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@Herlan Quando ti avvicini alla donna la luce della sua lanterna ti illumina e lei ti vede con occhi diversi. Comprende in qualche modo che non sei un pericolo e ti risponde: io sono diretta a uno dei villaggi più a sud di Valang ma dovrei passare per Nuova Salixass per riposare e ricomprare provviste. La mia famiglia attende il mio ritorno ma il mio carro si è rotto e ho perso l’orientamento. Al contrario della donna, tu sai perfettamente dove ti trovi e come raggiungere Nuova Salixass. @Rata Fai appello a tutte le tue forze per entrare nella stanza buia e per sfilare il velo da quella persona. Il lenzuolo bianco scorre via da Am’Lith. La strega è sconvolta e pallida per la paura. Fissa il vuoto mentre è pervasa da tremori incontrollabili. Si accorge solo ora della tua presenza e ti guarda negli occhi. E’ confusa, terrorizzata e furiosa.
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@Rata Helpica si è riaddormentata senza sentire nulla. Ti alzi e sbirci fuori dalla tua porta. Miira sta girando verso un altro corridoio. La segui ma è difficile restarle dietro, anche quando acceleri il passo. Quella donna si trova sempre vicino a un angolo di un corridoio. Riesci quindi a stento a capire dove sta svoltando. In tutto questo tempo, Miira prende parola una sola volta… e la sua voce ha un tono molto triste: non era un simbolo. Noti che solo i tuoi passi fanno rumore. Continui a seguirla fino a quando non entra in una stanza... la porta era aperta (e doveva essere chiusa). Non si tratta di un luogo qualunque… al suo interno sono conservati i corpi di Na’ill, Am’Lith e Miira. Lentamente ti affacci al suo interno. E’ una stanza grande senza finestre o arredi. Su tre blocchi di pietra rettangolari si trovano i corpi dei tre caduti, tutti avvolti da lenzuola bianche. Due di loro sono distesi… ma il terzo è seduto. La schiena dritta, le gambe distese. Lentamente ruota la testa verso di te. @Herlan Nonostante sei vicino all’uomo devi urlare per sovrastare il rumore della tempesta. Costui si gira proprio quando un altro fulmine illumina il cielo. Sotto quella cappa fradicia si trova una giovane donna tremante. E’ pallida, il volto scarno e occhiaie profonde. Ha labbra screpolate e occhi e capelli scuri. Leggi nei suoi occhi che non voleva essere avvicinata da un estraneo. Dopo diversi secondi passati nella più totale immobilità, la donna sfila dalla cinta una spada corta ancora nel fodero e te la porge. Non ho altro di valore… urla anche lei …prendetelo e tornate per la vostra strada. Prendete anche il mio cavallo ma non fatemi del male.
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@Rata Riesci a vedere meglio di chi si tratta. E' la donna che hai incontrato nella tua visione (dopo l'attacco del dragen). Sulla sua faccia appare una smorfia, piange e del sangue esce dalla sua bocca. Perchè?... chiede mentre ti mostra le mani anch'esse insanguinate ...era la mia famiglia. Il suo ventre è squarciato e noti solo ora che nelle tue mani stringi i tuoi pungali... parzialmente affondati nella sua pancia. Lei ora urla per la rabbia e la disperazione. Balzi all'indietro e scivoli. Continui a fissare quella donna che lentamente si dissolve nel nulla. Sprofondi di nuovo nel silenzio più totale... poi la porta si apre lentamente, scricchiolando. Dei passi lenti si avvicinano e Miira appare sul corridoio. Veste di bianco e alza lo sguardo verso di te per un momento. Non si ferma ed esce dal tuo campo visivo.
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@Herlan Mentre lasciavi il castello e la città ti è parso di sentire qualcuno chiamarti o forse erano delle persone che conversavano tra di loro. Ma non importa. Sproni il cavallo e parti senza armatura così che il destriero non venga appesantito. Fai brevi pause per far riprendere il cavallo, giunta la notte ti riposi per poi ripartire. Durante la sera, mentre non cavalchi, vivi in uno stato surreale… da anni non passavi una notte in un giaciglio, all’aperto, vicino a fuoco. Ma il pensiero della morte di Am’Lith offusca i tuoi nostalgici ricordi di quando eri un ramingo. Alla sera del secondo giorno di viaggio vieni sorpreso da un violento temporale e sai che questo ti rallenterà per almeno dodici ore. La pioggia si fa sempre più intesa. Sembra che la natura stessa stia cercando di bloccarti. Un fulmine squarcia le tenebre e illumina il mondo con la sua luce celeste. Poi in lontananza vedi comparire una piccola sfera arancione. Si agita a mezz’aria sulla cima di un basso colle. E’ proprio sul tuo cammino. Ti avvicini e scopri che si tratta di una lanterna. C’è qualcuno avvolto dal buio della notte. Continui a galoppare, non molto velocemente poiché il cavallo è stanco e spaventato. Una persona regge quella lanterna ed è da sola. Indossa una pesante cappa nera per proteggersi dall’acquazzone e si trova vicino a un carro. Una delle sue ruote è uscita fuori dall’asse… che si è spezzata probabilmente in seguito a un urto. Sai che riparare quel carro è impossibile ma l’uomo (a quanto pare) non è riuscito a capirlo. Cerca goffamente di riparare il carro ma non riesce neanche a smuovere la ruota fuoriuscita dall’asse poiché è parzialmente sprofondata nel fango. Frustrato, fradicio e infreddolito, l’uomo tira un calcio contro lo carro e ora lo vedi saltellare su una gamba sola poiché si è fatto male a un piede. @Rata Afferri per le spalle gazza. Mmm… Rata …cosa c’è? Chiede un’assonnata Helpica nel vostro letto. La ragazza sente freddo e si è avvolta da un gran numero di coperte che hanno nascosto la sua persona. La vedi far capolino con gli occhi ancora socchiusi. Lentamente ti volti verso colui che stavi consolando. Le tue mani sono poggiano ancora sulle sue spalle. Due occhi stranieri ti stanno fissando nel buio.
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@Caster Punti gli occhi contro un nemico e lo carichi passando al fianco di un tavolo. L’uomo si accorge di te ma lo tramortisci con una testata sul naso per poi metterlo al tappeto con lo stesso pugno che serra l’elsa della tua spada. Un secondo uomo ti sorprende alle spalle e ti rompe una bottiglia sulla testa. Senti il vino scorrere sul volto… per poi realizzare che in realtà si tratta del tuo sangue. Il colpo è stato così forte che ti sei dovuto accovacciare e in questo modo hai evitato uno sgabello lanciato contro di te. Quello sgabello rompe la mascella dell’aggressore armato di bottiglia. Senti poi un rumore disumato e noti una gallina che strilla mentre viene lanciata in alto e che attraversa l’intera taverna. Arthur lascia la presa della sua spada, salta prima su un uomo piegato a metà (per aver ricevuto un calcio tra le gambe) poi sale un tavolo, balza in aria e rotea su se stesso per agguantare la gallina e salvarle la vita (che non era in pericolo). Con la coda dell’occhio vedi poi una locandiera dai vestiti strappati che viene aggredita da un uomo grande e grosso. La locandiera cerca di proteggere un borsello pieno d’oro e l’uomo prova a “spezzare” la sua tenacia con un brutale mal rovescio. @Herlan Bhè… più che la corona, dovrebbe essere il tuo codice morale a impedirti di prendere tali decisioni …non trovi? Ad ogni modo, non voglio trattenerti oltre. Ah… stavo quasi per dimenticarmene …è arrivata questa per voi qualche giorno fa. Eleid sfila dall’ampia manica una lettera con il sigillo di Avidhar ancora intatta. La apri e la leggi. E’ stata scritta da Rei-Ka e ti informa della morte di Am’Lith. Nella lettera, la nunk, ha scritto che la strega è stata trovata nel suo laboratorio e non sono ancora riusciti ancora a capire come è potuto succedere. Nella parte finale, Rei-Ka scrive cosa vi siete detti voi due durante la sera del tuo matrimonio con Nyt, in modo tale da assicurarti che questa lettera è autentica. @Rata Tu e le guardie dovete spiegare tre volte a Macaria cos’è accaduto perché la strega non riesce a credere alle sue orecchie. Vi spiega che la sua fiala potrebbe portare un uomo adulto alla morte… ma non può spiegare tutto il sangue perso da Am’Lith. Macaria è molto coinvolta e ti chiede di aiutarla a far luce sulla situazione. Ti porta vicino al tavolo del laboratorio e ti “costringe” a descrivere tutto quello che vedi. Non sei un mago e per questo Macaria ti riprende molte volte, soffermandosi su particolari che non avevi notato o a cui non hai dato alcuna importanza. Dopo l’ennesima descrizione, Macaria si blocca di colpo e tu comprendi che ha scoperto qualcosa. Le hai appena finito di descrivere quello che sembra essere una pozione scura, dai riflessi rossi, in un calice dorato. Macaria sospira e rilassa le spalle con fare sconsolato. Afferra quel calice e beve un piccolo sorso. Le guardie attorno a voi si preoccupano e la richiamano… ma la strega ti passa quel calice e dice: è vino. Si volta poi verso il cadavere di Am’Lith e ti chiede: vedi un calice uguale o simile a quello del vino? Ne vedi uno a terra. E’ vuoto? Gli dici di sì. Era così stordita dal troppo vino che ha sostituito i calici. Dopo alcuni minuti Macaria scopre che la sua pozione è stata usata come ingrediente per mescere un misterioso intruglio che ha ingerito al posto del vino. Purtroppo Am’Lith non ha lasciato alcun appunto e non riuscite a comprendere a cosa stava lavorando. -.-.-.-.- Due giorni dopo Le tragedie continuano a susseguirsi. Un aurlico è stato incaricato per riportare al castello di Avidhar i corpi di Miira e Na’ill. Apprendete così che i due guerrieri sono stati uccisi in battaglia. I loro corpi sono stati trattati bene dai loro assassini: sono stati ripuliti, coperti di bende e usati su di loro gli oli profumati (che corrisponde alla parte iniziale del rito funebre valango). Sotto i talloni dei due uomini si trova una bandiera con il simbolo che culto che li ha uccisi. Il vessillo è nero e riporta un occhio rosso posto in verticale. Ilakanvir ti spiega che la posizione del vessillo (sotto i talloni) ha un significato preciso a Valang. I loro assassini rispettano le due vittime e non vogliono nascondersi nell’anonimato. Se il vessillo fosse stato sopra i loro corpi invece, gli assassini avrebbero sbeffeggiato Miira e Na’ill. \\\\\\\\ Il capitano dell’esercito di Jotna, che tenete prigioniero nelle segrete del castello, si è tolto la vita. Quel ragazzo ha avuto il coraggio (e la disperazione) di staccarsi la lingua a morsi e poi ingoiarsela. Il suo potere oculare è stato analizzato. Tale occhio magico permetteva al capitano (e solo al capitano) di assumere svariate forme di mostri… e tali trasformazioni potevano coinvolgere solo parti del corpo (o l’intero corpo). -.-.-.-.- Quella stessa sera Stai dormendo nella tua stanza quando un rumore ti sveglia. Ti guardi attorno cercando di scorgere qualcosa nel buio più totale della stanza… e infine scorgi la figura di Helpica. E’ rannicchiata nell’angolo più lontano della camera e sta piangendo. E’ quel rumore che ti ha destato.
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@Rata Non appena avvicina la fiala vuota a Macaria, la strega la smanaccia via e dice: chiunque tu sia, non è divertente. Quella cosa è tossica!!!
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Lord Laudrill? Vergan Laundrill? Ascoltatemi… a questo mondo esiste una sola persona che odia Jotna più di voi. Sto parlando proprio di lord Laudrill. Dopo una vita intera passata a difendere il confine valango, Jotna lo ha ringraziato costringendolo a vedere il suo unico figlio mentre veniva mangiato vivo da Berghelmyr (il gigante). Cinque o sei anni fa, Laudrill dichiarò alla corona di voler diventare neutrale. Nessuno ha mai capito il perché di quella decisione. C’è chi dice che Laudrill non sopportava più la politica sanguinaria di Jotna, altri dicono che Laudrill volesse diventare neutrale per favorire il vostro passaggio a Valang senza tradire la corona… e altri dicono che con questa mossa il lord avrebbe preso qualche forma di guadagno. La verità è che nessuno conosce il motivo, ma una cosa è certa… l’unica ragione di vita di Laudrill è la vendetta su Jotna. Il re ha provato a indebolirlo in molti modi… non poteva attaccarlo …ma poteva bloccare il commercio e i fondi per la difesa del regno. Lo ha persino calunniato facendolo passare per un depravato. Ma state attento… Laudrill ha perso la ragione per la morte del figlio. E’ un uomo che conosce a fondo la politica valanga e sa muoversi con estrema furbizia nelle sfere della nobiltà… ma alcune volte agisce come se volesse suicidarsi. Abbandonare Avidhar per l’ultima battaglia è un esempio lampante di quello che sto dicendo. Purtroppo sarà difficile per voi distinguere i momenti di lucidità del lord dalle sue idee geniali. Non so come faceva a sapere dell’attacco dei settantamila… ma avrei un’idea. Laudrill ha delle vedette sparse su tutto il confine meridionale del regno. Non sarà stato difficile per una di loro notare l’assedio di Avidhar. Conquista i territori confinanti con i Valastarr e potrai permetterti un braccio di ferro contro i Tolmei per la loro liberazione. Xandar è l’erede della casa Tolmei… la casa che è stata sempre la mia rivale, fin da quando ero un apprendista insieme a lord Garim Dragonero. Se non sono mai riuscito a vincere contro i Tolmei allora non mi sento all’altezza di darvi qualche consiglio. Però una cosa posso dirlo su Xandar… la sua filosofia è estremamente semplice, remunerativa e terribile. Per Xandar Tolmei conta solo l’obiettivo finale, tutti i mezzi per ottenerlo sono leciti. La lealtà, la moralità, la correttezza sono solo degli inibitori per il vero potere. Voi, lord Herlan, non uccidereste dei contadini che difendono Walfercher… o non mandereste una bambina su una sedia a rotelle a sposare uno sconosciuto che vi offre tutto il suo esercito. Xandar lo avrebbe fatto… ecco perché sarà sempre in vantaggio rispetto a voi. Per quell’uomo esiste solo una regola: “il metodo più efficace è il metodo vincente”. Io sono dell’idea che se Jotna non è riuscita a trovarla allora non potete riuscirci neanche voi. Ma forse potete provare con un altro metodo… fate in modo che la principessa venga da voi. Se le vostre azioni piaceranno lady Jotna allora sarà a lei a mostrarsi a voi. Ciononostante potrei sbagliarmi quindi non smettete di cercarl. Io posso darvi una mano… ma non sarà un grande aiuto. Posso far valere la mia autorità solo all’interno delle mie terre e vi posso assicurare che la principessa di Valang non si trova. Sarò anche malato e l’età inizia a farsi sentire… ma neanche una mosca sfugge al mio controllo se entra nelle mie terre.
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@Caster Un uomo prova a lanciarsi contro Arthur. Lui schiva l'attacco e atterra il suo aggresore colpendono alla testa con la sua lanterna. Quel gesto decreta l'inizio della rissa.
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@Herlan Eleid si irrigidisce per il nervosismo. Non sai il motivo della sua apprensione ma dopo qualche secondo passato nell’incertezza, il lord si sporge verso di te. Cambia tono di voce, sussurra: ascoltate, io sono neutrale e non ho intenzione di espormi. Ma adesso vi dirò una cosa… una cosa che nasce e morirà con la prossima frase: la casata Valastarr ha giurato fedeltà a Jotna moltissimi anni fa ma ora vuole offrirvi un’alleanza. I loro piani però sono stati scoperti e ora i Tolmei, che confinano con loro, li hanno minacciati di invaderli se osano muoversi in vostro favore. I Valastarr sono tenuti al guinzaglio. Eleid torna in posizione composta e si comporta come se non avesse detto nulla: tutti conosciamo Jotna, quello che ha fatto e quello che è capace di fare in futuro. Ma c’è una cosa che Jotna rispetta, ossia la sacralità delle leggi Valaspear. E una di queste leggi vieta di attaccare gli stati neutrali. C’è solo un uomo in tutta Valang abbastanza potente e meschino da violare questa legge… sto parlando di Xandar Wolkonsoid Tolmei. Volete scoprire come quei settantamila sono arrivati alle porte meridionali della vostra Avidhar? Allora indagate su Xandar Tolmei. @Rata Quando Rei-Ka entra nella stanza non riesce a credere ai suoi occhi (nessuno gli ha detto dell’accaduto). Resta pietrificata sul posto per qualche secondo e poi si getta verso Am’Lith ma una guarda riesce a bloccarla in tempo: vi prego, milady, non toccate il corpo. Il corpo… ripete sussurrando Rei-Ka poiché non riesce a credere che è Am’Lith è stata ridotta a questo stato: “il corpo”. La strega è ora solo un corpo senza vita. Gli chiedi di inviare un corvo a Herlan. Le tue parole sembrano destare la nunk, che solleva i suoi occhi gonfi di lacrime verso di te. L’imbarazzo per averti baciato è stato accantonato data la tragedia che via colpiti. Rei-Ka si avvicina verso di te e ti sussurra: Toskr, non chiedermi una cosa simile. Herlan si ammazza se lo viene a sapere… almeno se lo viene a sapere in questo modo. Ti chini sulla strega e le prendi la mano. E’ fredda e rigida. Nella tua mente appare l’immagine di un gelido ventre di lucertola e ti senti mortificato per questo “istintivo” paragone. Dalla tua posizione accovacciata però noti qualcosa che era sfuggita a Ilakanvir: sotto uno dei tavoli ci sono delle fiale. Sono cadute a terra molto probabilmente mentre Am’Lith ha iniziato a barcollare e sentirsi male. Solo una di quelle fiale è vuota (e il suo contenuto non è presente al suolo). La forma di quella fiala e diversa da tutte le altre e sei sicuro che appartiene a Macaria. Cosa sta succedendo? La voce di Macaria si palesa alle tue spalle. La donna è stata scortata in questa stanza da due lancieri che ora restano ai suoi fianchi. Lei continua: nessuno mi dice cosa sta succedendo. Qualcuno può dirmi perché sono stata portata qui? Lord scoiattolo, sei qui? E che cos’è quest’odore? @Caster Arthur alza le spalle e dice: non conosco così bene mio cugino, non saprei cosa dire. Rifiuta l’ennesima proposta di una meretrice. Ti rivolgi a Kala e lei inizia subito a mangiare la zuppa. Nella sua mente, la ragazza ricorda il momento in cui Arthur ha ti rivelato i suoi segreti. Kala vorrebbe arrossire ma in questo momento non prova imbarazzo, solo delusione. Il tuo atteggiamento non è cambiato nei suoi confronti: anche se ora è a conoscenza che mi piace, a lui non gli interesso. Arthur interviene e ti dice: meglio non dire a voce alza i vostri nomi… non si sa mai. A Kala salta in mente un pensiero e scrive al Wolkonsoid: quando ti sei reso conto che ero Biancaspina? Fin da subito, risponde lui. E non ti sei sentito imbarazzato nel trattarmi in quel modo? Cioè… quando ti ho salvato la vita? No! Intendo “dopo” quel momento. Perché? Che ho fatto? Lasciamo perdere. Ad ogni modo, confermo quello che ho detto. E comunque credevo che voi… ti indica …foste Valdrif. Biondo, occhi chiari, guerriero forte e affascinante, lineamenti femminili del volto… avrei scommesso che foste proprio lui. Kala scrive: come fai a sapere tutte queste cose? Il padre di Viktur… intendo il vero padre …quando era in vita è stato il maestro mio e suo di figlio. All’epoca eravamo bambini ma le sue lezioni mi sono ancora utili. Quell’uomo non faceva altro e che rimarcare l’importanza dell’araldica. E’ utilissimo conoscere i nobili e le figure di spicco che abitano in un luogo. Così ho iniziato a raccogliere informazioni su voi. E’ stato facile riconoscervi… indica Kala …capelli bianchi, il rombo sulla testa… …e il fatto che non cammino e non posso parlare. Veramente eravate svenuta in quel momento quindi non potevo saperlo. Ma avevo sentito dire che eravate bellissima, per questo è stato facile riconoscervi. Arthur ha finito di massacrare il pane e ora sparge le molliche sul tavolo. Una locandiera dalla generosa scollatura si piega su di voi per poter pulire il tavolo. Inutile dire che un occhio di Arthur cade nel petto di quella donna. Il suo stupido piano ha preso finalmente forma. L’uomo poi prende dalla tasca una manciata di monete di d’oro e le sistema sul tavolo in modo da formare una piccola colonnina gialla. “Stuzzica” quelle monete così che possano tintinnare. La loro presenza e il loro suono attirano una delle meretrici della locanda. Arthur le fa segno di avvicinarsi a lui perché vuole parlarle all’orecchio. Durante il suo breve monologo indica Kala. La meretrice annuisce per poi sporgersi verso la nunk. Vuole prenderla in braccio. Kala si oppone e fissa Arthur con aria confusa e furiosa. Ti ho comprato una donna, dice lui con disumana tranquillità. Biancaspina ora lo fissa con superficialità ma la rabbia non ha abbandonato i suoi occhi. Arthur si versa altro rum nel boccale e continua: ti ho preso una stanza e ho pagato questa donna affinché possa prepararti un bagno caldo e dei vestiti nuovi e puliti. Ho anche preso delle pergamene di guarigione… si volta verso di te …ogni bordello con un minimo di importanza possiede delle pergamene curative riservate alle loro meretrici. Servono come emergenza nel caso qualche cliente diventi troppo violento. Kala comprende l’iniziativa di Arthur ma vuole continuare a protestare per sfogarsi: e non potevi parlare ad alta voce invece che sussurrargli nell’orecchio? Riferendosi alla meretrice vicino a lei. E pronunciare così il vostro nome ad alta voce? Kala viene portata al primo piano della taverna Lancill finisce il suo bicchiere di rum e ora la sua pancia è grande e rotonda. Arthur lo prende tra le mani e lo ripone nella lanterna. Agguanta poi il suo bicchiere e si rivolge a te: stavo pensando alle vostre parole. Sinceramente non rimpiango di esser diventato un cacciatore. Mi piace la mia vita e probabilmente sarei stato un uomo triste se mi trovassi al posto di mio cugino. Sono convinto di quello che ho detto perché Viktur è un uomo tristie. Una donna che preferisce fuggire invece che sposarlo, un re che lo disereda, un patrigno come Xandar, il peso di un regno che non ha ancora ereditato è già sulle sue spalle, un invasore nominato cavaliere da Aurline che non vede l’ora di decapitarlo, suo fratello rimasto ucciso in battaglia, un’intera armata decimata per proteggere una città che è comunque caduta… Mentre parla, gli occhi di Arthur si assottigliano e seguono con sospetto il movimento di qualcuno alle tue spalle. L’uomo prende carta e penna e scrive un messaggio che riesci a leggere: il mio cuore ha avuto un sussulto quando i miei occhi si sono posati su te. Sei la fiamma che mi riscalda in questa landa di ghiaccio. Arthur piega il foglio e chiede a un locandiere di consegnarlo al suo destinatario. Seguendo le istruzioni, il locandiere porta quella lettera a un uomo intento a brindare con i suoi compagni attorno a un tavolo nell’angolo della taverna. Si tratta di un viaggiatore alto e dall’aspetto minaccioso. Indossa un’armatura di cuoio insieme a una pelle d’orso. Ha capelli corti e neri, folta barba scura, una cicatrice sul volto e grandi spalle possenti. Non appena legge il messaggio, Arthur gli sorride con imbarazzo. L’uomo si avvicina a voi con passi pesanti. La sua spada tintinna sulla sua grande cinta. Raggiunge il vostro tavolo e lì sbatte la lettera: allora… chi di voi due si è divertito a fare il menestrello succhiaca.zzi? Arthurs si alza (arriva allo sterno dell’uomo): temo ci sia stato un tragico errore… ovviamente il messaggio non era per voi. Posso implorare il vostro perdono con la birra migliore di questa bettola? Senza dar tempo all’uomo di rispondere, Arthur si volta verso l’oste e ordina due bicchieri di birra. Le prende e l’uomo irritato ne strappa una dalla sua mano. Entrambi bevono la birra… e un dardo trafigge la gola del grande uomo, proprio nel momento in cui era esposta. La freccia è partita da un congegno nascosto sotto il bracciale d’arme di Arthur e si è attivato mentre quest’ultimo sollevava il boccale. Tutti i presenti si bloccano e piomba il silenzio nella locanda. L’uomo arretra, barcolla, si appoggia a un tavolo ma lo rovescia e crolla a terra. Non si muove più e una chiazza di sangue si espande dal suo cadavere. Arthur sfodera la sua spada e le fiamme nella lanterna si fanno violente. State tutti fermi… dice il Wolkonsoid cambiando atteggiamento e tono di voce …sono un cacciatore di taglie e quello che ho fatto è stato uccidere un ricercato in tutta Valang. Ho esercitato i miei diritti nel pieno delle leggi valanghe. Non sono un pazzo assassino, ma solo un tutore della legge alla ricerca di uomini con una taglia sulla loro testa. Dopo altri secondi passati nella più totale immobilità, quasi tutti i clienti attorno a voi scattano rumorosamente in piedi sfoderando le loro armi… rivelando così di essere membri della banda dell’uomo assassinato. Arthur li guarda per qualche secondo per poi dire tra se e se: questo non l’avevo previsto.
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@Herlan Ho sentito di quei settantamila, di come hanno invaso Avidhar passando dall'est... e la mia casa, rispetto ad Avidhar, si trova proprio ad est. So cosa volete chiedermi ma io non ho ospitato ne lasciato passare alcun soldato. Non ho alcun guadagno nel vedere Avidhar in cenere... per un motivo molto semplice: il vostro scoiattolo mi ha promesso delle erbe mediche che crescono solo nel reame elfico. Se Avidhar cade io perdo il rifornimento di quelle erbe... che possono fare dei veri e propri miracoli per la mia condizione di salute.
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@Herlan Gli abitanti di Valang sono dei caproni. Difficilmente cambiano idea... ma vi farete amare da loro allora difficilmente smetterlando di amarvi. Dovete armarvi di pazienza e mostrare la vostra presenza al popolo. Camminate tra la gente, ascoltate le loro richieste e fategli capire che voi sono al sicuro. Voi siete il cavaliere di Aurline? Allora cercate di emulare la regina di ghiaccio. Mi ricordo di una volta che Aurline decise di camminare tra i suoi soldati mentre andavano in battaglia e non alla testa del gruppo. Mangiò con loro, dormì in una tenda come la loro e fece anche il suo turno di guardia. Mi permetto un ultimo consiglio. I valanghi cercano dei punti di riferimento in un re... può essere un suo suddito, una sua abitudine o altro... cercate di capire cosa attualmente piace di voi agli abitanti di Avidhar e insistete su quella cosa per far colpo su di loro.
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@Rata La regina ascolta le tue parole e infine acconsente. Si alza da trono e sembra abbracciare Lyn, in realtà le sta sussurrando qualcosa all’orecchio in un atteggiamento molto confidenziale. La driade infine sospira e guarda la regina negli occhi: sto perdendo la pazienza, ma voglio darvi altro tempo, mia signora. -.-.-.-.- Qualche ora dopo (Hai chiesto aiuto e tentato di rianimare Am’Lith dopo averla scoperta distesa nel suo sangue) Ilakanvir cammina lentamente attorno alla strega. Data l’emergenza, il capitano è stato bloccato nelle scuderie e inviato subito al laboratorio. Il suo addestramento nella casa Tolmei gli permette di indagare sull’accaduto. Nella stanza, oltre a voi due, c’è un medico di corte e diverse guardie. Un paio di loro sorvegliano l’ingresso e non permettono a nessuno di avvicinarsi. Ilakanvir conferma quello che ha detto qualche minuto fa il medico di corte: Am’Lith è morta da almeno un giorno. Il capitano valango ha chiesto a tutti di non toccare il corpo e ora inizia ad osservare il tavolo da laboratorio: ci sono delle ampolle a terra, una tovaglia tirata da un lato, due gocce di sangue su un punto di quella tovaglia e altre macchie di sangue sul pavimento (tra il tavolo e la strega). E’ iniziato qui… dice Ilakanvir indicando un punto del tavolo …Am’Lith ha iniziato a barcollare dopo aver fatto qualche passo. Poi si è sentita male e ha urtato qui… indica un altro punto del tavolo. Passa poi a indicare la tovaglia tirata da un lato… si è aggrappata qui e ha fatto cadere le ampolle. Si è tagliata un dito con gli strumenti affilati che ci sono sul tavolo e questo spiega le macchie di sangue sulla tovaglia e la loro forma. Am’Lith ha un infatti un piccolo taglio sul dito indice. Ilakanvir si allontana lentamente dal tavolo mentre continua ad essere concentrato. Fissa ora le macchie di sangue a terra e dice: qui ha iniziato a vomitare sangue. Si sarà piegata su se stessa e ha cercato di resistere… avrà fatto qualche altro passo e poi è caduta. Si… si, è caduta qui, vedete come la macchia sangue cambia in questo punto? Avrà iniziato a strisciare verso la porta. Magari avrà cercato di chiamare aiuto. Avrà tentato di chiamare qualcuno. Qui invece ha vomitato di nuovo… il suo avanzare si sarà fatto più lento e alla fine si è messa in posizione fetale. I crampi del dolore sono continuati per un altro po' e poi è sopraggiunta la morte. La sofferenza è stata così grande da impedirle di concentrarsi sugli incantesimi. Ilakanvir si china su Am’Lith e gli scosta delicatamente una ciocca di capelli dal volto: i suoi occhi sono spalancati, la morte è stata traumatica. Non vedo i segni di veleno o soffocamento, credo che sia morta per qualcos’altro. Ilakanvir si rialza: e credo che questo “qualcos’altro” si trovi ancora in questa stanza. Ma on ho fatto un indagine accurata… ho bisogno di una mano. Il capitano guarda il corpo della strega: mi dispiace, non meritavi questa fine… poi si avvicina a te …il mondo non deve saperlo. Lo sappiamo solo noi… e tra tutti i presenti voi avete la carica di alfiere del re. Sono ai tuoi ordini.
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@Herlan Eleid si siede vicino a un tavolino: facciamo un gioco. Facciamo che lei è un re che è venuto a farmi visita... e che io sono un vecchio malato con la memoria corta.
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@Herlan Non appena cerchi di avvertire le aure maligne, senti un piccolo (quasi impercettibile) suono metallico provenire dalla testa di lady Reivald. Si tratta di un blocco per queste individuazioni. La lady scosta leggermente la testa verso di te… e questo ti fa capire che ha avvertito il tuo tentativo di scrutare la sua anima. Non avverti neanche l’aura di Eleid (ovunque si trovi). Reivald ti dice di attendere in una sala. E’ grande e spaziosa, di forma rotonda e ben arredata ma immersa nella penonbra. Le pesanti tende coprono le finestre e all’esterno del castello puoi sentire l’inizio di un violento temporale. Dagli spiragli delle tende, un lampo penetra in questa stanza illuminandola di un bagliore bianco. Senti di non essere più solo e alle tue spalle appare lord Eleid. Si tratta di un uomo non tanto alto che indossa una pesante vestaglia nera con elementi damascati rossi. Le sue mani sono avvolte nelle bende e il suo volto è coperto da una maschera metallica. L’uomo avanza zoppicando e con la schiena curva mentre prende subito la parola: inizialmente credevo che foste alto più di due metri, con mani enormi e con occhi infuocati. Del resto solo una persona così spaventosa poteva avere l’ardore di muovere guerra contro Jotna… o almeno questo è quello che mi suggeriva la mia fantasia. Poi però ho rammentato che siete stato investito della vostra carica direttamente da Aurline… perciò ho pensato che foste un uomo, appena più grande di un ragazzo, dal volto pulito e segna alcuna malignità nel vostro sguardo. Non sono quindi sorpreso di vedervi per quello che siete. Lord Eleid, al vostro servizio. -respiri affannosi- Desolato di ricevervi in queste abiette condizioni ma il morbo è padrone della mia esistenza. Prego, sedetevi.
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@Herlan Lady Reivald china il capo e ti invita ad entrare nel feudo. All’interno delle mura puoi vedere una comunità di uomini che vivono una vita semplice e tranquilla. Entrate nel castello di Eleid e ti sembra di trovarti in un luogo ben tenuto ma estremamente desolato. Non vedi servitori o guardiani. La donna si rivolge a te: avreste potuto annunciare il vostro arrivo, vi avremmo accolto come un re merita. A nome di lord Eleid sappiate che siete nostro ospite per tutto il tempo che desiderate. Ordino alla cucina di preparare un banchetto per voi questa sera. Raggiungete una stanza dove al centro, in una teca di cristallo, si trova il vestito che Eleid indossava durante i suoi omicidi. Ora è conservato come una reliquia. Si tratta di un elmo molto semplice da cui parte una stoffa copriva completamente il sicario. Dopo aver raggiunto i piani più in alto del castello, Reivald fa accomodare te, Ian e Igiorando in un salotto: vi chiedo di pazientare un po', ho bisogno di controllare le condizioni del mio signore. Nel caso in cui non avesse la forza per muoversi, allora perdonateci in anticipo ma dovrete attendere un altro giorno per parlare con lui. Vogliate scusarmi… ed esce dalla stanza. Restate in silenzio in questa sala. A Ian e Igiorando non piace questo irreale silenzio unito a una sensazione di vuoto. Dopo un po', Reivald torna da voi: lord Eleid ringrazia sire Drognodar per la sua visita e si rammarica per non averlo accolto di persona. Il mio signore è disposto a incontrarla ma devo avvisarvi che è estremamente debole. Per questo motivo chiede che solo il re di Avidhar prosegua oltre questa stanza. Per un senso di rigore, anche lord Eleid si presenterà da solo al vostro cospetto. Reivald termina con un inchino. @Rata Lyn protesta: Am’Lith non esce dal suo laboratorio, sono giorni che è impegnata con i suoi esperimenti di magia… E poi… Tarmian? Sul serio? Non ho alcuna intenzione di scortare quel piccoletto in giro per la città. So che gli piaccio ma a me non interessa. E’ troppo basso per me! Oh, certo… ora abbiamo la stessa altezza ma questa non è la mia forma. Io sono alta, altissima! Quasi quanto quella sequoia di Frija. Nyt alza una mano e si sporge verso la driade: e se fossi io a consegnarvi lo scuso quest’oggi? Sul serio? Lyn socchiude gli occhi. Vado a prenderlo e andiamo nel bosco. A me va più che bene. La regina ti guarda alla ricerca di una tua approvazione. -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- Ilakanvir ti dice che sceglierà degli uomini che conosco bene il territorio, avvertirà gli scudieri affinché possano preparare i cavalli e poi partiranno alla ricerca di Miira e Na’ill. Secondo i suoi calcoli lascerà Avidhar tra mezz’ora. Raggiungi poi il laboratorio di Am’Lith, bussi ed entri al suo interno. La strega giace immobile a terra in una pozza di sangue.
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@Herlan Ian ti osserva a distanza per poi smontare da cavallo e avvicinarsi all’uomo di guardia sulle mura. Non senti la conversazione ma vedi Ian parlare molto e gesticolare. Starà usando la sua parlantina da bardo. Indica spesso i soldati alle sue spalle e mostra al guardiano anche una piccola scatoletta. Pian piano la guardia sembra essere sempre più accondiscendete e alla fine vi sa segno che potete proseguire. Mentre le porte si aprono, Ian si volta verso te e i tuoi soldati e con la mano vi invita ad avanzare. Sembra stia mimando i gesti della guardia. Proseguite per altre ore prima di raggiungere il feudo di Eleid. In lontananza si possono udire i tuoni di un temporale in avvicinamento. Anche se protetto da mura di pietre, potete già vedere il castello di elmocremisi. E’ lugubre, commenta Igiorando. Quel castello infatti sembra essere un cumulo di esili ombre spettrali che si innalzano al cielo. E’ come una macchia oscura che sembra fissarvi dall’alto con fare minaccioso. Anche sta volta trovate le porte chiuse e una serie di soldati messi di guardia. A capitanare le fila di uomini c’è una donna dai capelli dorati che il vento li fa ondeggiare come se fosse un arazzo lucente. Ha occhi azzurri e brillanti. Indossa un’armatura scintillante e le sue mani reggono il pomello di una grande spada puntata a terra. Ha una serie di teschi metallici sull’elsa. Io sono Reivald… dice con fierezza e con una punta di allegria …guardiana della casa di lord Eleid. Chi bussa alla sua porta? @Rata Sei sul trono alla destra di quello di Herlan. Alla sua sinistra invece c’è il trono per la regina, occupato da quest'ultima. Lei sembra felice di averti vicino, del resto gli sei risultato simpatico fin da quando gli hai rivolto la parola per la prima volta. La mattinata prosegue tranquilla mentre ascoltate le richieste degli abitanti di Avidhar e non puoi fare a meno di notare quanto Nyt si stia sforzando per piacere al suo popolo. Ti giunge poi la notizia che un locandiere vuole vederti nella sua taverna. E’ proprio in questo momento che la driade Lyn spalanca la porta e ti raggiunge: ascoltate, scoiattolo. Herlan mi aveva promesso di darmi lo scudo in un bosco ma è partito chissà dove. E la regina: abbiamo dato l’ordine di ridarvi lo scudo a mastro Na’ill ma non è ancora tornato dalla sua missione. Che sia qualcun altro a ridarmi lo scudo, tu non puoi farlo Rata?
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@Herlan Ian sceglie cento dei migliori soldati che possano scortarti dal lord Eleid. Sceglie anche Igiorando e lui stesso per questa spedizione. Il bardo sta sistemando dei bagagli sul carro reale quando una mano impatta sullo sportello vicino a lui. Igiorando si posiziona a pochi centimetri dal suo volto. Sono il medico di corte: Helpica ieri è svenuta, Mur ha la tosse e la regina deve essere visitata di continuo per le cicatrici dietro la schiena. Ian ribadisce con molta calma: Helpica si è ripresa, Mur è un uomo grande e grosso e avete detto voi stessa che sta bene. Lady Nyt è fuori pericolo e a palazzo c’è la vostra apprendista oltre che a un numero impressionante di guaritori. Credo che possano sopravvivere senza di voi per qualche giorno. Dimmi solo che non mi hai scelto per questo viaggio per stare vicino a me. Cosa te lo fa pensare? Ho visto come mi guardi. Ian si avvicina all’elfa: voi mi piacete, come nessuna donna mi è mai piaciuta. Ma siete un’elfa e una guaritrice… i vostri sensi e la vostra conoscenza sono gli strumenti più potenti per riconoscere droghe e veleni. E il posto in cui stiamo per andare ne è pieno. Ian torna a sistemare i bagagli e Igiorando comprende solo ora il piano del bardo. Muove la testa e sbatte le palpebre per l’imbarazzo: Ian, sono mortificata. Il bardo finisce ora il suo lavoro e torna a guardarla: si?! Bhè io sto morendo dalla vergona, quindi… vogliate scusarmi? Il bardo ti informa che siete pronti per partire. Sarà una partenza senza troppe cerimonie. Un re che si muove in periodo di guerra non deve di certo essere dichiarato ai quattro venti. Vi muovete verso sud-est. Dovrete girare attorno al bosco per poi deviare verso nord e raggiungerete i domini di Eleid. A quel punto la vostra presenza sarà nota ai servi di elmocremisi. Ian sarà in testa alla scorta reale mentre tu dividerai la carrozza con Igiorando. L’elfa, durante il viaggio, tiene la testa sul palmo della mano mentre fissa fuori dal finestrino di destra il bosco scorrere molto vicino a voi. L’ultima volta che Igiorando si trovava così vicino al quel bosco era quando stava fuggendo dagli uomini di Jotna mentre il suo villaggio bruciava con tutti gli abitanti al suo interno. Si rivela un viaggio sereno e senza alcun problema. Raggiungete i domini di Eleid durante una giornata tetra. Le nuvole oscure sopra di voi annunciano un temporale imminente. Puoi osservare i primi terreni di elmocremisi: sono morbide colline completamente ricoperte dal mais. Le piantagioni sono attraversate da stretti sentieri brecciosi. Raggiungete infine un muro di solito legno. Un posto blocco ai confini di una città. Si tratta dell’unica via possibile per raggiungere il palazzo del nobile assassino. Un uomo armato di lancia chiede di sapere chi siete. @Rata Rei-Ka si separa da te non appena le dimostri un rifiuto. Pentita per quello che ha fatto, si solleva dal letto per allontanarsi da te e si mette le mani nei capelli. Sacri Dei! Ho rovinato tutto quanto! Dice tra se e se. Ti allontani dalla stanza lasciando Rei-Ka da sola. La notizia della richiesta di un processo all’aquila non è ancora giunta a palazzo e questo ti fa sentire sollevato. -.-.-.- Il giorno dopo Ian ti informa che Herlan sta per partire verso le terre di Eleid. Il re di Avidhar è intenzionato più che mai ad incontrare elmocremisi. Il bardo continua: io andrò con lui e quindi il comando di Avidhar passerà a te. Siederai sul trono del reggente e aiuterai lady Nyt nelle faccende burocratiche, conto su di te.
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@Herlan Ian risponde: non preoccupatevi per l’aurlico, la decisione finale spetta a voi. Ma sappiate che a lord Eleid bastano cinque minuti per ucciderci tutti nel suo castello. L'aurlico non farà alcuna differenza. Il bardo manda a chiamare Ilakanvir e l’uomo si presenta subito dopo. Gli chiedete qualche informazione riguardo Eleid e lui risponde: bhè… Am’Lith lo ha conosciuto. Si, quando era una bambina. Voi invece siete stato nel mondo degli assassini per molto tempo. Un vanto che devo purtroppo al mio patrigno. Ad ogni modo… Eleid ha una certa età ma il suo regno è piuttosto giovane. Fin dal suo primo “giorno da nobile” però quell’uomo ha sempre rispettato e amato il suo popolo. Interviene anche Helpica: però c’è una cosa su cui Eleid è stato chiarissimo con noi. Lui non vuole scendere in questa guerra ne tantomeno schierarsi in una delle due fazioni. @Caster Kala stringe il pugno attorno al vestito, all’altezza del petto. In realtà voleva chiudere il suo cuore nella mano, nella speranza di sopprimere una volta per tutte il suo possente pulsare. La nunk ti osserva mentre la sirena ti mostra una pergamena magica che dovrai firmare per suggellare il patto. Una volta finito… continua lei …penserò io a riportarvi ad Avidhar. Arthur sobbalza e con fare interessato chiede: avete detto Avidhar? Si… mia madre ha preso il ragazzino e Caster ad Avidhar, perché? Potresti mandarmi lì con loro? Bhè, si… immagino si possa fare. Ottimo, ottimo. Di nuovo mi avete preso un ragazzino? Non sono nè un ragazzo né piccolo. Sono una donna… put.tana di un’aringa parlante! Pensa Kala mentre l’ira e l’invidia le fanno ribollire il sangue. -.-.-.- Mezz’ora dopo Sei seduto a un tavolo rotondo in un bordello dei bassifondi di Avidhar. Di fronte a te c’è Arthur Wolkonsoid mentre ai vostri lati ci sono Kala e l’esserino di fuoco. Tu e il cavaliere siete asciutti poiché entrambi vi siete fusi con Lancill (il nome della creaturina fatta di fiamme). Quest’ultimo sta bevendo del rum in un bicchiere usando un cucchiaino di metallo che deve reggere con entrambe le mani. E’ troppo stanco per ingrandirsi di nuovo e asciugare Kala. Biancaspina se ne sta impalata a fissare il vuoto. Solo ora che il pericolo è scampato, la nunk si sta rendendo conto di cosa ha dovuto affrontare e ora è traumatizzata. I suoi vestiti solo strappati, la sua pelle è lacerata, gocciola sangue e acqua salata. Ha stirato i capelli fradici all’indietro e non tocca la minestra che avete ordinato per lei. Arthur si accende una pipa e dice: immagino che avrete delle domande da farmi. Si volta verso Kala e lei, contemporaneamente, alza gli occhi verso di lui. Mi dispiace ma non posso più leggervi nella mente. L’effetto del bacio non dura in eterno ma possiamo rimediare… posa delicatamente una mano sulla guancia della nunk e si avvicina pericolosamente a lei. Kala smanaccia come se avesse visto un insetto di fronte a lei. Afferra poi carta e penna dallo zaino di Arthur e scrive: sei davvero un Wolkonsoid? Si, sono il cugino di secondo grado di Viktur se ci tieni tanto a saperlo. Il mio ramo della famiglia non ha molto da spartire con quello del principino. Il mio bisnonno sfidò il bisnonno di Viktur per ottenere il potere centrare della famiglia ma si presentò al duello ubriaco e perse vergognosamente. Se non fosse stato per il suo vizio, a quest'ora voi stareste parlando con Vikrtur e io sarei stato promesso in matrimonio a una principessa che preferisce fuggire anziché concedersi in matrimonio. Quindi cosa siete? Continua a scrivere Kala. Un cacciatore di streghe. Bhè… quella è la mia prima occupazione ma streghe e uomini non sono poi così diversi. Perciò, per arrotondare, di tanto in tanto faccio anche il cacciatore di taglie. E’ un lavoro duro e non potrei far nulla senza il mio più fidato scudiero, Lancill… e senza la mia fidata arma, Galvan. Tu uccidi le streghe? Solo quelle crudeli, ho un codice morale io. Mentre parla, molte prostitute si avvicinano a lui ma Arthur rifiuta la loro compagnia. I suoi modi sono così gentili e allo stesso tempo glaciali che scoraggiano ogni donna… per questo motivo tentano di sedurre te. Arthur inizia a sbriciolare del pane in tante piccole molliche da far cadere sul tavolo. Ero andato in quella grotta poiché la madre di Mirilla è una strega che ha fatto naufragare moltissime navi mercantili… ma non posso uccidere colei che ha dato alla luce una sirena come Mirilla. Non hai paura di stare nella città di Herlan? Al contrario! E’ spassoso il fatto che sto mangiando e bevendo in un bordello del suo regno.
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@Herlan Ian sospira: sapevo che sarebbe successo prima o poi... si volta verso una guarda ...ingaggia un aurlico. Che vada nei terreni di Eleid per annunciare l'arrivo di re Herlan nei suoi domini. Il bardo poi chiede a un'altra guardia di andare a chiamare Mur. Il capitano più anziano deve essere informato di questa decisione. Infine Ian si guarda attorno e dice: la prima e unica volta che abbiamo avuto dei contatti con Eleid avevamo mandato Helpica, Rata e Am'Lith... Non ho idea di dove sia andato Rata e Am'Lith non esce dal suo laboratorio. Helpica invece... mmm... Sono dietro di te, saltimbanco! Dice la gazza con fare annoiato. Ian si volta di scatto verso di lei... che continua: siamo venuti insieme in questa stanza! Come fai a non ricordartelo?! Scusa, scusa... che tipo è Eleid? Il tipo di uomo che ha chiamato solo Rata per parlare nella sua camera da letto. Da letto? Si. Ian sorride maliziosamente: c'è qualcosa che devo sapere sul conto di Rata? Tieni a freno l'erezione. Eleid sta malissimo e ci sono dei giorni in cui non può alzarsi dal letto. Io posso dirti com'erano i suoi villaggi, i suo feudo e la sua servitù. Bhè... dimmi solo le cose che ritieni importanti. Neanche i domini di Eleid sono al sicuro dai non morti ma elmocremisi cerca di difendersi senza chiedere aiuto a Jotna. Come fa? Dà un'arma in mano anche ai contadini... e loro sono felici di combattere per lui. Le sue terre offrono grano e tutto che si può coltivare a Valang. Eleid tratta benissimo il suo popolo e il suo popolo adora Eleid. Il suo castello è grande, ben tenuto ma c'è un'intera area a cui è vietato l'accesso. C'è poi una donna... una sorta di tuttofare. Lei è la prima guardia reala, il comandate delle truppe, difensore del popolo, serva e medica di corte. Ricordi il nome? Era un nome difficile... così ho pensato di scrivermelo. Si chiama Ezhenara Reivald ma sono sicura di sbagliare la pronuncia. E che tipo è? Cordiale e instancabile. Si vede che ha un cuore puro anche se ho notato qualcosa di indecifrabile nei suoi occhi. Spiegati meglio. Quelli erano occhi di chi ha visto troppa tristezza nel mondo. Bhè... siamo a Valang e questa donna è stata vicina a un uomo che ha ucciso molti uomini e che ha visto morire sua moglie. Già, ma forse è meglio non parlare di questo argomento in sua presenza... ricordiamo che lui è pur sempre il Dio degli assassini.
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@Herlan I presenti si guardano negli occhi, iniziano poi ad annuire e parlare l’uno sull’altro. Tutti esprimono, seppur usando parole diverse, lo stesso pensiero. Chiunque nella sala del trono approva la tua idea. Ian poi avanza di un passo e chiede: bene… e anche questa è fatta. Il prossimo punto del giorno? @Caster La sirena si tuffa in acqua e raggiunte rapidamente la sponda più vicina a te. Nuota elegantemente, come solo una creatura del mare sa fare. Allunga il pugno verso di te per poi aprire la mano e rivelare una piccola perla rosa sul palmo. Prendila… ti dice …potrai usarla per evocarmi in ogni momento. Ti sto dando la capacità di portarmi al tuo cospetto in ogni momento e in ogni dove. Non ho altro da offrirti. Arthur soffia per poi commentare: oh, Mirilla… sei davvero disperata, questa volta l’uomo parla seriamente (e anche con un po' di rammarico). @Rata Le tue parole aiutano Rei-Ka a riprendersi. Anche se è ancora rammaricata, spaventata e piena di rimorsi, le fa piacere crogiolarsi in un tepore di un abbraccio che le risulta dolcemente familiare. Anche lei ti guarda negli occhi. Un piccolo scatto verso di te e la nunk-aquila ti bacia sulle labbra.
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@Herlan Come da te richiesto, Helpica e Nyt entrano nella stanza. Nyt si dirige vicino a te sospirando tristemente. E' sconsolata per via del banchetto in suo onore, dato che ha affrontato e ucciso un nemico. Purtroppo… dice lei …si tratta di un evento molto apprezzato a Vitra. Quando un nobile uccide in guerra per la prima volta viene considerato un guerriero a tutti gli effetti e quindi la sua formazione, come persona, è completata. Viene chiamato “il rituale del pugnale insanguinato”. Risale alle antichi origini di Vitra, quando si pensava che le spade dovessero appartenere solo ai guerrieri. Le reclude dovevano prima far pratica con i pugnali e dovevano portare la loro arma, sporca del sangue della loro prima vittima, come prova del loro coraggio. Vengono celebrate feste sontuose quando si tratta di un nobile… figuratevi ora che ad uccidere è stata la figlia del re. Nyt si indica posando una mano sul petto. Sembra molto rammaricata e glielo fate notare. Il mio popolo, ma soprattutto la mia famiglia, si aspetta una celebrazione in mio onore. I rituali devono essere onorati, si tratta di uno dei capisaldi della chiesa di Isokrath. Ma il problema è che questa celebrazione dovrà essere svolta qui, ad Avidhar. Qui ho ucciso il mio primo nemico, qui mi sono sposata e qui siedo sul trono. Inoltre spostarmi a Vitra potrebbe essere un grande rischio. Perciò i nobili vitriani saliranno di nuovo in questa città per omaggiarmi e questa volta verrà anche mio fratello… Come si chiama? Chiede Ian. Haftoril.Haftoril Arson… tsk …pensate: mio fratello non è venuto al mio matrimonio ma ha insistito per poter celebrare il rituale del pugnale insanguinato. Questo vi fa capire quanto sia importante per noi vitriani questo rito. Il… il principe di Vitra…. ? …nonché erede al trono verrà qui ad Avidhar. E se mio padre non era impegnato con la guerra sarebbe venuto anche lui. Bhè… se è la guerra a trattenerlo, immagino che non vedremo mai il sovrano. Nyt apprezza il tentativo di Ian di sdrammatizzare ma la regina non è dell’umore adatto. Il bardo continua: ma in cosa consiste questa celebrazione? Consiste in me che racconto di come ho ucciso il mio nemico, omaggiando la forza di Vitra e poi si beve e si mangia per tre giorni. Bhè… non vedo quale sia il problema. Jotna non può attaccarti e siamo in grado di proteggere il palazzo da eventuali sicari… inoltre non credo che i nobili vitriani accorreranno qui senza le dovute scorte. Voi sottovalutate la sontuosità richiesta per questo evento. Il lusso, lo sfarzo, i festeggiamenti e il banchetto saranno estremamente costosi. Vino di ottima annata, carne di alta qualità, saltimbanchi di prima categoria, musicisti di fama mondiale, spettacoli magici di grande prestigio… non possiamo permetterci un rito del genere, non con le nostre attuali finanze. Ma Vitra sa bene in che condizioni riversa il suo alleato, sir Herlan. Il fatto è che non possiamo dare al mondo un’immagine di Avidhar debole… e il rito è come una lente d’ingrandimento che Valshenar userà per controllare la nostra forza. Rituale scarso o rimandato? Significa che Avidhar è debole… come un animale morente. Inoltre vi rammento che il rituale è qualcosa di sacro e sapete come siamo intransigenti noi vitriani quando c’è di mezzo il sacro. Per questo sono rammaricata. Da come parlate, milady, voi sembrate la prima a non volere questo rituale. Odio stare al centro della scena e non ho alcuna intenzione di parlare con i nobili. E per quello che stiamo passando ora ad Avidhar, trovo del tutto fuori luogo questo rituale… ma questa è la volontà di Vitra, di mio padre e di Isokrath. Bhè… ma dove troviamo i soldi? Escludo l’idea di aumentare le tasse al mio popolo. Non voglio essere odiata da loro ne affamarli. Chiediamo un prestito a…? Nessuno ci concederà un prestito, altrimenti lo avremmo già chiesto per finanziare la nostra campagna anziché affidarci unicamente alle miniere sotto Walfercher. Mmm… le miniere …e se chiedessimo un anticipo a Vitra per le armi e le armature che gli venderemo? Del resto si tratta solo di un piccolo anticipo… hem …milady, più o meno di che somma stiamo parlando? Cinque milioni. Vitra potrebbe offrirci tale somma in cambio di un imminente rifornimento di armi e armature? Senz’altro… quando si tratta di strumenti bellici mio padre non sa trattenersi. Se avessi una sorella la darebbe immediatamente a lei, bardo, se questo vuol dire ampliare il suo arsenale. Ah, magari fosse vero… ad ogni modo, credo che si possa fare. Ma una volta preso il denaro dove potremmo mai comprare il vino e le pietanze? Ian ci pensa un attimo e poi alza gli occhi verso di te: Nuova Salixass?
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@Caster Il cavaliere in rosso si sfila una piccola fascia dai capelli. Doveva tenerli legati assieme ma la battaglia li ha scompigliati tutti. L’uomo si porta al cuore quella fascia, come se fosse un copricapo, e compie una piccola riverenza: Arthur Wolkonsoid, al vostro servizio. Stai ancora controllando Kala ed ecco che una sua mano si deposita sul tuo volto. La nunk ti spinge via e solleva, con l’altro braccio, l’arco di energia blu contro il cavaliere. Biancaspina ha occhi e bocca spalancati per la rivelazione del vostro improbabile compagno di duello ma leggi anche rabbia nel suo sguardo. Arthur solleva le mani ma non sembra preoccupato. Di fronte all’arco magico di Kala si posiziona lo spiritello del fuoco: dovrai prima passare sul mio cadavere, ragazzino! Biancaspina serra i denti e fissa la creaturina di fiamme, oltraggiata per essere stata scambiata per un maschio. Arthur sussurra al suo compagno: pss… Lan …sei fatto di fuoco, non puoi fermare le frecce. La sirena non riesce a credere che la state ignorando e dopo essersi ripresa dal suo stupore torna a parlare: signori, giù le armi ora. Kala non intende abbassare l’arco. Ve ne prego. Dopo quest’ultima richiesta, Biancaspina fa sparire la sua arma magica. Ti alzi e parli con la sirena. Lei sembra contenta di poter rivolgerti la parola: si, immagino che delle spiegazioni ti sono dovute. Prima di tutto quella volta al castello non eri una vittima di una visione ma di una proiezione astrale. E’ stata la maga di Laudrill a trascinarti in quel regno di vuoto e ombra. Io sono riuscita a percepire la tua presenza e mi sono “intromessa” nel… Come ci siete riuscita? La interrompe Arthur. Lei fissa in cagnesco il cavaliere e risponde: la mia specie ha dei sensi che superano quelli umani… torna a parlare con te …ascoltate, Caster, nel vostro sangue risiede un flusso magico gelosamente custodito da pochi valanghi nel corso dei secoli. Non so se siete al corrente della vostra “peculiarità” ma con il vostro sangue è possibile accedere a magie altrimenti impossibili. Guardate cosa avete fatto prima, con il soffio. In effetti le sue fiamme erano spettacolari, commenta il cavaliere. Arthur… se mi blocchi un’altra volta giuro sul tridente di Selaflon (Dio del mare) che ti riduco in cibo per capesante! Ma Arthur si dimostra sereno e risponde: quanta collera, pesciolina. C’è stato un tempo in cui ti rivolgevi a me con parole assai più dolci. Mirilla lo guarda con superficialità e noia: c’è stato un tempo in cui dicevi che ti saresti immerso nell’abisso più profondo per prendere la perla più bella di tutti mari e regalarmela per chiedermi in moglie. Di nuovo quel fiero sorriso sul volto di Arthur. Delle bolle d’aria risalgono dal punto in cui si trova la grande massa tentacolare. Kala è sconvolta. E ora eccoti qui, venuto qui a uccidermi! Arthur la blocca immediatamente: a dirla tutta! A dirla tutta! A – dirla – tutta… sono venuto qui per uccidere tua madre. Mirilla alza una mano e far gettarsi ma Arthur la implora di restare ferma agitando le braccia: ma non sapevo che lei era tua madre, lo giuro sugli Dei! La sirena lo scruta con gli occhi. Lui entra in acqua, raggiunge lo scoglio e prendendola per mano la fissa intensamente: guardami negli occhi, meravigliosa creatura di un mondo che, ahimè, non mi è permesso raggiungere. Guardami negli occhi e vedrai un uomo sinceramente contrito e ancora schiavo della tua bellezza. Oh, Arthur… sospira Mirilla mentre si china su di lui per baciarlo. Ma all’ultimo secondo gli mette una mano sul volto e lo spinge via. Il cavaliere cade nell’acqua. La sirena torna a parlare con te: stiamo morendo, Caster. Io, mia madre e tutta la laguna nella quale ci troviamo. L’unico modo per sopravvivere è ricevere il favore del popolo sottomarino ma non hanno fiducia in noi. Ci credono deboli e fragili… e hanno ragione. Il mio potere si indebolisce con il passare del tempo. Ti ho chiamato per stringere un patto di sangue con te. Se uniremo il nostro sangue, io potrò darti la mia magia e ogni volta che la utilizzerai allora riuscirai a infondergli la forza che risiede in te. Il tuo potere poi scorrerà in me per poi ripassare a te. Il patto che voglio offrirti andrà a creare una sorta di cuore magico che pomperà le nostre magie da me a te e da te a me fino a quando la mia forza non tornerà agli antichi fausti. Congiunge la mani: ti prego, Caster, salvaci la vita. Diventa il mio eroe. Senti lo sguardo di Kala gravare su di te… come una frana che si è posata sulle tue spalle. @Herlan Il giorno dopo Scena …il bardo spalanca la porta della sala del trono. Sei circondato da diversi servitori che ti stanno mostrando il resoconto del tuo regno. Si tratta di un gran numero di pergamena dove sono calcolate i costi e le produzioni che interessano Avidhar e i villaggi limitrofi. Ian fa uscire tutti e poi ti rivolge la parola. Mio signore… il nostro più grande problema, o almeno credo che sia il problema più grande, è che stiamo cercando di unire due popoli così diversi tra loro. Intendo Vitra e Valang. Noi stessi siamo visti come degli invasori anziché dei salvatori. Ogni volta che il popolo parla di lady Nyt, per esempio, non fanno altro che rimarcare la sua origine vitriana. Qualcuno, qualche tempo fa, disse che non dobbiamo più focalizzarci su questi particolari. Noi siamo prima persone del Drognodar e dopo siamo vitriani, valanghi, swoliani, eltheriani… Ma ci sono troppi elementi che sottolineano la nostra diversa origine… a cominciare dal vestiario dei nostri soldati fino allo stile delle armature e delle armi. Iniziamo a cambiare questi particolari e approfittiamo del fatto che i nani ci stanno riforgiando tutto l’armamentario. Vi propongo una divisa comune… una forma di armature che sia uguale a tutti i nostri uomini. Se dobbiamo essere uniti sotto il vostro vessillo allora dobbiamo essere noi i primi a sfoggiare lo stesso vessillo. E imprimiamo il vostro marchio su tutte le armature e spade che produrremmo da qui in poi. La forza del simbolo non deve essere sottovalutata… iniziamo a servircene.
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@Herlan E' un mio codice morale, rivelo tutto solo dopo aver stretto ufficialmente l'alleanza. Se parlo di tutto quello che so ad un re che non ha ancora firmato un accordo con me... che razza di uomo sarei?
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@Herlan Purtroppo ho incontrato la principessa una sola volta e solo quando era una bambina. Potrei descriverla... ma è come descrivere quasi tutti gli abitanti di Valang. Mi dispiace ma Meijara Jotna non ha alcun segno distintivo.
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@Caster Carichi d’aria i polmoni per poi soffiare del fuoco di fronte a te. Le fiamme assumono un’accesa tonalità che va dal porpora al rosso cremisi. Invadono l’intera grotta, raggiungono le pareti e risalgono il soffitto. I tentacoli ustionati si ritirano nel fondale lasciando la presa dal guerriero che precipita anche lui nell’acqua. Riemerge in poco tempo e torna sulla superficie. Lo spirito di fuoco esce fuori da te per fondersi con lui. Vedete una massa nera muoversi nell’acqua. E’ gigantesca e inquietante. Si tratta della creatura munita dei tentacoli. Vi preparate a combattere di nuovo ma una voce vi sorprende. Fermi! Urla. Su uno scoglio nel mezzo dell’acqua emerge una sirena. Ha lunghissimi capelli verdi, una coda rossa e possiede una bellezza mozzafiato. Ora basta, urla di nuovo. Indica poi la massa sott’acqua e dice: non fate più del male a mia madre. Lo spirito del fuoco esce dal guerriero e torna alla sua piccola forma originale. Crolla a terra a carponi e tossisce: sono esausto. Osservi sbalordito la sirena e ti volti sono un momento per controllare Kala. La nunk è ferita e perde sangue ma è così sconvolta per via della sirena che sembra essere insensibile al dolore. La creatura marina controlla ognuno di voi. Si sofferma sul guerriero e lo fissa con aria sbalordita per poi rivolgergli la parola: ciao, Arthur. Lui abbassa lo sguardo e stira un sorriso per fingere imbarazzo quando è ovvio che sta provando orgoglio. Ciao, Mirilla, risponde lui. Kala in questo momento vorrebbe soltanto urlare per sfogarsi. La sirena (Mirilla) alza di nuovo gli occhi verso di te e dice: mi dispiace per quello che ti è successo. La verità è che volevo incontrarti e mia madre si è intromessa. Ha rapito quella piccola creatura… indica Kala …per poterti attirare in questa grotta. La piccola si è dimenata e mia madre ha reagito… ecco …in maniera alquanto violenta. Lei non sa controllarsi. Istintivamente controllate di nuovo la massa oscura nell’acqua, sapete che quel mostro vi sta fissando. Vi chiedo scusa nel suo nome. @Herlan Lord Laudrill risponde: io non saprei proprio da dove iniziare a cercare. Questa è la nazione della principessa Meijara… voi non l’avete mai conosciuta. E’ una giovane esuberante, piena di energie e assolutamente imprevedibile. Conosce Valang come il palmo della sua mano. Ho chiesto alla mia maga di corte (esperta in divinazioni) di cercarla, perciò il mio unico consiglio è quello di usare la magia.