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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Herlan Immediatamente i chierici irrompono nella stanza e iniziano a controllare Valdrif. Si voltano e urlano ad altri uomini di intervenire. La camera si riempie di persone vestite di bianco. Non riesci più a vedere Valdrif e non puoi capire cosa gli stanno facendo… ma c’è eccitazione nell’aria. I chierici esplodono dalla gioia quando stabilizzano le condizioni del soldato, strappandolo dalla morte. Uno dei guaritori dice qualcosa di strano: che Isokrath mi fulmini! Quella puttanel.la aveva ragione!
  2. @Tutti (tranne Rata) Herlan prende in disparte Rayar per rivolgergli la parola. Il capitano nemico inizia ad agitarsi e questo non piace alla scorta del re, così viene portato via e in un attimo scompare dalla vostra vista. Nessun altro dei prigionieri si è accorto di questo “movimento”. Nel frattempo i due fratelli nani si avvicinano al secondo capitano. Jorden inizia a scrutarlo per bene… poi ha un sussulto. Si rivolge in lingua nanica a Torden ed entrambi si coprono la bocca con le mani e si allontanano dal prigioniero trascinando con se anche Na’ill. Non state vicino a quel prigioniero… dice il nano più basso …e non respirate vicino a lui. Quella “cosa” è fatta di mercurio. Nello stesso momento delle grida di terrore si elevano dalla pira dei nemici. I vitriani, secondo l’ordine di Herlan, hanno iniziato a spingere i prigionieri tra le fiamme. Sono i nemici che hanno scelto di morire restando fedeli alla causa di Jotna e ora pagano la loro lealtà con un tributo di fuoco. I vitriani, esperti dei roghi, hanno creato una pira grande e compatta, perfetta per bruciare vivi degli uomini. Hanno inoltre creato dei ranghi muniti di lance e picche che, circondando il grande falò, impediscono la fuga ai condannati. Tra il fumo e le fiamme vedete i soldati nemici disperarsi, urlare e agitarsi. Si muovo verso le lance. Inizialmente credevate che cercassero di scappare ma ora vi rendete conto che vogliono morire per mano di quelle armi anziché continuare a patire le fiamme. Ma i vitriani li hanno anticipati e stanno usando lance non appuntite, forgiate unicamente per respingere all’indietro quelle torce umane. I nemici in fiamme si accalcano e vengono respinti, rotolano a terra, si spingono a vicenda, si strappano via la pelle per la disperazione… Gli altri uomini non possono far a meno che osservare attoniti quella scena. @Herlan Non appena ti volti per allontanarti dalla brandina di Valdrif, il tuo mantello resta impigliato nel suo pugno chiuso. Come caz.zo pensi di conquistare Avidhar senza di me? Sussurra debolmente Valdrif. @Ratatoskr Tarmian annuisce quando ti sente per parlare. Si volta per tornare nel mondo elfico ma si blocca e spalanca gli occhi. E’ scioccato: la porta… esclama …è stata bloccata! Uniza stringe i denti: tsk! E’ ovvio… i draugar ci stavano aspettando! L’hanno pianificata nei minimi dettaglia. Helpica fa notare al leopardo che non ha ancora estratto le spade. Lei rivolge una rapida occhiata alla gazza e risponde: io sono già pronta! Ti lanci contro un draugen e gli affondi entrambi i pugnali nel cuori. Continui a colpire il tuo nemico con una raffica di attacchi ma quando alzi lo sguardo per fissarlo negli occhi capisci che il non morto non sente dolore. Helpica urla il tuo nome mentre si avvicina a te e usa il mantello per evocare uno scudo ma un gruppo di draugar vi circonda. Interviene anche Altoris che si avvicina a voi per poi colpire il terreno con un pugno a martello: si genera un’onda d’urto che respinge tutti i nemici. Uniza intanto corre verso un altro non morto e solo quando si trova a pochi centimetri da lui sguaina la spada. Il suo movimento di braccia è così rapido che non sei riuscito a vedere la lama muoversi attraverso il draugen… ma solo il suo corpo che viene tagliato in due. Nonostante questo, la parte superiore del non morto inizia a strisciare verso una scioccata Uniza. Tarmian è l’ultimo ad entrare in battaglia. Lo spirito scatta in avanti trasformandosi in un anello rotante di fiamme, salta e atterra vicino a tre non morti. Tarmian, impattando al suolo, sprigiona le fiamme che lo avvolgevano e incenerisce tre draugar. Gli altri nemici fissano lo spiritello, hanno capito chi di voi deve morire per prima.
  3. @Tutti (tranna Rata) I due nani si guardano tra di loro nella speranza di trovare una risposta negli occhi dell’altro. Alla fine si rivolgono a Na’ill: tu, stregone, possiamo avvicinarci al tuo prigioniero immortale? Il ragazzo balbetta: i-io? La verità è che non sono nulla di speciale, il vostro capitano Baer era già ferito gravemente… forse perché prima di incontrarmi ha dovuto raggiungere la sommità del castello che nel frattempo era occupata dal nemico. Rayar viene agguantato da Herlan, trascinato in disparte e minacciato sempre da quest’ultimo con un pugnale. Il ragazzo stringe i denti e risponde al re di Avidhar: o il tuo successo o la tua morte!... ma non sembrano parole sue, sta infatti recitando una “condizione” pronunciata da qualcun altro. Ad ogni modo, il ragazzo continua a parlare mentre torna a piangere… anche se questa volta sono lacrime di rabbia: non posso fermarmi fino a quando non vi avrò uccisi tutti o resterò ucciso nel tentativo di farlo… solo in questo modo Jotna libererà la mia famiglia. Io non voglio morire come servo di quel re… ma se questo significa farlo infuriare allora scelgo la pira di resta a lui fedele, così non si sfogherà sulla mia famiglia. Lasciatemi morire, ve ne prego. Herlan poi si allontana per parlare con Mur. E’ questo il vostro più grande errore… questa guerra è nostra. Se dite che è solo vostra allora noi cosa siamo? Pedine da schierare su una griglia?! Fate dei vostri soldati il prolungamento del vostro intento. Gli parli di Baer e Mur cerca di contenere l’emozione: Baer avrebbe voluto un funerale insieme agli altri caduti e credo che gli avrebbe fatto piacere essere omaggiato come un grande guerriero. La sua spada merita di essere esposta nella sala trono del re che ha servito… ma quell’arma passa di generazione in generazione dai membri della sua famiglia. Spetta a voi, mio signore, decidere il destino di quella spada. Mentre Mur finisce di parlare, un chierico si avvicina a voi e vi chiede di seguirlo nella tenda dei feriti @Se Herlan accetta @Rata Prendi la pergamena e saluti i tre re elfi prima di andar via. Anche Tarmian e gli altri nunk si inchinano di fronte ai monarchi prima di lasciare la sala. Avete invitato Uniza e Altoris ad Avidhar e i due hanno accettato immediatamente. Mentre abbandonate questo regno, Helpica commenta: è proprio un bellissimo posto. Ma il leopardo ha qualcosa da obiettare: purtroppo avete visto il regno elfico nel momento più buio della sua storia. Prima della guerra contro Jotna, queste terre erano piene di vita… balli, canti, feste… e non vi abbiamo potuto mostrare nulla dei luoghi tipici elfici. Altoris inizia a fare una lista: la luna divorata, la locanda dei giganti, il tempio millenario, la montagna blu… …la cascata arcobaleno… …il mare di nuvole… Uniza si rivolge a Helpica: non ti sembra che questo posto sia… ecco …”dispersivo”? Come un sogno incomprensibile? Questa desolazione che avverti è il risultato della guerra. Con questo amaro pensiero ritornate nella gelida foresta a nord-est di Valang. Uniza indossa un mantello e il suo movimento delle braccia attira l’attenzione (ancora una volta di Helpica): ascolta… quello come te lo sei fatto? Riferendosi al braccio di metallo. Il leopardo rifiuta di risponde ma con lo fa con garbo: fammi ubriacare e potrò parlartene. Tarmian intanto si guarda attorno: maledetto lumacone… in questa foresta ci sono le sue piante preferite e allora… non appena scosta un grande cespuglio ritrovate la lumaca. Qualcuno l’ha massacrata senza pietà. Il suo guscio è sfondato da un lato e il corpo si sta decomponendo come burro al sole. Istintivamente mettete le mani sulle vostre armi. Gli assassini della lumaca infatti non se ne sono mai andati. Eccoli che avanzano a passo lento tra la vegetazione. Sono almeno quindici. I loro occhi sono puntati verso di voi e non si chiudono mai, neanche per un istante. Le loro labbra sono sigilliate e nessuno di loro respira. Quando si sono abbastanza avvicinati, noti dei riflessi sui loro occhi… come delle nuvole bianche. Sono i draugar.
  4. Rayar (il ragazzo capitano) è sempre più spaventato e le parole di Herlan non lo aiutano a calmarsi. Rivolge una rapida occhiata al secondo capitano e poi risponde al re di Avidhar: non so come faccia quell'uomo a non morire, Jotna tiene ben nascosti i suoi segreti… ma l’unica cosa che posso dirvi, mio signore, è che sono stati gli gnomi a consegnare quell’uomo al re di Valang. Ma non fraintende le mie parole! Gli gnomi sono schiavi di Jotna, non suoi alleati… li tiene nelle segrete della sua fortezza a Mjorlas. Herlan chiede e Rayar chi ha dei due capitani ha ucciso Baer. Il ragazzo si volta di nuovo verso l’immortale ma questa volta il suo sguardo indugia su di lui. L’immortale rivolge un sorriso beffardo a Rayar. Quest’ultimo, oramai precipitato nello sconforto più totale, risponde a Herlan: ho sconfitto io Baer. Na’ill intanto provoca un piccolo taglio sul corpo dell’immortale. Il vostro mago nota che l’interno della ferita (e probabilmente l’interno dell’intero corpo dell’uomo) è formato da un materiale argentato viscoso e denso. L’immortale risponde: il mio nome è Cinnabari. Più passate tempo vicino a lui e meno vi sembra umano. Non prova rimorso, paura, angoscia ma solo arroganza, calma e sprezzo. @Rata I tre re iniziano a dialogare tra di loro, stanno discutendo riguardo la tua proposta. Alla fine trovano un compromesso e, attraverso Tarmian, ti dicono che inizialmente approveranno solo la condivisione delle conoscenze mediche tra i due popoli. Se gli umani e gli elfi impareranno a vivere in pace allora verranno condivise altre conoscenze. Con una magia, Celduriin fa levitare la pergamena fino a se per poterla firmare. Anche gli altri due elfi porgono la loro firma sull’accordo e infine la riporgono a te. Re Celduriin intanto si rivolge a Tarmian. Quest’ultimo si volta poi verso di te: i re vogliono che sia io a riaccompagnarvi ad Avidhar, far firmare l’accordo a re Herlan per poi riportare una copia in questo regno. Sembra che agli elfi sia piaciuto il mio ruolo da traduttore. Tarmian è felice perché ha un’occasione per rivedere Lyn. Infine un elfo ti porta la famosa Plagica… si tratta di un piccolo scrigno. Sinkainen ti spiega che la Plagica non è un’arma vera e propria ma deve essere combinata con un’arma già esistente. Solo gli eroi e i puri di cuore possono brandirne una… ma se Herlan ha già impugnato la Bufera allora non dovrebbe aver problema a usare una Bufera unita alla Plagica.
  5. Jotna... sospiro ...ha bisogno di una prova che non sono fuggito e io non voglio essere ricordato come un codardo.
  6. M-mi chiamo Rayar, e sono cresciuto in un villaggio troppo piccolo perché voi possiate conoscerlo. Quello che vi chiedo umilmente è… potreste mandare la mia testa a Jotna? Così avrà la prova che sono morto.
  7. Mur si distrae dai prigionieri per rispondere a Miira: lo so… lo so… re Herlan mi ha consigliato di farmi visitare da Igiorando, lo farò quando torneremo a casa. Il capitano si meraviglia di aver definito istintivamente “casa” la città di Avidhar, ma è un dolce pensiero che preferisce tenere per se. Herlan finisce di rivolgersi ai prigionieri e un vitriano sghignazza tirando un piccolo colpo di gomito a un suo compagno: finalmente bruciamo qualche valango, ora si che il re parla la nostra lingua. Ma il compagno, che ha compreso gli intenti del primo soldato, gli risponde: non hai capito nulla, non li bruceremo vivi. Nel frattempo, il capitano immortale si rivolge a Herlan: non cercherò onore da voi o dai vostri uomini. Morirò con la fierezza nel cuore per le sofferenze che ho causato al popolo che tanto volete liberare… e sarò onorato da re Jotna e dai suoi fedeli. Questo è il riconoscimento che cerco… non certo il tuo rispetto… poi sghignazza assaporando la battuta che si è appena materializzata nella sua mente …non sono certo sir Viktur. Gli uomini di Herlan iniziano a muoversi tra le fila dei nemici e costoro iniziano a reagire in diversi modi: silenzio, pianti, urla, preghiere… alcuni di loro hanno già deciso la pira in cui bruceranno i loro corpi ma altri chiedono al re di Avidhar di continuare a vivere come prigionieri e/o come servitori. Herlan, che si trova vicino ai due comandati nemici, sente una voce che lo chiama. E’ il secondo comandate prigioniero. Il ragazzo/a continua a tenere il volto verso il basso e rivolge una domanda a Herlan: mio signore… concedereste un ultimo desiderio a un condannato a morte?
  8. Il soldato immortale alza lo sguardo verso Miira e si rivolge a lei pieno di energia: guardami bene! Io sono la mano di re Jotna che affama il popolo. Non mi sono unito alla sua causa per paura ma per mia volontà! L'altro capitano invece scoppia in lacrime anche se cerca di nasconderlo in tutti modi. Il suo compagno riesce a notarlo e commenta: un pò di dignità, razza di mollusco, abbiamo l'occasione di morire con onore... coglila!
  9. Jorden risponde: mi avevate già convinto alla parola “birra”. Il nano chiama a se i suoi uomini e si rivolge a loro nella sua lingua. I soldati nani rinfoderano le armi e già si dispongono per una marcia. Torden intanto dà prima da magiare al suo grifone, Tyran Prymir, per poi ordinare di spiccare il volo. Il nano-re indica il bestione e dice: lui è mio fratello, si tratta di un nano delle nuvole… tutte le creature del cielo sono più grandi delle loro controparti terrestri. Ma credo che non troverete altre creature delle nuvole, molte sono fuggite e molte altre sono state trucidate da Jotna. Andiamo. -.-.-.- Ritornati tra i vostri soldati, scoprite che le pire sono state sistemate esattamente come Herlan aveva predisposto. Laudrill raggiunge a piedi Herlan e gli stringe le spalle congratulandosi con lui per la vittoria. Mur si trova vicino a voi e ascolta le parole lusinghiere del lord. Il capitano sputa a terra contrariato e dice: vittoria? Oh, si… uccidere più uomini del nemico e restare in vita potrebbe essere intesa come una vittoria... ma a cosa ci ha portato tutto questo? La domanda del vitriano non viene capita, così lui si spiega con una lezione di tattica bellica della sua nazione: ogni guerra, ogni battaglia è finalizzata a uno scopo e non alla mera dimostrazione di forza sul campo di scontro. Bisogna considerare “cosa” ci ha portato una guerra… “cosa” possiamo ricavarne. E guardatevi attorno… abbiamo subito così tante perdite da non poter incalzare e approfittare del momento di debolezza di Jotna. Non possiamo avanzare, non possiamo prendere altre città o espandere il nostro territorio. Se non rinunciavamo alle mura magari avremmo vinto lo stesso ma senza pagare un prezzo così alto… e ora non abbiamo nulla se non la nostra condizione di partenza. Oh certo, abbiamo respinto il nemico… ma in questa guerra siamo noi i conquistatori, noi dobbiamo invadere Valang… e se non possiamo avanzare allora ha vinto Jotna poichè le sue risorse sono maggiori delle nostre. Mur non vuole che la sua voce tremoli per l’emozione. Il capitano infatti è stato messo a conoscenza della morte di Baer e ora è in lutto. Si calma e conclude il discorso: un conquistatore deve prima guardare nella sua mente la propria espansione e poi applicarla sul territorio… le nostre forze devono essere impiegate a “dopo” la guerra e a tutte le risorse che possiamo prendere. Le battaglie ci offrono delle finestre di tempo per ottenere qualcosa e non per soltanto per annullare un’armata. Tossisce e si allontana sconsolato. Dei picchieri vi mostrano poco dopo i mille prigionieri di guerra. Sono stati messi in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena e privati di ogni loro protezione e arma. Maghi, arcieri e altri vostri soldati provvedono a sorvegliarli costantemente. In testa a questo gruppo di prigionieri ci sono i due capitani. A loro due non sono state rimosse le armature per rispettare una tradizione di Vitra: i capitani nemici catturati devono continuare a sfoggiare i loro simboli per mostrare a chiunque la “grandiosità” dell’impresa vitriana. E’ come un cacciatore che, dopo aver ucciso una bestia, non rimuove le sue zanne fino a quando non si mostra ai suoi compagni vicino all’integra carcassa. Il primo capitano nemico (quello con l’aura maligna) ha un’armatura molto leggera e completamente nera. Sembra un uomo qualunque, con capelli corti e neri e occhi verdi. Nei suoi occhi potete leggere ancora arroganza e sprezzo. Il secondo capitano è un giovane ragazzo… o ragazza. Non si riesce a capire il sesso (di tanto in tanto capita di trovare qualche valango androgino). Lui/lei è ferito praticamente ovunque. Ha capelli corti e biondi e tiene gli occhi chiusi, con la testa in basso, mentre cerca di controllare una paura che si è già impadronita del suo corpo. Indossa un’armatura di metallo e scintillante (anche sporca). Laudrill nota che il capitano moro non ha un graffio mentre l’altro ha gli evidenti segni di un pestaggio. Un soldato dice: questa è un’ottima domanda… ammirate, e l’uomo scocca una freccia nell’occhio del capitano moro. Quest’ultimo si limita a far scattare la testa all’indietro. E’ ancora vivo e non sembra soffrire, neanche una goccia di sangue scende dalla ferita. Il suo corpo sembra essere fatto di un materiale diverso da quello della carne. La freccia viene rimossa e del foro non vi è alcuna traccia.
  10. Jorden saluta Miira con un grugnito, poi torna a guardare Herlan mentre sfila dalla cinta un otre di pelle riempita di birra. La tracanna tutta con disinvoltura mentre continua a fissare il re di Avidhar che parla. Il nano poi si infila un mignolo nel naso e risponde: da come la vedo io, è stata la tua armata a dare un contributo ai miei cento nani in questa guerra. Un vitriano vicino a Herlan avanza verso il nano e, oltraggiato dal modo in cui ha risposto al suo re, esclama irritato: voi vi trovate sul territorio di Valang! E costui… indica Herlan …ne è il re! Il nano fissa con sguardo ebete il soldato e risponde conservando la sua disinvoltura: e Valang si trova sulle mie caverne… si solleva un vento che ulula passando per cratere generato dalle esplosioni. E’ come se quella folata volesse sottolineare il messaggio allegorico del nano. Jorden torna a guarda Herlan: dovremmo essere quindi noi nani a premiare le vostre azioni… ma se vuoi parlare di Jotna o di qualunque altra cosa, sappi che uccidere umani per tutto questo tempo mi ha fatto seccare la gola. Torden si aggiunge alla discussione: e siamo a corto di birra. La sua voce è così vibrante e oscura che fa venire i brividi. Jorden socchiude gli occhi: Jotna ci ha privato di una casa, siamo riusciti a salvare solo le nostre provviste… sto parlando di grandi quantità di carne con l’osso. Voi, ragazzo-re, avete una casa… immagino avrete dei falò, un popolo affamato e anche la voglia di parlare con noi nani… si avvicina ancora di più a Herlan per sottolineare il fatto che sta per raggiungere il punto cruciale del suo discorso …quindi la mia domanda è… … …avete anche la birra?
  11. Il soldato corre a portare il messaggio di Herlan a Mur. Jorden intanto si volta verso il colle occidentale e urla una parola nella lingua dei nani. La sua voce rimbomba per tutta la vallata riecheggiando durante i secondi avvenire. Poi, da dietro le rocce della collina, si alza un plotone di nani. Erano nascosti fino a questo momento. Mentre si avvicinano da voi, Jorden risponde a Herlan: siamo cento, nè uno di più nè uno di meno. Siamo un clan senza patria, l'ultimo di questa zona valanga superstite al furia omicida di Jotna. Io sono il loro re... e se siamo qui è solo per nostra volontà.
  12. La nebbia si è dissolta del tutto, rivelando la natura nanica delle due creature di fronte a voi. Ti capiamo, ragazzo-re, risponde il nano più basso mentre si sfila il suo elmo cornuto. La sua faccia è tagliata a metà da un tatuaggio posto orizzontalmente sugli zigomi e sul naso. E’ un marchio blu formato da linee intrecciate tra di loro e che seguono una ritmica sequenza di angoli e segmenti. Ha una barba folta e del colore scuro dei tronchi d’acero. I suoi occhi sono profondi e intensi. Vesti pellicce d’orso, poste sulle larghe spalle e sopra una pesante armatura nanica. Dietro la sua schiena sono poste due asce bipenne e quello che sembrano essere dei borselli da viaggio squadrati da cui fuoriescono curiosi oggetti da speleologo. La sua cinta è larga quanto due mani umane e la sua fibbia ha la forma di una testa d’ariete. Il secondo nano (quello alto due metri e mezzo) è una montagna di muscoli ambulante, con lunghissima barba bianca e occhi completamente bianchi. Dello stesso colore sono anche i capelli, li porta legati in una lunga coda di cavallo. Indossa una larga cinta di cuoio con delle rune naniche incise su tutta la sua lunghezza. I suoi pantaloni sono di una leggera stoffa di colore rosso ma sbiadito dal tempo. I suoi stivali sono corti e fatti con un dozzinale cuoio. Il suo maglio sembra essere minuscolo nella sua mano ma nonostante le apparenti dimensioni, comprendete che si tratta di un’arma resistente e anche di grande valore dato la definizioni dei suoi dettagli. Il primo nano si rivolge a tutti voi: io e mi fratello siamo Jorden e Torden… o almeno così ci chiamate voi umani. I nostri nomi nanici sono Hàrmon e Rasimur. Dal cielo atterra un grifone vicino ai due nani. E’ una bestia con un piumaggio principalmente dorato e su dorso ha una sella delle dimensioni adatte per il grande nano. Ai lati della sella ci sono delle bisacce, zaini, un elmo dorato e diversi martelli. Il nano basso indica il grifone e dice: mentre lui si chiama Tyran Prymir.
  13. Anche il colosso si volta verso di voi. La coltre sta si sta diradando ma occulta ancora le due misteriose figure... che rimangono immobili e in silenzio, così tanto che iniziate a pensare che i due non parlino la vostra lingua. Poi la creatura più piccola ha un impercettibile sussulto, seguito poi dal rutto più potente che abbiate mai senstito.
  14. @tutti (tranne Rata) Un soldato risponde ad Herlan: ah, mio signore, se vi riferite ai capitani… sappiate che due di loro erano nelle loro retrovie, quindi sono fuggiti. Ma gli altri due guidavano la parte dell’armata che ha raggiunto le nostre retrovie. Li abbiamo catturati entrambi e sono lì adesso. Il fante indica un punto piuttosto distante da voi. In quella zona Herlan può avvertire un’aura malvagia appartenente (molto probabilmente) a uno dei due capitani nemici catturati. E’ curioso sapere che il secondo capitano non possiede un’aura maligna. -.-.-.- Con una scorta composta da moltissimi uomini armati vi dirigete nel luogo dell’esplosione. Più avanzate verso quel cratere e più la zona è avvolta dalla coltre di polvere. A stento riuscite a guardare attorno a voi. Una volta sul bordo del cratere potete ammirarne (visuale permettendo) le sue dimensioni: è profondo solo qualche metro ma ha un diametro di ben trenta metri. Chi ha causato la detonazione non mirava a creare un buco profondo ma voleva coinvolgere un’area molto vasta. Ora la nebbia si sta diradando e potete distinguere in quella voragine i cadaveri dai macigni. Qualcosa si muove: inizialmente pensate a un superstite poiché si innalza tra le rocce e muove dei corpi sopra di lui. Si sposta goffamente, il suo passo è pesante, sembra stanco. Arranca tra le macerie fino a riemergere dal buco, nella parte opposta a dove vi trovate voi. La creatura stringe ancora in una mano un congegno di micce usato probabilmente per far detonare le cariche esplosive. Indossa un’armatura pesante e quello che sembra essere un elmo cornuto. Una volta fuori dal cratere inclina la testa all’indietro per poter riprendere fiato. Avete l’impressione che respirare aria di superfice, per lui, sia come ritornare alla vita. Alza i pugni in alto, carica i polmoni per poi lanciare un potentissimo e vibrante urlo liberatorio. Il cupo grido si diffonde per tutta la vallata. Riprende fiato e si volta di scatto verso di voi. Un fulmine cade proprio alle sue spalle. La saetta trasportava magicamente una seconda creatura. Anche lei è coperta dalla nebbia ma potete capire che anche questa persona ha una forma umana, anche se è alta almeno due metri e mezzo. Si tratta di una montagna di possenti muscoli, scoperti dalla cintola in sù. Vi dà l’idea di un oggetto inamovibile e inarrestabile. In una mano stringe un pesante martello dal corto manico. Questa seconda creatura vi dà le spalle ma si sporge nella vostra direzione per scambiare uno sguardo d’intesa con il “primo uomo”.
  15. @Miira I risultati dei vostri sforzi iniziano a dare buoni risultati e il nemico inizia a ritirarsi. Questa zona sarà presto dominata dalle vostre forze. @Tutti (tranne Rata) Nella zona in cui sta combattendo Miira si sono accalcati molti alleati. I soldati capitanati da Mur, compreso quest’ultimo, raggiungono proprio questo punto. Miira ha appena ordinato di attaccare il fianco destro e i nemici non possono resistere a questa ribalta. Ora che gli uomini di Miira hanno ricevuto i rinforzi riescono a prolungare l’avanzata fino a raggiungere il colle di destra, tagliando in due l’esercito nemico. La porzione dell’armata avversaria viene accerchiata e lentamente tutti quegli uomini vengono uccisi. Un contributo non indifferente viene dato dall’alto, con gli interventi di Rei-Ka, Aurline, Na’ill e Herlan. I nemici rimasti in vita in quel punto decidono di gettare le spade e arrendersi. La parte restante delle forze nemiche è composta dalla retrovia a nord. Da quella zona si elevano i corni della ritirata ma un tuono sovrasta quei rumori. Un secondo dopo vedete (sempre a nord) un esplosione nel bel mezzo delle fila nemica. Seguono poi un’altra serie di deflagrazioni che sembrano seguire uno schema ben preciso. Le esplosioni disegnano un perimetro attorno a una porzione di ciò che resta del nemico… infine la terra in quell’area sprofonda di qualche metro, portando con se i soldati urlanti… poi il silenzio. Un’enorme nube di polvere grigia si è alzata coprendo quasi tutta la valle tra le due colline. I pochissimi superstiti nemici sono già lontani da voi (ad eccezione degli uomini che si sono arresi nelle vostre retrovie). -.-.-.- Il suono della ritirata ha raggiunto l’insenatura nel colle orientale e i soldati nemici fuggono anche da lì. Valdrif, oramai curvato dalla fatica, punta ancora la spada contro di loro. Cade a terra e rotola su stesso per poter guardare il cielo e respirare aria fresca. Mi è stato sempre detto che la fine più gloriosa per un vitriano avviene con la spada in mano mentre si combatte in una nazione straniera… pensa Valdrif …eppure il cielo di Valang è uguale a quello di Vitra. Ma tu senti che stupidaggine mi viene in mente nel momento della mia morte. Valdrif smette di pensare.
  16. @Ratatoskr Uniza, che è seduta al tuo fianco, si stiracchia per fingere della disinvoltura: le tue parole sono sincere… almeno questo è quello che credo. Credo alla tua sincerità. E lo apprezzo! Sappi che lo apprezzo… ma non farai colpo sugli elfi con questi modi “zuccherosi”. Zuccherosi? Chiede perplesso Altoris. Si… insomma …sdolcinati. Bada, scoiattolo, non è una critica… bhè …in effetti lo è… ma a fin di bene. Re Celduriin e Veli si aspettano l’ardore! Mentre Sinkainen la collaborazione. Domani, quando tornerai di fronte a tre troni, dovrai dare un messaggio molto chiaro al popolo elfico: Herlan ha voglia di combattere e di far finire la guerra il prima possibile. Dovrai dipingere il tuo re come la chiave per il trionfo… ciò che agli elfi mancava per sbilanciare le sorti della guerra a loro favore. Helpica distoglie lo sguardo dalle elfe e chiede a Uniza: quello che ha detto Rata non va bene?! A me sembra molto simile a quello che hai proposto tu. Non va bene per gli elfi. Rammentate che gli uomini hanno causato molto dolore a questo popolo. Non parlate di armonia tra le due razze, poiché sono gli elfi i primi a non volere l’armonia dopo tutto quello che Jotna gli ha tolto. Parlate invece di vendetta, di ribalta… alimentate il fuoco elfico con queste parole. Il sole sta tramontando e Uliza si alza. Si stiracchia di nuovo per poi dire che si è fatto tardi. Mentre andate via, Helpica si volta di nuovo verso il gruppo di elfe. Alla gazza gli si stringe il cuore vedere creature così allegre e giovani andare incontro a morte certa. Vuole andar da loro e dirgli di restare a casa. Il giorno dopo tornate di nuovo di fronte ai tre re nella sala del trono. Con voi c’è anche Tarmian. Lo spiritello vi dice che Sinkainen ha finito di forgiare la plagica e te la consegnerà nel caso in cui si troverà un’intesa tra te e gli elfi. Preparatevi a vedere l’arma più improbabile che abbiate mai visto, dice Tarmian a voi quattro nunk. Nella sala del trono è stato messo un piedistallo vicino alla tua postazione. C’è una pergamena con lettere d’oro vergate sulla carta. Re Veli ti dice che sono le condizioni di alleanza degli elfi proposte al re Herlan. Per la guerra contro Jotna, gli elfi si impegneranno a considerare i soldati di sir Drognodar alla pari dei loro soldati. In cambio però gli umani comandati da sir Drognodar dovranno considerare i soldati elfi alla loro pari. In poche parole, gli elfi non vogliono essere trattati da Herlan come delle pedine sacrificabili e vi promettono il medesimo riguardo per le vostre truppe. La seconda voce dell’accordo dice che, in caso di attacco coordinato, Herlan e gli elfi dovranno discutere in anticipo i piani di guerra… salvo casi in cui non avrete tempo per comunicare le proprie strategie. La terza voce invece assicura che la divisione del bottino di guerra dovrà essere deciso prima di sferrare un attacco. La quarta voce dice che gli elfi e gli umani dovranno eleggere un loro membro per creare un tribunale (comandato da questi due giudici) per poter risolvere eventuali dispute tra i due popoli. -.-.-.-.- Una seconda parte dell’accordo prevede il comportamento degli umani e degli elfi dopo il trionfo di Herlan su Jotna. Re Herlan dovrà impegnarsi a non invadere i territori elfici ne colonizzarli in alcun modo. Anche gli elfi non entreranno nei territori di Valang. Il resto della pergamena sono delle leggi e imposizioni per evitare un eccessivo disboscamento delle foreste valanghe. Quando hai finito di leggere, Sinkainein interviene immediatamente. Tarmian corre subito alla sua postazione. Il discorso del re drow è lungo, così lo spiritello deve tradurre di tanto in tanto quel monologo per non perdere dettagli importanti: re Sinkainen dice che moltissimi anni fa tutti gli elfi abitavano nelle case dei drow, ossia nel sottosuolo. All’epoca il suo popolo era in guerra con i nani. Fu una battaglia così sanguinaria che entrambi gli schieramenti provarono paura. Si resero conto che le ostilità tra queste due razze avrebbe portato ad un’estinzione di massa. Si creò quindi un accordo di pace tra elfi e nani… accordo che viene rispettato ancora oggi. Una delle clausole di questo patto vieta gli elfi di scavare nel sottosuolo. In altre parole solo i nani possono costruire gallerie nella terra. Ora… gli uomini di Herlan hanno assediato Walfercher. Sotto quella città umana esiste una miniera elfica, ceduta proprio dai nani in segno di pace, che non può essere raggiunta se non da Walfercher stesso. Un tempo si poteva raggiungere quelle miniere con delle gallerie ma gli umani le hanno fatte crollare e gli elfi non possono scavare un altro passaggio o i nani di Valang muoveranno guerra contro di loro. La sfortuna vuole che non esistono più comunità di nani attorno a Walfercher e quindi quelle miniere sono inutilizzabili… neanche gli uomini di Jotna possono usarle poiché non sanno come attivare le rune magiche che bloccano le materie prime presenti in quei giacimenti. Gli elfi sanno come sbloccare le rune. Per questo motivo re Sinkainen vuole fare una proposta a re Herlan: se lui prende le miniere allora gli elfi riveleranno le parole per disincantare le rune… ma gli elfi vogliono la metà delle risorse estratte. In quelle miniere si trova un ferro molto pregiato, si possono creare armi migliori di quelle che state usando in questo momento e anche rispetto a quelle usate da Jotna. Il metallo infatti è molto più leggero e resistenze della normale ferrite… inoltre non si corrode facilmente dal tempo e può tollerare un gran numero di urti. @Miira Mentre continui a mantenere la posizione, noti che i tuoi uomini si sono posizionati meglio dei nemici e per questo ne hanno uccisi un gran numero. Sei convito che una loro carica, se fatta a dovere, dovrebbe portarvi ad un enorme vantaggio. VIII ROUND Arcieri Nemici (già mosso) Miira Fanteria nemica Fanteria alleata @Na’ill – Herlan Herlan dà delle istruzioni prima di partire all’accatto. Il drago, con Rei-Ka su di lei, parte per dare manforte alle vostre retrovie. Voi e i vostri uomini spalancate subito la porta. Na’ill getta dei semi rossi contro i nemici e li avvolge in altissime e violente fiamme. Herlan è in un secondo circondato dal fuoco ma riesce ad intravedere un soldato nemico, in un istante gli affonda la Bufera nel costato sinistro e la lama della spada fuoriesce dal costato destro. Le fiamme si affievoliscono rapidamente e potete notare che i vostri soldati hanno finito di trucidare colui che era l’ultimo soldato nemico nel castello. Perlustrate la zona e vi notate i segni della battaglia che si è consumata tra i vostri uomini e i nemici per il predomino del castello. Purtroppo, tra due colonne che un tempo componevano l’arcata per l’ingresso di un giardino, c’è il corpo senza vita di Baer. Il mezz’orco presenta varie ferite da taglio e alcune frecce conficcate nel petto… ma i colpi che lo hanno ucciso sono di natura contundente. Senti poi un lamento. Vicino a dei macigni si trova un vostro soldato ferito gravemente. Trema e perde sangue dal ventre. Balbetta qualcosa: n-non ci sono s-s-stati… r- rin- forzi… poi indica il sud …s-sono andati…laggiù… d-due cap-it-t-t-tani n-nemici… hanno uc-ciso il cap… Ba-aer, p-poi u-uno di loro s-si è sca-gliato c-contro di m… il soldato non finisce la frase. @Miira – Na’ill – Herlan Aurline viene inviata nelle retrovie ma in quella zona la situazione si sta facendo molto grave, Mur quindi ordina ai suoi uomini di ritirarsi dal versante di destra e cercare di contenere l’avanzata nemica. -.-.-.- Valdrif è sempre più stanco e debole e sente il bisogno di arretrare. Preme la schiena contro una parete della collina per riprendere fiato. Sta perdendo molto sangue dalla freccia nel petto. Un alleato valango corre verso lui per strappargliela dal corpo ma Valdrif lo spinge via con violenza. Ha la bocca piena di sangue e non può parlare. Un vitriano ha visto la scena e soccorre il suo compagno. Si rivolge poi al valango: sciocco, non si deve mai strappare via la freccia… Valdrif intanto agguanta l’asta del dardo e lo spezza in due, in modo che la punta (e parte dell’asta) restino ancora nel suo corpo. Il vitriano dà spiegazioni al valango: se gli si strappa via la freccia rischiate di spezzare le costole e il midollo andrà in circolo… subentrerà la febbre e poi la morte. Valdrin non sopporta quella conversazione così spinge via il vitriano e torna a lottare in prima linea. -.-.-.- Nelle vostre retrovie sono giunti i nemici. Naiko evita il maglio di un avversario per poi colpirlo sotto l’ascella con la sua spada. Il nunk non vede un secondo uomo caricarlo a un fianco ma una lancia scaglia vicino a lui trafigge il volto di quel nemico salvandogli la vita. Naiko estrae dal cadavere la lancia e la usa per uccidere altri due nemici, si volta e riconsegna l’arma al suo proprietario, Shuir, per poi riprendere la sua spada. I due ragazzi si scambiano un gesto d’intesa, si metto schiena contro schiena e tornano a fronteggiare il nemio.
  17. @Miira Miira riesce ad uccidere i nemici vicino a se e ad evitare di essere colpita. Nel frattempo la guerra continua ed entrambi gli schieramenti trovano difficoltà a prendere vantaggio. VII ROUND Arcieri Nemici (già mosso) Miira Fanteria nemica Fanteria alleata @Na’ill – Herlan Salite sul drago. Rei-Ka è l’ultima persona a raggiungere il dorso di Aurline e deve farsi dare una mano. La nunk è visibilmente provata. Aurline invece è furiosa, non vuole andar via e con un colpo di coda spazza via tre fine nemiche, schiaccia gruppi di soldati con le proprie zanne riducendoli a una poltiglia di metallo e organi. Agguanta dei nemici che stanno cercando di scacciare e li divora o li stritola tra gli artigli. Infine soffia contro il grosso delle retrovie ed agita persino le ali per spargere meglio il gelo scaturito dai suoi polmoni. Dovete richiamarla più e più volte ma infine riuscite a farla volare verso il castello. Aurline si deposita sulla torre più alta, ringhia, fa un bel respiro e poi fa tremare la valle con il suo ruggito. Spiega le ali per apparire più grande. Rei-Ka aveva spiegato ad Herlan che quel comportamento, per i draghi (ma anche per molti altri animali) è un segno di dominazione. Aulrine sta reclamando questa terra attraverso un messaggio molto chiaro: è lei l’essere vivente più grande e forte tra i presenti. Il drago tira un colpo di coda alle mura del castello e le fa sbriciolare, provocando una frana che travolge i nemici nella pianura. Alcuni soldati nemici si trovano sul castello e scappano quando sentono Aurline ruggire. Altri invece si preparano per la battaglia. @Tutti Dato che la vostra armata non riesce ad avanzare sul fianco sinistro, decide di consolidare il territorio conquistato e di mettere in stallo la guerra che si sta combattendo in quella regione. Il lato destro invece accusa l’avanza del nemico che ora ha quasi raggiunto le retrovie.
  18. @Miira Apri in due la pancia del troll con un colpo di lama ma il tuo attacco non è finito… roteando su te stesso infatti decapiti la testa di tre uomini all’unisono. I tuoi alleati braccano e uccidono il mago mentre altri avversari ti accerchiano. VI ROUND Arcieri Nemici (già mosso) Miira Fanteria nemica Fanteria alleata @Na'ill - Herlan Il muro evocato da Na’ill spiazza il nemico e questo dà ad Herlan e ai suoi uomini il tempo per liberare Aurline. Alcuni nemici urlano eppure nessuno di voi li ha attaccati… delle ombre li hanno trascinati oltre le rocce della collina. @Tutti Il nemico ha preso il castello e da lì sta sferrando un massiccio attacco al fianco destro della vostra armata. I vostri alleati non riescono a reggere all’impatto. Quegli avversari stanno per dividere in due la vostra armata.
  19. @Herlan - Na'ill - Miira Miira scivola tra i soldati e schiva anche il troll, raggiunge il mago e gli affonda la spada nel volto. Diversi nemici accerchiano la guerriera ma lei riesce a pararsi bene. Herlan cura i feriti con una magia per poi balzare sul dorso di Na’ill che ha appena assunto le sembianze di un dragoni. Altri soldati seguono il re. Mentre Herlan si allontana, Mur riesce a scorgere la sua figura e comprende il suo piano. Il capitano ha appena ucciso un uomo quindi ha un attimo di respiro e pensa tra se e se: Herlan… mi hai appena mostrato come perderemo la guerra contro Jotna. Torna poi a combattere. Un rombo di tuono scuote l’aria. Tra le nuvole si genera un gigantesco fulmine che colpisce il terreno vicino ad Aurline. La scarica elettrica permane e si muove per diversi metri. Quando Herlan e Na’ill (e gli altri soldati) raggiungono il drago, scoprono che Aurline si è quasi liberata dalle reti. Rei-Ka usa la sua mole per proteggersi dai nemici che provano ad accerchiarla ma il fulmine scagliato dal cielo ha ucciso diversi fanti che ora non sanno se caricare o indugiare. IV ROUND Mago nemico (già mosso) Arcieri Nemici (già mosso) Miira Fanteria nemica Fanteria alleata Troll @Herlan - Na'ill
  20. @Rata Abbracci i due nunk e loro sussultano per la sorpresa. La donna ridacchia: bhè… immagino che sia questa la calorosità dei nunk axiriani. Uniza saluta i tre re prima di uscire con voi altri nunk dalla sala del trono. La donna si è rivolta ai triarchi con una certa confidenza. Mentre camminate sul sentiero nel bosco, Uniza si rende conto che la stai fissando. Lei fraintende il tuo sguardo e si passa una mano tra i capelli: che c’è? Chiede lusingata fingendo imbarazzo. Hai compreso fin da ora che Uniza, nonostante sia un vero e proprio maschiaccio, è una persona molto vanitosa. Le chiedi qual è il suo animale e lei, con fierezza, si punta il pollice sul petto e sfodera un sorriso smagliante: sono un leopardo delle nevi. Agguanta poi con il braccio il collo del suo compagno e lo trascina vicino a se: Altoris invece è una capretta. Il ragazzo è un po' in difficoltà e sospira: non dategli retta, sono un goral! Non una banalissima capra. Helpica dice: se non ricordo male… i leopardi delle nevi mangiano i goral. E’ vero… esclama Uniza contenta dell’intervento della gazza per poi fingere di mordere più volte Altoris. Lui non può far altro che subire gli scherzi della nunk. Uniza prende poi sottobraccio Helpica e gli chiede: allora… voi due invece cosa siete? Una rondine e una marmotta? La gazza fa per rispondere ma il leopardo è inarrestabile e le rivolge un’altra domanda: siete innamorati? Si. Meraviglioso, allora questa sarà un’uscita a quattro. Quindi… tu e Altoris? Siamo una coppia! Avanti, Helpica, io e te cammineremo in testa al gruppo… devi sapere che gli elfi hanno un’altissima considerazione della donna in quanto è creatrice di vita eterna. Helpica assottiglia gli occhi: eppure ci sono tre uomini al comando del regno. Posso assicurarti che è solo una coincidenza: spesso a indossare la corona sono due elfe e un elfo o viceversa. Di tanto in tanto invece re Celduriin abdica per uno o due secoli e cede sempre il trono a un’antichissima elfa che vive nella zona più remota del regno. E’ lei la creatura più anziana di questo popolo. Inoltre dovete sapere che tra i drow ci sono solo donne al comando delle loro famiglie. Mangiate bacche selvatiche e more mentre camminate verso un villaggio. Scoprite che il regno elfico è principalmente una serie di paesi molto vicini tra di loro, separati solo da un fiume o da un sentiero o da altro. Uniza vi spiega che gli elfi considerano “il tutto” come una grande città e i veri villaggi sono trattati alla stregua di quartieri. Viaggiate su una gigantesca foglia di ninfea che, come una barca, si lascia trasportare dalla corrente di un corso d’acqua. Il bosco che vi avvolge è ricco di piante e fiori che non avevi mai visto. Anche le creature sono bizzarre e meravigliose: giganteschi sasquatch cornuti, piccoli e grotteschi gwillion, fate colorate con ali da colibrì, vedi anche una colonia di draghi grandi come gatti domestici e con ali vestigiali sul dorso. Il regno elfo si divide in zone immerse dalla luce e zone in cui regna l’ombra. Ciononostante ovunque regna una costante armonia. Uniza vi porta in un punto del bosco molto scuro, illuminato solo dalla fluorescenza azzurra di grandi funghi ad ombrello. Al centro del bosco si trova un enorme cerchio fatto di un metallo a te sconosciuto. Levita a mezz’aria ed è posto verticalmente. L’area del cerchio è occupata da quello che sembra essere acqua e riflette un paesaggio diverso dalla foresta. Il paesaggio in questione mostra una foresta illuminata dal sole e avvolta dalla nebbia, con aspri monti innevati in lontananza. Attorno al cerchio c’è ne sono altri sei, più piccoli e tutti mostrano un paesaggio diverso. Uniza indica quel complesso e dice: queste sono le porte elfiche per il mondo degli uomini. Per comodità, gli elfi preferiscono creare gruppi di porti. Questa che vi ho mostrato però è unica… perché il grande cerchio centrale è l’unica porta, nota agli elfi, che conduce nelle misteriose terre di Nurel. Io sono una viaggiatrice eppure non sono riuscita a trovare un’altra strada, oltre a questa, per raggiungere quel regno… tocca poi le spade …sapete... è a Nurel che ho preso queste armi… e quest’armatura… praticamente tutto quello che indosso. Tocca con nostalgia la collana con il fiore stilizzato. Helpica chiede: sei stata a Nurel? La nostra signora dei nunk ha sangue nurelico nelle vene, sua madre era una sacerdotessa nunk di quel regno. Si chiama Sheya, la conosci? Solo di fama, la gatta bianca di Draxia… è abbastanza famosa nell’est di Valshenar. Continuate il vostro viaggio e uscite fuori dal bosco. Helpica chiede: ho visto pochi elfi. Uniza risponde: sto evitando di condurvi nel cuore dei villaggi. Attualmente ci sono dei funerali dei guerrieri che hanno perso la vita contro Jotna. Mostrare umani… o in questo caso nunk alleati degli umani …potrebbe non giovare alla diplomazia tra i vostri regni. E’ così grave la situazione? Non comprendo la tua domanda… ma gli elfi sono sensibili ed è meglio stargli alla larga quando devono celebrare un funerale. Per loro è un momento delicato. Al tramonto vi mettete a sedere su un colle erboso che confina con un fiume e mangiate. Altoris tira anche fuori dalla sacca da viaggio un vino che producono in questo regno. Dietro di voi c’è il bosco con la porta per Nurel mentre dall’altra parte del fiume, vedete un gruppo di ragazze elfe camminare lungo la strada. Sono giovani e spensierate. Hanno capelli bianchi e pelle pallida di una sfumatura lilla. Indossano tutte delle vesti di cuoio nero e rinforzato ma, poiché di fattura elfica, gli abiti appaiono leggeri e comodi. Gli abiti sono identici tra di loro, come se fossero delle divise. Le elfe ridacchiano e scherzano tra di loro. Le loro risate squillanti e le loro voci trasmettono allegria. Uniza le guarda con uno strano e triste sorriso. Helpica commenta: che belle. Il leopardo risponde: sono guerriere che stanno partendo per il fronte. In base alla loro armatura posso già capire a quale plotone appartengono. Fanno tutte parte della stessa classe. Si sono allenate insieme e ora non sono più reclute. In quel sentiero passano sempre dei giovani soldati che hanno terminato l’addestramento e che sono in viaggio per la guerra a Valang. Quelle ragazze moriranno tutte, le hanno assegnato una zona di guerra che non può essere vinta contro Jotna ma è indispensabile lì prendere più tempo possibile per permettere al resto delle truppe di avanzare verso altri obiettivi. Quell’elfe comprendono chiaramente la pericolosità della loro missione. Allora Helpica, scioccata, si volta verso Uniza: perché ci mostri questo? Uniza non sta più scherzando ma tratta questo discorso con una punta di leggerezza (come se cercasse di sdrammattizare una situazione complicata): perché voi due non siete qui per una visita di cortesia. Gli elfi mi hanno detto di mostrarvi cosa stanno sacrificando per questa guerra. Ecco perché queste persone sono così apprensive, così spaventate… vogliono che comprendiate ciò che stanno passando. Il loro terrore più grande è vedere re Herlan tradire la loro fiducia… magari Herlan è un uomo buono, ma riuscirà a rispettare ciò che gli elfi vi chiederanno in cambio del loro sangue versato?
  21. Herlan evoca una lama che attraversa cinque nemici come se fossero fatti d’aria. I fanti si agitano solo per pochi istanti poiché la morte giunge immediatamente. Na’ill ha quindi la strada libera per volare verso il troll che trattiene Miira e gli sfonda il cranio con un solo colpo. Miira scatta all’istante verso il chierico e gli taglia la gola. L’uomo si agguanta il collo mentre inizia a sanguinare, non è ancora caduto a terra che Miira ha già cambiato obiettivo: si volta infatti verso un secondo troll e gli apre la pancia con un colpo. Le viscere calde del mostro cadono a terra. Il terzo troll prova a vendicare i suoi compagni ma Miira schiva ogni suo attacco. Gli arcieri intanto provano a colpire Na’ill ma solo una freccia provoca un graffio sulla spalla del mago. I due stregoni nemici intanto gettano sfere infuocate su Herlan e su i suoi uomini che nel frattempo si erano raccolti in falange attorno a lui. Solo Herlan esce da quelle fiamme. Altri guerrieri, di entrambi gli schieramenti, si uniscono alla battaglia. Mentre continuate a lottare, un vostro cavaliere riesce ad attirare l’attenzione di tutti. Indica le rovine e dice: dobbiamo conquistare il castello! Ci serve quella postazione! Sul quel rudere infatti è iniziata una battaglia per la sua conquista. III ROUND Maghi nemici (già mosso) Arcieri Nemici (già mosso) Miira 76 Herlan 157 Na’ill 74 Fanteria nemica Fanteria alleata Troll n2 Valdrif sta dimostrano un grande coraggio mentre continua ad avanzare nonostante lui e i suoi alleati sono in inferiorità numerica. La sua spada si fa sempre più pesante e inizia a mancargli il fiato. Combatte con tutte le energie che ha in corpo e alla fine riesce a ripulire una zona. Nota un nemico scappare dietro una grande roccia così decide di inseguirlo. Quando svolta anche lui, nota che oltre la roccia il sentiero prosegue e si apre un piccolo spiazzo in cui è presente un pozzo. La gente del castello probabilmente lo usata come sorgente d’acqua potabile. Valdrif, anche solo per un istante, nota una mano trascinare il corpo oramai senza vita del suo nemico all’interno di quel pozzo. Chiunque fosse quella creatura, ha ucciso immediatamente il soldato e ha trascinato con se il corpo. Valdrif è confuso e non sa come reagire… per questo nota solo in ritardo un arciere nemico appena apparso sulla collina rocciosa. Scocca una freccia e centra in pieno petto Valdrif, superando la sua armatura. L’uomo barcolla e si ripara dietro i massi. Sente un’altra ondata di nemici caricare mentre i suoi alleati corrono da lui per portarlo via. Valdrif però li strattona, agguanta con entrambe le mani la sua spada mentre inizia a sanguinare dalla bocca. Urla e carica il nemico. I suoi compagni non possono far altro che seguirlo.
  22. A debita distanza gli arcieri nemici cercano di tartassarvi con le frecce. Sono molto ben coordinati e metà di loro puntano unicamente su Herlan. Proteggiamo il re! Urla un soldato dalle vostre retrovie. Mentre Miira si prepara all’attacco, Herlan sprona i suoi uomini proprio quando il nemico decide di caricare. Solo i fanti si muovono, i tre troll infatti restano fermi sul posto. Na’ill intanto separa in due le forze avversarie evocando un muro. L’ostacolo magico però viene fatto svanire dagli stregoni nemici. La carica arriva e i soldati si schiantano su di voi. Uno di loro riesce ad affondare la spada nel fianco di Na’ill ma la lama non entra molto in profondità. Un gruppo di soldati invece cerca di abbattere Herlan. Proteggiamo il re! Continuano a gridare i vostri uomini. La loro risposta non tarda ad arrivare e le loro spade cercano di contrastare gli attacchi nemici. Nel frattempo gli arcieri infieriscono su Herlan e sui vostri alleati feriti. Miira scompare e riappare nelle retrovie nemiche. Il chierico avversario le punta un dito e subito due troll si gettano contro di lei. La bloccano e iniziano a pestarla. Il terzo troll intanto si muove a protezione del chierico. Attorno a voi continuano gli scontri. Oramai tutto è confuso, la polvere è sollevata dal suolo. Si vedono lance, spade, frecce che schizzano da ogni direzione. L’aria è irrespirabile e ovunque si sentono tintinnii metallici, urla di dolore, nitriti ed esplosioni causate dalla magia. Poi una luce accecante appare nelle vostre retrovie. Sembra un sole che sorge tra i vostri alleati. L’alone si espande e sembra “gonfiare” la coltre di polvere che si è creata per via della guerra. La luce si fa sempre più intesa per poi esplodere in un bagliore solare che spazza via la nube di terra e irradia l’intera vallata. Gran parte delle vostre ferite vengono rimarginate. I vostri soldati, dapprima spaventati, ora esultano capendo cos’è appena accaduto: uno dei vostri chierici è riuscito a lanciare una rarissima magia spontanea. Dal cielo spunta di nuovo Aurline che soffia sulle retrovie nemiche, investendo ben tre torri d’assedio. Le congela, le fa inclinare e alla fine crollano sulla fanteria nemica. Poco prima di spiccare il volo verso l’alto, delle bolas con delle reti vengono lanciare sul drago. Vedete Aurline arrestare violentemente il suo volo per poi precipitare a nord, oltre il vostro campo visivo. II ROUND Maghi nemici (già mosso) Arcieri Nemici (già mosso) Miira 76 / in lotta Herlan 157 / barcollante Na’ill 72 / barcollante Fanteria nemica Fanteria alleata Chierico nemico Troll n1 Troll n2 Troll n3 Le vostre retrovie sono state rincuorate dalla magia spontanea del misterioso chierico e ora assaporano, seppur prematuramente, il sapore della vittoria. Soldati valanghi e vitriani inneggiano il nome di lord Laundrill mentre quest’ultimo continua ad ordinare l’avanzata. Non appena il lord ha un po' di tempo, si volta preoccupato verso il suo generale: perché il nostro fianco destro è così lento? E il generale risponde: non si tratta del fianco destro… è il fianco sinistro che non trova molte resistenze. E perché? Non so darvi una risposta, mio signore, c’è qualcosa di strano in giro. -.-.- Poco prima di scendere in picchiata (e farsi colpire dalle bolas con le reti) Rei-Ka osserva la battaglia dal cielo… ma è irrequieta. Nota che anche Aurline è del suo stesso stato d’animo. Qualcuno ci osserva, sussurra Rei-Ka al drago mentre si guarda attorno. Sente un movimento e poi intravede un’ombra tra le nuvole. E’ stato solo un momento. Non mi sento più al sicuro quassù… Aurline, scendiamo e attacchiamo di nuovo. -.-.- Valdrif è tra i primi uomini che entrano nell’insenatura tra la collina. Un gruppo di soldati nemici appaiono di fronte a lui. Sono gli uomini mandati per sorprendervi da un fianco. Se dovessero superare le difese di Valdrif e dei suoi alleati allora dividerebbero in due il vostro esercito portandovi alla disfatta totale. Il nemico si ferma e si dispone in una compatta falange con le lance puntate in avanti. Valdrif non rallenta, stringe saldamente la spada, urla e carica il nemico. Il suo coraggio sprona i soldati vicino a lui che con un impeto di forza riescono ad aprire la falange e a combattere al suo interno, portando scompiglio tra i nemici. -.-.- Mur si trova vicino al fianco sinistro della vostra armata. Il capitano rotea il suo enorme spadone per poi decapitare un nemico ferito che già si trovava a terra. Rialza la spada per affondarla nel ventre di un fante che provava a caricarlo ma Mur non si fa cogliere impreparato. I suoi colpi non sono particolarmente veloci ma compensa ciò con la forza brutale e l’esperienza di decine e decine di battaglie. In un attimo di libertà, Mur prende fiato e si guarda attorno: lui e i suoi uomini sono in inferiorità numerica ma questo non spaventa il capitano. Solleva l’arma e va alla carica dei nemici… ma questi vengono decimati da una raffica di frecce scagliate dall’ovest. Mur si blocca, ha ancora la spada sollevata, è incredulo nel vedere i nemici a terra. Strappa dalla tempia di uno di loro un dardo. Un quadrello?! Commenta tra se e se. La freccia è scura, spessa e corta, può essere lanciata solo a corta distanza. Non appartengono a noi… la guerra continua ma Mur ha altro nella testa. Alza lo sguardo verso l’ovest: lì c’è solo la collina. Il capitano crede di vedere un’ombra muoversi da una roccia all’altra. Nota poi un suo soldato fissare proprio quella scena: allora non me lo sono immaginato!... Commenta Mur …c’è qualcosa attorno a noi.
  23. @Rata
  24. @Rata
  25. Herlan supera alcuni dei suoi uomini per poter raggiungere i primi nemici. Rotea la spada e usa la finta insegnatagli da Vanesh (movimento rotatorio della lama verso l’alto e fendete verso il basso) per squartare il ventre del primo nemico. Con la coda dell’occhio, Herlan si accorge di un’ombra su di lui: si tratta di un secondo nemico che prova a sorprenderlo con una carica frontale. Herlan, invece di tornare in posizione di difesa, avanza e allunga la spada contro il nemico, colpendolo con un rapido affondo. La Bufera gli ha trapassato la gola. Ora molti nemici hanno riconosciuto Herlan e cercano di isolarlo ma gli uomini al suo servizio proteggono i fianchi del re. Ciononostante tre uomini sono riusciti a raggiungerlo ed Herlan è costretto alla difensiva. Quei soldati prendono fuoco. In un istante i loro corpi vengono avvolti dalle fiamme. Altri soldati sembrano subire questa combustione spontanea. Quasi non si notano le bacche magiche lanciate da Na’ill contro il nemico. Sono quei frutti incantati a sprigionare violente fiamme. I nemici provano a fuggire, a sfilarsi l’armatura o a rotolare per terra ma non possono far nulla contro quelle fiamme. Spaventato, il nemico arretra… ma i loro rinforzi non tardano. Tre troll dalla pelle scura avanzano verso di voi, sono nel bel mezzo di un gruppo ben assortito. Dall’alto del cielo si sente un ruggito e Aurline si avvicina al grosso dell’esercito nemico per soffiare contro di loro. In un istante, il drago torna a nascondersi tra le nuvole. Nelle retrovie lord Laudrill si complimenta con un suo generale e gli chiede: come abbiamo distrutto la prima torre d’assedio? E il suo generale, perplesso, risponde: non siamo stati noi… almeno credo. ----------------- Rei-Ka fissa la battaglia sul dorso di Aurline. E’ in una zona così in alto da poter nascondere il drago tra le nuvole. Ben fatto Aurli! Se non gli diamo il tempo di reagire non potranno prenderci… vedrai che la vinciamo noi due questa gue… un’ombra sfreccia vicino al drago e alla nunk …cos’è stato? ------------------ Nella zona ovest della battaglia, i vitriani hanno scoperto un passaggio nascosto tra le colline. Si tratta di un sentiero difficile da notare e ora una parte dell’armata nemica lo sta attraversando. Un vitriano, terrorizzato, esclama: se il nemico lo attraversa ci prenderà ai fianchi e saremo perduti. Non vedete un soldato corrergli alle spalle… ma qualcuno lancia una spada e trafigge al collo il nemico prima che potesse colpire il vitriano. Ha scagliare la sua arma è stato Valdrif. L’ex capitano riagguanta la spada e corre verso il sentiero, gli altri soldati lo seguono.
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