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HAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
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Onestamente da giocatore non mi dispiacerebbe "esplorare" questa possibilità... Più che altro perchè non è mai capitato e comunque, nel mio gruppo, su queste cose ci si scherza talmente tanto che sarebbe impossibile dare uno spessore ad un simile episodio. Anzi la cosa degenererebbe in poco tempo. Senza contare che la cosa porta via tempo agli altri... Vero che ci sono anche le sessioni private, ma, nella campagna attuale, l'unico pg femminile è quello della ragazza del DM e sarebbe parecchio imbarazzante come situazione... Per quanto riguarda NPC, non mi è mai capitato. Come DM opterei sempre per il Black Screen, soprattutto se dovessi mettermi nei panni di PNG femminili, in quanto incapace a giocarli. Diverso è se una eventuale giocatrice dovesse chiedermelo. Più che altro perchè un conto è se devi approcciarti all'altro sesso e quindi dovrebbe essere una "lotta ad armi pari", mentre se un giocatore maschio che interpreta una donna si approccia ad un PNG uomo non riuscirei nemmeno lì a dare spessore alla situazione... Lo stesso vale se dovessi interagire con un PNG femminile di un DM maschio... Sarà perchè, essendo un territorio inesplorato, non riesco ad immedesimarmi al meglio... Non saprei davvero... Se dovessi trovarmi in una situazione del genere nuovamente, potrei anche cambiare idea.
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ambientazione Traduzioni future Pathfinder
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lord Delacroix in Pathfinder
Sono da considerarsi voci ufficiali o "rumors"? -
meccaniche Pathfinder - Dubbi del neofita (4)
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lone Wolf in Pathfinder 1e regole
Allora avevo capito giusto... Sarà la combo difensiva del mio caro Magus (che, tra parentesi, sta facendo faville nella campagna che sto giocando ) -
meccaniche Pathfinder - Dubbi del neofita (4)
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lone Wolf in Pathfinder 1e regole
Se io lancio Distorsione e attivo l'Oggetto Magico Spectral Shroud (che mi rende incorporeo), divento immune agli attacchi? Essendo che i due bonus derivano da fonti diverse (uno è l'incantesimo e l'altro è dato dal tratto incorporeo) i due 50% si sommano? P.S: ovviamente intendo nemici che non sono dotati di Visione del Vero. -
ambientazione Traduzioni future Pathfinder
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lord Delacroix in Pathfinder
Dove lo hai letto? -
Esiste una board ufficiale dove vengono annunciati i manuali in via di traduzione (in italiano principalmente)?
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ambientazione Contest D'L: Creazione di un insediamento
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lone Wolf in Pathfinder
Uploadato il file in attesa di approvazione Buona fortuna a tutti i partecipanti -
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meccaniche Pathfinder - Cerco/Non Trovo/Esiste?
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Alaspada in Pathfinder 1e regole
Non credo che il DM mi permetta un incantesimo importato dalla 3.5 (figuriamoci divino)... La sostanza alchemica è un po'dispendiosa (in termini di azioni soprattutto). Ghostbane Dirge purtroppo è divino e mi sa che siamo fuori... Il problema è che la mia arma non posso potenziarla. Anche se il magus come arcana ha Ghost Blade, ho gli slot talenti e Arcana tutti occupati... Dovrei ripiegare su un oggetto magico che mi da Ghostbane Dirge eventualmente... Ne esiste uno che lo da o devo craftarlo? -
meccaniche Pathfinder - Cerco/Non Trovo/Esiste?
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Alaspada in Pathfinder 1e regole
Esiste un incantesimo che permette di applicare all'arma la proprietà speciale Ghost Touch? Nota: Meglio se l'incantesimo è presente nella lista del magus -
meccaniche Pathfinder - Dubbi del neofita (4)
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lone Wolf in Pathfinder 1e regole
Ho un dubbio... Sotto l'effetto di See Invisibility, ho comunque bisogno di un'arma Ghost Touch per bypassare la RD degli incorporei? -
personaggio creare yasuo di legue of legends
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di yety339 in Pathfinder 1e personaggi e mostri
Non è un'abilità, ma un incantesimo del manuale Inner Sea Magic e non credo sia stato tradotto... L'incantesimo originale si trova QUI -
personaggio Irvine come PG?
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Halzo in Pathfinder 1e personaggi e mostri
Non so come funzioni su Path, ma hai considerato la licantropia? Farebbe quello che vuoi (da quello che leggo): - La forma ibrida sembra forte; - Non hai il pieno controllo di te stesso in quello stato; - È uno status temporaneo. Resterebbe solo da definire la frequenza con cui ti trasformi (non conoscendo il manga, non ho idea di quando il personaggio sfrutta il potere e quanto spesso). Però puoi sempre accordarti con il DM su questo... Per quanto riguarda il potere speciale non saprei... Basterebbe semplicemente "reskinnare" gli attacchi (magari usare le statistiche di un licantropo di taglia superiore alla Media) per rendere meglio l'idea della potenza. Oltre a modificare il tipo di danno (perforante in questo caso). Questi sono i miei "2 spiccioli", magari qualcuno di più esperto mi corregge o ti propone un'idea migliore. -
ambientazione Contest D'L: Creazione di un insediamento
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Lone Wolf in Pathfinder
Mi piacerebbe molto partecipare, anche io ho le bozze che mi implorano di essere finalmente scritte! XD se riesco a capire come creare un PDF, mi candiderò sicuramente -
dnd 3e [online][D&D 3.5] Cerco gruppo
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di vedo95 in Cerco master/giocatori
Ciao e benvenuto! Per quanto riguarda l'annuncio, credo tu sia nella sezione sbagliata. La sezione adatta alla tua richiesta è questa qui. Non ti preoccupare, un moderatore sposterà la discussione nella sezione appropriata. Nel frattempo ti auguro una buona permanenza nella community. -
annuncio Nuova veste grafica dragonslair.it
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
E' davvero molto bella l'immagine dell'intestazione... La "pelle di serpente" grigia, devo ancora capire se mi piace o meno -
campagna Avventura di fantasia o avventura pregenerata?
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Zaorn in Pathfinder
Personalmente preferisco le avventure originali (inedite) per un semplice motivo: sono uniche. Mentre in un prodotto già "assemblato" lo spazio di manovra è ristretto, nella campagna originale puoi trarre spunto e fare le cose come più ti aggrada, togliendo al DM molti grattacapi che andrebbero solo a sommarsi a quelli che ha già; Non ci sono "spoiler", a meno che non sfuggano al DM (difficilmente succederà); Non sempre si è soddisfatti al 100% di qualcosa e questa percentuale diminuisce se il prodotto non si adatta alle tue esigenze come ti aspettavi. La campagna originale può anch'essa piacere/non piacere, ma, nel secondo caso, ci ha solo "perso tempo" e non hai cacciato fuori i "Big Money"; Se mi inserisco in un mondo, di solito cerco di informarmi su ciò che lo compone. Sapendo però di non avere la costanza dalla mia parte, diventerei scemunito in poco tempo; Sarà perché (quasi tutte) le campagne che ho giocato hanno sempre avuto un qualcosa che mi spingeva ad andare avanti per comprendere gli eventi, cosa che non mi ha portato a considerare le campagne pregenerate. Probabilmente le proverò (chi detiene i manuali di PF ha annunciato che ne comprerà qualcuna) e mi farò un'idea più obbiettiva in merito. Per ora rimango della mia idea: viva la fantasia. -
Railroading VS Sandbox: Uno migliore dell'altro?
Lord Delacroix commented on Lord Delacroix's inserzione blog in Theory of a Madman
Non sto parlando del tuo caso specifico, solo che mi girano gli "zebedei" quando sento che una campagna, per funzionare bene, deve essere necessariamente un Sandbox. Trovo solo che si si preoccupi più di categorizzare il modo di approcciarsi al gioco che a giocarlo. Come se fosse più importante capire a che genere appartiene. Capisco la comodità del condensare il tipo di approccio in una singola parola (etichettarlo), ma dovrebbe servire solo per capire di cosa si parla, non come se si trovasse nel dizionario. Utile ai fini di un discorso, dannoso perché tende a generalizzare troppo la categoria non tenendo minimamente conto dei suoi sottoinsiemi. Finendo per distorcere la realtà dei fatti. Può essere utile capire che stiamo parlando di "Fantasy", "Sci-Fi", "Steampunk" o "Spaghetti Western", ma se si giudica sempre e solo in base all'etichetta attribuita al prodotto non se ne viene più fuori. A me, personalmente, non è mai piaciuto lo Sci-Fi ad esempio. L'unica campagna Sci-Fi che ho giocato in vita mia (per provare 5e), mi è piaciuta tantissimo, almeno fin dove sono arrivato. Merito del metodo utilizzato? Forse; Merito dell'edizione? Non credo; Merito del DM che è riuscito a trasmettermi qualcosa? Decisamente sì. Questo ribadire il concetto e rafforzare quanto detto in precedenza. Un avventura non funziona perché è Railroadata o è Sandbox, funziona perché appassiona talmente tanto da sentirsi parte di qualcosa anche solo perché si partecipa. -
Railroading VS Sandbox: Uno migliore dell'altro?
Lord Delacroix commented on Lord Delacroix's inserzione blog in Theory of a Madman
Già solo per il fatto di avere delle "situazioni", qualcosa che fa presagire che ci siano degli eventi che a prescindere dalla mia volontà si muovono, è un qualcosa di "pilotato" di per sé (passami il termine). Non sto dicendo "viva il Railroading", ma anche avendo la libertà di scelta quegli eventi si muoveranno a prescindere. E' comunque qualcosa di pianificato. Certo, a seconda di come mi muovo la situazione si evolverà diversamente rispetto al non fare nulla a riguardo, ma è comunque è un evento prestabilito e accadrà in modalità diverse. Perciò, che io lo voglia o no, questa è una costante. Per definizione è Railroading (non ti sto accusando di niente, sto solo attribuendogli la definizione adatta, secondo me). Quello che dico io è che avere la pretesa di lasciare totale libertà, anche per l'esperienza che ho avuto io, non ha dato risultati a mio avviso soddisfacenti (non sto criticando nulla, mi baso su quello che ho vissuto al tavolo, dunque non conto i PbF). Ho visto che dando ai giocatori più responsabilità, o si cade nel ridicolo/il nuovo spunto sovrascrive quello precedente oppure non si crea una storia avvincente. In definitiva, trovo che giocare seguendo una sola delle due "discipline" sia meno soddisfacente che attingere da entrambe. Le eccezioni ci sono, ma di certo essa non sarà migliore solo perché si adotta un certo tipo di approccio rispetto ad un altro. Queste sono considerazioni mie, ognuno è libero di dissentire e di non condividerle. Riporto solo la mia esperienza. Ci tengo a precisare che la mia non è diffamazione del Sandbox, per la mia esperienza non è stato stimolante. Posso sempre ricredermi. Ma anche in quel caso, non mi ricrederò "perché il Sandbox è più figo e basta", ma sarà perché il DM, a prescindere dal metodo usato, mi farà vivere una bella esperienza. Questo è il concetto che vorrei far trasparire: Non importa il metodo che si usa, ma il contenuto che si crea e l'esperienza che ne deriva. -
Railroading VS Sandbox: Uno migliore dell'altro?
Lord Delacroix commented on Lord Delacroix's inserzione blog in Theory of a Madman
Lo so e ne sto giocando un'altra, che per motivi, si è temporaneamente interrotta... Adesso non so come sia strutturata la tua in questo caso (ci mancherebbe, devo giocarla! XD), ma non credo improvvisi tutto all'ultimo secondo (se è davvero così, che costruisci l'intera avventura senza nessun tipo di schema ti faccio i miei complimenti). Il senso dell'inserzione è, in realtà, uno spunto di riflessione il cui scopo è quello di far capire (dal mio umilissimo punto di vista) che le due categorie non sono distinte, ma complementari. Nel senso: hanno caratteristiche differenti, ma, se si vuole ottenere una storia "convincente", non può esserci l'uno senza l'altro. Non nascondo che sia anche frutto della mia brutta esperienza con i sandbox al tavolo, però, dopo interminabili riflessioni sulla questione, sono arrivato a questa conclusione. In sostanza: Ci vuole un obbiettivo/obbiettivi che catturino l'attenzione dei protagonisti, un mondo che si muove attorno a loro (e non il loro parco giochi per fare il cavolo che gli pare) a prescindere dal fatto che loro vedano queste cose, creare un ambiente dove essi compiono azioni sensate degne di nota (e non che lo facciano solo perché al momento non passa niente altro di meglio da fare o perché non bisogna correre dietro ai "Questgivers" piazzati in giro per la mappa), che ci sia qualcosa che susciti spontaneamente sia l'interesse dei giocatori sia quello dei personaggi, che le esperienze li segnino nel bene o nel male, che faccia provare loro emozioni tramite i personaggi, ecc... Insomma, quello che ognuno si aspetterebbe dal GDR per definizione. E secondo me, non basta solo la libertà di azione. E' necessario che ci sia qualcosa che catturi la mia attenzione, sennò posso tranquillamente trastullarmi con un videogame (o un MMORPG per restare in tema), almeno sono sicuro che la storia sarà avvincente. Personalmente mi piace molto ricavarmi lo spazio in una storia, non necessariamente essere colui che la scrive. Mi sono divertito di più ad assecondare la "Trama" a modo mio, con le mie scelte e costruendo il mio personaggio anche in base alle sue scelte che non in un guazzabuglio di millemila quest sparse per il mondo con un filo logico che variava a seconda di quelle che facevi, ancorato ad una trama fittizia che si faticava a scorgere dando l'impressione di girare il mondo completamente a caso. L'inserzione vuole far riflettere solamente su questo. Le etichette non esistono su un GdR, sono solo una traccia. Sono degli input, non una Bibbia. Sennò non vedo alcuna differenza tra questa disputa e quella sugli allineamenti (sì, ho lanciato la bomba atomica). -
Railroading VS Sandbox: Uno migliore dell'altro?
Lord Delacroix ha inviato una inserzione nel blog in Theory of a Madman
Welcome back, AUDIENCE! Per la seconda inserzione ho scelto un argomento che è piuttosto delicato, ovvero lo stile di gioco: Railroading o Sandbox? Prima di cominciare, linko il mio pensiero (in sintesi) in merito all'argomento, con tanto di discussione annessa. Giusto per essere chiaro fin da subito (e per pararmi il c**o se non dovessi riuscire ad essere abbastanza esaustivo). Entrando nel vivo della questione, cominciamo con il dire che, come sempre, ognuno si diverte in modo diverso dal resto del mondo. E parlo sempre dal mio punto di vista che non è né la verità assoluta né sbagliata a prescindere. Bando alle ciance e avviamoci verso la pubblica gogna: Tecnica > Pratica Personalmente odio quando si spara a zero su una cosa che non si comprende/conosce o che non si sposa con i gusti personali di un individuo. Certo di solito quando si schifa qualcosa è, nella quasi totalità delle volte, sotto inteso che vi sia un "secondo me" davanti. Io posso capire che qualcosa possa piacere o meno, quello che davvero mi da sui nervi è che si attribuisce un valore esageratamente alto alla propria esperienza diretta e si identifica troppo severamente ciò che si ha vissuto tramite essa. Cerco di spiegarmi meglio: "Pinco Pallino non ha mai mangiato un soufflé in vita sua, quindi un suo amico lo invita per la merenda e glielo fa assaggiare. Il nostro protagonista, siccome quel blasonato dolce non lo soddisfa, matura una certa esperienza in merito. Di certo quando si parlerà di soufflé, darà sfogo alla sua esperienza per trattare l'argomento. Quello che magari non sa è che la sua esperienza si è fondata su presupposti non del tutto corretti: potrebbe essere che quel suo amico abbia comprato la più infame delle sottomarche possibili di soufflé (quindi il prodotto era scadente di suo) oppure che proprio quel soufflé sia rimasto in frigo per troppo tempo rispetto alle indicazioni della confezione (quindi servire il prodotto in condizioni sub-ottimali, guastandone il risultato finale). Rapportando tutto ciò al nostro discorso: Dal mio punto di vista: siccome la maggior parte ha avuto un'esperienza traumatica con un certo "Gameplay", ora lo rifugge come se fosse la peste e si rifugia nel suo esatto opposto, ritenendolo migliore per il semplice fatto che non assumerà mai alcuna delle caratteristiche che rievocano nella persona ricordi/eventi traumatici dovuti soprattutto ad un esperienza (volontariamente e non) fallata in partenza. Troppe volte ho sentito dire che uno di questi stili di gioco prevalesse, a mani basse, sulla controparte. Onestamente trovo sciocco categorizzare le due cose come entità distinte, o meglio è giusto separarle solo quando è necessario definire o individuare le caratteristiche di un possibile approccio al gioco. Perché trovo sciocco tutto ciò? Per il semplice fatto che non c'è un modo univocamente corretto per giocare un gioco. Esempio: E' come se dicessi che giocare uno Strategy Game (aka "Age of Empires") con il joypad fosse la cosa più sbagliata del mondo. Certo, per la mia esperienza, io potrei comunque urlare all'eresia e probabilmente lo farei, ma non è questo il punto. «Ah, guarda che scemo! Sto giga-post per contraddirsi da solo... Fesso!» disse l'arguto osservatore di vocaboli, che fino a qui non ha capito una fungina nerchia di quello che probabilmente voglio dire, additando il significato letterale dei vocaboli da me utilizzati. Al mio caro allocco che si ferma solo a leggere "RAW" il mio discorso, solo per banalizzarlo/liquidarlo... A te dico: «Ma nella tua immensa saggezza e intelletto superiore, qual'è l'importanza del gioco? La console sulla quale lo fai partire o il gioco in sé?» Forse sono io che perdo i pezzi per strada, ma mi pare che il nocciolo di questo interminabile scontro tra il RAILROADING e il SANDBOX sia essenzialmente questo: Si perde davvero troppo tempo, secondo me, a discutere delle modalità di gioco migliori quando, se investissimo lo stesso tempo che si spende nel capire come sia meglio giocare, potremmo concentrarci a trovare il proprio miglior modo di giocare anche se non dovesse rientrare nelle comuni etichette convenzionali. Non so se sono riuscito a far trasparire il concetto. Trama > Immedesimazione Troppe volte ho visto bistrattare il concetto secondo cui uno stile di gioco impediva un certo tipo di approccio. E sinceramente credo che sia una grande bufala, se non un cosiddetto "arrampicarsi sugli specchi" per trovare una motivazione in apparenza plausibile al malcontento risultato da pessime esperienze in quel contesto. La mia domanda è: «Avete mai provato a prendere la situazione "di petto", a prescindere da cosa si pensa sia possibile o meno fare, e non auto-bocciarsi le azioni?» Facile a parole? Assolutamente. Ma credo di averne un'idea abbastanza chiara del quadro generale: Sono stato un DM piuttosto "Nazi" e quindi so di cosa parlo, dopo aver ragionato a posteriori. Soprattutto dopo aver avuto a che fare con persone diverse e diversi punti di vista. Sì ora potete lapidarmi perché ero un pessimo DM. Il principale motivo per cui non ho più arbitrato un GdR; Venire a sapere che alcune persone che ho introdotto al gioco hanno ereditato i difetti che avevo, aggravandoli nella peggio maniera (in alcuni casi); Sentire qualcuno dire: "Il gioco X non mi piace perché non ti lascia libertà di fare...", quando la colpa non è del gioco ma dell'arbitro. Detto questo a meno che il DM non ne voglia sapere (cosa che andrebbe affrontata al di fuori della sessione di gioco), credo che nessuno bocci una qualsiasi azione solo perché contraria al disegno divino. Va da sé che ci debba essere una motivazione logica e/o spiegando perché il personaggio sia spinto a compiere tal azione. Se la gente si lamenta perché non gli è permesso attuare azioni del genere, For Teh Lulz o qualsiasi altra cosa che spezzi l'immersione per futili motivi, allora lì ve lo meritate. Aggiungo che se il DM non dovesse prendervi a frustate sulle gengive per le goliardate inutili, lodatelo perché è troppo buono. In conclusione: Sono fermamente convinto che l'eventuale mancanza di stimoli nel giocare una campagna di un certo tipo, non sia dovuto allo stile che si adotta bensì alle persone che compongono il tavolo. Precisazione doverosa e necessaria: Non sto dicendo, che se le campagne funzionano male, siete degli zucconi. Lungi da me affermare una cosa del genere. Il "problema" può essere riconducibile solo ad alcuni componenti del gruppo, alle idee troppo radicate dovute ad esperienze precedenti (felici o infelici), all'eccessiva fiscalità nel marcare nettamente il regolamento, all'incapacità di raggiungere l'immersione completa nella "fiction", il vergognarsi di ruolare in prima persona il proprio personaggio, ecc... Nel mio gruppo fatichiamo a creare l'atmosfera adatta, per questo individuo il fattore umano come parte del problema. Non entro nel merito, ma è una cosa che va considerata e un elemento al quale non si da il giusto peso, secondo me. Se avete la fortuna di poter parlare con il vostro gruppo schiettamente di questo, magari capire cosa diverte ognuno e creare l'ambiente giusto insieme, davvero... Avete vinto. Abitudine > Realtà Questa forse è una delle cause principali del malcontento che, a volte, si diffonde tra i giocatori. La classica frase: «Abbiamo sempre fatto così e così sarà.» è forse la maggiore rovina della creatività; il GdR è creatività, se la soffochi non puoi lamentarti che la tua esperienza è piatta. Te la sei voluta tu, non è certo nei presupposti del gioco o il gioco funziona male perché tu lo giochi rispettando solo le parti che più ti aggradano. Personalmente io ho imparato molto giocando con altre persone, non solo perché fa bene mettere in discussione i dogmi e cambiare punto di vista, ma aiuta a trovare la propria "dimensione" oltre a scoprire nuovi modi per divertirsi al meglio. Per tornare IT: «Trovo che identificare così spesso il problema nello stile di gioco (se proprio vogliamo rimanere nelle convezioni), quando magari l'esperienza risulta meno stimolante perché ormai satura di cose che ormai fanno sempre parte di quel determinato scenario.» Sinceramente dire che un gioco è ripetitivo quando siamo noi che lo giochiamo in quel modo, è come dire che la gallina non è un volatile perché non vola. Sono onesto, in questo particolare frangente sono un po' a corto di esempi o di analisi approfondite. Sarà perché io non la vedo una questione da approfondire; ci sono così tante problematiche diverse in ogni gruppo, che è difficile stilare una lista dei problemi che maggiormente sorgono nel vasto mondo del GdR (anche all'interno di un unico prodotto). _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Io spero, ancora una volta, di essere riuscito a spiegarmi il più chiaramente possibile. Se così non fosse, fatemelo sapere e cercherò di correggermi per il prossimo appuntamento con questa strampalata rubrica. Spero che la gigantesca mole del post non abbia impedito a voi, eroici lettori, di giungere alla fine di questa inserzione. Dalla mia contorta (congelato, confettura, conyogurt, confrittata, confrittura, scegliete voi) mente è tutto, CYA soon, AUDIENCE! P.S: magari tirerò su un polverone inutile o sarò semplicemente inconcludente, però, se l'inserzione (o anche quelle precedenti) sono piaciute o trovate che ci siano dei temi che vorreste veder affrontare, vi invito tutti a commentare con l'argomento che vi piacerebbe venisse trattato nella prossima inserzione. Un po' perché sono in un periodo dove la fantasia scarseggia e un po' perché vorrei che il blog fosse una specie di "rubrica interattiva" (oltre al fatto che mitigherei eventuali post di insulti). Sì. Ora ho finito sul serio. -
stili di gioco Tecniche per migliorare l'interpretazione
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Hicks in Discussioni GdR Generiche
In realtà no... Mi ci sono posto come mi pongo in qualsiasi gdr: mi butto a capofitto -
stili di gioco Tecniche per migliorare l'interpretazione
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Hicks in Discussioni GdR Generiche
Ho giocato un paio di sessioni a Cuori di Mostro che, in realtà non è male, però c'era qualcosina che mi dava un po' fastidio, ma per così poche "Ore di Gioco" non credo di poter dettare legge. Ad ogni modo, anche lì abbiamo (io e il mio gruppo) sempre ruolato in prima persona, senza farci troppe domande e senza star lì a discutere cosa sì e cosa no... Ora non so se ho inteso male io, ma credo che il topic riguardasse più il ramo Heroic Fantasy/Fantasy Classico (visto il post originale). Comunque la schiettezza ha vinto ancora una volta -
stili di gioco Tecniche per migliorare l'interpretazione
Lord Delacroix ha risposto alla discussione di Hicks in Discussioni GdR Generiche
Non so cosa significa l'acronimo in effetti, quando lo citi non ho idea di cosa sia... Magari la mia ignoranza mi annebbia la vista XD Non comprendo EDIT: Se ho capito bene intendi "Mipiacciare" il post, esatto? No è che per quel poco che abbiamo discusso, ci siamo detti le cose chiaramente e, dopo un po', abbiamo capito cosa ognuno intendeva nessuna offesa ricevuta né mai registrata EDIT 2: Anzi, in realtà, spero di non essere stato offensivo io nei tuoi confronti