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@Na’ill – Miira Raggiungete l’apice di un aspro colle. Oltre si apre una vallata su cui è stato eretto un umile villaggio. Anche questo è stato messo a ferro e fuoco e ora sembra un’enorme macchia nera che giace silente a duecento metri da voi. Questa volta però gli assalitori sono ancora lì, nella piazza centrale. Sembrano stiano discutendo a proposito di un pozzo che si trova a pochi passi da loro. Sono trenta uomini con diversi carri pieni di cadaveri. Ogni invasore indossa una tunica nera con un simbolo rosso a forma di occhio posto in verticale. Na’ill riconosce quel marchio, appartiene a un culto che si è originato dalla religione di Nekrumon (il Dio della morte). La cosa strana è che questo culto è originario dell’ovest e non è mai approdato a Valang… almeno fino a questo momento. Un creatura simile a un troll, alto quasi tre metri, traina carro più grande. Due uomini portano una benda sulla bocca, più una terza persona. Si tratta di una donna e da come si comporta sembra essere il capo della spedizione. @Herlan Macaria resta in silenzio… un silenzio terribilmente pesante. Le sue labbra paralizzate in un sorriso appena stirato e i suoi occhi privi di vita la fanno sembrare una statua. E’ impossibile capire cose le passi per la testa. Inizia ad avanzare verso di te e ogni suo passo riecheggia nella sala. Un'acuta e lenta serie di battiti sul marmo. Si scioglie il nodo della sua giacca nera e pochi secondi dopo la lascia scivolare a terra. Allunga, con fare incerto, il piede quel tanto che basta per trovare il primo gradino che solleva il trono dal pavimento. Ripassa mentalmente il numero dei gradini e inizia ad avanzare verso di te. Ora si slaccia i nodi della sottoveste rivelando un fisico mozzafiato nascosto fino ad ora. E’ una scia di pelle, come una perfetta colonna rosa, che parte dal collo e termina oltre l’ombelico. Il seno è coperto da un ultimo lembo di stoffa appena adagiato su di esso. Fallo, dice semplicemente lei con un tono di provocazione, sfida e seduzione.
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@Herlan Alla tua domanda, Nyt si limita a scuotere la testa. @Herlan – Rata Lord Laudrill annuisce e dice: in effetti, mio signore, ho esposto le condizioni di alleanza a molti dei suoi consiglieri ma mai a voi… colpa delle guerre che non ci hanno mai permesso di sederci al tavolo delle trattative. Ebbene… io, lord Vergan Laudrill, signore della casa azzurra dei Laudrill, riconosco in voi, sir Herlan Drognodar, signore del drago piangente e della casa Drognodar, il legittimo diritto successione al trono di lady Aurline Dryaspree, regina di ghiaccio e signora delle case Dryaspree e Valaspear. Farò tutto quanto in mio potere per farvi sedere sui trono dei Valang… a patto che i miei diritti e poteri di nobile restino intatti. Per generazioni la casa Laudrill è stata definita “il muro di Valang”. Noi siamo la prima difesa contro ogni minaccia dal sud e dall’ovest. Tale glorioso incarico di protettore del regno dovrà restare sulla mia persona e con esso tutti i miei diritti di nobile. Accettate questa condizione e io vi offrirò il mio feudo, tutte le terre e le anime al suo servizio. Saranno vostri i miei soldati, i miei uomini e i figli di questi uomini, le mie terre e i frutti che germoglieranno da essa. Saranno vostri i miei forzieri, i miei consigli e la mia lealtà. A suggellare questo patto inoltre richiedo un matrimonio tra me, poiché sono l’ultimo Laudrill in vita, e una donna della vostra corte, in modo da rafforzare questo legame. Inizialmente proposi il nome di lady Kala Biancaspina ma… ecco …alcune circostanze mi hanno fatto cambiare idea. Ho conosciuto una donna… non posso nascondere che mi sono innamorato perdutamente di lei e, grazie agli Dei, lei ricambia lo stesso sentimento che nutro nei suoi confronti. Sto parlando di lady Macaria. Durante la notte che ho passato con lei è stato come rinascere. Macaria, fingendo imbarazzo per mascherare il vanto, abbassa la testa e stringe le mani dietro la schiena… come una fanciulla timida. Ancheggia e sorride mentre sussurra (ma non troppo): caro… guarda che ti sento. Laudrill sorride imbarazzato ma anche con entusiasmo, poi torna a parlare con Herlan: chiediamo a vossignoria il permesso di unirci in matrimonio. @Na'ill - Miira Na'ill conosce bene queste terre e sa che le orme puntano verso un altro villaggio (grande quando questo appena distrutto). La zona che vi separa dalla vostra prossima meta è una terra collinare che non offre alcun riparo e/o nascondiglio. I vostri uomini vi chiedono come intendete proseguire.
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@Miira - Na'ill Ispezionate il villaggio e non trovate nessuno, solo macchie di sangue sparse un pò ovunque. Ci sono però delle orme sulla cenere che proseguono verso sud-est. A giudicare da quelle impronte ci sono degli uomini a piedi, pochi uomini a cavallo, alcuni carri, un zoppo che si regge con un bastone e un essere gigante (almeno tre metri) che traina uno dei carri. Si sono mossi da circa un paio d'ore.
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@Herlan – Rata Quasi tutti i consiglieri escono dalla stanza. Le porte principali poi vengono spalancate e lord Laundril fa il suo ingresso seguito da Macaria e una schiera di soldati dai tipici mantelli azzurri. Il lord indossa comodi e ampi vestiti prevalentemente a strisce bianche e celesti. Sfoggia anche un gran cappello con una lunga piuma. Macaria si mette al fianco di Ian mentre lord Laundrill si avvicina al trono quel tanto che basta per trovarsi a una “distanza di conversazione” e saluta Herlan con un inchino. @Herlan C’è odore di incenso nell’aria. @Caster Accompagni fuori Kala che sembra essere imbronciata ma nasconde bene il suo stato d’animo. Raggiungete un’aula studio ristrutturata da poco e la giovane nunk agguanta un foglio di pergamena e vi ci scrive su qualcosa. Dal mondo in cui si comporta puoi comprendere che qualcosa deve averla fatta innervosire. Il messaggio sulla pergamena è per te: dovresti accompagnarmi in un posto. @Miira – Na’ill Miira mostra a Na’ill le sue lacrime di sangue e che anche lo scheletro (della presunta Miira) sta piangendo rosso. Na’ill è confuso e non sa se si tratta di necromanzia o di arte magica sacrilega. Per questo motivo ha lasciato una foglia di acero nella bara. Se al vostro ritorno si sarà sbriciolata allora le lacrime saranno dovute a una magia necromantica e saprete come procedere. -.-.-.- Una volta raggiunto uno dei villaggi da cui è partita la richiesta d’aiuto (il più vicino ad Avidhar) lo trovate distrutto e dato alle fiamme. Tra la cenere e ciò che resta delle abitazioni non trovate nessun corpo e nessun sopravvissuto.
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@Miira I chierici alzano le mani quando sfoderi la spada. Spaventati balbettano che loro non hanno fatto nulla. Lo scheletro ha iniziato a piangere da solo e non sanno perché. Mandi qualcuno a chiamare Na’ill. Mentre attendi, un messaggero ti raggiunge e ti dice che ci sono dei disordini nei villaggi a sud della foresta e chiedono un aiuto immediato da parte di Avidhar. Il messaggero si è rivolto a te perché perché sei l’unico capitano non impegnato nel consiglio di Herlan. @Tutti (tranne Miira) Ian si guarda attorno un po' disorientato per poi rispondere: ah… io sono sempre dalla vostra parte, sir Herlan. Non c’è alcun bisogno di domandarlo. Credo che le parole di Rata, o quasi tutte, riflettano il mio pensiero. Ma dato che mi avete interpellato ne approfitto per chiedervi se è l’ora di far entrare lord Laundril. @Na’ill Un chierico ti chiede se puoi raggiungere Miira in un’altra stanza del castello.
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@Miira
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@Miira
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Nessuno può saperlo... risponde Ian ...possiamo solo confidare che i nani sapranno come difendere le entrate delle loro miniere. -.-.- Tornate nella sala del trono dove Herlan ha richiesto un'altra riunione (con tutti i suoi consiglieri). I fratelli nani sono stati convocati anche loro e si presentano in poco tempo. Qualche minuto dopo, anche Fryia raggiunge la stanza. Poche volte avete visto questa donna e non sapete molto su di lei. Avrà circa quarant'anni, con capelli neri e occhi scuri. Naso leggermente aquilino e pelle pallidissima. E' incredibilmente alta, più alta della media degli uomini, e al posto delle mani (e parte degli avambracci) la donna possiede due innesti di metallo creati da Parr (l'alchimista di corte). Sono eleganti e finemente lavorati, con una trama a forma di foglie e rami che si contengono la superficie degli innesti con dei fori che lasciando intravedere il vuoto all'interno dell'artificio. Anche lord Laudrill è stato convocato ma deve ancora attraversare tutta la città. Un servitore inoltre ha richiesto la presenza di Miira al piano terra.
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Ian risponde: bhè... è ovvio che i vitriani si chiederanno dove prendiamo tutto il metallo. Ecco perchè diremo che saranno i nani a lavorarlo. L'unica cosa che non diremo è che i nani lavorano nella nostra miniera. Ilakanvir chiede: e cosa ti fa pensare che i nani lavoreranno per noi? Nulla... ecco perchè voglio parlare con loro. Ma quei nani non hanno più una dimora e noi abbiamo una miniera... Il bardo infine dice di approvare l'idea di Caster per poi rivolgersi a tutti: allora... che si fa?
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@Herlan Non ci sono indizi riguardo la ragazza, solo il suo odore di incenso. @Tutti L’ultima parte della vostra discussione ha aperto le porte a un secondo (importante) dialogo. La miniera scoperta sotto le fondamenta di Walfercher era un tempo scavata dai nani e poi data in dono agli elfi in vista di un’alleanza tra i due popoli. Ratatoskr, che è appena tornato dal suo incontro con gli elfi, deve spiegarvi alcune cose riguardanti proprio la miniera. @Tutti Ian conduce tutti voi (pg) insieme a Ilakanvir in una stanza buia dei sotterranei, con la scusa di mostrarvi alcune scoperte alchemiche riguardarti il golem di mercurio. Vi porta in una cripta buia e umida, un tempo veniva usata come tomba delle famiglie reali di Avidhar. Tutto inizia a sembrare strano. Ian esordisce dicendo: avrei voluto chiamare anche Am’Lith… ma sappiamo tutti che la strega non riesce a scendere nei piani sotterranei. Ilakanvir inizia ad innervosirsi: bardo, che sta succedendo? Voglio parlarvi delle miniere di Walfercher. E perché vuoi farlo qui? Perché quello che per dire non deve essere udito dai vitriani. Vi avvicinate ancora di più a Ian. Quest’ultimo continua: in pratica, come ha detto Rata, gli elfi non possono raggiungere quella miniera… che teoricamente appartiene a loro …ma ci offrono metà delle risorse se gli consegniamo l’altra metà. Il popolo elfico ci ha dato delle rune magiche che ci permettono di riattivare i macchinari nelle miniere… e per nostra fortuna abbiamo Igiorando (le rune elfiche possono essere lette solo da elfi di sangue puro, come Igiorando). Con quel metallo possiamo risolvere molti dei nostri problemi e possiamo anche venderlo a Vitra. Ma… c’è un fatto di cui vorrei parlarvi. Quel metallo è migliore di quello che noi umani utilizziamo e questo potrebbe portare un grande vantaggio a chi lo utilizza. Ho fatto delle ricerche e ho scoperto che quel metallo, una volta fuso e solidificato, non può essere più lavorato… e tutti i segreti della lavorazione possono essere appresi durante il processo di fusione. La domanda che rivolgo a tutti è… vogliamo davvero dare questo metallo a Vitra? Vogliamo sul serio renderla così potente? Ilakanvir sussurra: ma se non gli vendiamo il metallo non avremmo i soldi per portare avanti la guerra. Infatti la mia proposta è di non vendere il metallo ma di vendergli il prodotto finito. Coinvolgiamo i nani e facciamoli lavorare quel metallo per creare armi e armature. Prendiamo tutto quello che ci serve per i nostri uomini e vendiamo l’avanzo ai vitriani. Noi saremo attrezzati con il metallo migliore di quello che possediamo attualmente, i vitriani avranno armi e armature potenti senza però sapere come ricrearle e ci pagheranno anche per questo.
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Non avverti alcun male. Quando abbassi le mani scopri che la donna è svanita nel nulla.
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@Herlan La donna fa per rispondere ma si limita a sorridere: è imbarazzante… voi non mi crederete, ma non ricordo il mio nome. Si volta completamente verso di te: certe volte non so dove ho la testa. I raggi del sole filtrano attraverso una voragine nel suo cranio. Puoi vedere ciò che resta del suo cervello all’interno della testa.
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@tutti (tranne Herlan) Risponde Ian: significa che Herlan sta facendo gli stessi passi di Armac. Per gli Dei… ha anche un drago sul suo stemma! (Sia sullo stemma di Herlan che su quello di Armac c’è un drago, era una battuta per sottolineare un’altra similitudine). Non ci sarà una prossima mossa… dice Ian con rammarico. Il bardo si accascia sulla panca di velluto che è stata portata nella sala del trono per Kala. L’uomo inarca la schiena e si massaggia le tempie con una mano. Quello che sta per dire lo rende sconsolato: non abbiamo più soldi. La ricostruzione della città porterà via i braccianti dai campi e non potremo accumulare cibo per l’inverno. Occorre inoltre il metallo per i guerrieri, le frecce per gli arcieri, i ferri per i cavalli… e non so dove trovarli o dove comprarli. Faremo morire di fame la gente di Avidhar. I presenti sono tutti turbati. Am’Lith chiede: e… Laundrill? Le sue casse sono vuote, appena sufficienti per sfamare il suo popolo. Ma com’è possibile? Il lord ha iniziato a perdere denaro circa sette anni fa, quando si dichiarò neutrale. Non potremo trovare dei soldi altrove? E dove? Ian ridacchia per il nervosismo. Thornaksor interviene: chiediamo un prestito a Draxia! Ma se il suo re sta pensando di tagliare la testa a Sheya per far colpo su Jotna! Naiko chiede: Swoliss e Eltheria? Dovranno pur ricordarsi che Herlan li ha liberati dal Buio. Ian risponde: sono governati dai Vholkan, devo aggiungere altro? Parla Mur: e gli elfi? Le loro terre scarseggiano di oro, la loro moneta non verrà mai accettata dai popoli umani… ma il problema più grande è che le probabili rotte commerciali con quel regno sono troppo lunghe e pericolose. Non è conveniente iniziare degli scambi con loro… e non abbiamo gli uomini e la forza necessaria per proteggere i mercanti. Bhè… anche Jotna non ha amici al di fuori di Valang …non può finanziare una guerra così lunga solo prendendo risorse dalle sue miniere. Ci sono delle banche fuori Valang disposte a dargli dei prestiti. Facciamolo anche noi. Nessuna banca vorrà mai darci dell’oro… noi siamo gli sfavoriti in questo conflitto. Ilakanvir chiede: i pirati bastriani? Sono sotto gli ordini di Vitra. E Vitra? Tutti all’unisono si voltano verso la regina. Mio padre è molto ricco… dice innocentemente Nyt Sa-Vin. Molti dei presenti fanno per intervenire ma la regina alta una mano e continua …ma non ci darà neanche una moneta di bronzo. Mio padre è intenzionato a combattere Swoliss per poi raggiungere la tanto agognata Eltheria… non può assolutamente permettersi di prestarci del denaro. Lo sconforto si diffonde nella sala del trono. Se avessimo qualcosa da dare a Vitra... Ian amareggiato commenta: tsk! Tra un po' avremo solo la neve. E dubito che diventeremo ricchi con il ghiaccio. In periodo di guerra il ferro vale più dell’oro. Se avessimo del metallo, nostro padre ci renderebbe ricchi. Ma non abbiamo metallo per noi e non abbiamo miniere. Mur interviene di nuovo: e i nani? Ian risponde: quei nani non hanno più una patria. Niente patria, niente miniere. @Herlan Aurline prende tutte le tue carezze e risponde con le fusa. Volate insieme nel cielo di Valang e al ritorno c'è ancora il tramonto. Il drago torna nel suo nido mentre tu percorri il grande giardino interno al castello per ritornare nella sala del trono. Ma a fissare il tramonto sulle mura, vicino ai merletti di pietra, c'è una donna che non avevi mai visto. Veste un lunghissimo abito bianco, assolutamente troppo leggero per il clima di Valang. La donna ha lunghi capelli neri che svolazzano al vento, come il suo vestito. Emana un profumo d'incenso. Quando si accorge della tua presenza si volta verso di te e ti rivolge una stranissima domanda: si è perso, signore?
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Esistono anche le condanne a una morte rapida e indolore, fa presente Ian. Secondo me ha fatto bene Herlan, commenta di colpo Naiko mentre incrocia le braccia. Ian colpisce il nunk dietro la testa con la mano aperta. Naiko si volta ma lo sguardo del bardo è sufficiente per zittirlo e per smorzare ogni suo tentativo di replica. E’ assurdo pensare che un piccolo uomo come Ian sia riuscito a imporre il silenzio su un Naiko sempre più arrogante, impresa che nessun "colosso di muscoli" al servizio di Herlan è mai riuscito a fare. Mur avanza per prendere parola ma Ilakanvir lo anticipa ancora prima che quest’ultimo potesse iniziare a parlare: badate, capitano Mur, prima di un vostro commento sul rogo dovete sempre ricordare che siete un vitriano. Mur annuisce e dice: so bene la mia delicata posizione, date le mie origine. Ma considerate questo: quali sono i re più famosi di tutta Valang? Sicuramente Horgar Jotna per la crudeltà con cui sta governando la nazione. Poi c’è Ragon Valaspear, la cui violenza sul popolo non è inferiore a quella dell’attuale re. Ricordiamo poi c’è Roark I Valaspear, il nonno di Ragon, colui che diede inizio alla guerra più lunga e sanguinosa mai combattuta a Valang. Roark I passò alla storia anche per aver abbattuto il drago di ghiaccio da cui si forgiò la Bufera. E infine ricordiamo Aurline Dryaspree, figlia di Ragon Valaspear, che nonostante sia stata una regina molto amata dobbiamo considerare che è stata l’unica monarca valanga a portare la guerra al di fuori della sua nazione e di fatti è stata la reale che ha ucciso più persone in assoluto. Va al punto… dice Ian leggermente irritato. Il punto è… che questo popolo ha una relazione particolare con la violenza. C’è quasi un’attrazione verso il sangue e la morte. I valanghi sono un popolo selvaggio e devono essere addomesticati dalla violenza. E’ una cosa ingiusta… è vero …ma funziona. Mettere al rogo cinquecento anime? E’ qualcosa di crudele… ma i valanghi rammenteranno bene tale atto e Herlan sarà temuto per questo. Siamo qui proprio per creare un clima di terrore, dice Ian sarcastico mentre fissa con occhio critico il vitriano. Il terrore e il rispetto sono separati da un passo molto corto. La stessa distanza che c’è tra il terrore e la rivolta. O noi o Jotna… il popolo dovrà decidere. Noi dispensiamo fiamme e dolore per i nemici ma anche oro e benessere agli alleati. Non possiamo chiamarli "alleati" se l’alternativa a noi è il fuoco. Ah, no?! E allora cosa sono? Sottomessi. E allora che vengano sottomessi fino a quando rammenteranno Jotna, così i loro figli cresceranno in una Valang libera dal suo nome. E Herlan non sarà più costretto a bruciare vive le persone. Costretto da chi? (Domanda retorica) Mur indica il re: lo hai sentito o ti sei distratto? Hai compreso tutto quello che ha dovuto passare in questi vent’anni? Ian fissa intensamente Mur. Nella sala è piombato un silenzio irreale. Il bardo cammina lentamente verso il vitriano fino a sfiorare il torace con il suo. Ian deve levare la testa completamente all’indietro per poter fissare negli occhi Mur (tale è la differenza d’altezza tra i due). Il bardo, dopo aver sfruttato il silenzio da lui creato, dice lentamente e con voce profonda: ci siamo inchinati al suo vessillo per servire l’uomo, non i fantasmi del suo passato che lo tormentano. Thornaksor prede parola… e lo fa in una maniera così improvvisa da attirare inevitabilmente l’attenzione su di lui: posso dire una cosa? Fino ad oggi Jotna vedeva Herlan come un uomo buono… troppo buono. E ha cercato di sfruttare questo fatto come se fosse una debolezza. Rammentate Walfercher? Ebbene, vedrete che dopo oggi Jotna non si sognerà mai più di sacrificare dei contadini per rallentare la nostra avanzata. E' come ha detto Miira. Herlan ha dimostrato che sa anche elargire dolore oltre che alla pietà. Ian guarda il cacciatore di draghi: è della tua gente che stiamo parlando. Ma Thornaksor è irremovibile: voi non eravate qui a vedere il gigante divorare vive tutte quelle persone. Si… sarò ripetitivo …ma quella scena supera ogni orrore che la vostra fantasia può partorire. Quella scena mi ha letteralmente svuotato. Che brucino! Che brucino tutti! Rei-Ka fa per replicare ma Thornaksor (in parte ancora adirato con lei) si volta di scatto e gli punta un dito contro: non provateci! Non provateci a criticare re Herlan… te e tutti gli altri nunk. Siete solo ipocriti. Tutti ricordano cos’è successo dieci anni fa. Un nunk, uno di voi, ha bruciato viva un’eltheriana che inoltre era compagna d’arme di re Herlan, una delle pochissime sopravvissute dell’armata di Vanesh. Ed è stata date alle fiamme per fare un torto a un vitriano di nome Nomos. Non pronunciate quel nome! Una voce inquietante si eleva dietro le spalle del cacciatore. A parlare è stata Am’Lith. La donna ha uno sguardo cupo sul volto. Comprendete che è capace di fare una strage in questo momento solo per aver udito il nome di quel vitriano. Ian si rivolge proprio verso di lei: lady Lith, abbiamo ascoltato le parole di Thornaksor e Caster che sono due valanghi… ma ora chiedo umilmente anche il vostro parere. Ma la strega scuote la testa e dice: in me c’è troppa rabbia. Credo che la condanna al rogo è stato un passo falso da parte del nostro re… ma la rabbia che ho in corpo mi sussurra che probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Sono troppo addolorata, non credo che in me sia rimasto un briciolo di pietà. Tutti gli sguardi ora indugiano su Igiorando. L’elfa si guarda attorno confusa e sorpresa: cosa… cosa c’è? E Ian: bhè… siete comunque di Valang anche voi, cosa ne pensate di tutta questa storia? Igiorando ha un’espressione colma di amarezza sul volto: per colpa mia, il mio villaggio è stato massacrato senza pietà. Ho già causato troppe sofferenze, per questo motivo non voglio fare del male alle persone… mai più …forse avrei ucciso quei cinquecento, forse no, ma di sicuro non li avrei fatti soffrire. Ian guarda Ilakanvir: e voi? L’uomo risponde immediatamente: ho abbandonato Xandar e la mia famiglia perché ne avevo abbastanza di tutta quella crudeltà verso il popolo. Mi rattrista sapere che ciò che ho trovato sotto la bandiera di re Herlan sono altre sofferenze e condanne atroci. Anche se non è stata interpellata, Lyn vuole dire la sua: che siano innocenti o uomini crudeli, il dolore è pur sempre dolore. Ho appreso questa semplice verità quando ero nelle celle dei Vholkan… oggi non vedo molta differenza tra noi e loro. Ian sospira e si mette al centro della sala: la guerra non si sta combattendo solo sui campi di battaglia. I bardi di Jotna stanno cercando di infangare la figura di Herlan. Vogliono che il popolo valango lo veda come uno straniero invasore piuttosto che un liberatore. Io cerco di contrastare questa campagna diffamatoria perché se il popolo darà retta a Jotna allora sarà il popolo stesso a schierarsi per primo contro di noi. Ma dopo oggi… dopo oggi cosa mi è rimasto? Non posso non dare retta a Jotna. Herlan ha bruciato cinquecento persone vive. Lasciate perdere il motivo che lo ha spinto a fare quello che ha fatto… e lasciate perdere cosa potrebbe comportare una simile azione. Il popolo vedrà tale atto semplicemente per quello che è… Herlan ha bruciato cinquecento persone vive. Thornaksor continua: bardo, non puoi trascurare quello che accadrà dopo oggi. Abbiamo istillato il terrore nelle fila nemiche, ora i soldati di Jotna sanno a cosa vanno incontro! Combatteranno con la paura nel cuore. Continuate a vedere il lato positivo di questa faccenda tralasciando tutto il resto. E’ come dire che, se bruciassero tutte le foreste di Valang, in fondo sarebbe una buona cosa perché i troll andrebbero via dalla nazione… Ian sospira di nuovo …signori, non ho mai pensato che un giorno sarei diventato un consigliere di un re. Io sono un cantastorie… e voglio raccontarvi proprio una storia. C’era una volta, in un regno lontano lontano di nome Helteria, un uomo che abitava in un villaggio… Ian indica Herlan e avvicina a lui …ma Eltheria era disseminata delle creature del Buio che uccisero molte persone amate da quest’uomo. Così egli decise di partire per la guerra. Doveva fare qualcosa perché in cuor suo sapeva di poter fare qualcosa. Lui si definiva un bravo combattente ma aveva il terrore di comandare una nazione. Un giorno, l’uomo incontrò una strega e i due pian piano si innamorarono. La strega diede a quell’uomo una spada unica al mondo… Ian indica la Bufera …e l’uomo riuscì a sconfiggere il Buio e liberò Eltheria. Il suo nome… era Armac. E cosa successe dopo? Successe che Armac salì al trono e iniziò ad avere paura. Fu schiacciato dai timori e dal ricordo di tutti gli orrori che dovette affrontare. I consiglieri gli dissero che per creare una solida casata reale avrebbe dovuto sposare una nobile, rinnegando quindi la sua amata strega. Quest’ultima inoltre doveva “sparire” poiché aveva scoperto troppi segreti delle casate eltheriane. Fu condannata a morte… giustiziata nella piazza del castello di Alvoran al rogo. Il nome di quella strega era Blu... e sappiamo tutti di chi era la sorella. La sua sentenza scatenò contro Eltheria la più potente maga oscura che il mondo abbia mai visto. Da allora le pene capitali per rogo furono bandite a Eltheria e i vitriani lo videro come un affronto alle leggi di Isokrath. Questo fu il pretesto per dare il via alla guerra più lunga e vasta di tutta la storia Valshenar. Ian si guarda attorno per capire se la sua storia ha avuto effetto, poi conclude: signori… un re che governa usando i suoi sentimenti, non è un vero re. Dopo una pausa di qualche secondo, Ian aggiunge: la corona si mette attorno alla testa, non attorno al cuore. Passano altri secondi di silenzio… poi Mur, che ha avuto la testa rivolta verso il basso, dice: Ian, avete chiesto il parere di tutti i valanghi. Ma questo consiglio non è composto da soli valanghi. Avete ragione. Ed è proprio in questi momenti che noi uomini dobbiamo rivolgerci alle corone. Ian alza lo sguardo verso Nyt. La regina viene colta di sorpresa. Non si è mai mossa dal suo trono e ora si sente a disagio. Immagino che i miei compiti non sono solo quelli di dare alla luce un erede. Si trova in grande difficoltà ma sente di dover intervenire. Vogliono un mio parere su quelle morti sul rogo… improvvisamente ricorda il dolore delle ustioni e il terrore ritorna a galla nella sua mente. Il silenzio si sta prolungando troppo ma Nyt ha deciso di intervenire: sono stati detti i nomi di molti grandi re… grandi e sanguinari. Ma uno solo tra questi è stato amato dal suo popolo, Aurline. La regina guarda Am’Lith: maestra strega, voi siete stata al fianco della regina dei ghiacci… è stata sempre una brava regnante? E Am’Lith risponde: la mia signora ha commesso degli errori durante il suo regno che ancora oggi sono motivo di imbarazzo per me. E allora perché alla fine il popolo la ricorda con così tanto affetto? Perché lei si impegnò a non fare più del male alla sua gente. Niente torture, niente dolore, niente sofferenza. Nyt guarda Herlan: prima di diventare la tua sposa mi hanno fatto leggere le storie che i bardi scrivevano su di te, ho anche ascoltato uomini che ti avevano incontrato e conosciuto. Si può dire che ho imparato a conoscerti prima di vederti… e posso dire che l’uomo che ha bruciato cinquecento persone non è l’uomo che ho sposato e di cui voglio innamorarmi. La verità… è che hai usato il potere di cui sei investito per sfogare la tua rabbia e il tuo dolore. Mur interviene: mia signora… Ma Nyt continua: come possiamo sconfiggere Jotna e tutto quello che rappresenta se prima non sconfiggiamo il nostro passato?! Le sue parole colpiscono i presenti e Ian le chiede: avete sul serio tredici anni?! E lei risponde: essere regina significa non avere tredici anni. Kala batte la mano sulla sedia per attirare l’attenzione. Scrive qualcosa su un foglio di carta e poi lo mostra a tutti, anche se è rivolto a Herlan: nei tuoi occhi vedo la stessa rabbia che ha portato mia nonna via da me. @Herlan + (tutti) Hai elencato alcune cariche ma non hai confermato le seguenti: Rata -> Alfiere del re Am’Lith -> Maestra dell’arcano Igiorando -> Maestra dei guaritori Parr -> Alchimista di corte -.-.-.- Nessuno dei presenti ha parlato con Laudrill. Lo vuoi convocare a corte? @Na’ill Hai studiato “l’uomo di mercurio”. Ciò che lo tiene in vita è un innesto a forma che anello che circonda (in verticale) il cuore. All’interno dell’anello c’è l’anima di una persona. Un simile innesto (ri)crea la vita ma l’uomo che abita nel golem di mercurio per gran parte della sua umanità. Ecco perché il capitano nemico non conosce la paura o il rimorso. Ti chiedi ancora come sia possibile creare un simile innesto. Inoltre l'innesto, una volta applicato, non può essere rimosso senza causare la morte dell'uomo. In altre parole l'innesto non può essere usato per più di una volta. Sapevi che esisteva una branca di magie proibite… così proibite che non sai neanche come si chiamano.
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@Rata Uniza risponde mentre si allontana dal camino: è successo che il draugen si è dissolto come quando soffi contro del fumo… poi sei andato a terra. Il leopardo mima con le mani un corpo morto che cade al suolo. Tarmain intanto controlla la scatola in cui si trovava la plagica: gli elfi potevano almeno spiegarci come funziona quest’arma, giusto? Altoris risponde: e se venivamo catturati dagli uomini di Jotna? Avremo dovuto spiegare sotto tortura i segreti della plagica. Ricordate che siamo ai confini del regno elfico, dove si sta consumando una guerra tra loro e Valang. Ha ragione... esclama Uniza che nel frattempo si era avvicinata a te per controllarti le mani …siamo in una zona di guerra, dobbiamo andar via da qui. Ma ora è notte, meglio non viaggiare con le creature che si svegliano di notte… senza considerare il freddo. -.-.-.- Il mattino seguente Tarmian contatta degli elfi che vivono al di fuori dal regno elfico. Sono dei cacciatori di troll e si offrono di vendere allo spiritello delle pietre magiche in grado di evocare delle cavalcature silvane. Grazie a questo stratagemma tornate ad Avidhar in tre giorni. Ritrovi la città esattamente come l’avevi lasciata… in macerie ma ancora “viva”. Uniza e Altoris indossano abiti pesanti dato che a Valang fa più freddo rispetto al regno elfico... ma anche perché non vogliono farsi notare. Vieni a sapere di tutto quello che è accaduto durante la tua assenza: dell’attacco a nord, dei vostri soldati che hanno inneggiato il nome di Laudrill, della morte di Baer e della “quasi morte” di Valdrif, dei prigionieri di guerra e del rogo di Herlan. In questo momento il re non sa del tuo ritorno. Si trova nella sala del trono insieme a tutti i suoi consiglieri.
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@Caster Kala ti scruta senza alcun timore. Il suo sguardo non lascia trapelare alcuna emozione. Lei sa benissimo che le tue parole sono una forma di cortesia, dettate più dal garbo che dal cuore. Del resto, come potresti rivolgere delle sincere parole romantiche a una persona che non conosci? Kala questo lo sa bene, eppure sentir pronunciare quei complimenti la fa sentire appagata e lontana da ogni problema. Rei-Ka nota quel vostro scambio di sguardi. Un sorriso sottile si stira sulle labbra, si china su Kala e le rivolge una frase in axiriano. Non comprendi quello che ha detto, ma tra le sue parole straniere non puoi non riconoscere il tuo nome. Kala sussulta dalla sedia per poi arrossire. @Herlan – Na’ll – Miira - Caster -.-.-.- Ian legge la lettera di Laundrill per poi guardare negli occhi Herlan: e… questo cosa significa? E’ sinceramente confuso. -.-.-.-.- Re Herlan ha chiamato tutti i suoi uomini nella sala del trono. E’ un giorno particolarmente caldo e il sole irradia la stanza. Ian e Am’Lith hanno anticipato tutti quanti, compreso il re. Li raggiungete anche voi, Mur, Parr il pazzo, Igiorando, Ilakanvir e Kala. Quest’ultima posiziona a terra una spada con l’elsa rivolta verso Herlan, comunicando così che rinuncia alla sua carica di capitano. Giungono poi Rei-Ka, Suhir, Thornaksor e Lyn L’ultima persona ad entrare nella sala del trono è Nyt che lentamente si siede sul suo trono. Da quando è stata ferita, la regina indossa sempre un vestito nero con cappuccio, anche se non ha alcuna cicatrice sul volto.
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@Caster
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@Herlan -> Ciò che accade ad Avidhar Am’Lith ti dice che non è pericoloso studiare Lyn ma solo inconcludente poiché fino a quando non avrà preso lo scudo non si potranno fare alcune scoperte. -.-.-.- Quella notte Delle grida disperate si elevano dalla tua camera da letto. Igiorando sta infatti medicando le ustioni Nyt. Quelle urla sono così lancinanti da lasciarti un vuoto nello stomaco. Verso le quattro di notte però la maledizione che grava sulla regina termina e Igiorando può tornare a usare la magia. Ci vogliono però altri trenta minuti per far calmare Nyr… e solo l’alba per farla addormentare. Dormirà un giorno interno. -.-.-.- Due giorni dopo Vengono celebrati i funerali per tutte le vittime degli ultimi due giorni. Ian, in nome della corona di Avidhar, ha creato una funzione per tutti i caduti (vitriani e valanghi) che consiste nel far scorrere delle pire simboliche sul fiume che attraversa la città. Il bardo spera di unire così i due popoli (Valang e Vitra) nel cordoglio in modo che possano avvicinarsi tra di loro. Un solo corpo brucia su quelle pire trasportate dalla corrente, ossia il corpo di Baer. A dare il saluto al capitano ci sono anche Nyt, Valdrif e una inconsolabile Kala. Ian osserva la sua messa funebre a distanza e viene raggiunta da Am’Lith. La strega osserva in silenzio la processione delle pire per poi rivolgersi al bardo con amarezza: non vorrei mai averti come nemico. Ian annuisce. -.-.-.- La mattina seguente Una strana lettera è arrivata a Herlan. E’ da parte di lord Laundrill, che in questi giorni ha abitato nelle sue tende piazzate in città. Il lord dice che accetta la proposta alternativa di matrimonio da parte della corona e ora non vede l’ora di stringere un’alleanza. @Rata Il petto ti fa sempre più male e ora senti come dei colpi pulsare sullo sterno. La donna barcolla verso di te e risponde: si… è stato quel drago. E’ arrivato all’improvviso e… si guarda attorno …non trovo più la mia famiglia. Mentre si avvicina, noti due chiazze di sangue spargersi sotto i suoi vestiti. Si trovano all’altezza del cuore e del fianco. Indebolita, la donna cade proprio sulle tue braccia. L’aiuti a distendersi e scopri che i tuoi pugnali sono “riapparsi” nelle tue mani. Le lame affondano proprio dove la donna sta sanguinando, come se l’avessi pugnalata tu. Alzi lo sguardo verso di lei e con orrore noti che si tratta di un cadavere in putrefazione e ricoperto dalla cenere. Un ultimo colpo sul petto e riapri gli occhi. Helpica ha finito di rianimarti premendo sul tuo sterno e ora riprendi a respirare. Lei ti abbraccia in lacrime e Uniza deve allontanarla per farti riprendere fiato. Non sei più nella cenere ma di nuovo nel bosco innevato di Avidhar. Un’ora dopo ti trovi in una piccola dimora evocata da Tarmian. Il tuo gruppo è ferito e stanco ma stanno tutti bene. Cucinate una zuppa, vi scaldate grazie a una magia e iniziare a rilassarvi. Uniza di dice che sei morto per tre o qualche minuto dopo che hai ucciso il vero draugen. Esatto… hai ucciso un draugen con i tuoi pugnali perché, dopo aver aperto lo scrigno, sei diventato tu stesso una plagica.
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Sei tu a dover scegliere
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La barriera che uso qui dentro la innalzo quando mi esercito negli incantesimi più pericolosi, in questo modo evido di sbriciolare il castello... ma non può trattenere nessuno. Chiunque può entrare o uscire. Inoltre non potrei proteggere nessuno se la driade decidesse di allontanarsi... e prima o poi dovrà uscire da questa stanza, no?
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@Herlan -> Ciò che accade ad Avidhar Entrate nel laboratorio di Am’Lith. Sul tavolo di lavoro si trova una coppa vuota che la strega riempie con del vino rosso. Lei analizza la spada prendendola con un panno di seta per non entrare in contatto con l’elsa. Am’Lith la analizza in silenzio e non noti nessun segno di preoccupazione sul suo volto. Sta tranquillo… dice mentre ti riconsegna la spada …la Bufera è un’arma mutevole, cambia in base a ciò che di magico la circonda. Evidentemente hai qualcosa addosso che sta per donare alla spada qualche qualità… e sinceramente sono curiosa di sapere di cosa si tratta. Non potrà essere un effetto negativo come una maledizione, perché la Bufera è immune a tutto questo. Magari hai un anello o il metallo dell’armatura sta facendo sbocciare nella spada qualcosa di nuovo. Ah… visto che stiamo parlando di oggetti magici, mentre eri via abbiamo analizzato per l’ennesima volta lo scudo di Lyn e ancora una volta non possiamo darti una risposta sulle sue qualità. A questo punto l’unico modo per vedere cosa succede è fare “un salto nel buio” e dare a Lyn lo scudo… però mi preoccupa il fatto che è stata esiliata proprio per quello scudo.
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@Herlan -> Ciò che accade ad Avidhar Dopo aver dato disposizione ai tuoi uomini, cavalchi verso il castello con la tua scorta. Nyt Sa-Vin è stata portata nella vostra stanza da letto. Ora quella stanza è dedicata esclusivamente alle sue cure e Igiorando non la lascia un istante. L’elfa ti dice che la giovanissima regina non è più in pericolo di vita ma il processo di guarigione è ancora lungo ed estremamente doloroso, specialmente nei momenti in cui occorre pulire le ustioni. Igiorando infine ti dice che la maledizione su Nyt non è ancora terminata ma non dovrete aspettare molto. Non appena sarà andata via, allora le cure magiche saranno di nuovo disponibili e Nyt potrà tornare a star bene in poco tempo. Il letto su cui si trova la regina è circondato da paraventi di seta bianca e sopra quel talamo sono state poste delle assi da cui partono lacci di cuoio. Sembra una grottesca macchina di tortura ma è necessaria per issare e tenere ferma Nyt durante le medicazioni delle ustioni. Igiorando, con infinito imbarazzo, ti chiede di uscire dalle tue stanze perché Nyt è estremamente debole e non può ricevere visite. Ogni sollecitazione può avere un enorme impatto sul suo stato emotivo e fisico, infatti Igiorando è preoccupata sulle conseguenze di queste terribili ustioni. Nyt rischia di avere delle cicatrici o dei traumi mentali. Una volta fuori dalla tua stanza vedi Am’Lith avvicinarsi a te, passando per il crocevia di corridoi su cui è stato piantato “l’albero dello scoiattolo”. La strega sfoggia il suo reale aspetto, con i capelli bianchi raccolti in una grande coda stretta a metà schiena Lei si guarda attorno con fare sorpresa e dice: tra tutti i tuoi consiglieri ci sono solo io? Ma la sua è una domanda retorica. Ti appoggia una mano sulla guancia e fissandoti negli occhi puoi leggere tutta la sua preoccupazione, per te che eri andato in guerra, svanire proprio in questo momento. Ti dice poi che dovresti stabilire una “tabella di marcia”… bisogna occuparsi della ricostruzione della città e del pattugliamento dei confini, quantificare i danni da un punto di vista economico, trattare con Laudrill, risolvere la faccenda con Eleid… @Rata Tarmian non ci pensa due volte e scatta verso Altoris, si tramuta di nuovo in un anello di fuoco che incenerisce i non morti attorno al nunk. Lo spiritello ha anticipato gli intenti del Leopardo. Uniza infatti stava per raggiungere Altoris e sembrava che stesse per “svitarsi” il polso del braccio metallico. La nunk infine sorride e oltrepassa i due uomini, stropicciando i capelli del suo amato. Raggiunge infine l’ultimo non morto e con un fendete gli taglia entrambe le spalle. Rotea poi la lama e gliela infila nel ventre raggiungendo poi la sua gola. Uniza infine richiama a se la spada squartando verticalmente (e dall’interno) il non morto. Rimane solo il vero draugen. Spingi indietro Helpica per proteggerla ma anche per trovare lo slancio necessario. Lei ti grida di fermarti ma i tuoi pugnali sono già entrati nel ventre del mostro. Lui ha un piccolo sobbalzo e dopo qualche istante un rivolo di sangue bruno inizia a fuoriuscirgli da un lato della bocca. Incredulo, il draugen abbassa lo sguardo per fissare le tue lame nelle sue carni. Quando rialza la testa, il non morto ti guarda con occhi carichi di tristezza. Piange e ti rivolge un’unica parola: salvaci. Buio Ti guardi attorno e non c’è altro che buio. Hai l’impressione di essere finito in un enorme scatola fatta di tenebra. Sei così confuso e disorientato che metti in dubbio il tuo passato. Sei stato davvero nella foresta? Hai affrontato sul serio dei draugar? Sei mai uscito dal regno elfico? Chi è Helpica? Non senti più il freddo di Valang e nelle mani non ci sono più i pugnali a forma di piuma di corvo. Sei completamente solo. Persino i suoni ti hanno abbandonato. Inizi poi a sentire l’odore acre della legna bruciata misto all’odore della cenere. Era un odore lontano ma si sta facendo sempre più vicino. Man mano che diventa più intenso, l’odore della cenere sovrasta quello del legno bruciato. Il tuo petto inizia a far male e, preoccupato, ti guardi attorno. Dopo aver fatto una giravolta su te stesso, scopri la presenza di una donna apparsa dal nulla. E’ umana e avrà circa quarant’anni, con capelli neri e occhi marroni. Veste abiti umili di color marrone e bianco, con diverse toppe per coprire l’usura. E’ messa di profilo rispetto a te e sembra sconvolta. Si capisce che vorrebbe piangere ma non ha più lacrime in corpo. La sua pelle e i suoi abiti sono sporchi di cenere. Nel frattempo si fa sempre più vicino il suono di un crepitio. La donna si volta verso di te, accorgendosi finalmente della tua presenza. Nei suoi occhi puoi leggere un animo oramai svuotato dal dolore e dalla tristezza. Capisci che quella donna ha perso ogni cosa. Improvvisamente non siete più nel buio più totale ma tra le strade di un villaggio divorato dalle fiamme e ora avvolto dalla cenere. Non sai il perché ma comprendi che quella donna è l’unica superstite del paese. Dietro di lei, in alto e lontano nel cielo, un minaccioso drago di metallo con una criniera rosso sangue si allontana verso l’orizzonte. Hai avuto paura quando ti sei accorto della sua presenza. La donna raccoglie in se le forze per poter rivolgerti la parola (in eltheriano): l-li hai visti? Il petto continua a farti male.
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@Tutti (tranne Rata) C’è ancora molto lavoro da fare: curare i feriti, recuperare i materiali utili dai cadaveri, bruciare i morti, sorvegliare i prigionieri, pattugliare i confini… inutile dire che dovrete passare qui la notte. Al calar delle tenebre, Aurline si posiziona sulla torre più alta delle rovine del castello e osserva silenziosa l’orizzonte. Oramai il drago ha reclamato quei ruderi. Nel buio, Herlan scopre una strana venatura rossa alla base della lama ghiacciata della Bufera. Nessun mago, nano o altri riesce a scoprire di cosa si tratta. Il mattino seguente ripartite per Avidhar. Avete messo i prigionieri al centro della vostra armata e i feriti più gravi sui carri coperti. In uno di questi si trova Valdrif insieme alla guaritrice che lo ha salvato. Si tratta di una natia di Avidhar, che per il suo intervento è stata premiata da Herlan e per questo diventerà un’apprendista di Igiorando. Tra i prigionieri c’è un soldato che sarebbe dovuto finire nel rogo ma i vitriani lo hanno risparmiato poiché fa parte di una loro tradizione. Quel nemico dovrebbe essere rilasciato in modo che possa raccontare tutto quello che ha visto e portare il panico tra i soldati di Jotna. I vitriani aspettano di sentire il parere di Herlan, poiché è la prima volta nella storia che si crea un rogo sotto l’ordine di un lord non natio di Vitra. Entrate infine ad Avidhar. Lord Laudrill e i due fratelli nani entrano in città al vostro fianco, un gesto simbolico. Le strade sono ancora disseminate di macerie ma chiunque in grado di lavorare si sta impegnando per ricostruire tutto quanto. (Il corpo di Baer è stato trasportato in città per dargli un degno funerale) --------------------------- @Rata Uniza riempie di tagli un altro non morto. Inizialmente sembra che il leopardo ha solo maneggiato la spada all’aria, ma un secondo dopo il corpo del non morto viene suddiviso in tante sezioni longitudinali. Altoris cerca di tenere lontani i nemici dalla sua amata, in modo tale che quest’ultimo possa ucciderne uno alla volta… ma il nunk-caprino prende fin troppe attenzione e in un secondo si ritrova circondato. Tarmian si sbarazza dei mostri vicino a lui ma, essendo ferito, inizia ad arretrare verso di te. Tu hai appena ucciso un altro nemico, poi Helpica ti allontana per guadagnare terreno tra voi e il vero draugen. Quest’ultimo si limita a camminare lentamente verso di voi. Controlli la scatola della Plagica, la apri e scopri con orrore che è vuoto.
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@Na’ill – Miira I due nani si guardano, quasi come se cercassero una scusa per non rispondere a Na’ill. Alla fine però Jorden sospira e dice: Jotna conosce il segreto per creare i golem mercuriali. Torden continua: si… insomma …non è difficile costruirne uno. La vera sfida arriva quando si devono rianimare. Occorre una particolare magia Proibita Proibitissima Nessuno osa usare più quella magia Non conosciamo i dettagli… ma di sicuro quel golem di mercurio serva il suo segreto nel suo cuore… letteralmente nel suo cuore. @Herlan La donna sussulta al tuo baciamano. Si tratta di una persona bassa e molto magra (forse troppo magra). Ha capelli neri e occhi chiari. La sua pelle è chiarissima, segno distintivo dei valanghi. Lei non è molto a suo agio di fronte a un nobile e risponde quasi sussurrando: m-mio signore, il mio nome è Norein… e quello che ho fatto per salvare lord Valdrif non è nulla di speciale. Ho solo messo in pratica gli insegnamenti di mia sorella. Il trasferimento arcano di sangue non è un incantesimo complicato… a mio avviso è solo sottovalutato. Ma se sono qui è perché mia sorella mi ha insegnato come curare e io posso guadagnare qualche moneta. Sul serio… non ho fatto nulla di straordinario. Un soldato entra nella tenda: mio signore, attendiamo un vostro ordine per tornare ad Avidhar. @Ratatoskr Corri verso un draugen per prenderlo alle spalle ma questi si volta di scatto per provare a tagliarti la gola. Ti abbassi immediatamente dando prova di avere riflessi fulminei, eviti la lama del nemico e lo colpisci prima alle gambe e poi al ventre. Il draugen cade a terra ma ti sei distratto e un secondo non morto prova a sorprenderti. Helpica però ti fa da scudo umano e si prende una pugnalata nell’addome. Arretra e urta contro di te, cadi a terra e senti lo scrigno della plagica rompersi. Altoris si separa da voi per spingere due non morti lontani dalla sua Uniza… che nel frattempo ha tagliato in due un altro nemico ma viene ferita alla spalla da un secondo non morto. Tarmian incenerisce una coppia di Draugar ma viene ferito alla schiena da un colpo di spada. E poi lo vedete. Si avvicina da voi attraversando alberi. Ha la pelle grigia e attraversata da venature scure, i suoi occhi sono completamente bianchi. Il suo volto inespressivo sembra essere cristallizzato nel tempo. Indossa un’armatura antichissima e nera e in una mano stringe una vecchia spada spezzata. Il non morto che è appena arrivato non è un cadavere posseduto da un draugen… quel non morto è un vero draugen.
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@Herlan Le condizioni di Valdrif lo costringono al riposo più totale perciò i chierici sono costretti a spostarti in un altro punto del grande tendone. Dopo qualche minuto ti portano una giovane donna che ti fissa con occhi pieni di paura. Veste degli abiti simili a quelli dei chierici e comprendi solo dopo che quegli indumenti sono per gli apprendisti guaritori. Lei è così imbarazzata che si dimentica persino di inchinarsi. Un chierico ti dice che è stata lei a salvare Valdrif con una tecnica valanga. Ha preso parte del suo sangue e con una magia lo ha inserito nel corpo del campione.