramente scritti come gli ZINGARIcherapisconoibambini (cioè l'incarnazione di tutti gli stereotipi sulle popolazioni sinti)? Questi facciamo bene a riscriverli e cambiarli un pò per evitare di scadere nel più bieco razzismo o li lasciamo come sono in ossequio al rispetto della tradizione? Perchè poi stringi stringi a voler essere in buona fede la maggior parte delle istanze si riducono a "non toccare la mia tradizione", e "non toccare la mia tradizione" è una politica identitaria ne più ne meno di quelle legate al genere (inteso come differenze sociali legate al sesso) ed è sostanzialmente un azione rivolta al significato simbolico e non sostanziale. Non c'è un motivo oggettivo per cui gli orchetti devono essere per forza tutti malvagi è semplicemente che soddisfa la voglia di continuità con la tradizione. Questo non è automaticamente meglio di qualcuno che dice "penso che sia meglio che tutte le razze antropomorfe con una chiara connotazione umana abbiano il libero arbitrio e quindi possano scegliere cosa essere per diversi motivi." Di solito la motivazione del secondo gruppo riguarda questioni un pò complesse su come l'immaginario collettivo sia influenzato non solo dalle nozioni che riteniamo essere reali ma anche da quelle che riteniamo essere fantastiche o false. In merito agli orchi come incarnazione del male assoluto ci sono ovviamente diversi esempi di come questo simbolo sia transitato dal mondo fantastico a quello reale, da quelli quasi innoqui tra cui i meme che mettono parrucche colorate e simboli generalmente legati al mondo LGBTQ+ agli orchi del signore degli anelli all'uso della terminologia in un contesto di guerra calda, l'invasione dell'Ukrainina da parte della Russia e dei suoi alleati. Nel secondo caso gli orchi e mordor sono diventati sinonimo di russi e russia in un'ampia parte del mondo pro-Ukraino e questo è potenzialmente un problema perchè deumanizza l'aggressore, che può ovviamente avere i suoi meriti mentre combatti ma che ha conseguenze problematiche a lungo termine e durante il processo di trattativa. Questo perchè indipendentemente dagli accordi effettivi che verrano presi alla fine del conflitto (personalmente spero che l'Ukraina riesca a mantenere la sua integrità territoriale e riceva pure delle compensazioni per i danni subiti) sarà necessario un compromesso tra quello che le persone realmente vogliono (che tutto questo non sia mai successo) e quello che possono avere anche nella migliore delle ipotesi(integrità territoriale, compensazioni i danni subiti, garanzie di sicurezza future, ecc.ecc.). Se invece vogliamo un'esempio più leggero tratto sempre dal Signore degli Anelli faccio presente che di recente importanti esponenti politici italiani si sono riferiti a loro colleghi come a personaggi di quel mondo in dichiarazioni pubbliche. TLDR: se uno pensa che i simboli abbiano un qualche valore non c'è motivo per negare agli altri di avere delle rappresentazioni simboliche nel mondo di D&D; se si pensa che i simboli non abbiamo alcun valore perchè si impedisce così ostinatamente agli altri di averne di propri?
  13. Vi vengono in mente giochi ed ambientazioni fantasy in cui la superstizione è una parte integrane del sistema e ambientazione. Cioè un mondo in cui gli stessi abitanti non hanno perfettamente chiaro cosa è magia e cosa invece non esiste? Tipo i draghi sono reali ma i fantasmi no. Se sì come viene gestita la questione a livello di regolamento?
  14. Non capisco. Perchè essere il prescelto di una divinità non può essere una questione di classe e livello(mentre essere uno spadaccino sì)? O di accesso a particolari incantesimi della propria lista? O di una serie di talenti che danno accesso a capacità interessanti? Perchè assegnare un talento non può fare questa differenza se l'obbiettivo non è avere personaggi più potenti? Se l'obbiettivo non è fare sbraaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh perchè un talento non basta per renderlo diverso e fare sì che il personaggio sia unico? Soprattutto non capisco perchè tu voglia mettere mano su cosa sia il PG di un'altro giocatore. Oppure perchè vorresti dare bonus a qualcuno e malus ad altri? Cioè non capisco quale sia lo scopo. Per favore non rispondermi nella letteratura la fanno perchè non mi aiuta a capire cosa vuoi fare ma solo a cosa ti stai ispirando e come lo giustifichi. A me è capitato di partecipare a GDR dal vivo dove c'erano punti esperienza bonus per le giocatrici donne, l'ho sempre trovato di cattivo gusto e ingiusto nei confronti degli altri giocatori che per ottenere punti bonus dovevano fare qualcosa. Non ho mai partecipato a più di una seduta con questo tipo di gruppi. Un master che dà bonus a giocatori senza discuterne con il gruppo mi darebbe la stessa impressione. Se vuoi costruire personaggi "alla carta" ci sono giochi che funzionano meglio (HERO e GURPS per esempio) discostandosi dalla tipica impostazione di D&D. Se vuoi rimanere più vicino a D&D come meccaniche puoi saccheggiare Mutant and Mastermind per i poteri, dovrebbe essere piuttosto flessibile e vagamente compatibile visto che è basato su una versione modificata del Trued20.
  15. Certo che può se intendi che la polizia dei GDR non farà irruzione a casa vostra (solo in virtù del fatto che la regola zero è scritta esplicitamente nei manuali) per impedirvi di divertirvi. Però non è che fornisca poi tutti questi strumenti per gestire questo tipo di situazioni a meno di non forzare un pò le regole sia per come sono scritte che interpretate. Per esempio vuoi essere il chierico prescelto della divinità con poteri che gli altri chierici si sognano? Sei l'unico dell'ambientazione ad avere accesso al talento metamagia divina. Vuoi essere il miglior spadaccino del mondo? Sei l'unico guerriero ad avere l'intera catena dalla specializzazione nella spada lunga in poi. Patto con una divinità antica, sei l'unico binder. Vuoi essere l'ultimo praticante della migliore arte marziale al mondo, sei l'unico warblade. Funziona e non richiede di creare regole extra. Nulla vieta di aggiungere bonus random ai personaggi, ma a quel punto invece di un gioco con livelli classi e talenti forse stai cercando un gioco con costruzione dei personaggi più libera. Non è obbligatorio giocare sempre a D&D ci sono spunti di gioco che vengono meglio con altri regolamenti. Sì ma perchè te vuoi qualcosa che vada otlre i meccanismi interni al gioco? Perchè non usare quello che il gioco già ti fornisce? E se vuoi cambiare i meccanismi perchè non cercare un gioco che supporti già questo tipo di idee? Nel tuo esempio il personaggio ha una magia particolare, scegli dei talenti/incantesimi o una classe di prestigio/sottoclasse e digli che lui è l'unico che può prenderla perchè è la sua eredità di sangue. Fine. Non c'è bisogno di inventare nulla di nuovo a meno che l'obbiettivo non sia voler fare SBRAAAHHHH a tutti i costi. Seconda cosa perchè vuoi decidere te per il giocatore quale siano le caratteristiche del suo personaggio in un gioco D&D che non prevede questa cosa?
  16. Articolo non esattamente illuminante e che tende a contraddirsi. La mia impressione è l'autore partisse da un idea un pò generica ma a cui è tanto affezionato e cercasse a forza di infilarla nella polemica del giorno. Note sparse: 1) D&D non è un prodotto del 1974, è una serie piuttosto varia di prodotti. L'ultima edizione prima dell'aggiornamento era del 2014. Le incarnazioni di questo marchio sono estremamente diverse e frutto del lavoro di autori estremamente diversi tra loro. 2) "La diversità è alla base ella conflittualità" è chiaramente una delle idee care all'autore ma non sono così convinto che sia alla base di tutto il fantasy ne di tutte le edizioni di D&D. Per dire in 3.5 non ho mai percepito questa potente premessa. A meno che non intenda che per avere un conflitto servano almeno due parti nel caso mi sembra che sia un pò banalotta come osservazione... 3) D&D è tante cose però tutta questa attenzione per schiavitù, pena di morte, prostituzione e affini sicuramente non è universalmente presente in tutte le ambientazioni ufficiali e sicuramente non è un'argomento centrale dei manuali base di tutte le edizioni. D&D non ha mai avuto lo stesso livello di edgelordismo del mondo di tenebra🐸. 4) Riferimento random alla moda woke. 5) "Ma che vuol dire promuovere la diversità, come precondizione all’inclusività, in un contesto in cui le differenze sono alla base di un conflitto radicale senza il quale il gioco non avrebbe senso?" Ah no ecco dove si voleva andare a parare. Mi piace come l'unico conflitto radicale possibile nella testa dell'autore possa originare nelle differenze raziali... Non bene contro male, non ordine contro caos, non libertà contro tirannia, non dovere contro onore, vendetta contro misericordia ecc.ecc. no solo ed esclusivamente conflitti su base raziale... manco il caro e vecchio desiderio di arricchirsi o la voglia di conoscere solo ed esclusivamente conflitti raziali. 6) "Si vuole intervenire sul termine “razza”, o sulla conflittualità che ne deriva?" Si vuole intervenire su un termine non particolarmente accurato che ha decisamente un carico di implicazioni potenzialmente problematiche. 7) Sproloqui vari su "cose da grandi". 8 ) Di nuovo riferimento a D&D come unico prodotto del passato e non come serie di prodotti non retrocompatibili scritti e realizzati per diverse aziende da diversi autori nel corso di 50 anni. 9)"Piuttosto che alterare arbitrariamente film, libri, giochi e opere d’arte esistenti, non sarebbe più sensato creare nuovi contenuti che riflettano i valori attuali?" Eh direi che è proprio quello che stanno facendo ora. Tipo letteralmente stanno facendo un'aggiornamento di metà edizione su un gioco di 10 anni per creare nuovi contenuti che riflettano i valori degli autori attuali. Ed è proprio questo il problema per alcuni perchè ci sono persone che vedono questi nuovi contenuti di un'edizione nuova come un attacco alla loro vecchia edizione a cui giocano ancora. Anche se la loro edizione è uscita di produzione da più di 20 anni. 10) Sproloquio banale sui rischi intrisechi all'uso delle categorie. non è chiaro cosa volesse dire nel contesto dell'articolo e di D&D, dobbiamo abbandonare le classi? La distinzione tra magia arcana e divina? Forse i livelli sono il problema. D'altronde in D&D la divisione di concetti complessi in categorie è uno strumento di sviluppo del gioco così raro... 11) "Emerge infine una contraddizione di fondo: si afferma di voler promuovere la diversità come valore, eppure si cerca di farlo eliminando o attenuando proprio ciò che rende le cose diverse." Finalmente un concetto sensato. Ma non c'entra una mazza con il cambiare da razza a specie o con l'halfling gender fluid di qualche paragrafo precedente. 12) Chiusura sull'importanza dell'inclusione e sul richiamo al fatto che lui è un bollinatore ufficiale di ogni sforzo di promuovere l'inclusione. Se gli piace ok se no sei ignorante o in mala fede. Non è chiaro quali barrieri e confini tracci la revisione di della 5°ed perchè fino ad esso il termine barriere è stato usato solo per dire che le differenze non sono barriere da abbattere e di confini ne ha parlato solo quando parlave delle categorie come male assoluto. 13) Chiusura con botto dopo aver citato la frase "l’inclusione autentica non si realizza con l’assimilazione forzata, ma con la capacità di accogliere l’altro nella sua irriducibile alterità" e poco prima puntato sull'importanza di promuovere la diversità come valore chiudiamo con " le differenze saranno semplicemente irrilevanti: a tali aspetti nessuno farà più caso, esattamente come avviene oggi per il colore dei capelli, la lateralità manuale o il tono della voce." che, a parer mio è in totale antitesi con quanto poco di buono era stato detto nel resto dell'articolo. Se le differenze sono irrilevanti non c'è alcun uso della capacità di accogliere l'altro nella sua irriducibile alterità.
  17. La risposta più ovvia è cambiate gioco D&D non supporta questo approccio, decine di giochi sì usate quelli.🐸 La seconda è dipende dall'edizione, in 3.5 lo si può serenamente fare con talenti e classi di prestigio. Se sei l'unico ad avere un certo talento o una certa cdp improvvisamente hai una capacità unica. Alternativamente si possono usare le regole per gli innesti e creare un'innesto che dia esattamente il bonus desiderato. In 5° probabilmente di nuovo usando i talenti o una sottoclasse che usa solo lui. Si possono anche creare regole ad hoc e bonus arbitrari ma la cosa è sul munchkin andante. Nulla di grave ci si può divertire anche così. Qualsiasi tentativo di bilanciarli con costi narrativi o meccanici finirà spesso per dare risultati insoddisfacenti. Per esempio in 3.5 le wapon of legacy erano oggetti magici unici che avevano un prezzo in termini di malus a vari aspetti del personaggio, per esempio malus al tpc, risultato il guerriero con l'arma legacy era più scarso come guerriero ed aveva un arma non molto diversa da un oggetto magico che poteva avere in altro modo a meno di non fare ottimizzazione spinta. Viceversa i vincoli narrativi nel 95% dei casi o sono aggirabili o non sono vincoli o diventano totalizzanti per la campagna. La cosa più simile ma comunque abusabile era la possibilità di comprare il modificatore di livello in 3.5(https://www.d20srd.org/srd/variant/races/reducingLevelAdjustments.htm#experiencePointCost) oppure le regole per le stirpi se si usavano stirpi modificate(https://www.d20srd.org/srd/variant/races/bloodlines.htm).
  18. nel libro delle fosche tenebre è una prova d'intimidire con un bonus dato dal tipo di tortura.
  19. Dopo un'attendo esercizio di Google-Fu sono finalmente riuscito a trovare qualche riferimento a questo sistema. Le persone interessate devono cercare [ "Secret Passes" AD&D] su google e ci sono regole decisamente simili, non ho idea se siano o meno le regole originali però sembra che il nome sia quello effettivamente usato nelle regole ufficiali.
  20. Aggiungerei la possibilità di sostituire alla prova di destrezza con acrobazia o rapidità di mano sembrano tematicamente affini e sarebbe strano che un personaggio con 20 gradi di acrobazia o rapidità di mano non abbia dei benefici nel fare questa procedura.
  21. Non è mica scontato, c'è solo un certo livello di "forza" che un umanoide con fisiologia da umanoide può esercitare rimanendo di "taglia Media" (al netto della magia). In 5ed la cosa è resa evidente dal limite per le caratteristiche a 20 nelle altre edizioni era un aspetto un pò implicito. Alla fine la forza è il risultato di quanto di due fattori: - Quanto i muscoli tirino - Quanti muscoli hai Per quanto possano esserci differenze credo che tutti i muscoli del regno animale siano fatti degli stessi materiali base e funzionino più o meno uguale, quindi probabilmente gli orchi essendo umanoidi avranno muscoli che più o meno tirano come quelli degli altri umanoidi. Rimane quindi il punto di quanti muscoli possiedi, ma anche in questo caso gli orchi sono umanoidi medi e non possono avere tanti più muscoli del umano più forzuto senza dover crescere di una taglia o avere una morfologia completamente diversa. Quindi pur avendo gli orchi in media più forti potresti tranquillamente avere lo stesso limite massimo per la forza che hai per gli umani.
  22. Però dipende da cosa si vuole rappresentare, per esempio si potrebbe voler rappresentare una razza che è sostanzialmente più forte degli umani sia a livello medio che massimo e minimo, in quel caso potrebbe aver senso un bonus fisso alle caratteristiche per tutti gli elementi della specie.
  23. Il che probabilmente è legato al desiderio di rendere D&D un gioco sempre più universale nel senso di capace di riprodurre qualsiasi mondo fantastico. Cioè qualsiasi peculiarità di una razza/specie ha senso solo nel contesto di una specifica ambientazione. In Tolkien o nel Ciclo dell'Eternità gli elfi sono, mediamente, fisicamente superiori agli uomini, nel Faerûn no, mentre in Warhammer (miniature non GDR) hanno meno resistenza fisica e mediamente meno forza. Se vuoi un sistema veramente universale devi trovare un modo per gestire questa varianza.
  24. Sì e secondo me sarebbe interessante in molti contesti. Per esempio in un mondo fantastico con razze non-umane dove il dimorfismo sessuale potrebbe essere diverso rispetto a quello della specie umana(potrebbe essere più o meno accentuato oppure in direzione inversa, questo potrebbe generare a cascata altre impostazioni sociali intorno a sesso biologico [differenze di genere]). In un mondo sostanzialmente reale sarebbe comunque interessante, non saprei bene cosa possa aggiungere ad un gioco di puro dungeon crushing (ci devo pensare su un pò) ma sicuramente per un gioco tipo chivalry and sorcery che cerca di riproporre la struttura sociale del periodo storico di riferimento sarebbe molto interessante. Il medioevo ha un numero sorprendentemente elevato (visto il contesto culturale) di donne in posizione di potere e/o di donne impegnate in combattimento. Diamine pure la Roma imperiale ha un buon numero di donne in posizione di potere nonostante una cultura assolutamente misogena (non che sugli altri diritti umani se la cavassero meglio eh).
  25. Una possibile soluzione è creare degli gruppi di caratteristiche di partenza legate a degli archetipi. L'archetipo può essere estremamente specifico guerriero leggero, oppure un pò più astratto tipo "bilanciato", "focalizzato", ecc.ecc.
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